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bestia immonda ke hai fatto della mia vita un inferno sono qui e t'aspetto non mi sentirai arrivare sentirai solo il brivido della paura e un sudore freddo rigarti il viso io come un animale fiutero l'aria x sentire l'odore del tuo terrore sentirai gli artigli dilaniarti le carni e in quel momento la tua vita scorrerà come un film e ci sarò anke io.....
 

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Post N° 126

Post n°126 pubblicato il 24 Aprile 2008 da ComitatoL

25 APRILE: L'ALTRA FACCIA DELLA LIBERAZIONE, L'OPERAZIONE BRASSARD ALL'ISOLA D'ELBA

Non tutti sanno che in Italia ci sono dei luoghi in cui il 25 Aprile è ricordato in maniera dimessa, uno di questi è l'Isola d'Elba.

I nove mesi di controllo germanici furono abbastanza tranquilli, ma non certo sereni a causa delle privazioni imposte dal blocco bellico dell'isola. In generale non vi furono tensioni tali da degenerare tragicamente salvo un ancora non chiarito eccidio sulla spiaggia di Procchio. Purtroppo va ricordato anche un altro fatto terribile: l'affondamento del piroscafo Andrea Sgarallino, con trecento persone a bordo, quasi tutte morte, al largo di Nisporto. La nave faceva il sempre meno regolare servizio tra Portoferraio e Piombino, ma era in colori mimetici e armata. Per questo un sommergibile inglese la scambiò per unità da guerra nemica e la silurò. E' il più grave disastro navale civile nel Mediterraneo durante la Seconda guerra mondiale. Anche Portoferraio subì bombardamenti alleati quasi quotidiani, e addirittura anche tre o quattro nell'arco di una sola giornata, costringendo moltissimi allo sfollamento, tanto che nel corso del 1944 divenne quasi una città fantasma. A ciò si aggiungano la crisi dei collegamenti con il continente, la chiusura di altiforni e miniere, l'abbandono dei campi e di molte attività tradizionali, per rendersi conto in che triste stato era caduta l'isola.

Nel frattempo nella Francia libera si studiavano i piani per un'operazione bellica in grande stile che doveva avere come teatro l'isola dell'esilio di Napoleone e risollevare l'onore ammaccato dei transalpini la cosiddetta “operazione Brassard”.  Essa scattò il 17 giugno 1944, con azioni di commandos in varie parti dell'isola e un difficoltoso sbarco nella baia di Marina di Campo. Occorsero tre giorni per la completa liberazione, poiché i tedeschi si erano resi più ostici del previsto e tuttaltro che arrendevoli. Ma quella che doveva essere una festa per il ritorno della libertà si trasformò in incubo: le truppe coloniali composte da 12 mila uomini (senegalesi, marocchini nella maggior parte, ma anche gruppi di marines corsi e inglesi),furono lasciate franche per ventiquattr'ore di violentare e razziare l'isola. Questa è ancora una ferita aperta nella memoria elbana, acuita anche dal fatto che è palese opinione che lo sbarco all'Elba, un obiettivo strategico secondario checchè ne dicessero molti comandi militari, fosse quasi inutile. Secondo i rapporti ufficiali, almeno 200 donne sono state violentate ma non tutte hanno avuto il coraggio di denunciare gli stupri. Sono stati commesse atrocità pure nei confronti di uomini giovani ed anziani, si racconta di ruberie, saccheggi , requisizioni di bestiame.

I tedeschi superstiti lasciano Cavo, la battaglia dell' Elba è finita. Il bilancio dell'Operazione Brassard è assai pesante. I tedeschi lasciano sul campo circa 700 soldati (oltre 2000 sono stati fatti prigionieri); i francesi perdono quasi 1000 uomini; gli isolani contano altre vittime, distruzioni, violenze. La guerra è stata una tragedia.

Di tutti i centri, Portoferraio paga il tributo più alto: case distrutte per oltre il 50 per cento; monumenti, chiese, cimiteri danneggiati da ben 53 bombardamenti alleati (devastante quello del 19 marzo 44, giorno di S.Giuseppe) che valgono alla città solo una medaglia di bronzo al valor civile. E si possono dimenticare, infine, i 300 elbani affondati con lo Sgarallino (17 giugno) dal sommergibile inglese Uproar?

La battaglia dell'Elba (così l'hanno chiamata) dura tre giorni ma sono terribili. Brassard si poteva evitare?  di certo è servita al morale dei francesi dopo le batoste subite ad opera dei tedeschi in Corsica. Al momento dell'Operazione Brassard, la Germania aveva ormai perso la guerra.

Morale della favola: gli Stati vincono le guerre, l’Umanità ne è sempre sconfitta.

QUINDI INSIEME ALLA LIBERAZIONE SI DIMENTICA SEMPRE DI RICORDARE LE "MARROCCHINATE" E TUTTE LE VITTIME CIVILI MASSACRATE DALLE TRUPPE DA SBARCO COLONIALI ALLEATE E SOPRATTUTTO DELLA SCELLERATEZZA DI CERTI GENERALI FRANCESI, CHE HANNO AVUTO LA BRILLANTE IDEA DI DARE CARTA BIANCA COME PREMIO A QUESTE TRUPPE (LA POPOLAZIONE CIVILE INCLUSA NEL PREMIO) PUR SAPENDO DI AVERE A CHE FARE CON SOLDATI CHE ASSOMIGLIAVANO PIU' CHE ALTRO A DELLE BESTIE SANGUINARIE (ma d'altronde, pare, fossero stati selezionati proprio per questo).

 
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