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Messaggi del 05/10/2017

 

Ammore e malavita

Post n°14043 pubblicato il 05 Ottobre 2017 da Ladridicinema
 

Ammore e malavita è un film di genere commedia, musicale, noir del 2017, diretto da Marco Manetti, Antonio Manetti, con Carlo Buccirosso e Claudia Gerini. Uscita al cinema il 05 ottobre 2017. Durata 133 minuti. Distribuito da 01 Distribution.

Poster

Due mondi distanti si incontrano nella pellicola partenopea di Marco e Antonio Manetti, Ammore e malavitaCiro (Giampaolo Morelli) è un temuto killer di Napoli, una delle due "tigri" - accanto a Rosario (Raiz) - al servizio di don Vincenzo (Carlo Buccirosso) detto "o' re do pesce", e dell'astuta moglie donna Maria (Claudia Gerini). 
La giovane infermiera Fatima (Serena Rossi) è una ragazza onesta e sognatrice, finita per sbaglio in una situazione pericolosa. Ciro riceve l'incarico di sbarazzarsi di quella testimone indesiderata che "ha visto troppo", ma le cose non vanno come previsto. I due si trovano faccia a faccia, si riconoscono e riscoprono l'uno nell'altra, l'amore mai dimenticato della loro adolescenza. Per Ciro c'è una sola soluzione: tradire don Vincenzo e donna Maria e uccidere chi li vuole uccidere. Inizia così una lotta senza quartiere sullo sfondo degli gli splendidi scenari dei vicoli di Napoli e il mare del golfo. Tra musica e azione, amore e pallottole.


Maestri indiscussi dei generi cinematografici, che padroneggiano con disinvoltura pur cambiandone (ma non stravolgendone) le regole, i Manetti Bros. hanno voluto percorrere, con Ammore e Malavita, la strada del musical, anche se non hanno abbandonato del tutto l'amato noir, o crime-movie
La scelta di un filone che è rifiorito di recente grazie a La La Land ha permesso ai registi romani di allontanarsi non dalla verosimiglianza, che resta sempre il loro obiettivo, ma dal realismo a tutti i costi e dal discorso sociale. Cantando e ballando (aiutati dal coreografo Luca Tommassini), i personaggi del nuovo film dei fratelli Manetti non invitano insomma a una riflessione sul degrado di una città o sulla piaga della criminalità organizzata, ma esprimono liberamente i loro stati d'animo e diventano gli eroi sentimentali di un racconto che si rifà perfino a certe commedie con Totò e alla sceneggiata napoletana, senza dimenticare i film di John Woo e allusioni a 007. 
Di brani musicali, la colonna sonora di Ammore e Malavita ne contiene quindici, scritti da Nelson e arrangiati da Pivio e Aldo De Scalzi, storici collaboratori di Marco e Antonio. Laddove il team ha dato il meglio è stato in una versione italiana di "What a Feeling" di Flashdance intitolata "L'amore ritrovato" ed eseguita da Serena Rossi. Come lei, altri attori del film hanno una certa dimestichezza con le note, a cominciare da quel Raiz (al secolo Gennaro Della Volpe) che è stato la voce degli Almamegretta prima di diventare solista. 
In "Na Na Land" cantano anche alcuni membri del cast del filmClaudia GeriniCarlo Buccirosso e Giampaolo Morelli. Quest'ultimo è "l'attore feticcio" dei Manetti, che lo hanno diretto in tv ne L'ispettore Coliandro e al cinema in Piano 17 e in Song e'Napule, con cui Ammore e Malavita ha in comune l'ambientazione partenopea. 
Come nel film precedente del duo (in cui c'erano sia Buccirosso che la Rossi), Napoli è davvero uno dei personaggi della storia e non ha niente a che vedere con la città cupa e disperata di Gomorra & Co. Piuttosto si impone come luogo delle emozioni forti e gioiose, come scenario "sopra le righe" nel quale non c’è posto per le immagini da cartolina e le Vele di Scampia sono diventate addirittura un'attrazione turistica. 
Presentato in concorso alla settantaquattresima edizione del Festival di Venezia, Ammore e Malavita somiglia in qualche modo a West Side Story per l'elemento di "criminalità", ma il musical che più ha ispirato i registi è stato Grease, visto e rivisto prima del lavoro di sceneggiatura per capire come sposare i dialoghi con le canzoni senza interrompere il ritmo della narrazione.

 

CURIOSITÀ SU AMMORE E MALAVITA:

Presentato in Concorso al Festival di Venezia 2017.

SCENEGGIATURA: Michelangelo La NeveAntonio Manetti

 
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Blade runner 2049

Post n°14042 pubblicato il 05 Ottobre 2017 da Ladridicinema
 

Blade Runner 2049 è un film di fantascienza del 2017, diretto da Denis Villeneuve, con Ryan Gosling, Harrison Ford, Jared Leto e Robin Wright, al cinema dal 5 ottobre 2017, distribuito da Warner Bros. Pictures Italia. Il film è ambientato 30 anni dopo i fatti raccontati nel primo Blade Runner diretto da Ridley Scott e tratto dal racconto di Philip K. Dick. LA durata del film è di 152 minuti.

Blade Runner 2049 ora in programmazione in 870 Sale Trova Cinema
Poster

In Blade Runner 2049, lo si può intuire dal titolo del sequel diretto da Denis Villeneuve, sono trascorsi trent'anni dai fatti accaduti nel film originale, diretto nel 1982 da Ridley Scott. 
Dopo una serie di violente rivolte avvenute nel 2020, i replicanti prodotti dalla Tyrell sono stati messi al bando. Nello stesso anno, un grande black out che ha distrutto quasi completamente ogni dato digitale del pianeta, e gravi cambiamenti climatici hanno dato il via a una stagione di carestie, cui si è sopravvissuti solo grazie alle colture sintetiche della Wallace, una società con a capo il misterioso Neander Wallace (Jared Leto) che - grazie a quei profitti - ha poi ha acquisito anche le tecnologie della Tyrell, sviluppando così una nuova serie di replicanti completamente ubbidienti all'uomo e dalla longevità indefinita. Nel 2049 a Los Angeles regna quindi un ordine apparente: o almeno fino quando l'Agente K (Ryan Gosling), uno dei Blade Runner incaricati di ritirare i vecchi modelli che ancora vivono in clandestinità, fa una strana scoperta nel corso di una missione, dissotterrando così un segreto rimasto tale per anni, la cui rivelazione potrebbe rivelarsi un evento catastrofico. Seguendo gli ordini dei suoi superiori, K indaga per trovare ogni persona legata a quel segreto, per nascondere così definitivamente ogni traccia di quanto va insabbiato a tutti i costi. Nel corso delle sue indagini, K inizirà a nurtire dei dubbi sulla moralità del suo operato, e arriverà a incrociare la sua strada con quella di Rick Deckart(Harrison Ford), svanito nel nulla trent'anni prima senza lasciare alcuna traccia di sé.


Era il 1982. Philip K. Dick morì quell'anno a marzo, e Blade Runner, il film che Ridley Scott ha diretto proprio a partire da un racconto di Dick, viene presentato al mondo alla fine di giugno. 
Blade Runner, il film che ha aperto un nuovo capitolo nella storia del cinema di fantascienza, inventandosi quasi dal nulla l'estetica cyberpunk: William Gibson avrebbe pubblicato il suo "Neuromante" solo due anni dopo, e fino a quel momento aveva all'attivo solo una manciata di racconti. 
Blade Runner, uno dei film più amati, citati e studiati di tutta la storia della sci-fi e forse del cinema tutto, di cui esistono ben sette cut diversi: l'ultimo, del 2007, quello che dovrebbe aver garantito a Scott la piena e totale libertà artistica che fino a quel momento gli era stata negata. 
Poco importa, però, in quale versione lo si guardi: quello del regista inglese è uno di quei capolavori cui il tempo non toglie efficacia, e ci voleva quindi del coraggio, quando non della sana incoscienza, per prendersi sulle spalle l'onere di dirigerne un sequel di cui si parla e si vocifera dai primi anni Duemila. Inizialmente era stato lo stesso Ridley Scott ad accarezzare l'idea di dare un seguito al suo film, e qualche anno fa era andato davvero vicinissimo a realizzarlo davvero, per poi decidere di fare un passo indietro, e restare legato al progetto solo come produttore. Al suo posto, dietro la macchina da presa, ci sarebbe stato Denis Villeneuve

Ma a garantire la continuità e il rispetto del film originale, in Blade Runner 2049, non c'è solo la presenza di Scott in veste di produttore: c'è anche lo stesso sceneggiatore del film del 1982 Hampton Fancher, qui coadiuvato da Michael Green, e ovviamente c'è la presenza del Rick Deckart originale, Harrison Ford
La trama del film, anzi, è costruita attorno a Deckart, svanito trent'anni prima e ora cercato da un nuovo Blade Runner, interpretato da Ryan Gosling, per via di una complessa indagine che sta conducendo e che punta diretta a quel suo misterioso predecessore. 
Oltre a Harrison Ford, nel cast di Blade Runner 2049 torna anche Edward James Olmos nei panni di Gaff, mentre tutti nuovi sono gli altri interpreti, da Robin Wright a Bautista, passando per Ana de Armas, Mackenzie Davis, Sylvia Hoeks, Jared Leto e Hiam Abbass. 
Se poi Villneuve si è caricato sulle spalle oneri (ma anche onori) della regia, a prendersi la responsabilità di venire dopo la famosissima e celebrata colonna sonora di Vangelis è l'islandese Jóhann Jóhannsson, che col regista canadese ha già lavorato in Prisoners, Sicario e Arrival. 

In arrivo nelle sale di mezzo mondo all'inizio di ottobre (in Italia l'uscita al cinema è prevista per il 5 ottobre 2017, per essere precisi), Blade Runner 2049 sembrerebbe avere tutte le carte in regola per essere presentato in settembre al Festival di Venezia e a quello di Toronto, dove già Villeneuve fu protagonista lo scorso anno con Arrival.

Nonostante il timore che un sequel avrebbe potuto intaccare l'originale, il regista Denis Villeneuve non ha saputo dire di no a Blade Runner 2049. "So che i fan entreranno in sala impugnando una mazza da baseball" ha dichiarato in un'intervista, "ma lo rispetto, perché si tratta di arte. E l'arte è un rischio. Questo sarà sicuramente il più grande della mia vita". 
Lo stesso Harrison Ford si è arreso di fronte alla sceneggiatura di Blade Runner 2 che ha definito "una delle migliori che abbia mai letto", tornando a indossare i panni di Rick Deckard nell'universo fantascientifico popolato da replicanti e agguerriti cacciatori di taglie. Accanto a lui fa il suo ingresso l'agente K, personaggio ideato e modellato sull'attore Ryan Gosling, prima scelta, unica scelta possibile secondo Villeneuve, che per Niander Wallace invece sperava di ingaggiare David Bowie. 
La morte del cantante ha deviato l'attenzione su Jared Leto, attore premio Oscar forte di un simile background musicale. Per ritrarre l'enigmatico personaggio cieco, Leto ha indossato lenti opache che annebbiavano la vista. 
Le riprese del sequel di Blade Runner si sono svolte a Budapest tra l'estate e l'autunno del 2016. Un episodio viene ricordato dal cast e dalla troupe: durante una scena d'azione Ford ha involontariamente colpito Gosling in faccia con un pugno mal calibrato. Per farsi perdonare, l'agente veterano si è offerto di dividere una bottiglia di whiskey con il blade runner alle prime armi.

 
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Film nelle sale da oggi

Post n°14041 pubblicato il 05 Ottobre 2017 da Ladridicinema
 

 
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