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Messaggi del 23/04/2014

 

Film nelle sale da domani

 

L'incipit di 'Cent'anni di solitudine' da Ansa

Post n°11402 pubblicato il 23 Aprile 2014 da Ladridicinema
 

Molti anni dopo, di fronte al plotone di esecuzione, il colonnello Aureliano Buendia si sarebbe ricordato di quel remoto pomeriggio in cui suo padre lo aveva condotto a conoscere il ghiaccio. Macondo era allora un villaggio di venti case di argilla e di canna selvatica costruito sulla riva di un fiume dalle acque diafane che rovinavano per un letto di pietre levigate, bianche ed enormi come uova preistoriche. Il mondo era cosí recente, che molte cose erano prive di nome, e per citarle bisognava indicarle col dito. ...

 
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Con Alice e Asia Italia in rosa a Cannes

Post n°11401 pubblicato il 23 Aprile 2014 da Ladridicinema
 

Rohrwacher in corsa per la Palma d'Oro, Argento a Un certain regard

Redazione ANSA  18 aprile 201415:16

L'Italia è donna alla 67/ma edizione del Festival di Cannes. Sulla croisette sono attese Alice Rohrwacher e Asia Argento. 

Le meraviglie, il film di Alice Rohrwacher è in gara per la Palma d'oro, unico italiano in concorso. Prodotto da Carlo Cresto-Dina, vede la sorella Alba protagonista con Monica Bellucci, Sam Louwyck, Sabine Timoteo. Una storia minima sulle contraddizioni che seguono l'abbandono della vita in campagna e la trasformazione del territorio in una specie di parco giochi, seguendo le vicende della giovane Gelsomina che vive con le sorelle e il padre a contatto con la natura e gli animali in un equilibrio perfetto, finché un bel giorno non arriva un coetaneo, un ragazzino di nome Martin, a sconvolgere la vita del quadretto familiare. Coproduzione con Svizzera e Germania, prodotto anche con Rai Cinema il film sarà distribuito il 22 maggio dalla Bim. 

Incompresa, il film di Asia Argento, è in gara a Un certain Regard. Scritta dalla stessa Argento, la storia sembra piuttosto autobiografica: ambientato nel 1984, il film ha infatti come protagonista una bambina di nove anni, interpretata da Giulia Salerno, che coltiva un sogno, essere amata dai suoi genitori, Gainsbourg e Garko. Nel cast anche Max Gazzè e Gianmarco Tognazzi. Il film è una coproduzione francese con Paradis Film.

 
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Cannes: i film che concorrono per la Palma

Post n°11400 pubblicato il 23 Aprile 2014 da Ladridicinema
 

Ecco le 18 pellicole in gara al Festival

Ecco i 18 film che concorreranno per la Palma d'oro al prossimo Festival di Cannes (altri film potranno essere annunciati nei prossimi giorni):

Sils Maria di Olivier Assayas Saint Laurent di Bertrand Bonello Kis Uykusu (Sommeil d'hiver) di Nuri Bilge Ceylan Maps to the stars di David Cronenberg Deux jours, une nuit di Jean-Pierre e Luc Dardenne Mommy di Xavier Dolan Captives di Atom Egoyan Adieu au langage di Jean-Luc Godard The search di Michel Hazanavicius The homesman di Tommy Lee Jones Futatsume no mado (Deux fenêtres) di Naomi Kawase Mr Turner di Mike Leigh Jimmy's hall di Ken Loach Foxcatcher di Bennett Miller Le Meraviglie di Alice Rohrwacher Relatos salvajes (Wild tales) di Damian Szifron Timbuktu di Abderrahmane Sissako Leviathan di Andrey Zvyagintsev. Il film di apertura della kermesse (fuori competizione) è Grace de Monaco di Olivier Dahan.

 
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Cannes:i film fuori concorso e proiezioni speciali

Post n°11399 pubblicato il 23 Aprile 2014 da Ladridicinema
 

La 67/a edizione del Festival dal 14 al 25 maggio

Saranno presentati fuori competizione al 67/o festival di Cannes (14-25 maggio) i film:

Dragons 2 di Dean Deblois e Gui Lai (Coming home) di Zhang Yimou. In proiezione di mezzanotte saranno proiettati: Pyo Jeok (The target) di Chang, The salvation di Kristian Levring, The Rover di David Michod. In proiezione speciale: Les ponts de Sarajevo, film collettivo di 13 registi, tra cui Vincenzo Marra e Leonardo di Costanzo, Jean-Luc Godard e Isild Le Besco, Red army di Polsky Gabe, Maidan di Sergei Loznitsa, Eau argentée di Mohammed Ossama, Caricaturistes - Fantassins de la démocratie di Stéphanie Valloatto. Per celebrare i 70 anni del quotidiano francese Le Monde, sarà inoltre proiettato Les gens du Monde di Yves Jeuland.

 
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Bellocchio a New York, tra sorprese, omaggi ed emozioni da cinecittànews

Post n°11398 pubblicato il 23 Aprile 2014 da Ladridicinema
 

Dal 16 aprile al 7 maggio il Museum of Modern Art di New York programma diciotto dei film più importanti della filmografia di uno dei nostri Maestri, Marco Bellocchio. Da I pugni in tasca fino aBella addormentata (che sarà distribuito nelle sale statunitensi dal 6 giugno, grazie al progetto ‘Cinema made in Italy’ targato Istituto Luce ed Emerging Pictures), passando per Il Principe di Homburg, Vacanze in Val Trebbia Gli occhi, la bocca (questi ultimi due restaurati da Luce-Cinecittà con la Ripley’s Film), un'occasione unica per il pubblico della Grande Mela di rivivere in 35mm alcuni momenti fondanti della nostra storia patria e cinematografica.

 

"Certamente è un grande onore e una grande soddisfazione questa retrospettiva così completa, in un contesto importante come il Moma. Spero più che altro che i film saranno visti dal maggior numero di persone possibile e che piacciano", ha dichiarato il regista al pranzo di presentazione dell'evento, dove l'hanno accompagnato Maya Sansa, Piergiorgio Bellocchio e Francesca Calvelli. Accanto a lui anche alla presentazione de Il regista di matrimoni, apertura ufficiale di 'Marco Bellocchio. A Retrospective' che ha riservato una divertente sorpresa anche per lo stesso regista: la proiezione di due brevi video dei Provini d'ammissione al Centro Sperimentale di Cinematografia nei quali il regista (per altro presentato come 'Bellocchi'), allora ventenne, duetta con una compagna di corso e recita una vecchia barzelletta.

 

"Vedersi da ragazzi è una emozione molto grande. Meglio non contare gli anni che sono passati… - ha commentato Bellocchio - ma sono emozionato anche di essere qui, in questo tempio dell'arte mondiale, per questa retrospettiva che io non ho promosso e per la quale devo ringraziare il Moma e Luce-Cinecittà, che hanno voluto prepararla in modo così eccellente". Con loro anche Sergio Toffetti, curatore del libro 'Morality and Beauty. Morale e Bellezza' pubblicato da Luce-Cinecittà e CSC al centro dell'incontro all'Istituto italiano di Cultura di New York. Uno sguardo unico sul regista, attraverso le sue proprie confidenze e le testimonianze dei tanti ospiti (Agosti, Rulli, Castellitto, Ciprì…) e 'fratelli minori' (Amelio, Archibugi, Luchetti, Giordana…).


 

"E' molto bello, e poi mi fa fare una bella figura", ha ringraziato Bellocchio, al quale si sono uniti il figlio Piergiorgio ("un lavoro estremamente affascinante e profondo, a testimonianza che il cinema nella nostra famiglia è stato un vero collante") e un inatteso ospite, Walter Veltroni ("Marco Bellocchio è una delle persone cui questo Paese ha ragione di essere grato, e se siamo qui a celebrarlo al MoMa di New York è perché, evidentemente, questo talento, questa cultura e la grazia personale che si ritrova nei suoi film sono diventati parte della storia del cinema").

(Mattia Pasquini)

 
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Franceschini: "Più tax credit e più coproduzioni"

Post n°11397 pubblicato il 23 Aprile 2014 da Ladridicinema
 
Tag: news

Cristiana Paternò15/04/2014
Più tax credit e più coproduzioni. E' la ricetta del ministro Dario Franceschini per dare ossigeno al cinema italiano in forte sofferenza, come mostrano i dati presentati dall'unità di studi congiunta di MiBACT e Anica (ne parliamo in un'altra notizia). Era la prima volta che un ministro partecipava all'incontro annuale in cui vengono presentati i numeri dell'industria. Se la produzione è sostanzialmente stabile, è in netto calo il costo industriale dei film e diminuiscono soprattutto i titoli ad alto budget. "Mai il Fus è stato così basso e nel 2014 sarà ancora inferiore", ha denunciato il presidente Anica Riccardo Tozzi. Che attribuisce però il calo di investimenti anche al disimpegno di Mediaset. Mentre Angelo Barbagallo, presidente produttori Anica, ha sottolineato come "il problema delle risorse confligga con i risultati ottenuti dal cinema italiano, che vince premi ovunque". 

Franceschini ha cercato di rassicurare l'affollata platea di addetti ai lavori al Collegio Romano. "In epoca di globalizzazione ogni economia nazionale deve individuare la propria vocazione e quella italiana è legata alla cultura e al bello. Credo molto in questa sfida ma so anche che non possiamo prescindere dalla crisi economica e dalla stagione di tagli che stiamo vivendo. Il mio ruolo sarà quello di evitare tagli ulteriori e portare più risorse. Ce la metterò tutta, ma dentro questo quadro", avverte. Anche perché il governo, nei prossimi giorni, si prepara a parlare nuovamente di spending review. 

Il ministro punta su una serie di misure di sostegno. A partire da un lavoro per aumentare le coproduzioni con l'estero (che nei dati 2013 sono in calo) "in particolare con i paesi emergenti, che hanno forti flussi di turismo verso l'Europa ma non sempre verso l'Italia". Importante per attrarre gli investimenti stranieri, dice Franceschini, anche un intervento sul limite di 5 milioni per il tax credit "che ostacola le grandi produzioni", fondamentale per il settore anche ottenere un rinnovo del tax credit almeno allo stesso livello dello scorso anno. Nei prossimi giorni sarà varato il provvedimento per il tax credit per l'audiovisivo. Dice ancora Franceschini: "Le tv devono dare un contributo fondamentale e occorre un intervento per correggere le norme sulle quote aumentando le sanzioni. Ringrazio la Rai perché rispetta più di Mediaset le norme sugli investimenti, ma ringrazio Mediaset perché programma più film italiani in prima serata". 

Dal ministro anche l'intento di aiutare ''le piccole sale per la digitalizzazione''. Quanto al Fondo Unico per lo Spettacolo: ''i nuovi componenti delle commissioni che decidono i contributi verranno selezionati in base al cv e il dg Nicola Borrelli non voterà''. Quindi un accenno alla battaglia per l'eccezione culturale nella quale l'Italia si schiererà a fianco della Francia, perché ''significa tenere fuori il mondo della cultura dagli schemi del mercato''. Infine un appello ai produttori: ''Mostrate nei vostri film le bellezze italiane, sono cose che contano molto di più di una campagna promozionale, cercate di mettere dentro ai vostri film le nostre meraviglie, specie quelle sconosciute'', ha concluso il ministro, citando anche l'impatto sul turismo che un film come La grande bellezza sta esercitando. Ma il produttore Nicola Giuliano gli ha ricordato che "mostrare la bellezza costa, anche 30mila euro per girare una notte alle Terme di Caracalla". 

 
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L’Italia del Lato Oscuro

Post n°11396 pubblicato il 23 Aprile 2014 da Ladridicinema
 

Andrea Guglielmino17/04/2014
Dalle pagine di cronaca nera al grande schermo, arriva in sala In nomine Satan, il film d’esordio di Emanuele Cerman, thriller-drama ispirato al caso tristemente noto delle ‘Bestie di Satana’. Tra gli interpreti c’è anche Stefano Calvagna, che ha ideato il plot e scritto la sceneggiatura con Emanuele Cerquiglini. Un fenomeno, quello delle sette esoteriche, in continua ascesa: se ne contano circa 8.000 e il numero va crescendo. “E’ una storia – dice il regista – che ho scritto cercando di rispettare il dolore delle famiglie. 

Non solo quelle delle vittime, ovviamente, ma anche quelle dei colpevoli, o addirittura, si potrebbe dire, dei ‘presunti colpevoli’. Già, perché non tutto è sempre scontato come si dice. In Italia manca il coraggio di raccontare il lato oscuro del paese. Ma quando mi accusano due ragazzini strafatti di aver scavato con una pala una fosse che si poteva scavare solo con una ruspa, mi pongo delle domande. Ok, c’erano di mezzo sostanze psicotrope: come le hanno trovate? Chi li ha aiutati? Questa è solo la mia visione. Sono partito dal primo omicidio e poi ci ho costruito una storia mia, basandomi anche sul gran numero di libri, documentari e articoli che sono usciti dopo che la faccenda è venuta fuori.  Mi interesso di studi antroposofici e conosco Steiner. La religione luciferina è diversa dal satanismo, è a un livello molto più alto. Ogni culto include il sacrificio, a livello anche simbolico. Anche la massoneria può essere legata al satanismo, ma lì parliamo di situazioni gestite da gente che ha studiato, sapienti e intellettuali. Diverso il caso delle bande di ragazzini, molto più pericolose, che si reclutano via facebook e attraverso le droghe e un libretto di esoterismo da quattro soldi vengono magari manipolate da poteri più alti di loro. Ci vuole poco: in Italia ci hanno abituati che l’esoterismo è il mago Otelma. Secondo il concorso di colpa non esistono condanne ingiuste, ma magari esagerate sì, calcolando che se togli 20 o 30 anni di vita a un giovane, in pratica, lo distruggi. Io comunque rimasi allibito. Naturalmente non è l’ascoltare la musica metal che ti porta a questo genere di deriva: c’è un problema sociale di fondo, l’insicurezza, la poca speranza nei confronti del futuro. Lo vivo anch’io sulla mia pelle, ogni giorno la mia società rischia di fallire. Chiudono i cinema, le librerie, i teatri e aprono locali che vendono alcool e le bische. Stiamo creando dei mostri, l’uomo è sempre meno in contatto con gli altri e sempre più chiuso sull’illusione di sé stesso”. 

“C’è un aspetto anche goliardico del satanismo – commenta Calvagna – ma non dobbiamo pensare al satanista come a un tipo necessariamente pittoresco, tatuato e coi capelli lunghi. Ne ho incontrati anche in vacanza, non si definiscono tali e non hanno certo una tessera. Sono irriconoscibili. Potrebbero essercene tra di noi in questa sala”. “C’è esigenza tra gli autori giovani di raccontare anche il sociale – chiude il chief di Distribuzione Indipendente Giovanni Costantino, che porta il film in sala dal 24 aprile – ma tutti vogliono solo Spider-Man. Noi non siamo così, anche perché non abbiamo i soldi. Ma dar spazio a queste voci è la nostra missione e la nostra passione”.

 
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Godard, Cronenberg, Dardenne. La sfida delle meraviglie

Post n°11395 pubblicato il 23 Aprile 2014 da Ladridicinema
 

Cr. P.17/04/2014
Sono 18 (potrebbero però aumentare di uno) i film in competizione al Festival di Cannes, che si terrà dal 14 al 25 maggio 2014. La selezione è stata appena annunciata dal direttore Thierry Frémaux in una conferenza stampa a Parigi, trasmessa anche live sul sito del festival. Le meraviglie, opera seconda della giovane autrice italiana Alice Rohrwacher, dovrà vedersela con alcuni mostri sacri mondiali come Jean Luc Godard, che accetta la sfida del concorso con il programmatico Adieu au languageDavid Cronenberg con Maps of the Stars, i fratelli Dardenne, già vincitori di due Palme d'oro, che portano un western belga intitolato Deux jours, une nuit. Ancora dalla FranciaSils Maria di Olivier Assayas, girato in Alto Adige col sostegno della nostra BLS, e Saint Laurent di Bertrand Bonello (seconda biografia del grande creatore di moda, quest'anno, dopo Yves Saint Laurent di Yalil Lespert). Ci sarà una nuova opera del turco Nuri Bilge CeylanSommeil d'hiver, con una durata monstre di oltre tre ore. E ancora Mommy del giovane talento canadese Xavier Dolan, che con Captives del connazionale Atom Egoyan porta a tre la quota del Canada. Ancora un francese, ma molto internazionale, Michel Hazanavicius (già autore del celebrato The Artist) con The Search. Dall'Inghilterra Mr. Turner di Mike Leigh Jimmy's Hall di Ken Loach, prodotto però dagli irlandesi.
Dagli Usa Foxcatcher di Bennett Miller (Truman Capote) e The Homesman di Tommy Lee Jones, già a Cannes con la sua precedente regia Le tre sepolture. Dal Giappone arriva Two Windows di una habituée della Croisette come Naomi Kawase (da notare che quest'anno ci sono ben 15 film diretti da donne nella selezione ufficiale, tra concorso, fuori concorso e UCR). Infine dall'Argentina troviamo Relatos salvajes diDamian Szifron, dalla Russia Leviathan di Andrei Zvyagintsev, dalla Mauritania Timbuktu del maestro africano Abderrahmane Sissako.
                                                                                                                                                            
Grace di Monaco di Olivier Dahan, che com'è noto aprirà il festival il 14 maggio, sarà proiettato "nella versione voluta dal regista", come ha precisato Thierry Frémaux. Il film, con Nicole Kidman nel ruolo di Grace Kelly, è da mesi al centro di un conflitto artistico tra il regista francese (lo stesso che realizzò La vie en rose, del 2007, con Marion Cotillard), e il produttore americano, Harvey Weinstein, riguardo al "final cut". L'uscita nella sale, inizialmente prevista a gennaio, è poi slittata di alcuni mesi senza spiegazioni. Olivier Dahan era intervenuto criticando con forza il produttore che, secondo lui, voleva fare "un film commerciale". Frémaux ha osservato che il film sarà proiettato "nella sola versione che esiste, quella voluta dal regista... Siamo in Francia e a Cannes - ha detto - la sola versione è quella del regista". 

 
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Noah ancora in testa

Post n°11394 pubblicato il 23 Aprile 2014 da Ladridicinema
 

Box Office Italia
Molte novità nella classifica italiana del weekend pasquale, ma non sufficienti per modificare il leader della top ten che resta, anche se per poco, Noah, grazie ad un incasso di 1.6 milioni (5 in totale), che bastano a superare Rio 2, che si ferma a 1.5. Ottima partenza per Gigolò per caso, che raccoglie ben 1.3 milioni e surclassa il ben più ambizioso Transcendence che non riesce nemmeno a stare sopra al milione di euro. Scende Anderson, arrivato a 1.7 milioni di euro con Grand Budapest Hotel, mentre gli altri film in classifica subiscono tutti una netta flessione e Ti sposo ma non troppo delude parecchio, raccogliendo appena 190mila euro in 147 sale. La prossima settimana arriva The Amazing Spider-man 2, assieme al film postumo di Mazzacurati La sedia della felicità e al secondo capitolo di Nymphomaniac

Box Office Usa
In America resiste bene Captain America, che passa la soglia dei 200 milioni di euro, mentre fatica un po' Rio 2, leggermente al di sotto delle aspettative con un totale di 75. Tra le nuove entrate spicca la performance di Heaven is For Real che viaggia con la migliore media per sala della settimana e in soli tre giorni ottiene un incasso doppio rispetto al costo di produzione. Mastica amaro Transcendence, che parte male con appena 11 milioni d'incasso, mentre Ghost Movie 2 - Questa volta è guerra si fa bastare i 9 milioni per coprire ampiamente i costi di produzione. Crollano (prevedibilmente) sia Oculus che Noah, mentre reggono bene Draft Day e Divergent. La prossima settimana arrivano The Other Woman e Brick Mansions, mentre i fan dell'Uomo Ragno dovranno aspettare il 2 maggio: intanto il film ha già incassato 47 milioni di dollari in tutto il mondo e non dovrebbe faticare a superare il dato del primo episodio che sfiorò il mezzo miliardo. Da segnalare infine la fantasmagorica performance di Frozen in Giappone: il film ha passato quota 100 milioni e si avvia a superare persino l'ultima opera diMiyazaki (sarebbe la prima volta per un film animato non giapponese). 

 
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The Amazing Spider-Man 2, l’Uomo Ragno di Marc Webb contro il potere di Electro da il fatto quotidiano

Post n°11393 pubblicato il 23 Aprile 2014 da Ladridicinema
 

A due anni di distanza dal primo capitolo che aveva diviso critica e pubblico, il 23 aprile arriverà in sala l'ultima pellicola con l'eroe della Marvel, con cui il regista statunitense ha dato nuovamente prova di essersi allontanato dai tre precedenti film, in favore di una più fedele rivisitazione del fumetto creato da Stan Lee e Steve Ditko
The Amazing Spider-Man 2, l’Uomo Ragno di Marc Webb contro il potere di Electro

Dopo appena cinque anni dalla fine della trilogia di Sam Raimi, un franchise da due miliardi e mezzo di dollari, il testimone, già nel 2012, era passato a Marc Webb, per la nuova saga cinematografica legata ai comics della Marvel. A due anni di distanza dal primo capitolo che aveva diviso critica e pubblico, il 23 aprile arriverà in sala The Amazing Spider-Man 2 – Il Potere di Electro, con cui il regista statunitense ha dato nuovamente prova di essersi allontanato dai tre precedenti film, in favore di una più fedele rivisitazione del fumetto creato da Stan Lee e Steve Ditko. In origine sarebbe dovuto essere Spider-Man 4, ma la Columbia optò per un diverso reboot basato sul soggetto di James Vanderbilt, sceneggiato in questo caso da Alex Kurtzman, Roberto Orci e Jeff Pinkner. E gli spunti sono tanti, fors’anche troppi, visto che oltre a due ulteriori capitoli, la casa produttrice ha in previsione anche due spin-off dedicati agli antagonisti del fumetto, Venom e I Sinistri Sei, ai quali c’è un accenno, anche se solo marginale, già in questa pellicola.

Tantissimi rimandi, ben tre personaggi “cattivi” e una lunga digressione sull’infanzia di Peter Parker, o meglio, sui suoi genitori. Sì, perché mai prima d’ora sul grande schermo si erano affrontate le origini del protagonista come in questo caso, in cui, fin dalle prime immagini, lo spettatore ha modo di comprendere la scelta di Richard e Mary Parker di affidare il giovane Peter alle cure degli zii May e Ben. Nelle due ore e venti di durata il film apre fin troppe parentesi, restando ancorato ad alcuni punti di forza con cui si arriva a salvare nel complesso l’opera di Webb.

Il regista di (500) giorni insieme è tornato nuovamente a concentrarsi sulla relazione tra i due protagonisti, riprendendo la loro storia da dove si era fermato nel 2012. Di nuovo Andrew Garfield nei panni di un Peter Parker sempre più fedele al fumetto ed Emma Stone in quelli di Gwen Stacyfresca di diploma ed ecco nuovamente scoccare la scintilla, con una complicità talmente naturale da lasciar trasparire la vera storia tra i due attori, compagni sul set come nella vita. “Quello che preferisco al cinema sono proprio le storie d’amore e la fortuna di lavorare con Emma e Andrew sta nel fatto che essendo entrambi molto bravi a improvvisare, rendono più credibile ogni scena, suscitando l’emotività dello spettatore” ha detto Marc Webb in conferenza stampa, un aspetto che appare chiaro in ogni sequenza affidata alla giovane coppia di Hollywood, tanto da far finire in secondo piano persino il villain di questo capitolo, il controverso Electro interpretato dal Premio Oscar Jamie Foxx. Un antagonista dai tratti non bene definiti, apparentemente spinto da un senso di frustrazione personale sfogata, alla prima occasione utile, contro Spider-Man, reo di avergli rubato la scena. Si finisce quasi per provare compassione per un personaggio simile, tanto da andare a ricercare il vero contrappeso del protagonista in un eccezionale Dane DeHaan, nella duplice veste di Harry Osborn, erede della Oscorp e di Goblin. Il giovane attore recentemente apprezzato al fianco di Daniel Radcliffe in Giovani ribelli, raccoglie il testimone che nel primo capitolo era affidato al Lizard di Rhys Ifans, interpretando il personaggio più oscuro e dannato del film. Ed è dall’incontro dei due antagonisti che nascono le sequenze d’azione più entusiasmanti, in un lavoro di computer grafica degno dei migliori blockbuster Marvel al quale, l’apporto del 3D ha reso possibile un’ulteriore spettacolarizzazione, a sopperire le tante, troppe mancanze della sceneggiatura. “Credo che Spider-Man sia diverso da tutti gli altri supereroi. È un ragazzo che deve pagarsi l’affitto, che ha problemi con la propria fidanzata e con le persone che lo circondano. È più facile identificarsi con lui” ha aggiunto Webb e come dargli torto. Non rimane quindi che augurarsi che nel terzo capitolo della saga il team creativo si soffermi di più in fase di scrittura, piuttosto che in post-produzione.

 
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