Creato da h451 il 20/12/2004

Giovani Holden

«[...] Noi navighiamo in un vasto mare, sempre incerti e instabili, sballottati da un capo all'altro. Qualunque scoglio, a cui pensiamo di attaccarci e restar saldi, vien meno e ci abbandona e, se l'inseguiamo, sguscia alla nostra presa, ci scivola di mano e fugge in una fuga eterna. Per noi nulla si ferma. [...]»(Blaise Pascàl)

 

 

« Messaggio #1160Messaggio #1162 »

Post N° 1161

Post n°1161 pubblicato il 17 Ottobre 2007 da h451
 

RADIONOTTE  -concorso “come eravamo”/ Writer

E’ il 1984 .L’idea viene a me  a Bruno e ad Alex una sera che ,parlando di radio ,stiamo prendendo atto della pochezza delle commerciali che irradiano ormai soltanto programmi e dediche del tipo “ da un leone a un sagittario dicendogli che si vedranno stasera al solito posto “…( ma dico io …ce ne puo’ fregar di meno ?) .Siamo schifati ,annoiati dall’uso che s’e’ fatto progressivamente negli anni delle radio libere.I gloriosi esordi sembrano solo ricordi ,oggi passa solo musica easy easy e voci gracchianti che van solo bene per ricette ed oroscopi .

Qui da noi in zona c’e’ solo la neonata Radio West ,ancora troppo acerba ,le altre stazioni alle 8 di sera mettono il “rullo” ,un nastro autorevese senza voci con musiche da incubo in una successione da centro di igiene mentale.

Si scherza , io Bruno ed Alex ,ma mica tanto ,sul fatto “che ci vuole …?” .Le idee le abbiamo, il coraggio pure .

Passano due settimane da riunioni carbonare ,reunion notturne innaffiate da buon vino rosso e si butta giu’ il planning attack .Si decide giorno e ora dell’ irruzione ,si decidono le parole giuste da dire al padrone della stazione radio .

Il Sciur Orazio ci ascolta ,ci guarda dall’alto in basso come un piccolo Donald Trump ,dall’alto della sua sedia Aiazzone .Ci squadra ,scarabocchia su un foglietto qualche cifra mentre noi snoccioliamo il nostro background musicale, cio che vorremmo fare ,cio’che andrebbe fatto per una radio importante come la sua ( siamo grandi “tonguers” se vogliamo …).

Alla fine ci viene offerto questo.Ok il programma ,bene l’idea ma la durata non deve superare le tre ore e dalla fine della programmazione “normale” ( normale lo dice proprio lui ).Fino a mezzanotte dunque .E ovvio che ci si deve autofinanziare perche’ quella e’ una fascia nuova e clienti non ce ne sono .Punto .

Usciamo levitando anche perche’ pensiamo :con un minimo sbattimento tre sponsor si trovano ,cazzo parenti …amici …,poi del resto non ci vogliam guadagnar un ostia ,una volta pagate le spese chissenefrega ….( belli eh ? ….beh abbiamo vent’anni ).

La ricerca da’ i suoi frutti .Il padre di Alex e’ il primo mecenate .Gli facciamo il contratto di un mese.Paga cash.E uno .

Gli altri due spazi li diamo uno a un negozio di dischi ,proprietario il papi della tipa di Bruno ,l’altro ( e qui il genietto sono io …) ad un pub che sta di fronte alla casa natale del Pelizza ( e infatti si chiama “La Fiumana “…).Locale molto groove ,e con la possibilita’ di avere la trasmissione in diretta tra i tavoli .Insomma la nostra “avantgarde” sul territorio .Un filo diretto con i ragazzi da cui attingeremo idee ,critiche…e perche’ no ? elogi .

Si parte una sera di maggio ,emozionati e decisi ,…la creatura si chiama RADIONOTTE , scritto cosi’ ,tutto attaccato e la sigla e’ “Let’s spend the night together “ dei Rolling .

Il programma e’ talmente sui generis rispetto alla normale programmazione che parecchi ascoltatori pensano che la nostra si un intromissione pirata sulle frequenze e certo il titolo non aiuta a dissipare i dubbi  che non sia un'altra radio.

Noi ci portiam da casa i nostri trentatre’….( ci mancherebbe ) perche’ quel che abbiamo visto in archivio e’ davvero di una pochezza imbarazzante ,molto pop e molto easy listening ….

Si parte a tre voci , usando il “bianco” tra un pezzo e l’altro (cosa che fa inorridire i dee jay a la page…) ma a noi piace cosi ,fa tanto vecchio microfono aperto e poi altra cosa si manda in diretta gli ascoltatori ,cosi’ ,senza filtri ,quel che dicono dicono …

La prima ora corre via molto leggera ,musica molta parole poche ,tanto ritmo.Nella seconda ci occupiamo di una monografia ,e cosi’ si parte con Finardi , poi i Doors ,Bowie ,Jefferson Airplane e cosi’ via …

Nell’ultima parte il ritmo scende e le parole aumentano.Diamo spazio ai ragazzi al telefono e si parla di amori ,di politica ,di droga ,di sesso ,qualsiasi cosa vogliano dire il microfono e’ loro.

Prendiamo confidenza col mezzo e dopo alcune settimane lo studio diventa un happening.Ogni sera due tre ospiti per parlare in diretta .Ci portiamo birre e tramezzini .Si fa caciara .La voce comincia a diffondersi.

Il pomeriggio arrivo con gli occhiali scuri in radio a preparar la scaletta.Clima sempre teso con i “dee jay” ortodossi ma si va .

Una sera Alex mi ticchetta al di la’ del vetro mentre sto in onda .Fa gesti ampi e sta piegandosi in due dalle risate.Mi dice corri , metto un disco e vado di la’ .

Gli avevo detto di andarmi a prendere nella discoteca un album dei Nomadi , un ragazzo al telefono mi aveva chiesto Joe Mitraglia ,metto un pezzo dei Pretenders e vado di la’ .

“Nooo …Dario , vieni a vedere ,non ci posso credere …,guarda qui …I Nomadi sono sotto la lettera I  come …I Pooh , I Ricchi e Poveri ….ahahhah ma ti rendi conto ?”

Ridiamo come pazzi e a me viene in mente …” Alex da’ un occhiata agli stranieri ,guarda dove sono i Rolling …dai …” .

Regolare.Stanno in un ripiano immenso ,alla lettera …”T” ….assieme ai THE Beatles ,THE Buffalo Springfield ,THE Doors …ecc ecc…” .

Questa storiella la diciamo anche in onda, il clima dentro peggiora sempre di piu’ .

Finito il secondo mese (sempre con un centinaio di chiamate a sera ) veniamo chiamati dal Sciur Orazio che gira gira intorno al discorso e poi ci da’ il benservito , mica perche’ il programm va male dice…e’ perche’ non siete “organici “ alla squadra…

“organici “ , la parola ogni tanto mi viene ancora in mente .Quando la sento recito un de profundis per chi se l’e’ sentita dire .

Va be’ , salutiamo Orazio e co e dopo la sentenza che condanna RADIONOTTE  allo spegnimento usciamo a testa alta e per niente al mondo sappiamo molleremo il colpo .

Il mese dopo ,bussato alla stazione concorrente che ci apre le porte come eroi incompresi dell’etere ,inizia “Nightshift “ ( sigla omonima dei Commodores ) e che va in onda ogni notte dalle 21 alle 06 del mattino ….( tre turni , tre ore ciascuno a rotazione ) .

Li entriamo veramente nella RADIO.

Io sto’ li’ ogni notte, davanti a quel microfono ..e penso sia la cosa piu’ bella del mondo ,lascio perdere l’universita’,la famiglia  …e vivo come i gatti,con gli amici che mi chiamano di notte ,e fanno mattino come me .Tanti che chiamano dal posto di lavoro :Carabinieri, Infermieri ,fornai ,studenti .Quando faccio l’ultimo turno arrivo bevuto ( la voce si scioglie meglio ) con le corde alla Tom Waits ,i miei Rollingstone e Linus sotto al braccio.A volte leggo brani , recito pezzi di libri ,PAO PAO di Tondelli a un ragazzo che mi chiama dalla portacarraia della Caserma Valfre’ .Altre volte leggo la posta che arriva.Poesie bellissime e disperate ,solitudini che prima sapevo solo sfiorare .

 Tutto questo, tutta questa esperienza finisce un pomeriggio dell’anno seguente.In aprile se non erro.Io e Bruno andiamo un pomeriggio per preparare la solita scaletta della serata e troviamo alle porte d’ingresso della stazione radio i sigilli della Finanza.

Frequenze mute,bum finito tutto …questioni di fatture non pagate , o false o chissa’ che’ ci diranno …e l’owner dov’e’ ? Santo Domingo dicono .Evviva.

Che sia maledetto …pensiamo.maledetto sia chi ci ha strappato il sogno .Quelle erano le radio negli anni 80 .a mezza via dal diventare “network” in mano a pochi guru del cazzo ,o scoppiare cosi’ per debiti mai onorati .

Finiamo li’ , ognuno di noi torna alla vita normale.Io all’universita’,lavoro ,bar .Ancora adesso pero’ quando sento pezzi come Blue Valentine di Tom Waits  o Walking on the chinese wall di Philip Bailey o Young Americans di Bowie ,Hungry Heart del Boss o Inner City dei Working Week non posso fare a meno di pensare a quegli anni,a quelle notti passate a fumare ,a quei giorni in cui ci sentivamo padroni del mondo e di noi ,a quei mille cuori che battevano insieme a noi ogni notte e con orgoglio mi ripeto che e’ stato grande quel progetto e grandissimo smetterlo nel momento in cui continuare a farlo ci avrebbe costretto a fare dei patti ,uccidendoci spirito e anima .

Questa e’ stata la nostra Radio , un Quasar ,nel silenzio della notte…

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/Cohen/trackback.php?msg=3432533

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
Nathalia57
Nathalia57 il 17/10/07 alle 18:03 via WEB
..radio freccia..:-) Descrizione perfetta dell'emozione che davano le prime radio libere:-) ciao, Mari
 
vi_di
vi_di il 17/10/07 alle 21:13 via WEB
Le radio libere! Come me le ricordo! Oggi la radio è diventata un mezzo di minore importanza, quasi residuale, rispetto alla televisione e anche ad Internet, ma allora era diverso! Sull'onda di Alto Gradimento degli anni 70 e radio Montecarlo ne nacquero come i funghi anche dalle mie parti negli anni 80. Peccato che poi abbiano cambiato e da 'radio libere' siano diventate 'radio commerciali'...ma le cose vanno così, oggi.
 
blop
blop il 17/10/07 alle 23:19 via WEB
...e chi si ricorda di Radio Lussemburgo?... o di "anatrata di gomma?" Dio che tempi meravigliosi...che notti quelle notti...che età quella età... grazie di avermi portato indietro nel tempo... mi hai regalato tanti sogni vissuti e non... un abbraccio
 
santiago.gamboa
santiago.gamboa il 17/10/07 alle 23:45 via WEB
i giovani holden sono cresciuti, quasi 8.000 caratteri s.i. e non c'è una sola riga di troppo! Io non so se si è trattato di bravura involontaria o professionale e ragionata, ma questo racconto ha il pregio di essere universale. Ogni radio libera ha fatto la stessa fine, perché chi non sa tenersi il bavaglio fa più paura dei terroristi armati. Mi hai fatto tornare in mente anche esperienze più tragiche come radio aut o politicizzate come radio alice. la libertà non è un'idea astratta ma una pratica quotidiana e la musica, attraverso la radio, è uno dei veicoli migliori. Col tuo racconto hai reso giustizia a tante libertà negate ma mai sconfitte. gianfranco
 
 
h451
h451 il 18/10/07 alle 11:01 via WEB
sono onorato e imbarazzato dalla tua critica.Non credo averne ricevute mai cosi'puntuali e complete.Grazie
 
falco58dgl
falco58dgl il 18/10/07 alle 00:35 via WEB
Te lo commento con più attenzione domani. Adesso sto crollando. Però ti anticipo che il tema mi sembra parecchio interessante. W.
 
charliebrowna
charliebrowna il 18/10/07 alle 15:45 via WEB
Non nascondo un flashback immediato alla visione di RadioFreccia, e anche un pezzettino dei CentoPassi. Per me che non ho vissuto quel momento pionieristico della radio privata italica e' stato un piacevole tuffo in entusiasmi giovanili che non conosco. Un racconto molto cinematografico affettuoso e d'atmosfera. E comunque Hungry Hearts e' fra le mie preferite! ;) p.s.: grazie eh :)
 
 
h451
h451 il 19/10/07 alle 10:26 via WEB
...gia' , we go down to the river and into the river we dive..../ ciao
 
EvolutionMoka
EvolutionMoka il 18/10/07 alle 16:05 via WEB
Ciao Holden, ogni volta che scrivi "pezzi" sul tuo passato riesci a farmi coinvolgere, come se fossero ricordi anche miei. Così mi trovo anch'io a Radionotte nei primi anni '80. E' un racconto simpatico ed intenso, trasuda vita e voglia di libertà da ogni parola. P.s. grazie per il bel commento che hai lasciato da me. Un abbraccio. Giò.
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 18/10/07 alle 17:00 via WEB
Le radio libere furono una stupenda, coraggiosa realtà. Erano voci di ragazzi entusiasti, voci piene d'ideali e di voglia di cambiare il mondo, voci senza bavaglio (come ha detto giustamente Santiago) perché ancora lontane dall'incubo dello share pubblicitario. Erano voci che entravano in ogni casa, con le quali potevi parlare come a dei vecchi amici. Ricordo che una volta vinsi un concorso, il premio in palio era una cintura in similpelle messa in palio da un negozio di calzature. Grande fu la mia sorpresa, quando andai a ritirare il premio, di ritrovarmi in uno scantinato ricoperto di contenitori vuoti delle uova. Erano radio fatte con pochi mezzi e tantissimo cuore...
Bellissimo post, Holden.
 
 
h451
h451 il 19/10/07 alle 10:27 via WEB
contenitori vuoti delle uova ...:) hai ragione.ricordo !
 
onice0
onice0 il 18/10/07 alle 18:14 via WEB
Bello scorcio sull'avventura delle prime radio private. L'amica bimbadepoca ha delineato un quadro perfetto di allora e con cui mi trovo perfettamente daccordo. E' stato un piacere conoscere anche la vostra esperienza. Un sorriso
 
magdalene57
magdalene57 il 18/10/07 alle 18:55 via WEB
fine anni'70, mi chiamano, vogliono aprire una radio. la casa c'è, l'impianto pure, gli sponsor ...il pci e il psi.... comincio la mia avventura che va avanti per..6 mesi!! tanto durò l'alleanza polico/culturale di qui due. si chiamava RADIOBELLA.... beh, ricordo quei giorni con grande piacere, e il tuo pezzo mi ha riportato come per incanto all'entusiasmo di allora. grazie holden
 
allievadelgabbiano
allievadelgabbiano il 18/10/07 alle 22:02 via WEB
Bello questo pezzo, originalissimo l’argomento che mi colpisce in modo particolare perché sono una grande amante ed ascoltatrice della radio. E perché gli anni di cui parli sono gli stessi che ho vissuto io. Bravo davvero per come hai saputo descrivere questa infinita e meravigliosa voglia di libertà. Un sorriso.
 
falco58dgl
falco58dgl il 18/10/07 alle 23:05 via WEB
Mi è piaciuto molto questo testo, è percorso da una vena di sottile ironia e si vede che l'autore si è divertito scrivendolo e, ancora di più, rievocando un passato fatto di ore al microfono, una situazione in cui il protagonista può dire "vivo come i gatti,con gli amici che mi chiamano di notte ,e fanno mattino come me". Le radio libere, in realtà, sono nate negli anni '70, ricordo ancora "Radio città futura" a Roma che una sera simulò un colpo di stato militare, creando uno sconquasso tra i suoi ascoltatori, in massima parte militanti del movimento. Sembra di sentire, nel leggere il pezzo, la musica dei Doors , di Bowie , dei Jefferson Airplane, sembra di sentire le risate, gli ammiccamenti, le battute tra un pezzo e un altro. Una buona prova, decisamente. P.S. hai superato le cento righe, se questo fosse un concorso, saresti eliminato :) W.
 
 
h451
h451 il 19/10/07 alle 10:25 via WEB
ammendo ammendandum !:) il fatto e' che questo pezzo fa parte di un libro mai edito ,dal titolo "Movida Italiana" .La data di scrittura e' 1995 e non mi sono sentito di "modificarlo geneticamente".Considerami come un "fil rouge"...quello di Gennaro Pancaldi e Guido Olivieri di jeux sans frontieres...per intenderci ...:) .a bientot.
 
releardgl
releardgl il 19/10/07 alle 10:31 via WEB
un racconto che corre via veloce splendidamente con Waits in sottofondo e le Radio e non radio accese...
 
Nathalia57
Nathalia57 il 19/10/07 alle 10:46 via WEB
letto tutti i commenti..arghh siamo dei nostalgici ahahha
 
pinguina_felice
pinguina_felice il 19/10/07 alle 19:00 via WEB
Lo so che sono troppo ottimista sotto molti punti di vista e ingenua sotto altri...ma perchè non lo pubblichi questo libro?Hai uno stile che mi piace moltissimo!Ho letto il post in un fiato, vedendo immagine dopo immagine l'avventura che avevate vissuto!
 
 
h451
h451 il 19/10/07 alle 19:09 via WEB
posso pubblicare la lettera della Feltrinelli in cui cortesemente mi dissero che "pur nell'apprezzabile fluenza della narrativa i contenuti non rientrano nel nostro piano editoriale ", ne ho fatto un quadretto . :)
 
d.a.r.i.o.d
d.a.r.i.o.d il 21/10/07 alle 12:27 via WEB
Mi piace il tuo guardarsi sorridendo :-)
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 21/10/07 alle 13:50 via WEB
un ricordo divertito, un racconto veloce e coinvolgente che fa rivivere un sogno di libertà! elliy
 
herice
herice il 21/10/07 alle 19:27 via WEB
La sera era diventato un appuntamento fisso, ascoltavo "radio internetional", quella del mio quartiere, al microfono una voce roca che invitava ad andare in diretta..bei tempi, bei ricordi.
 
santiago.gamboa
santiago.gamboa il 23/10/07 alle 02:41 via WEB
Come eravamo Questo messaggio è rivolto a tutti, nessuno escluso! Accogliendo la proposta di Claudio (alias Writer alias falco58dgl) chiediamo il tuo consenso a pubblicare su tuttiscrittori il racconto con cui hai partecipato al gioco letterario "come eravamo". Sul sito saranno pubblicati "tutti" i racconti che manifesteranno tale volontà. Ti chiediamo anche di dirci quali sono stati, secondo te, i tre racconti migliori (escludendo quelli di SantiagoGamboa, Writer, Elliy e Kremuzio). I migliori racconti da "voi" scelti, assieme ad altri scelti da tuttiscrittori, saranno probabilmente letti in una trasmissione radiofonica web (in streaming) a cadenza quindicinale. Di cui daremo notizia al più presto. Per esprimere il consenso ed indicare i tre racconti da te scelti, manda una mail a tuttiscrittori@libero.it indicando nell'oggetto "come eravamo". Abbi cura di indicare il tuo nickname e quello dei tre autori da te preferiti. Un saluto e un abbraccio, Gianfranco (alias Santiago)
 
animafragile11
animafragile11 il 24/10/07 alle 10:36 via WEB
bevuto tutto d'un sorso...e ho ancora sete!!così è il racconto nostalgico delle tue notti! un mix di rabbia e nostalgia...per quel sogno strappato...ma che è rimasto sogno...proprio perhcè è finito così!A volte credo che meno duri una grande passione, più essa resta unica ed impressa nei nostri cuori e nelle nostre menti!!Hai un modo di scrivere spontaneo e veloce!ti immagino comporre...con lo stesso entusiasmo..di chi..ha le idee chiare e precise..già scolpite nella mente!!all'età di 13 anni...facevo un programma per bambini presso una radio privata della mia città...con altre colleghe minorenni! era tutto un ridere e un gioco...che ci aiutò a crescere e ad aprire gli occhi sul mondo!Viva la libertà! e W gli anni 80 e la loro intramontabile musica!COMPLIMENTI DAVVERO!!bacio
 
fenicenera1968
fenicenera1968 il 27/10/07 alle 15:43 via WEB
che meraviglia.. mi hai fatto ricordare stellaradio.. da noi si chiamava così, in una casa -stalla semidiroccata autogestita da ragazzi che si sbattevano x mantenerla con piccole pubblicità di paese.. grazie x questo ricordo..
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 28/10/07 alle 19:06 via WEB
fase ultima... ti aspetto sul nostro blog e su quello di Santiago
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

         There's a Light
      that never goes out

 

NO LOGO BLOG

avviso ai lettori

Questo Blog non è,ripeto NON è soggetto ad alcuna legge che ne tuteli  il Copyright ed i diritti d’autore in genere.
Ne’ per le parti scritte ne’ per le parti fotografiche .
E’ lecito quindi, a chiunque intenda avvalersene, importare liberamente, in parte o totalmente, i post scritti per scopi e destinazioni diverse da quelle originarie.
Anzi ,dovessero portarvi in qualche modo piu’fortuna di quanta hanno dato a me ,accettero’ volentieri (con gioia) un caffe’ virtuale .

 

immagine

i materiali di questo sito sono no_copyright - il Sapere non s'Accresce se non Condiviso

 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 27
 

ULTIME VISITE AL BLOG

SteffffPrimosirecassetta2alexcj23CherryslAusterosvaleriasolainihaidi07EvolutionMokaGiosafatte_ballerinodottflydopoi60lubopoluca64dgl8odio_via_col_vento
 
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 

SEDICI / NONI

    
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963