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Fantasya

SULLE ALI DELLA FANTASIA...

 

 

LE SETTIMANE "ESORDIENTI" PROSEGUONO

Post n°135 pubblicato il 19 Aprile 2012 da Fantasy8585
 

PROSEGUONO SUL MIO BLOG UFFICIALE I POST DE LE SETTIMANE "ESORDIENTI" CON OSPITE FRANCESCA ANGELINELLI E I SUOI ROMANZI. ANDATE A LEGGERE LE RECENSIONI E COMPRATE I SUOI ROMANZI, NE VARRA' LA PENA!!

http://fantasya8585.blogspot.it/

 
 
 

LE SETTIMANE "ESORDIENTI" - FRANCESCA ANGELINELLI

Post n°134 pubblicato il 10 Aprile 2012 da Fantasy8585
 

SUL MIO NUOVO BLOG TROVATE IL PRIMO POST RIGUARDANTE LE SETTIMANE "ESORDIENTI", DEDICATO ALLA BRAVISSIMA SCRITTRICE FRANCESCA ANGELINELLI!!

http://fantasya8585.blogspot.it/2012/04/le-settimane-esordienti-francesca.html

PASSATE SUL BLOG E LASCIATE UN COMMENTO!!

 
 
 

LE SETTIMANE "ESORDIENTI"

Post n°133 pubblicato il 06 Aprile 2012 da Fantasy8585

Dopo aver dato qualche piccolissima anticipazione sulla mia pagina Autrice di facebook, ora passo a parlarvi della speciale iniziativa a favore degli autori esordienti/emergenti.

Come tutti ben sapranno, è difficile districarsi nella marea di libri che ogni giorno vengono pubblicati, gli autori spesso e purtroppo rimangono nell'oscurità e i loro libri destinati a essere letti da una cerchia ristretta di persone, per lo più amici e parenti. Per questo secondo me è importante cominciare a darsi una mano a vicenda. Molti autori già lo fanno da sempre nei loro blog e forum, recensiscono libri di altri autori esordienti, propongono interviste, iniziative, concorsi ecc. Questo è un modo bellissimo oltre che utile per far girare la voce, per pubblicizzare e far conoscere a quante più persone possibili la propria opera.

Io non ho mai pensato di fare recensioni a scopo di aiuto; sì, in passato i libri che leggevo li recensivo tutti, ma perché ritenevo giusto che l'autore conoscesse il mio parere sulla sua opera. Poi però a un certo punto, dopo aver letto alcune autentiche schifezze, avevo deciso di smettere con la letteratura esordiente e di tornare a quella straniera. Ma la nostalgia mi ha presto colta e, complice anche il fatto che è uscito il mio nuovo romanzo, ho ricominciato a sentire il bisogno di leggere autori che, come me, vogliono emergere in superficie. Perciò ho ripreso in mano libri in attesa di essere letti da anni, e ho deciso che dalla prossima settimana mi dedicherò anche a loro. Ciò che farò non è nulla di nuovo ma è comunque un qualcosina in più in favore della micro-editoria italiana. 

In sostanza ho deciso che dalla prossima settimana, e precisamente da martedì, darò ampio spazio nel mio NUOVO BLOG ai libri di autori esordienti/emergenti. Ciò non vuol dire che recensirò libri su richiesta ma che recensirò e pubblicizzerò quegli autori i cui libri sono già stati da me letti e che ho in mano. 


Ecco quindi le regole generali:

  1. 1)Ogni settimana (circa) sceglierò dalla mia biblioteca personale un autore, che verrà informato dell'iniziativa e al quale dedicherò spazio per 5 GIORNI su questo blog;
  2. 2)Sull'autore verranno scritti post riguardanti: PUBBLICAZIONI PASSATE, INFORMAZIONI DI CONTATTO, LIBRI ATTUALMENTE IN VENDITA, INFO SU COME ACQUISTARLI ecc.
  3. 3)Verrà pubblicata la RECENSIONE al suo/i libro/i da me letto/i;
  4. 4)Per comodità, inizierò coi libri letti più di recente per poi occuparmi anche di tutti gli altri;
  5. 5)Le settimane potrebbero non essere regolari, nel senso che magari non tutte le settimane consecutive riuscirò a dedicarmi a questa iniziativa (causa tempo sempre scarso). Ma prometto di impegnarmi al massimo per avere una certa regolarità;
  6. 6)NON FACCIO RECENSIONI SU RICHIESTA! Non ho tempo per leggere su richieste specifiche, preferisco non avere alcun tipo di "pressione", proprio per il fatto che non sempre riesco a essere collegata al pc o sul divano a leggere;
  7. 7)NON FACCIO NEMMENO INTERVISTE! 
  8. 8)Le recensioni sono frutto del mio pensiero e della mia valutazione personale, positiva o negativa che sia. Chiaramente non sono Dio in terra e ciò che posso pensare di un romanzo non deve per forza essere il pensiero di tutti. Io assicuro agli autori un parere sincero e corretto, e chiedo agli stessi umiltà nel ricevere eventuali critiche, che non vorranno MAI essere offensive o lesive. Pertanto evitate inutili ramanzine nei miei confronti se leggerete una recensione negativa!!
  9. 9)Agli autori chiedo solo di CONDIVIDERE dove vogliono il mio blog, in modo da dargli maggiore visibilità.

Detto ciò passo subito a dire chi sarà il primo autore di cui mi occuperò la prossima settimana: FRANCESCA ANGELINELLI.


E ora vado ad avvertire l'autrice!!! A presto!!


P.s. non mi offendo se ogni tanto mi lasciate un commento anche sul blog!!

 
 
 

GOODBYE

Post n°132 pubblicato il 21 Marzo 2012 da Fantasy8585
 
Tag: blog, varie

GIA' ADDIO, FORSE NON IMMEDIATO MA MOLTO VICINO.
E NON MI RIFERISCO A QUALCHE PERSONA CHE SE NE VA DA ME, BENSI A ME MEDESIMA CHE SE NE VA DA QUESTO BLOG.
CI AVEVO GIA' PENSATO MOLTE VOLTE NEI MESI PASSATI, MA NON MI SONO MAI DECISA PERCHE' SONO PARECCHIO AFFEZIONATA A QUESTA PAGINA. E' IL MIO PRIMO BLOG, QUI C'E' TUTTA LA MIA VITA FINO AD OGGI E MI DISPIACE SEPARARMENE, MA DAVVERO LIBERO E' DIVENTATO INSOSTENIBILE IN QUANTO A CATTIVA GESTIONE!
FORSE AVRETE NOTATO CHE MOLTI POST PRECEDENTI, TRA CUI L'ULTIMO, PRESENTANO STRANEZZE IN FATTO DI FORMATTAZIONE TESTO... EBBENE NON SO QUANTO HO LITIGATO PER INSERIRE IL FONT E LA GRANDEZZA CHE VOLEVO IO!! POI LA PAGINA E' TROPPO STATICA, NON SI PUO' MODIFICARE IN ALCUN MODO, MENTRE ALTRE PIATTAFORME POSSONO ESSERE PLASMATE MILLE VOLTE A PIACIMENTO! COSE FORSE BANALI MA CHE SECONDO ME SONO FONDAMENTALI PER LA RIUSCITA DI UN BLOG (QUELLA DELLA FORMATTAZIONE TESTO PERO' E' UNA COSA GRAVISSIMA).
INOLTRE IO USO CHROME E PORCA MISERIA, MI DITE PERCHE' CON CHROME NON RIESCO NEMMENO A MODIFICARE LA DIMENSIONE DEL FONT???? NON ME LO FA FARE, E NON POSSO OGNI VOLTA RIAPRIRE SU EXPLORER PER FARE LE MODIFICHE... CHE PALLE!

QUINDI ME NE VADO. TRASFERIRO' PIANO PIANO TUTTO IN QUESTO NUOVO BLOG

http://fantasya8585.blogspot.it/ 

CONTINUERO' PER UN PERIODO DI TEMPO A SCRIVERE ANCHE QUI, ALMENO FINO A QUANDO NON AVRO' TRASFERITO TUTTO DI LA'. SE VORRETE SEGUIRMI SARETE NATURALMENTE I BENVENUTI!!

 
 
 

RECENSIONI DAL WEB

Post n°131 pubblicato il 20 Marzo 2012 da Fantasy8585
 

OGGI VOGLIO POSTARE ALCUNE RECENSIONI SCRITTE DAI PRIMI LETTORI DEL MIO ROMANZO ,"I DEMONI DI MEZZANOTTE".

Breve commento di Fabio Cassanelli, utente facebook:

"La prima cosa che ho pensato leggendo queste pagine è che la scrittura è molto fluida e molto chiara, la storia è comprensibile molto facilmente e gli ambienti (anche se non me ne intendo molto) sono stati ricreati molto bene, e scrivere di un epoca che non si è vissuta non è mai facile... [...]. Non voglio dire molto altro perchè non sono assolutamente nella posizione di poter dare un tono, ma ci tengo a sottolineare una piccola cosa. Mi sono piaciuti molto alcuni piccoli espedienti (che adesso non ricordo e che ho notato solo mentre leggevo,ritrovarli sarebbe molto lungo) che hai utilizzato per descrivere determinate cose. Mi spiego meglio.. Insomma, mi sono rivisto i momenti in cui scrivo e mi viene in mente un particolare da aggiungere, allora trovo un modo per attaccarmi alla frase precedente o alla situazione e completo l'opera =D Soprattutto all'inizio del libro mi sembra che tu abbia usato questo metodo più di una volta. [...]. Nel complesso lo trovo interessante, Amelia mi ricorda molto le donne di una volta (brava, immagino fosse questa l'idea che volevi dare di lei), Agata mi sembra un po' ingenua in alcuni momenti e sveglia in altri, devo inquadrarla meglio xD Giacomo invece mi sta molto sulle scatole, e immagino che anche in questo caso sia voluto che risulti molto antipatico in alcuni casi. [...]"

Recensione di utente Anobii (sì, pubblicherò anche quelle negative, non me ne vergogno):

"Mah... questo romanzo mi ha fatto davvero penare, ci ho messo un'eternità a terminarlo e solo perchè sono una cocciuta ché ad un certo punto mi ero fermata e sono stata più volte tentata di lasciarlo a metà. Bisogna stare attenti a certi paragoni perchè poi la gente si crea delle aspettative e in questo caso ahimè sono state deluse. Il problema fondamentale è che la storia non c'è, o meglio non c'è sufficientemente storia a giustificare 600 pagine. Si rileva un'approfondita ricerca storica e indubbiamente uno dei doni dell'autrice è la capacità descrittiva, ma quando ti soffermi a descrivere ogni minimo dettaglio e la trama non parte mai diventa una rogna terribile come un callo su cui non vuoi camminarci per paura di farti male. Insomma prima che si entra nel clou ci vogliono ben 364 pagine e arrivarci sono dolori... Quando poi ci arrivi scorre abbastanza ma alla fine ti rimane quel senso di appetito come a dire "beh solo dei grissini, e il mio pranzo?". Facendo delle ricerche sull'autrice però vengo a scoprire che nasce dal fantasy e che questo romanzo è stata una scommessa col suo editore che l'ha spronata a cimentarsi in tutt'altro genere. In tal senso faccio un plauso alla R.E.I. Edizioni che non ha ceduto al recente mal costume di pubblicare qualsiasi porcheria-fantasy pur di battere cassa. Ma in tutta sincerità a me questo romanzo non è piaciuto. Magari la prossima andrà meglio."

E infine i commenti spezzettati di Emanuela Verso, mia "grande fan" :D

"Complimenti per il tuo libro! Ho iniziato a leggerlo ieri e sono gia' a 300 pagine non riesco a staccarmi. E' diverso dai quattro re ma la lettura e' piacevole scorre bene anche se l'argomento trattato e' angosciante specialmente perche' vero... comunque sei sempre bravissima!".
"Oddio! Devo iniziare il capitolo 30 ma sono piacevolmente sconvolta dalla lettura del tuo libro.Che dire la figura di Padre Orazio sta prendendo piede e ormai e' un osservatore impotente difronte la fine.... sei bravissima! Da quando hai scritto i Quattro Re ad ora lo stile e' decisamente salito di grado! La storia sta decisamente prendendo una piega tragica! Ancora tanti complimenti".
"Finito il tuo libro ieri sera! Che dire bellissimo e triste e certe frasi ti rimangono dentro per quanto sono vere, colpo di scena anzi più di uno anche se pensavo a qualcosa di simile ma non quello, BRAVA BRAVA!!! Mi è piaciuto tantissimo e immagino non sia facile scrivere storie di questo tipo dato che non sono fantasy. Oraaspetto il tuo nuovo libro ^____^b

SONO FELICE CHE IL ROMANZO STIA PIACENDO, A CHI PIU' E A CHI MENO OVVIO. PER ME E' UNA BELLA SODDISFAZIONE, DATO CHE E' STATO MOLTO FATICOSO SCRIVERLO.
SO' BENE CHE NON PIACERA' A TUTTI, E CHE HA DEI DIFETTI, SPERO COMUNQUE CHE CHI LO LEGGERA' POTRA' APPREZZARLO UGUALMENTE!

 
 
 

NUOVA INTERVISTA

Post n°129 pubblicato il 09 Marzo 2012 da Fantasy8585
 

OGGI VOGLIO CONDIVIDERE CON VOI UNA NUOVA INTERVISTA, STAVOLTA CURATA DA MIRIAM MASTROVITO, LA CUI RECENSIONE AL MIO ROMANZO LA POTETE LEGGERE QUI 

http://strepitesti.blogspot.com/2012/03/miriam-mastrovito-intervista-romina.html

Benvenuta in StrepiTesti, Romina. Origini argentine, studi artistici, un lavoro da commercialista e la passione per la scrittura. La tua biografia mi suggerisce il ritratto di una persona eclettica. Tu come ti definiresti?
Grazie mille per avermi ospitata qui. Eh sì, hai proprio detto il giusto, sono una ragazza dalle molteplici passioni. Oltre a quelle da te citate, bisogna aggiungere la passione per i cavalli, oltre che per gli animali in generale, la mia vita da casalinga e mille altre piccole cose che mi tengono impegnata 7 giorni su 7 e 24 ore su 24. Per fortuna ho tanta energia, mi piace essere sempre in movimento e tenermi impegnata nelle cose che mi piacciono, anche se come è naturale ogni tanto sono costretta a mettermi in “ricarica”, per poi ricominciare come prima.

Quando e perché hai cominciato a scrivere?
Ho cominciato a scrivere intorno ai 17 anni, anche se in realtà posso dire di aver iniziato già alle medie. A quei tempi infatti scrivevo brevi racconti ispirati ai miei cartoni animati preferiti, come Sailor Moon e altri manga orientali, e solo verso i 17 anni mi è venuta l’idea per la stesura di quello che, oltre 5 anni dopo, sarebbe diventato il mio primo romanzo pubblicato, “I Quattro Re”. Non c’è un vero motivo che mi ha spinta a cominciare a “scrivere”, in realtà è stata una cosa spontanea, è venuta fuori da sola. Avevo in mente una storia a fumetti e un giorno mi sono detta “Perché non metterla per iscritto?” così ho cominciato. Ma solo dopo un po’ mi sono accorta che non era un’impresa da poco, ma ormai ero dentro, la storia voleva e doveva emergere, così l’ho liberata dalla mia mente e l’ho trasportata su pc, e in seguito su carta stampata. Scoprire questa passione è stata una delle cose più belle che mi siano capitate!

Ho letto nelle note che “I demoni di mezzanotte” è nato a seguito di una “sfida” partita dal tuo stesso editore. Ti va di raccontarci com’è andata?
Esatto, è stata una specifica richiesta da parte dell’editore. Stava cercando una buona storia che parlasse di streghe e, data la nostra pregressa amicizia, mi ha chiesto se mi andava di scrivere qualcosa per lui, visto che non gli era arrivato nessun materiale soddisfacente. Io ho sempre scritto e amato il genere fantasy, così non ho accettato subito. Non avendo nemmeno un’idea in mente non ero propensa ad accettare, ma alla fine ho ceduto alla sua richiesta, che ben presto è diventata per me una sfida, proprio per il genere nuovo che affrontavo e per tutte le limitazioni che esso comportava.

Quanto tempo ha richiesto la documentazione e quali difficoltà ha comportato (se ce ne sono state)?
Ho passato sei mesi a leggere testi storici e a fare ricerche di ogni tipo, innanzitutto per trovare una storia e poi, una volta trovata, per riuscire a dare un’ambientazione reale al tutto. La difficoltà è stata proprio quella del passaggio di genere: col fantasy sono stata sempre libera di plasmare i mondi a mio piacimento, potevo aggiungere dettagli irreali sapendo bene che in quel particolare contesto erano giusti. Qui non potevo inventare, dovevo saperne il più possibile del periodo, all’inizio del ‘500, per non cadere negli errori, nelle incongruenze e nelle ingenuità tipiche degli scrittori alle prime armi. Proprio per questo ho preferito prendermi tanto tempo per “studiare” tutti i dettagli più importanti, che alla fine mi sono stati indispensabili per ricostruire una trama verosimile seppur semplice. E non nascondo che nei primi mesi ho pensato più volte di rinunciare, ma il sapore e il fermento per quella sfida mi hanno aiutato a non cedere e a realizzare questo romanzo.

La scelta della Val Camonica come ambientazione per la tua storia ha delle ragioni precise. Vorresti spiegarcele? 
Sì, ho scelto Cemmo, e in generale la Val Camonica, perchè dalla metà del 1400 alla metà del 1500 si sono registrati il maggior numero di roghi per reati di stregoneria di tutto il Nord Italia. In particolare, mi hanno colpita alcuni casi di roghi di più persone, che mi hanno portata dunque ad ambientare lì il tutto. Purtroppo, non avendo conosciuto i luoghi di persona, ho dovuto adattare gli spazi e la struttura dei villaggi secondo le mie necessità, e spero che coloro che ci sono stati o che ci vivono non me ne vogliano per questi arrangiamenti.

Agata e Amelia sono le due protagoniste femminili del romanzo. Due donne entrambe carismatiche ma molto diverse. Come nascono questi personaggi e quanto di te c’è in loro?
La figura di Amelia è nata grazie ad alcuni piccoli romanzi che ho letto e che raccontavano le vicissitudini di “streghe” condannate. Si scriveva infatti che alcune di queste donne avevano personalità forti, erano strane, particolari, emanavano una certa autorità e per questo erano temute dalle persone. Mentre al contrario altre erano deboli e sottomesse, quindi facilmente soggiogabili al volere del “diavolo”. Avevo bisogno di figure di questo tipo così sono nate Amelia e Agata. Quest’ultima è una ragazza molto giovane, appena quindicenne, abituata sin da piccola al duro lavoro nella casa e alle raccomandazioni imperiose di Amelia, la sua balia, e di Giacomo, suo fratello gemello. La sua debolezza la porta a cadere facile preda di tentazioni che sa essere rischiose, e sempre il suo carattere timido e introverso le sarà d’intoppo nella difficile situazione che si verrà ben presto a creare. Di me in loro c’è poco, ho voluto discostarmi il più possibile dal loro carattere in modo da creare due personaggi indipendenti dal loro “creatore”. Posso solo riconoscere che in Agata ho riversato parte dell’ingenuità che ha caratterizzato la mia adolescenza, come credo quella di chiunque, quando è facile desiderare cose impossibili e fare di tutto per ottenerle, pur consapevoli che una volta scoperti si finisce nei guai.

La caccia alle streghe rappresenta un po’ la caccia al diverso, il bisogno alimentato dalla superstizione di attribuire a qualcuno o a qualcosa di identificabile la colpa dei mali che affliggono la società. Pensi che un simile atteggiamento sia ascrivibile solo a un’epoca ormai superata o ritieni che sia rintracciabile anche nel mondo moderno?
La paura del “diverso” c’è sempre stata e sempre ci sarà. Duemila anni fa, quando nacque il cristianesimo, si aveva paura di questa nuova religione; poi, una volta nata la Chiesa, si aveva paura di chi professava cose diverse da quelle da loro impartite; le colonizzazioni di altri continenti generarono la paura del colore diverso della pelle; infine, in tempi più recenti, i diversi divennero tutti coloro che non appartenevano alla “razza ariana”. Al giorno d'oggi nulla è cambiato. Da sempre tutto ciò che non si comprende genera paura, e nell’uomo la paura porta odio, l’odio la violenza e la violenza le guerre.

Tra le “cattive abitudini” della Santa Inquisizione c’era quella di mettere al rogo anche i libri. Ti propongo un giochino: pensando al panorama editoriale attuale, cosa daresti alle fiamme e cosa salveresti anche a costo di correre un pericolo?
Questa è una domanda tosta! Devo proprio dire cosa brucerei? Non entro nello specifico, meglio, mi limito a dire che darei fuoco a tutti quegli inutili romanzi commerciali che non dicono nulla e non parlano di nulla, ma anzi riempiono la testa di… vuoto, appunto, e che occupano file di scaffali rubando il posto a romanzi di validi esordienti italiani, costretti invece a farsi il mazzo ogni giorno per promuovere le loro opere. E brucerei anche tutti i romanzi-fotocopia, quei libri pubblicati solo perchè trattano temi che vanno per la maggiore (riferendomi al fantasy, citerei in primis i vampiri, di cui non se ne può più). Sono la morte della creatività e della fantasia. Salverei naturalmente i classici, anche se non sono un’amante del genere, e quei libri che hanno un’anima, che t’insegnano qualcosa e che per questo riescono a trasportarti lontano per qualche ora.

Hai esordito con un romanzo fantasy “I quattro re- I sovrani della luce” per poi passare a un romanzo di genere totalmente diverso. È stato difficile questo passaggio? In quale delle due opere ti riconosci di più?
Come dicevo prima, il passaggio è stato difficile. Sono due generi completamente opposti: in uno la fantasia ha il predominio, nell’altro invece ce l’ha la ragione. Considerato il mio carattere aperto e avventuroso, mi riconosco molto di più nel fantasy, dove posso innanzitutto evadere dal mondo che conosco per andare in un altro creato da me, con regole tutte sue, e poi dove sono libera di esprimermi e di trasformare la realtà a mio piacimento. Non nascondo che spesso vorrei vivere in uno di quei mondi, specialmente quello del mio primo romanzo, data la presenza della creatura più bella in assoluto: il drago.

Il succitato romanzo fantasy è il primo capitolo di una quadrilogia. Stai proseguendo nella stesura di questo progetto o l’hai momentaneamente accantonato?
Purtroppo, a causa della mancanza di tempo, al momento è in standby, insieme a molteplici altri testi. Spero di riuscire presto a liberarmi da alcuni impegni che mi tengono costantemente fuori casa nelle ore dopo il lavoro, così da poter tornare di nuovo a combattere insieme a draghi e cavalieri.

Cosa puoi raccontarci delle tue esperienze editoriali e quali consigli daresti a un autore desideroso di accostarsi al mondo dell’editoria?
La mia prima esperienza è stata un disastro. L’“ignoranza” in materia ha fatto sì che incontrassi persone non degne di essere considerate “editori”. A loro va un solo ringraziamento: quello di essere riusciti ad aprirmi gli occhi su come funziona questo mondo. Ad un autore inesperto direi di stare attento e di non cadere nei tranelli intessuti da quegli editori che cercano solo il profitto dalle opere che pubblicano, spesso chiedendo esosi contributi o acquisti di copie. Scrittori, ricordate, non alimentate il mercato degli editori a pagamento! Piuttosto aspettate altri mesi o anni, nel frattempo scrivete e scrivete, a più non posso, migliorate voi stessi prima di proporre qualcosa. Non cercate la pubblicazione a tutti i costi. Se il vostro lavoro vale prima o poi troverà la giusta strada.

I tuoi progetti per il prossimo futuro?
Di sicuro rimetterò mano alla mia saga fantasy, con l’intento di riproporre di nuovo al pubblico il primo volume, già edito nel 2008, in nuova versione e veste grafica, e naturalmente il suo seguito. Speriamo che sia l’anno buono!

 
 
 

FINALMENTE!!

Post n°128 pubblicato il 20 Febbraio 2012 da Fantasy8585
 

FINALMENTE!

DOPO MESI DI DURA ATTESA, PROBLEMI DI STAMPA E DI SPEDIZIONE ALLA FINE CE L'ABBIAMO FATTA! I MIEI NUOVI PARGOLI SONO ARRIVATI TRA LE MIE BRACCIA!
HO 20 COPIE DISPONIBILI PER ORA, LA MAGGIOR PARTE SONO PRENOTATE MA CREDO CHE 3 O 4 MI AVANZANO. CHI SE NE VUOLE AGGIUDICARE UNA? NATURALMENTE CON DEDICA PERSONALE E SPESE DI SPEDIZIONE GRATUITE!! DAI, SCRIVETEMI QUI O CONTATTATEMI IN PRIVATO SE SIETE INTERESSATI, VI GARANTISCO CHE NON NE RIMARRETE DELUSI!

 
 
 

INHERITANCE, OVVERO COME SCRIVERE MALE E VENDERE BENE

Post n°127 pubblicato il 30 Gennaio 2012 da Fantasy8585
 

OGGI VORREI SPENDERE DUE PAROLE RIGUARDO A QUESTO ROMANZO, CHE DI SICURO TUTTI GLI AMANTI DEL FANTASY HANNO LETTO O HANNO NELLA LIBRERIA (MI RIFERISCO AI LETTORI CLASSICI, QUELLI CHE SI BASANO SOLO SU CIO' CHE E' ESPOSTO IN LIBRERIA).
SIN DA QUANDO USCI' IL PRIMO VOLUME, ERAGON, NEL LONTANO 2003, HO SEGUITO LA SAGA CON MOLTA ATTENZIONE E GIOIA. SEPPUR MOLTO GIOVANE, L'AUTORE AVEVA COSTRUITO IN MANIERA EGREGIA UN MONDO SPLENDIDO ED ERA RIUSCITO A TESSERE UNA TRAMA COMPLESSA ED EFFICACE.
SARA' POI CHE IL MIO PIU' GRANDE DESIDERIO SAREBBE DI AVERE UN DRAGO MIO, FATTO STA CHE MI SONO APPASSIONATA MOLTO E OGNI VOLTA ATTENDEVO CON TREPIDAZIONE L'USCITA DEL ROMANZO SUCCESSIVO.
ERAGON ERA L'INIZIO; SCRITTO DA UN SEDICENNE, AMERICANO DAL COGNOME ITALIANO, ERA CORPOSO, PIENO DI STORIA E DI NARRAZIONE, MAI TROPPO BANALE O SUPERFICIALE, ANCHE SE NATURALMENTE C'ERANO DELLE PECCHE DOVUTE ALLA GIOVANE ETA' DELL'AUTORE. LA STORIA MI HA SUBITO AFFASCINATA, COSI', SEPPUR COSTOSI, HO ACQUISTATO I SEGUITI.
ELDEST (2005), MOLTO PIU' LENTO E DESCRITTIVO DEL PRIMO, RACCONTA LA CRESCITA DI ERAGON E IL SUO APPRENDIMENTO COME CAVALIERE. L'HO APPREZZATO UN PO' MENO MA SOLO PERCHE', APPUNTO, LA NARRAZIONE E' MOLTO LENTA. LA PARTE FINALE E' STATA LA PIU' MOVIMENTATA.
BRISINGR (2008), E' FORSE IL MIGLIORE DI TUTTA LA SAGA. E' PIENO DI AZIONE, STRATEGIA, GUERRA, SANGUE, SENTIMENTI. ACCADONO TANTE COSE E NON CI SI STANCA MAI DI LEGGERLO. NATURALMENTE, COME OGNI BUONA SAGA CHE SI RISPETTI FINISCE SUL PIU' BELLO...

L'ATTESA PER INHERITANCE (2011) E' STATA ALTA. E PUNTUALMENTE MI HA DELUSA. SE NON IN TUTTO, SICURAMENTE LO HA FATTO IN PARTE.
LA STORIA E' BUONA, CI SONO OTTIMI COLPI DI SCENA E OGNI PAGINA RICHIAMA L'ALTRA. IN 800 PAGINE CIRCA SUCCEDE DI TUTTO, BATTAGLIE, MORTI, PERDITE, VIAGGI, MAGIA... E LA SCONFITTA DI GALBATORIX, LA PARTE CHE TUTTI ATTENDEVANO.
GLI INGREDIENTI PER UN OTTIMO CAPITOLO FINALE CI SONO TUTTI, PECCATO CHE L'AUTORE NON SIA STATO IN GRADO DI RENDERE AL MASSIMO. PORCA MISERIA, SONO PASSATI 8 ANNI DALLA PUBBLICAZIONE IN ITALIA DEL PRIMO VOLUME, UNO SCRITTORE IN GENERE PIU' SCRIVE E PIU' MIGLIORA, EVITANDO DI RIPETERE ERRORI MAGARI COMMESSI NEI PRIMI SCRITTI. INVECE QUI HO AVUTO LA SENSAZIONE DELL'ESATTO OPPOSTO: PIU' LEGGEVO E PIU' LA SITUAZIONE PEGGIORAVA.
HO NOTATO MILLE ERRORI STILISTICI, MOLTE BANALITA' E ALTRETTANTE FORZATURE. QUESTE ULTIME POI MI HANNO IRRITATA PARECCHIO PERCHE':
1° HO SPESO 25 EURO PER COMPRARE IL LIBRO, MICA POCHI...
2° DOPO 8 ANNI MI ASPETTAVO DI MEGLIO
3° LE FORZATURE RENDONO TUTTO POCO REALISTICO.
LE BATTAGLIE SONO STATE LE PEGGIORI. MENTRE IN BRISINGR LE STRATEGIE ERANO OTTIME, IN QUESTO VOLUME I PERSONAGGI PAREVANO TRARSI FUORI DAI CASINI CON ROCCAMBOLESCHI QUANTO FINTI ESCAMOTAGE, FORZATURE ASSURDE, QUASI CHE L'AUTORE SI FOSSE TROVATO NEI PASTICCI CON LA NARRAZIONE E NON SAPESSE COME RISOLVERE IL PROBLEMA SENZA RISCRIVERE DI NUOVO TUTTO... NON FARO' ESEMPI PER CORRETTEZZA MA LA MIA SENSAZIONE E' STATA QUELLA.
VOGLIAMO PARLARE POI DELLA SCONFITTA DI GALBATORIX? 4 LIBRI DI ATTESA E COME VIENE SCONFITTO?? IN DIECI RIGHE........ NO, DAVVERO, DEPRIMENTE...

NON SI MERITA PIU' DI 3 STELLE, E SONO GIA' BUONA. LA 3° STELLA SOLO PER IL COLPO DI SCENA CHE C'E' VERSO LA FINE, E CHE UN PO' MI ASPETTAVO.

QUESTO E' L'ESEMPIO PERFETTO DI COME SCRIVERE MALE E VENDERE UNA PACCATA DI COPIE SOLO PERCHE' SEI PUBBLICIZZATO IN TUTTE LE LIBRERIE D'ITALIA. E SOPRATTUTTO PERCHE' SEI COMMERCIALE.

NON SPRECO PIU' ALTRE PAROLE.

 
 
 

RECENSIONE 2

Post n°126 pubblicato il 27 Gennaio 2012 da Fantasy8585
 

NELL'ULTIMO POST VI AVEVO RICOPIATO LA BELLISSIMA RECENSIONE DI MARCO MAZZANTI, IL QUALE E' STATO TRA I PRIMI A LEGGERE LA BOZZA PRIMA CHE ANDASSE IN STAMPA, E A DARMI UNA MANO CON L'EDITING.

OGGI VI RIPROPONGO UN'ALTRA INTERESSANTE RECENSIONE, QUESTA VOLTA A CURA DI MIRIAM MASTROVITO, IL CUI BLOG "STREPITESTI" E' UN OTTIMO PUNTO DI RIFERIMENTO DOVE TROVARE NUOVI SPUNTI PER I LETTORI AVIDI E UN'OTTIMA VISIBILITA' PER GLI AUTORI.
COME HO FATTO L'ALTRA VOLTA, PER COMODITA' COPIO E INCOLLO QUI IL TESTO COMPLETO, MA POTETE ANCHE LEGGERLO DIRETTAMENTE IN QUESTA PAGINA DEL BLOG: 

http://strepitesti.blogspot.com/2012/01/i-demoni-di-mezzanotte.html 

I demoni di mezzanotte
Romina Principato 
Edizioni R.E.I.

La recensione di Miriam Mastrovito

Vi sono capitoli della nostra storia tanto agghiaccianti da poter essere paragonati a veri e propri racconti dell’orrore. La Santa Inquisizione sicuramente ha vergato alcune tra le pagine più sanguinarie a memoria d’uomo.
“I demoni di mezzanotte” affonda le sue radici nel periodo cupo della caccia alle streghe. Attraverso una storia di fantasia che ha per protagonista un’umile famiglia di origini contadine, ci propone una ricostruzione storica attendibile quanto terrificante.
Siamo nel ‘500 in Val Camonica. Il potere ecclesiastico imperversa e quasi tutte le terre sono sotto la giurisdizione del Vicariato. Dopo aver assistito alla morte della madre condannata al rogo per stregoneria, Giacomo e Agata, due gemelli, vengono tratti in salvo dalla loro balia Amelia e condotti nel paesino di Cemmo, uno dei pochissimi feudi ancora liberi dall’egemonia del Vicariato.
Sebbene tra stenti e mille difficoltà, i due fratelli crescono lontani dall’orrore a cui hanno assistito.
Li ritroviamo alla vigilia del loro quindicesimo compleanno. È inverno e una carestia dilagante rende sempre più difficile la sopravvivenza. Amelia e i suoi ragazzi lavorano sodo per garantirsi almeno un pasto al giorno ma l’armonia non manca nella loro casa. L’affetto che li unisce sembra poter bastare a renderli felici ma, ben presto, anche questa parvenza di felicità si dissolve.
Agata si imbatte nel giovane figlio del Duca Andreas De Bacelli. Si invaghisce di lui e l’atteggiamento del ragazzo le fa credere di poter essere ricambiata. Quando la invita a una misteriosa festa sul Pianoro proprio nel giorno del suo compleanno, la fanciulla sente di poter realizzare un sogno. In realtà quel convegno amoroso, organizzato in segreto, si rivelerà l’inizio di un incubo.
Nel frattempo un’epidemia si diffonde a Cemmo seminando la morte tra i suoi abitanti. Che sia l’effetto di un maleficio scagliato da fattucchiere nascoste nella comunità? Quel che inizialmente è solo un timido sospetto, pian piano, si tramuta in convinzione al punto che Frate Orazio si vede costretto a richiedere l’aiuto del Vicariato.
Giungerà così in paese l’inquisitore Don Bernardino che scatenerà una spietata caccia alle streghe.
A quel punto sarà difficile per chiunque sfuggire al Braccio Secolare perché basta davvero poco per essere sospettati di stregoneria.
Lo sa bene Amelia che ha perso la sua migliore amica tra le fiamme e che custodisce un terribile segreto.
Riesce a immaginarlo Agata che dal giorno della festa sul Pianoro non è più la stessa e teme di essere posseduta dal diavolo…
Le vicende personali delle due donne costituiscono il nucleo principale intorno a cui si sviluppa l’intero romanzo. Una storia intessuta di segreti, paure, sospetti, sogni infranti, narrata in modo così intrigante da incollare il lettore alla pagina. Ci conquista Agata con la sua ingenuità e il suo desiderio di sottrarsi allo squallore di un’esistenza che le ha negato i piaceri e la spensieratezza dell’infanzia, così come Amelia che pur avendo vissuto in un contesto culturalmente povero non cede alla superstizione e lotta con coraggio per proteggere quelli che considera a tutti gli effetti suoi figli.
Ricchi di fascino, in maniera diversa, e assolutamente “umani” ci appaiono anche i personaggi che gravitano intorno alle due protagoniste femminili.
Giacomo che pur incarnando un esempio di ragazzo puro e onesto non manca di custodire qualche segreto, Andreas bello fuori quanto arido dentro e Frate Orazio (forse uno dei personaggi più riusciti) dilaniato dal bisogno di conservare intatta la fede nel momento in cui assiste a orrori che non condivide e dei quali non vorrebbe mai essere complice.
Avvincendoci con i ritmi, la fantasia, il pathos tipici della fiction l’autrice riesce a fornirci un quadro vivido e a proporci una lucida analisi di quel che è stata la caccia alle streghe. Con pennellate efficaci tratteggia la mentalità dell’epoca intrisa di superstizione mettendo bene in luce le dinamiche che possono indurre l’uomo a ricercare nel soprannaturale le cause di mali che, per ignoranza, non riesce a comprendere. Con altrettanta maestria, ci mostra quanto possa essere pericoloso il fanatismo religioso, quanto contraddittoria e assurda la condotta di chi in nome di Dio si macchia di crimini ben peggiori di quelli che arbitrariamente attribuisce a persone, di fatto, innocenti.
Un libro davvero straordinario in grado di “stregarci”, commuoverci, farci riflettere.

 
 
 

NEWS? DAVVERO POCHE...

Post n°125 pubblicato il 19 Gennaio 2012 da Fantasy8585
 

ECCOMI QUI. MI SONO RIPRESA DALLO SHOCK DI INIZIO ANNO, MI BASTA SOLO GUARDARE IL CALENDARIO, VEDERE CHE OGGI E' IL 19 E TUTTO PASSA...

IN QUESTI ULTIMI DUE MESI NON SONO SUCCESSE COSE DEGNE DI NOTA. PURTROPPO NON HO TRACCIA DEL MIO ROMANZO; QUESTO NON PERCHE' L'EDITORE NON ABBIA RISPETTATO LE DATE DI SCADENZA, DATO CHE IL ROMANZO E' TUTT'OGGI SCARICABILE IN FORMATO EBOOK, MA PERCHE' A CAUSA DI ERRORI DI STAMPA DA PARTE DELLA TIPOGRAFIA SI E' STATI COSTRETTI A RIMANDARE INDIETRO TUTTO IL LAVORO, CERCARE NUOVA TIPOGRAFIA E RIDARE IN MANO A LORO FILE E QUANT'ALTRO. IL RITARDO SI E' QUINDI PROTRATTO PIU' A LUNGO DI QUANTO IMMAGINAVAMO E LE FESTIVITA' HANNO PEGGIORATO LE COSE.
RISULTATO: AD OGGI NON HO NOTIZIE DI QUANDO SARANNO DISPONIBILI LE NUOVE COPIE.

NEL FRATTEMPO MI SONO DATA UN PO' DA FARE PER DIFFONDERE E FAR CONOSCERE QUESTO PROMETTENTE LIBRO. OLTRE ALL'INTERVISTA SUL BLOG DI MARCO MAZZANTI, GIA' PUBBLICATA QUALCHE POST FA, HO RICEVUTO DUE IMPORTANTI RECENSIONI, PIU' UNA SECONDA INTERVISTA. VE LE PUBBLICHERO' POCO ALLA VOLTA, COSE CHE POSSIATE APPREZZARLE MEGLIO.

LA PRIMA RECENSIONE E' STATA CURATA PROPRIO DA MARCO MAZZANTI, IL QUALE MI HA ANCHE DATO UNA MANO CON L'EDITING DEL ROMANZO (COSA PER CUI NON SMETTERO' MAI DI RINGRAZIARLO). LA POTETE TROVARE ANCHE SU ANOBII, NELLA RELATIVA SCHEDA LIBRO.

(Direttamente da Anobii)

Se avete amato l'intreccio de I pilastri della terra e le atmosfere da incubo di Berserk, questo romanzo fa proprio per voi!

Recensione di Marco Mazzanti (www.deminovel.jimdo.com)

Dalle ceneri del primo e promettente volume del ciclo fantasy "I quattro Re", "I Sovrani della Luce", che ci auguriamo tutti di rileggere presto insieme col suo diretto seguito, Romina Principato rinasce come scrittrice regalandoci una storia dura e potente, in cui prevalgono toni e colori cupi; ben altro, insomma, rispetto alle atmosfere luminose e fiabesche delle avventure della principessa Lean.

"I demoni di mezzanotte" si apre con una scena incalzante, una corsa a cavallo, la fuga di una donna che è stata condannata a morte, poiché accusata di stregoneria; sarà putroppo catturata, le fiamme purificheranno il suo corpo. Non sarà l'unica, a distanza poi di anni, a finire sul rogo. Ma andiamo per gradi. Protagonisti assoluti di questo nuovo romanzo di Romina Principato sono stavolta un ragazzo e una ragazza, gemelli, Giacomo e Agata; vivono sotto lo stesso tetto di Amelia, la loro balia, una donna risoluta e determinata, che fa loro da madre putativa agli occhi degli abitanti del paese, seppur nei due giovani sopravviva invece, sbiadito dalle lacrime, ancora il ricordo di un viso dolce e premuroso, indissolubile nella memoria come solo può esserlo quello di colei che li generò e allattò e curò durante i primissimi anni della loro infanzia.

Anche qui, come nel primo volume del ciclo fantasy che ci ha permesso di conoscerla come scrittrice, Romina Principato ci presenta quindi una nuova triade di personaggi portanti. Amelia potrebbe ricordare la principessa Lean per il suo carattere forte, ma Agata e Giacomo sono ben diversi dai due cavalieri che accompagnano la principessa lungo il suo viaggio. Sono infatti due giovani adolescenti come tanti se ne vedrebbero in giro, con i loro sogni e i loro difetti. L'Autrice ha saputo ben caratterizzare Giacomo e Agata, animandoli di pulsioni e desideri più che verosimili, nello scenario di un piccolo paese sito nel cuore della Val Camonica. Stesso discorso per Amelia, figura inizialmente ambigua, nonché portatrice di un segreto atroce, legato all'amicizia che pare aver legato lei e la vera madre dei due orfani.
Durante la primissima parte del romanzo ci viengono descritte e introdotte la vita e le peculiarità dei protagonisti, il loro tran-tran quotidiano, avviene poi un importante punto di snodo, scoppia una scintilla destinata dapprincipio a rimanere fievole, ma che genererà, in maniera abilmente cadenzata, l'incendio che farà impennare il climax di tutta la narrazione. Sto parlando dell'incontro tra Agata e Andreas; questi è il figlio scapestrato del Conte De Baccelli, la cui fortezza domina sullo sfondo desolato della Val Camonica. Il titolo del romanzo trae spunto da uno degli incontri segreti fra la ragazza e questo personaggio ambiguo e viscido, il quale rievoca lo spietato William de "I pilastri della terra". Il paragone col best-seller di Ken Follett è d'uopo; "I demoni di mezzanotte" è un romanzo corposo, dalla struttura solida: la tensione sale e poi discende, per poi risalire, nel corso delle vicende che vedono protagonisti assoluti Agata e Giacomo, alternate ai capitoli che invece vedono come (co)protagonista il buon Frate Orazio, figura positiva che si contrapporrà, nelle fasi più evolute dell'intreccio, a quella assolutamente negativa di Don Bernardino, Vicario di Brescia, nonché Inquisitore; essi potrebbero ricordare, sempre nell'ambito dell'analisi da me suggerita, Philip e Waleran, ma "I demoni di mezzanotte", al di là ora di qualunque raffronto, è un'opera che si discosta di molto da altri libri che hanno segnato e celebrato il genere, quello dei romanzi storici, perché con questa sua importante pubblicazione Romina Principato vuole offrirci una storia dai forti profili psicologici. Come ho già scritto, "I demoni di Mezzanotte" è un titolo che prende spunto da uno degli incontri segreti, il più brutale e decisivo ai fini della trama, fra Agata e Andreas, ma è anche una metafora di notevole spessore, che allude alle paure più o meno inconsce dei protagonisti e dei coprotagonisti del libro, quindi all'animo umano, alla sua predisposizione latente al pericolo.
Da sottolineare anche quello che potrebbe essere definito, abusando di termini e cinematografici, il "profilmico" di questo romanzo, ovvero il ligio lavoro di documentazione che si percepisce tra le righe di questa seconda opera dell'Autrice, attraverso cui si ha un attento "arredamento" degli scenari, dagli interni della casa in cui vivono i due gemelli e la balia ai particolari truci delle torture descritte nelle profondità della diocesi.
Tutto questo in un volume di quasi 600 pagine che sanguinano crudeltà, dalla prima all'ultima, fino al finale devastante.

Se avete amato il già citato best-seller di Ken Follet, ma se avete anche apprezzato, qualora foste amanti dei fumetti giapponesi, le atmosfere da incubo di "Berserk", beh, "I demoni di mezzanotte" è qui che vi aspetta. Disponibile sia in formato cartaceo che in e-book.

 
 
 
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I DEMONI DI MEZZANOTTE

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