Creato da SONICOLDBOY il 02/06/2009

GRACE/WASTELAND

SCONNESSIONI DI RUMORE MENTALE STRATIFICATO

 

Il sentimento violetto delle cose

 

Oggi OldBoy ascolta il sentimento violetto delle cose...perchè ogni cosa è ciò che è ma non è mai com'era. Ognuno stende sopra il suo velo, quella rifrazione indotta dagli umori. In fondo il colore,si sa, non esiste. E' solo come il tuo occhio vede quella rifrazione. E i tempi di risposta del tuo sguardo possono a volte far strane domande ai sentimenti. Oggi OldBoy guarda il sentimento violetto delle cose, guarda il rosso granato del suo sangue impastarsi nella polvere delle cose, guarda paesaggi troppo lontani da vedere ma splendidi da immaginare, guarda la nebbia violetta diluita nella luce filtrata da un grattacielo

            ...e quella luce, puttana, gli allunga sottobanco una smanceria di

 infinito.>>>>>>>>>>>

                                           

 
 
 

STRAZIO di panni imprigionati...

...In un programma che finse comprensione a 60°


"Si sbatte...

imprigionati...

in una centrifuga infinita...

ed è subito..strazio"

 

Ricalcato tutto sugli stessi programmi...

Centrifuga forte, delicata...temperature...candeggio...lavaggio supplementare...risciacqui intensivi...

E' solo un illusione di scelta.

Il progressivo avvicinarsi di un lavaggio completo a 40°...una sperimentazione senza troppe conseguenze..(...tutto si risolve in un quieto e ripetitivo risciacquo senza scosse e senza rischi...)

..........crrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr.....................................................................................

La vacuità di tocco del lavaggio delicato...qui il paese delle meraviglie non si da pena di essere forte...non serve...(non si arriverà mai una pulsazione oltre gli 80 battiti...oh!...poveri indumenti!...limitati)

......................crrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr...............crrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr

Oppure c'è lo scatto di un lavaggio forte per provare l'ebbrezza dei 60°...con le visioni di un estatico delirio di torrida autodistruzione che solo i 90° possono dare.

...Un distaccato lavaggio a freddo, dove le pavidità non si smacchieranno mai, i fantasmi non si dissolveranno mai (ma tu sarai felice per non dover mai provare un allentamento dei tessuti del tuo straccio limitato d'anima)

 

..Tutti dicono di essere arrivati lì...a 90°...ma che pena...

......................................

C'è una grande linea incerta che aspira a ciò per cui non è stata creata...

crudelmente spezzata da ciò che è superiore a noi senza merito...senza colpa...sadicamente.

 

(......Desiderandoti ho sporcato la tua pelle che non è fatta per trattenere....in fondo una carezza è tale solo se scivola via).

 
 
 

38 e mezzo...tra Qui e Là

Post n°56 pubblicato il 20 Marzo 2010 da SONICOLDBOY
 

Mi sento una creatura non in cielo, né in terra, né in ogni dove.

38 post iniziati.

Un feto in una placenta ampia, piacevole...in realtà angusta, limitata...che mi inghiotte nella sua sconfinata piccolezza...ampia...piacevole...sgradevole...confortevole.

2/3 righe...una nebbiolina di idea che appare...si allontana...e non si vede più

...quando allungo i muscoli mentali, quando le braccia cadono molli come fili di chewing-gum, capisco che, nonostante tutte le ristrutturazioni senza permesso del mio Io soppalcato, la struttura non regge al di fuori di qui.

38 schizzi a cui dare la pienezza di un senso, ma la mia testa è un coito interrotto

Là dove la parola “senso” non ha più significato, se non quello di disturbo della sensibilità........................................................(no, non ha neppure più quello).

La mia testa non riesce ad avere un coito soddisfacente ormai da diverse lune...

Là...dove ci si vanta del troppo, del finto, dell'ovvio, del bravo chi è furbo, del bravo chi è ingiusto, del figo più angusto, del “è bella la merda, l'importante è che splenda”, dell'impegno in agenda, del “non mi impegno se soldi non renda” e i cavoli non si usano più a merenda e chi intenda intenda...

Rincorro un quadro...che muta di forma...che muta di forma


Scendete giù dalle vostre passerelle glitterate di sterco mentale, i ricchi abbracciati agli assassini, i papi agli abietti, i santi agli immorali, le autorità ai ladri e ai faccendieri, scendete...ma rallentate a pavoneggiar voi stessi...fino a che la vostra scala ceda...e vi travolga.

Voglio entrare nel quadro...a quel punto non avrei più bisogno di ricordare. Tutto sarebbe dentro il quadro...e basterebbe voltare lo sguardo e vedere quello che serve...quello che c'è...

Livelli di frequenza di pensieri molto instabili....riassemblarli con la memoria non è possibile...perchè la memoria non c'è. E' terribile non trattenere memorie dentro di sé...un continuo dover ricominciare dal basso per scalare la stessa montagna...ogni volta.

Perchè io non ricordo mai...sono come un vecchio che ogni giorno ritorna bambino dei ricordi....immane tragedia.

E io mi trovo in mezzo tra questo Qui e tutt'attorno quell'incomprensibile, inspiegabile Là


E se non ricordi non puoi pensare, non puoi condividere...ti manca sempre l'appiglio per annodare i tuoi legami, i fili della tua esistenza.

Assassinati in milioni di vostre strade maledette.

 

(Il post non c'è...ma che importa)

...forse ho solo la febbre....

“...Nella testa di Fellini comincia a girare l'idea di un nuovo film, ma non un'idea precisa, piuttosto un accumulo di idee vaghe che tentano di mescolarsi tra di loro. Quando parla del progetto all'amico Ennio Flaiano questi sembra più scettico che convinto; come si può filmare il pensiero di un uomo[...]

La scrittura della sceneggiatura non procede, non c'è un progetto preciso e Fellini non ha neanche un titolo da dargli: si accontenta per ora del provvisorio 8 e ½, poiché questa pellicola viene dopo sette suoi film più un "mezzo" (cioè l'episodio Le tentazioni del dottor Antonio del film Boccaccio '70, girato assieme a Vittorio De SicaMario Monicelli e Luchino Visconti).

Ma quando tutto è pronto sorge un problema di cui Fellini non ha parlato a nessuno: il film non c'è più, l'idea che aveva in testa è sparita. Quando è ormai deciso a comunicare la disfatta al produttore Angelo Rizzoli, Fellini viene interrotto da un capo macchina diCinecittà che lo chiama per festeggiare il compleanno di un macchinista.


Tra i festeggiamenti gli arrivano gli auguri per il nuovo film, che ormai non c'è più, ma una volta seduto su una panchina arriva il lampo di genio: il film parlerà proprio di questo, di un regista che voleva fare un film ma non si ricorda più quale...

[da “Wikipedia”]

 

 

 
 
 

A Day in The Life

Costretto a farmi penetrare

senza guaire senza fiatare...mentre tento di reinterpretare

...lo schizzo di cervella sul piatto

....tutto normale

 

ma in fondo il pazzo tentatore

sono io

che caddi nell'errore

di non nascere con un cromosoma ulteriore

quando ebbi la facoltà di darmi un sapore

 

quello mi avrebbe permesso di vedere

che l'inquinamento di anime ha un potere

 

.cervelli bipolari potrebbero salvare il mondo senza eguali...

 

più di marmellata fresca sopra i fanali...

 

 

...in attesa di collegarmi con mondi di-versi...

 

(Dal minuto 1:38....distonie sublimi)

A day in the life

 

Ho letto sui giornali di oggi
di un uomo fortunato che è arrivato a destinazione
e sebbene la notizia fosse piuttosto triste
mi è proprio venuto da ridere

Ho visto la fotografia
si era fatto saltare le cervella in una macchina

non si era accorto che il semaforo era diventato rosso

un sacco di gente stava lì a guardare
avevano già visto la sua faccia

nessuno era veramente sicuro
Se appartenesse alla camera dei Lords

Ho visto un film oggi
l'esercito inglese aveva appena vinto la guerra

un sacco di gente è andata via
ma io sono proprio dovuto (rimanere a) guardare,
avendo letto il libro

Sarei felice di farvi andare su di giri

Mi sono svegliato, mi sono buttato giù dal letto
Ho passato un pettine fra i capelli

sono sceso di sotto e ho preso una tazza (di caffè)
e guardando su mi sono accorto di essere in ritardo

Ho trovato il cappotto e afferrato il cappello
ho preso l'autobus al volo (questione di secondi)

sono andato di sopra e mi sono fatto una fumata
qualcuno parlava e sono entrato in un sogno

Ho letto sui giornali di oggi
di quattromila buchi a Blackburn, Lancashire

e sebbene i buchi siamo piuttosto piccoli
li hanno dovuti contare tutti

Ora sanno quanti buchi
Servono per riempire l'Albert Hall

Sarei felice di accendervi

 
 
 

Monologo di una Vagina

Post n°54 pubblicato il 08 Marzo 2010 da SONICOLDBOY
 

La mia vagina è furiosa

Incazzata nera!

Ha bisogno di parlare di questa cosa

E vuole parlarne con voi!

Insomma che sta succedendo?

C’è un mucchio di gente che continua ad escogitare modi per torturare la mia povera ed amorevole vagina!

Passano il tempo a fabbricare prodotti degni di uno psicopatico e a partorire idee per insidiare la mia patata.

Persecutori della vagina!

Cercano di imbottirla di prodotti per pulirla per disinfettarla….per farla scomparire!

La mia vagina  non va da nessuna parte, è incazzata e non si muove di qui!

Parliamo di tamponi interni…

Che roba è!?

Un fagottino di cotone secco infilato lì dentro

Perché non trovano il modo di lubrificare i tamponi!

Appena la mia vagina ne vede uno entra in allarme! Si chiude, come a dire “Non se ne parla nemmeno!”

Per introdurre delle cose nella vagina devi impegnarti, preparare la strada…

E’ come i preliminari del sesso, devi convincere la vagina, devi sedurla, guadagnarti la sua fiducia…

Smettetela di infilargli cose dentro!

Smettetela di pulirla!

La mia vagina non ha bisogno di essere pulita ha un buon odore non cercate di abbellirla, non credete a chi vi dice che profuma di rosa

La vagina…deve odorare di gnocca!!!

Sai cosa stanno facendo? Vogliono che odori di spray per il bagno…o di giardino

Tutti quei detergenti che odorano di fiori.. di bacche… di pioggia

Non voglio che la mia vagina odori di pioggia!

E’ come lavare un pesce dopo averlo cucinato!

Io voglio sentire il gusto del pesce! Perciò l’ho ordinato!

Poi ci sono i controlli medici

Chi ha ideato le visite ginecologiche!?

La mia vagina è furiosa per queste visite

Si mette sulla difensiva settimane prima!

La mia vagina non è stupida!

Sa che sta per essere penetrata da uno speculum gelato!

Riscaldate lo speculum! Collaborate con la mia vagina!

Il tampone secco, lo speculum freddo e poi…il perizoma!!!

Quello è la cosa peggiore

Si sposta in continuazione

La vagina dovrebbe essere sciolta, libera da costrizioni!

Abbiamo bisogno di muoverci, di allargarci, di parlare

Le vagine hanno bisogno di parlare!

Perché non fabbricano qualcosa di comodo e capace di dare piacere

Ve lo dico io: perché odiano, odiano, odiano, odiano  vedere una donna che prova piacere!...soprattutto se è un piacere sessuale.

Potrebbero fare delle mutandine con stimolatore incorporato…sì proprio così…

Nessuno sopporterebbe di vedere in giro  tutte quelle  vagine galvanizzate felici e sicure di sé!

Se la mia vagina potesse parlare parlerebbe di sé come faccio io, parlerebbe di altre vagine…mimerebbe altre vagine!(uhouauuuohhhh!)

Indosserebbe diamanti Henry Winston e niente vestiti

La mia vagina ha aiutato a partorire un bambino enorme, pensava di rifarlo...poi ha cambiato idea.

Adesso vuole viaggiare, non le interessa la compagnia

Vuole leggere, conoscere cose nuove, vuole uscire di più, vuole fare sesso adora fare sesso!

Vuole andare più a fondo, brama la profondita, vuole gentilezza, vuole cambiamento, vuole silenzio e libertà e baci delicati e liquidi caldi e un contatto profondovuole il cioccolato!

Vuole urlare!

Vuole smettere di essere arrabbiata!

Vuole venire! Vuole volere!

La mia vagina vuole…vuole….tutto!

(Tratto da “I monologhi della vagina”)

 

........musica per vagine rivoltose....

 

 
 
 

The Inside Voyages (II)

Post n°53 pubblicato il 04 Marzo 2010 da SONICOLDBOY
 

2° tappa - L'increspatura analogica

In realtà certe percezioni potrebbero non avvenire mai se quelle Illuminazioni a raggi Gamma non arrivassero al cervello proprio nel momento in cui i neuroni si trovano sull'orbita eclittica di una esaltazione...in fondo molte intuizioni geniali sono frutto di una coincidenza...una mela ti cade in testa e, invece di pensare alla forza di gravità, gli tiri un morso e un accidente e magari ti lamenti pure che sia acerba...da un idea geniale a una sfiga spaziale...il passo è men breve di un mezzo respiro.

Chissà perché, dal fondo del cunicolo che stai poco costruttivamente scavando, d'un tratto ti sembra di intravvedere un bagliore inesistente eppure presente...e ti metti a fissare quel punto più per cipiglio che per la convinzione che ci sia una realtà da quella parte....e fissi, fissi finché quella che era solo un increspatura nel buio del pensiero suggestionato corre a rotta di collo verso di te e ti assesta uno schiaffone violento sulla parte del cervello che frigge come La 7 ricevuta in analogico...

...e non è che vedi proprio meglio...ma almeno sai da che parte guardare...

 

...solo che, invece di una mela, penso mi sia caduta in testa una lattina di birra...

 
 
 

Del Mondo

Post n°52 pubblicato il 24 Febbraio 2010 da SONICOLDBOY
 

Mi lurido d'immondo...

"E' stato un tempo il mondo giovane e forte,
odorante di sangue fertile,
rigoglioso di lotte, moltitudini,
splendeva pretendeva molto...
Famiglie donne incinte, sfregamenti,
facce gambe pance braccia...

Dimora della carne, riserva di calore,
sapore e familiare odore...
E' cavità di donna che crea il mondo,
veglia sul tempo lo protegge...
Contiene membro d'uomo che s'alza e spinge,
insoddisfatto poi distrugge...

Il nostro mondo adesso debole e vecchio,
puzza il sangue versato infetto...

E' stato un tempo il mondo giovane e forte,
odorante di sangue fertile...
Dimora della carne, riserva di calore,
sapore e familiare odore...
Il nostro mondo è adesso debole e vecchio,
puzza il sangue versato infetto...

Povertà magnanima, mala ventura,
concedi compassione ai figli tuoi...
Glorifichi la vita, e gloria sia,
glorifichi la vita e gloria è...

E' stato un tempo il mondo giovane e forte,
odorante di sangue fertile..."

 

 

 
 
 

The Inside Voyages (I)

Post n°51 pubblicato il 18 Febbraio 2010 da SONICOLDBOY
 

1° tappa - Nel Flusso

Non sapeva quando era partito ma sapeva che ora era in viaggio e segnali in incognito agli incroci non ben illuminati dell'inconsapevolezza gli avevano tracciato possibilità che in questo momento il suo angolo di visione particolare rendeva visibili. E non sapeva come fosse successo, ma sapeva che stava avvenendo...un aggancio fortuito a tutto quello sciame di combinazioni quantistiche che determinano un battito di ciglia di un contadino cinese come uno sterminio alieno su WASP – 12 lo stava trascinando nel flusso dove tutto scorre attorno alle cose e non ci si impiglia e dove i viaggi percorrono tappe casuali dai disegni logici ed ogni metro di strada dona un pezzo diverso di sé per costruire una luminescente freccia che, come un lombrico vibrante, ti parla silenziosamente indicandoti un percorso che non ha né Spazio né Tempo né mappe, ma è come una linea continua di vibrazioni, di istanti distanti con una chiave chimica che li lega in una sequenza che pare immagine ed invece è senso.

E nella sua prima tappa si fermò sulla riva, dove il mare pizzica la realtà dividendola dall'impalpabile con quella linea indelimitabile di schizzi e onde che lambiscono la sabbia sempre in modo diverso ma coerente...è li che trovò il primo dono del Flusso per accompagnarlo in questo viaggio non di Spazio e non di Tempo, quella Balena Arcobaleno che gli avrebbe insegnato come vedere la linea del buon sentire anche nei giorni di tristezza...

 

 
 
 

Solitudini di una Balena Arcobaleno

Post n°50 pubblicato il 12 Febbraio 2010 da SONICOLDBOY
 

Ti guardi tutt'attorno e non trovi il punto in cui collocarti. Cerchi la faglia spazio-temporale che ti porti in posti disegnati e mai avvenuti, ad incontrare gente sognata e mai creata in un mondo immaginato e mai nato...intuisci rumori di fondo...ma nel sottosuolo non c'è ...niente.

Così quando ti trovi in fila al solito casello di vita, ti stai chiedendo se cambiando città e piega del bavero potrai trovare un uscita da questa rete coatta di strade a non-senso obbligato, se uno shampoo mentale ti rovescerà l'onda anomala sull'emisfero sinistro e ti troverai d'un tratto su una spiaggia blu arancione con la tua balena multicolore che ti sorride e dice “Bentornato...vieni a vivere nel tuo mondo...non è tardi”

La sensazione di avere viaggiato troppo, tornare solo quando qualcuno ti aspetta, è troppo tardi, sono andati via tutti, nessuno apre ne mai ne oramai, tento di tranquillizzarmi, un suono grigio appollaiato sulla testa, trovando soldatini immersi nella sabbia potrò difendermi, ma se il cielo prende allo stomaco, sentirsi soli in coda allufficio postale, che male cè, sentirsi soli spalla a spalla, che male cè, se il vuoto bussa alla mia porta io non aprirò, sembrerò goffo quando guarderò nel vuoto, oppure tenterò, di fermare la pioggia, ma so benissimo che forse soltanto, lodore della stufa accesa potrà salvarmi, La prima volta ho pianto ma poi, la prima volta ho pianto ma poi, la prima volta ho pianto ma poi, la prima volta ho pianto ma poi, mi è piaciuto tanto.

(Amari - La prima volta)

 

 
 
 

StraLunario

Post n°49 pubblicato il 08 Febbraio 2010 da SONICOLDBOY
 

E' giunto il momento. Che non è un bisogno o un evoluzione agognata...ma così è. E quella donna platinata se ne vada pure allo “Zenzero”, ma anche beatamente al diavolo, senza rancore...in scioltezza. E se voglio scivolare sopra a tutto il disfacimento del mio onanismo porcamente corretto e del mio culo in metamorfosi molle non posso più chiedermi se l'animale sonico metterà mai il tovagliolo alla tavola degli obblighi di mondo e mangerà con eleganza invidiata, sapendo distinguere il coltello del pesce da quello del.....ma poi che cazzo vuol dire!...non mi attira avere una famiglia di cartone e non riesco a fare progetti “maturi” e vorrei una donna veramente senza paranoie e non onoro le scadenze e le convenzioni sociali ma non sono neppure così disperato da fare il ribelle a caso o a culo...sarò un invisibile ma non defecherò più finti imperativi da morale di mmmerda. Il mio ippocampo non trattiene a lungo un emozione stabile e fintamente nobile...questo lasciamolo agli Ipocriti umanoidi (numeri) primi della classe, convinti che l'epicentro del loro mondo sia Vangelo e Mille e una notte insieme...se non ho trovato l'alchimia mentale per non ingannarmi e allo stesso tempo abbracciare le convenzioni sociali, lascio tutto a voi.....la famelica furbetta spartizione di questo mondo di stronzate....e additatemi pure come lo stolto, il poveretto, lo sfigato. Chi ha perso ogni velleità ha più dignità...ammette con onore il suo insuccesso e mentre lo deriderete vi si strozzerà il sorriso in gola quando lo vedrete togliersi le catene della schiavitù di convenienza che mostrate come medaglie in petto. No non mi telefonerò se non ne ho voglia e dormirò sul divano vestito guardando telefilm retrò.

...che il mio encefalo non vuole sforzarsi per tenermi presente a me stesso....vuole solo scorrere all'infinito.

 
 
 

S-VOLGIMENTO

OldBoy, dopo un tracollo psico-fisico che lo ha portato sull'orlo del precipizio, si risveglia accanto all'Alter-Ego Jack. Si rende conto di aver trascorso troppi anni nella sua dimora e ora cerca di affrancarsi dal comodo rifugio e provare a camminare lontano da lì. Nel suo viaggio incrocia casualmente un incontro di boxe (declamata) tra Vinicio Capossela e Cinasky, una donna in bianco che, senza proferir parola, gli consegna una pergmena vuota, una giovane bionda che, solo per una notte, lo inebria di baci e carezze. D'un tratto le "doppie ore" e i numeri gemelli entrano inesplicabilmente nella sua vita e, per carpirne il significato, OldBoy si tuffa nell' abisso delle idee ma, impossibilitato a raggiungere il fondo, rimane galleggiante sulla superficie. In attesa di una carezza e alla ricerca di un "disegno" che lo definisca in questo delirio di mondo a cui non sa sottrarsi, OldBoy prova a intuire il barlume di sè che possa dargli una nuova visione in "Controluna", un nuovo flusso di pensieri riassemblati in maniera inaspettata...e pare che per intraprendere questo viaggio nel flusso ci sia una balena arcobaleno che lo aspetti...

 

LE PARTI IN CAUSA

OldBoy

(L'uomo che cerca)

 

Jack

(L'altro-ego...che aspetta)

 

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