Il Cinecaffettino

La buona tazza di caffè...al gusto di cinema

 

NOTE DELL'AUTORE

Il Cinecaffettino è frutto dell'attività creativa, libera e gratuita dell'autore.
Il suo contenuto appartiene unicamente all'autore e ogni sua pubblicazione (in parte o in toto, commerciale o non commerciale) fuori di questa sede è vietata senza il previo assenso autorizzativo dell'autore medesimo.
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Fine pena mai - Paradiso perduto (2008)

Post n°147 pubblicato il 07 Maggio 2017 da EmmeKing
 

Si avvicina il caldo amici?
Beh, al momento i camini stanno ancora sputando fuori il loro fumo come se fossimo tornati ad autunno inoltrato, quindi non sembra proprio!
Il rimedio già lo conoscete: un luogo sereno, un sedile comodo, uno schermo e la nostra tazzina di Cinecaffettino in mano (calda, tiepida o fredda secondo i gusti).Oggi il suo aroma si spinge sin nel Salento, nell’area più orientale della nostra penisola.
Qui un ragazzo che mira ad incrementare in fretta il suo conto in banca e fatica a contenere la sua bramosia di potere è disposto ad ogni cosa, sacrificando tutto quello che ha, famiglia e figlioletto compreso.
FINE PENA MAI - PARADISO PERDUTO è una pellicola a duplice firma, Davide Barletti e Lorenzo Conte, liberamente tratta ed adattata dal romanzo autobiografico Vista d’interni di Antonio Perrone.
Arrivata sugli schermi dei nostri cinema a fine Febbraio 2008, non racconta fatti di (mala)vita in maniera convenzionale.

Il tono è quello di un racconto melanconico, di un uomo che ha perduto ogni valore per ottenere in cambio una condanna da scontare per buona parte in isolamento.
Il tutto senza rendersi conto della fortuna incredibile di avere accanto una donna che lo ama senza limiti.

Il dramma poliziesco tocca temi invalsi a tanto cinema di genere, con esecuzioni, agguati, sopraffazioni e canoni di disciplina malavitosa ma lo fa soffiando su di essi una sorta di effluvio lirico che ne innalza il livello di percezione emotiva.

Si assiste ad un resoconto degli alti e bassi quotidiani di Claudio Santamaria e Valentina Cervi che vogliono salire sul tetto del Mondo, giammai paghi del presente ed oramai compromessi negli ingranaggi di un sistema ben più grande di loro, tra droga e danaro sporco.
Si prenda ad esempio la scena in cui i due coniugi succitati, in compagnia di un amico e di un alto livello di alcol in corpo, ridono e sparano dall’automobile come se il loro Eden fosse quello, il grado massimo di felicità raggiungibile nella loro esistenza.
E’ triste, mette angoscia ma al contempo è girata con una maestria tale da ammantare il tutto di poesia.

Una poesia di morte e consunzione.
Testimonianza cruda e realistica di come si possa perdere ogni contatto con la realtà spingendosi oltre il limite del consentito, distruggendo se stessi e chi vi sta accanto.
Altrettanto emblematica in questo senso la cena offerta dal povero Giorgio Careccia ai nuovi amici del protagonista che, infatti, in extradiegesi si chiede se questa possa essere davvero la sua nuova famiglia.
Genere che raggiunge tonalità scure, quasi ad esemplificare l’assenza di speranza in quella che è, a tutti gli effetti, una condanna su celluloide.

Assaporate con calma e riflettete...

 
 
 
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INFO


Un blog di: EmmeKing
Data di creazione: 07/02/2013
 

OCCHIO AI COLORI!!!

Se durante la lettura dei post trovate un topolino colorato nell'incipit significa che il Cinecaffettino, in quell'occasione, ha voluto indirizzare la sua proposta ad una specifica fascia di età...
Un topino verde per ciò che riguarda gli argomenti destinati a tutti, uno giallo se le utenze di riferimento riguardano un'età di almeno 14 anni ed infine la maggiore età è consigliata se compare quello rosso.
Questo esperimento grafico è stato utilizzato nei primi nove mesi dell'anno 2016.
Dal Gennaio 2017, invece, è la proposta stessa (ovverosia il titolo del film che ha dato il nome al post) a contraddistinguere i vari suggerimenti di utenza: verde, arancione o rosso, a seconda che sia consigliabile a tutti, ai soggetti maggiori di 14 anni o infine ad un pubblico adulto.

N.B.
Essendo le proposte unicamente indicazioni personali, la legenda testé descritta va interpretata come semplice consiglio.
Sia chiaro che ognuno si comporterà sempre e solo secondo propria coscienza.

 

Ricordo che le locandine dei film, quando inserite, rappresentano immagini di esclusiva titolarità in capo ai legittimi proprietari, qui utilizzate ad esclusivo fine dimostrativo e divulgativo.
Grazie dell'attenzione  e buona lettura.

 
 

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