AGNER E DINTORNI

Il BLOG CHE RAGGRUPPA TUTTI I PAESI ALLE PENDICI DEL MONTE AGNER .. e non solo!

 

PERCHE' UN BLOG

Ci siamo... è arrivato il Blog.. Continuazione ideale del gruppo I DIGOMANER di Facebook, con cui continuerà ad interagire, il gruppo creato inizialmente, come tributo a DIGOMAN, un minuscolo paesino di montagna nel comune di Voltago Agordino in provincia di Belluno, ma l'idea di fondo, era ed è, per dare una "mano virtuale" ai piccoli borghi alpini, spesso quotidianamente in lotta con spopolamento, abbandono ed isolamento, che accomuna tante piccole meravigliose realtà delle nostre Dolomiti, molte volte al di fuori del circuito del turismo e del giro che conta..

Il Blog è stato scelto perché non tutti, gli utilizzatori di Internet, frequentano Facebook, quindi, nell'ottica di dar maggior risalto possibile non solo a Digoman, ma anche a Voltago Agordino, Frassené Agordino, Rivamonte Agordino, Gosaldo e tutte le varie frazioni che sono presenti alle pendici del Monte Agner e della Croda Granda.

Perché solo facendo fronte comune e unendosi in un comune sforzo promozionale, potranno avere la forza di dire la loro ed incentivare così un turismo che ingiustamente snobba questi meravigliosi angoli a fianco del Parco delle Dolomiti Bellunesi
Nel limite del possibile, vedrò di aggiornare il blog, con novità e con parte del materiale già presente sul gruppo, sono grato già da ora, a quanti vorranno eventualmente dare contributi sia scritti che foto/video

Un piccolo gesto del singolo, unito a molti piccoli altri, potrebbe dare veramente una grande mano ai nostri amati paesi di montagna....
Non è forse vero, che l'unione fa la forza...

 

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Nuovo super bivacco in onore di Buzzati

Post n°65 pubblicato il 17 Aprile 2010 da bl4ckc4t

Sul giornale "Il Gazzettino" di mercoledì 14/04, ho letto l'articolo di Dario Fontanive in cui si dice che verrà presto realizzato un nuovo avveniristico e super-tecnologico bivacco da 750mila euro sull'altopiano di Comelle, in comune di Canale d'Agordo, nella zona che, dalla Valle di Gares o di San Lucano, porta al rifugio Rosetta nelle Pale di San Martino. Per chi lo conosce, quell'altopiano è una incredibile, immensa distesa di pietre, sassi, rocce, un paesaggio lunare affascinante e meraviglioso che, come dice l'autore, può facilmente aver ispirato a Buzzati il suo famoso "deserto dei Tartari", tanto che probabilmente il bivacco verrà intitolato proprio al famoso scrittore bellunese. Lì per lì, quando ho letto l'articolo, son stato molto contento: è sempre per me una bella notizia sapere che nell'agordino qualcosa si muove, che esistono progetti importanti di valorizzazione turistica, che arrivano ingenti finanziamenti spesso anelati e sperati. Nell'articolo si dice che l'opera sarà finanziata con 720mila euro provenienti dalla Regione Veneto e il resto dai comuni di Canale, di Siror e di Tonadico. Il bivacco sarà edificato nella zona di Marucol a circa 2300 metri, sopra il piano di Comelle e nelle intenzioni vuole diventare un'importante attrattiva turistica non solo per Canale ma per tutta la valle del Biois. Fin qui tutto bene...l'anno scorso per due volte mi son avventurato in quella zona, la prima volta risalendo l'impressionante Piano di Comelle da Gares fino a spingermi nel cuore dell'altopiano delle Pale, la seconda, sempre da Gares, arrivando fino alla Cima dei Bureloni attraverso il banco delle fede. Posti superbi, incontaminati, intatti...desertici! Anche se era quasi ferragosto, lungo il cammino non incontrai nessuno: ore e ore senza veder anima viva. Rimasi stupito perchè le Pale di San Martino pensavo esercitassero un forte richiamo, invece mi sa che la cosa è vera solo dal versante trentino, da San Martino o dalla Val Canali... Eppure anche il versante da Gares è eccezionale...al che mi dissi che un rifugio al Pian di Comelle ci starebbe a pennello, anche perchè in tutto quel lungo sentiero non si incontra nulla. Ma appunto...un rifugio, non un bivacco! Ora non è che voglio sempre lamentarmi, ma dopo l'entusiasmo iniziale dovuto alla lettura dell'articolo c'ho riflettuto un pò e alla fine la sensazione che mi è rimasta è: 750 MILA EURO???? Dico, SETTECENTOCINQUANTAMILA EURO PER UN BIVACCO??? Quasi un miliardo e mezzo di vecchie lire per un bivacco a oltre 2000 metri in una zona dove passa pochissima gente??? Scusate ma a me sembra pura follia! Che io sappia esistono fondamentalmente due tipi di bivacchi: 1) quelli ad altezze medio-basse, facciamo fino ai 1800 metri, in genere sono vecchie malghe riadattate, spesso dotate di cucina a legna, un tavolo, pentole e piatti per cucinare e mangiare, acqua e legna nelle vicinanze, numerosi letti, ideali già anche di per sè come meta di un'escursione più che come rifugio in caso di necessità,  ottimi anche per andarci in bella compagnia, farsi una grigliata, passar una nottata diversa con amici; 2) quelli ad altezze elvevate, più difficili da raggiungere, situati in zone dove attorno non c'è nulla, alla base di partenza per scalate alpinistiche, ideali dunque come base di appoggio, o come vero e proprio ricovero di emergenza. Ecco, diciamo che il luogo dove sorgerà il nuovo bivacco mi fa pensare che sarà del secondo tipo. Si tratterà dunque di un posto dove non saran necessarie grandi comodità, non sarà un luogo dove far la scampagnata con amici per farsi una grigliata: lì serviranno dei letti al coperto, magari al riparo dal vento, dal freddo e dalla neve. Di questo tipo di bivacchi, lì in zona, mi vengon in mente il Reali, sempre sulle Pale, o il Biasin sull'Agner. Avete presente come sono fatti? Sono sostanzialmente dei parallelepipedi metallici rossi prefabbricati, penso portati in loco con un elicottero, delle dimensioni di circa 4 x 3 metri, con dentro 6 o 9 posti letto incastrati per occupare tutto il poco spazio disponibile. Niente lussi, niente super tecnologie, d'altra parte non servono e penso che nessuno lì le vorrebbe (tante meno le avrebbe volute Buzzati). Chi ci va ama la montagna, ama la conquista, la fatica, l'impresa. Da quei posti uno vuole solo un riparo, le comodità basta averle a casa. Quanto potranno costare quei bivacchi? Sparandola grossa credo che 30 mila euro, facciamo anche 50 comprendendo trasporto e installazione (bastan dei chiodi e delle corde d'acciaio per ancorare il bivacco alla roccia) siano più che sufficienti. 750 MILA???? Ma poi davvero un bivacco lì, per quanto bellissimo, potrà incrementare il turismo? Quante persone, a parte i primissimi anni in cui magari un pò se ne darà notizia, lo useranno? Quanti partiranno appositamente per andarci? Anche perchè, scusate, ma secondo me all'Agordino manca proprio la capacità di promuoversi...io ho come la senzazione che non verrebbe indicato, non se ne farebbe pubblicità, non ci sarebbero adeguati cartelli...lo dico perchè lì ahimè ora è così! In effetti, a pensarci, sulle pale di San Lucano, posto poco noto e frequentato, anche perchè i sentieri che vi si inerpicano sono davvero impegnativi, vi è il bivacco Biasin...io non ci son mai stato ma ho sentito dire che da lì si gode uno dei panorami più spettacolari di tutte le Dolomiti e forse questo spinge più di qualcuno ad affrontar la lunga e ripida salita che vi ci porta, per godersi un tramonto da lì. Senza quel bivacco probabilmente molta meno gente vi si avventurerebbe. Quindi sì, un bivacco può esercitare a suo modo un'attrattiva. Eppure quel bivacco è il solito scatolotto metallico rosso, giusto un pò più carino essendo dotato di una specie di verandina semicircolare vetrata., insomma, un'opera dai costi lontanissimi da quei 750MILA €.... La sua attrattiva dunque è data dalla posizione incantevole e non certo dalla bellezza della sua struttura. Insomma, quel che io mi domando, con tutti i deficit che ha l'agordino, special modo il basso-agordino che ormai il turismo non sa neanche più cosa sia, non avevano modo migliore per investire una cifra così grossa? Bellissimo che questi soldi piovano su quelle terre, ma a che pro? Chi ne trarrà vantaggio? Davvero non c'era modo per spenderli meglio? Il mio timore ahimè è che questo futuristico bivacco rischi di diventare una, se pur bellissima, cattedrale...nel deserto! Di seguito mi permetto di far giusto qualche piccolo esempio di qualche altro intervento molto più utile e intelligente, ovviamente a mio giudizio personale, che si potrebbe realizzare nell'Agordino con anche molti meno soldi... Ripeto, secondo me una delle carenze principali delll'agordino è l'incapacità di promuoversi turisticamente. Lasciando fuori Falcade, Arabba e Alleghe che posson giovarsi delle piste da sci (ma soprattutto del DOLOMITI SUPERSKIPASS), le altre zone non sanno assolutamente sfruttare il loro enorme potenziale. L'ho già scritto altre volte: Agordo, che dovrebbe in teoria esser la capitale di quella magnifica zona, è diventata nulla più che la sosta per la toilette grazie ai 2, 3 bar della sua piazza, eppure essa stessa si trova al centro di una conca di cime DOLOMITICHE eccezionali. Ha una piazza come il BROI stupenda e che si adatterebbe benissimo a ospitare eventi di ben maggior richiamo (vedasi mercatino di Natale) che quei 2/3 che fa ora. La valle di San Lucano è un paradiso, sia dal fondo valle dove si resta sbalorditi di fronte all'imponenza delle pareti verticali (le più alte delle dolomiti) dell'Agner e delle Pale, sia salendo in alto dove la vista spazia ovunque, trovandosi realmente nel cuore delle Dolomti. La stessa Valle di Gares è deliziosa, con le sue cascate, il suo circo di monti, i suoi prati, le sue passeggiate. Frassenè e Gosaldo avrebbero le potenzialità per esser tra le regine del turismo dolomitico trovandosi, come sono, sotto le superbe creste dell'Agner, della Croda Granda e del Piz di Sagron. La Valle Agordina è un ridente paesino dominato a 360° da cime dolomitiche quali Agner, Moiazza, San Sebastiano, Tamer... E potrei continuare a citare mille altri posti, come Rivamonte, Vallada, Voltago... Ma chi li conosce questi paesi? Quantii conoscono questi monti? Quanti sanno che fan parte delle Dolomiti (eppure, chissà perchè, non fan parte delle cime divenute patrimonio dell'Unesco...)? Non mi si dica che è una volontà precisa quella di avere un turismo discreto e non invasivo perchè non ci credo proprio. Nei centri commerciali di Padova, dove vivo, giorni fa ho trovato bellissimi depliant della Valsugana...dico, della Valsugana! Un posto che non vale nemmeno un decimo dell'agordino. Eppure hanno saputo unirsi tra i vari piccoli paesini, fare lavoro di squadra, organizzare una gestione comune della promozione turistica e han fatto questi begli opuscoli pieni di foto colorate, ben impaginati, promuovendo efficacemente posti che in realtà non han quasi nulla...han saputo fare un chiaro calendario delle attività e degli eventi (e se ne inventano davvero tanti, magari son cosine..ma le sanno appunto vendere bene!)  che vi si svolgono durante l'anno...han saputo stilare una lista esaustiva di alberghi (mica ne han tanti, però 2 qui, 1 lì, 3 nell'altro paesino, almeno un discreto numero vien fuori, proprio perchè si promuovono tutti assieme), di B&B, di affittacamere. Ora, ditemelo voi, l'agordino la fa una cosa del genere? Certo, lo so, la valsugana è in trentino, ma costa davvero così tanto far qualche depliant, far qualche locandina e distribuirla, quanto meno nelle località agordine? Promuovendo non solo Alleghe e Falcade ma anche e soprattutto i centri minori che ne avrebbero più bisogno?? E' mai possibile che non vi sia una lista o un sito internet che mi dicano per intero quali sono le soluzioni di soggiorno e di pernottamento nell'area agordina, con foto, prezzi, numeri di telefono? E' mai possibile che nel 2010 pochissimi alberghi lì abbiano un sito internet? Non vorrei sbagliarmi ma ad Agordo un solo albergo lo ha... Per sapere gli eventi dell'agordino l'unico modo è recarsi nel (triste) ufficio turistico di Agordo dove sul banco han alcune copie di un opuscolo che sembra quello di una parrocchia, scritto con macchina da scrivere anteguerra, senza una foto, con fogli impaginati con graffettatrice che mi cita giusto qualche sagra di paese (e guarda caso Frassenè non compare neanche lì...) ma pochissimi eventi pro-turisti ? Davvero l'Agordino non sa offrire di meglio? Ecco, francamente per me il primo modo di investire soldi lì sarebbe proprio per rinnovare la comunicazione, per creare strumenti informativi e di promozione più moderni, più efficaci. Anche se, forse, lì sarebbe in primis da cambiare la mentalità o quanto meno di ridare fiducia alla gente che forse si è dimenticata di vivere in un paradiso, in posti che, se ben gestiti (la buona gestione non richiede una marea di soldi, di sovvenzioni e nemmeno di...un assessore in giunta veneta), potrebbero sicuramente richiamare e trattenere molti più turisti. E più turismo=maggiori risorse, maggior attenzione da parte delle istituzioni, migliori infrastrutture anche e soprattutto per i residenti, migliori servizi, migliori condizioni, un miglior futuro per i giovani del posto. Altri modi per investir più efficacemente quei 750 mila euro secondo me potevano essere, per non andar lontani, costruire un vero e proprio rifugio in Pian delle Comelle, con servizio di ristoro e cucina. So che un rifugio è spesso in perdita, ma di sicuro esercita (ovviamente se ben promosso) un maggior richiamo di un bivacco, e poi il Pian di Comelle è sicuramente più facile da raggiungere di Marucol, e ne trarrebbero vantaggio anche a Gares. A proposito, sempre lì vicino proprio sopra al delizioso paesino di Gares, esiste Malga Stia: ecco, quello è un felicissimo esempio di cosa si dovrebbe fare. Una malga raggiungibile da chiunque, con buona cucina, con una stalla dove è stato realizzato un percorso didattico che spiega l'allevamento e l'agricoltura di montagna, dove i bambini vedono animali come maiali, mucche, galline, ecc, e imparano come si curano, cosa si ottiene da loro... fare una cosa del genere a Malga Agner sopra Frassenè sarebbe secondo me un'ottima idea! Frassenè ormai conta solo sul rifugio Scarpa e sulla seggiovia, eppure avrebbe davvero bisogno di molto di più per rilanciarsi nel turismo (lo saprete tutti...ma fino a qualche decina di anni fa era giustamente nota come la piccola Cortina...). E Malga Stia ho visto coi miei occhi che funziona molto bene e attrae parecchie persone. Un altro modo per rilanciare Frassenè (scusate ma è il posto che conosco meglio avendo casa lì) sarebbe, penso anche con molto meno dei famosi 750mila €, sistemare il suo famoso Parco Laghetti e riportarlo agli antichi splendori. Non ne gioverebbe solo Frassenè ma l'intero Agordino! Oppure ancora io sistemerei la via che risale lungo la straordinaria Valle di Angheraz. Quel luogo è tra i più selvaggi e abbandonati (nel senso che è proprio totalmente trascurato) dell'agordino nonostante l'anfiteatro di cime che lo corona sia a dir poco eccezionale. Andrebbe assolutamente valorizzato! Quindi maggior promozione, migliori indicazioni da Agordo, da Taibon e da Col di Prà, fare un parcheggio appunto a Col di Prà, sistemare il torrente in quel punto che è molto tetro, richiamare maggior attenzione sui sentieri che risalgono la Valle di Angheraz con opportuna segnaletica, rendender tali sentieri un pò meno selvaggi...e, ecco, secondo me un bel rifugio al termine della Valle di Angheraz sarebbe l'ideale! Quello è un posto che può esser raggiunto anche da famiglie, sarebbe ottimo per farci un pic-nic, per andar a mangiare una fetta di torta e uno schiz con polenta...poi chi vuole potrebbe procedere risalendo le cime o facendo la bella ed ostica ferrata dell'orsa...A parer mio se ne avrebbe sicuramente un ottimo tornaconto economico, si ridarebbe vita a quella valle abbandonata e sarebbe una struttura utile, strategica e importante per l'intero Agordino.
Avrei tante altre idee ma chiudo qui che ho già scritto troppo. Ripeto, tutte queste sono considerazioni mie personali, probabilmente avrò scritto anche cose sbagliate dovute anche ad una non perfetta conoscenza delle dinamiche e delle politiche che governano quel territorio, ma sono anche considerazioni di una persona che ama quei luoghi e spererebbe per loro un futuro radioso: quello che si meritano! Ovviamente sarei ben contento di sentir anche il parere di qualcun altro, in particolare di gente dell'agordino che lì vive e lavora. Grazie!!

Giulio Fecchio

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Commenti al Post:
w2wai_luigi
w2wai_luigi il 17/04/10 alle 22:33 via WEB
Ciao Giulio :-) vorrei proporti di fare una prova, con il testo di questo post. Mi sono accorto solo ora, grazie a questo commento di Luca, che chi scrive un post può modficarlo. Credo che il testo del tuo post si potrebbe usare per scriverne almeno tre o quattro, più efficaci dal punto di vista di chi potrebbe commentarne i diversi aspetti. Si potrebbe provare a ripubblicarlo con solo una parte introduttiva, aggiungendo al titolo un "parte prima" .. lasciar passare un po' di tempo e poi pubblicare la "parte seconda" e così via, fino ad avere il testo completo distribuito sul numero di post che ti sarà sembrato più opportuno. Non so se la mia impressione sia condivisibile, ma dovrebbe essere più facile commentare e mantenere distinti i possibili argomenti di discussione. Intanto grazie per aver divulgato la notizia :-) luigi bertuzzi
 
 
eganz
eganz il 20/04/10 alle 13:47 via WEB
Confermo l'idea di Luigi, è un fiume, da leggere attentamente e sul quale riflettere bene. Bravo Giulio ! A presto nel http://www.DoloMitici.it
 
BluAtlantic
BluAtlantic il 19/04/10 alle 23:16 via WEB
Il 65° post di Agner e Dintorni, da il benvenuto a Giulio Fecchio in versione "official" E che esordio... :-) A valanga... anzi levina. ;-)) Oggi, per il sottoscritto è stata una giornata che definire piena è un eufemismo, mi riprometto di rispondere seriamente domani. Di carne al fuoco ne hai messa a volontà... Attendo fiducioso anche io qualche commento da parte dei residenti, RICORDANDO, CHE CHI VUOLE RISPONDERE AI VARI POST, PUO' FARLO ANCHE SENZA ESSERE REGISTRATO. Sani. Luca
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Alberto il 20/04/10 alle 08:51 via WEB
Per chi volesse aderire alla raccolta firme contro il nuovo bivacco ( e contro ogni altra costruzione sull'altopiano), può leggere il testo di Luca Visentini http://www.fuorivia.com/forum/viewtopic.php?f=3&t=25331 Ammetto che non concordo con le proposte di Giulio, in quanto così facendo andremo sempre e solo nella direzione opposta alla salvaguardia degli ultimi angoli incontaminati delle dolomiti.
 
ventino1948
ventino1948 il 20/04/10 alle 11:08 via WEB
Caro Giulio, si sente che sei attaccato a questi posti e che li ami. Io non ho molto da aggiungere alla tua disamina che mi è sembrata esaustiva,solo una cosa vorrei dire, per esperienza personale di percorritore delle Dolomiti, spendere 750.000 euro per un bivacco incustodito mi sembra un delitto anche perchè sono convinto che, nel giro di poco tempo, i soliti vandali, che purtroppo non mancano nemmeno nei posti più reconditi delle montagne, lo saccheggerebbero come hanno fatto altrove o porterebbero fuori le attrezzature per bruciarle, magari per gioco. Non posso che ribadire il mio assenso a quanto hai detto e, da amante dei pochi posti selvaggi che esistono ancora nelle nostre montagne, augurarmi che questa iniziativa non abbia un seguito, sono convinto che anche Dino Buzzati LA PENSA così! Solo una piccola precisazione: quello sulle Pale di S.Lucano è il Bivacco Bedin, vale assolutamente la pena di andarci, sento che non ci sei mai stato, ti propongo di andarci assieme e di passare lì una serata a chiaccherare e a far conoscenza, se ti interessa ci accordiamo. Il Bivacco Biasin è invece dall'altra parte della Valle di S. Lucano, sull'Agner. Ciao Giulio, e... un complimento per l'attenzione che dedichi alle tue montagne. Sani Ago
 
 
eganz
eganz il 20/04/10 alle 13:49 via WEB
Caro Ago, anca qua te sì ! ;-) Confermo la mia presenza al Bedin, nella tua tappa agordina della Thiene-Sorapis. Inviatiamo anche il Bassot e abiamo gia' riempito il bivacco !
 
BluAtlantic
BluAtlantic il 21/04/10 alle 00:11 via WEB
(1) Nuovo super bivacco Raccolgo quanto inizialmente indicato da Luigi e dai vari altri interventi. Quindi, questa è la prima risposta riguardo a bivacco, per gli altri argomenti toccati, seguiranno altre risposte... Effettivamente la cifra indicata come costo dell'opera, mi sembra molto elevata, non ho idea di che cosa possa valere un bivacco, oppure un rifugio, bisognerebbe sentire qualcuno che sia del settore costruzioni & Co (magari Dario) visto che anche lui è apparso sul blog ;-) Aspetterei anche di capire se effettivamente quanto riportato nell'articolo corrisponde a verità, tante volte gli articoli sui giornali tendono a "pompare" le cose. Non vorrei che alla fine più che di un bivacco si parli di un rifugio vero e proprio, vista la cifra in ballo. Certo, se effettivamente si tratta di un bivacco.. trovo sia assurdo investire tale cifra, propenderei per altre iniziative se effettivamente si vuole rilanciare la zona... Mi fermo qui.. con la speranza che prima o poi su questi argomenti potremmo leggere anche l'intervento di qualche carica istituzionale del luogo......
 
w2wai_luigi
w2wai_luigi il 22/04/10 alle 17:52 via WEB
Chiedo scusa .. mi è scappato un errore ..ecco il link di LeMontagne Le Montagne.
 
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