GattoNeronews
incontrarsi per una cena particolare, una cena al buio, dove si scoprono gusti e sapori senza farsi influenzare dalla vista
PRESENTAZIONE
Gatto che si muove con totale sicurezza anche nel buio, gatto che vede al buio.
Riduciamo le distanze. Al buio si può "vedere". Si vede con il sapore del gusto, con l'attenzione dell'udito, con la percezione del tatto, col profumo dell'olfatto.
Questo il progetto della Cena al Buio, un'esperienza-viaggio all'interno di un'oscurità dove si abbattono le barriere, un percorso al buio per esaltare sensi ed emozioni, una sfida per chiunque voglia provarci.
Ci si incontra in una saletta-aperitivo poco illuminata dove si ricevono le spiegazioni inerenti lo svolgimento della serata. Cellulari spenti, orologi fosforescenti disattivati, accendini ed altre fonti di luce dimenticati. Si viene poi accompagnati, a gruppi, da camerieri non vedenti, nella sala totalmente priva di luce e qui ha inizio la coinvolgente esperienza.
Post n°26 pubblicato il 09 Gennaio 2012 da maurizioadriano
Le feste son finite.... si ricomincia con le cene al buio. La prossima data: 13 gennaio 2012 solito posto: Trattoria Veneta ''al cervo'' Via Zambeccari - Vicenza solita ora: alle 20.00 Vi aspettiamo per una serata emozionante e indimenticabile!
MENU' non sveleremo il menù per il motivo che sarete voi a capire che cosa state gustando; Aperitivo al momento della prenotazione possono essere comunicate eventuali allergie. |
Post n°25 pubblicato il 15 Dicembre 2011 da maurizioadriano
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Post n°23 pubblicato il 17 Novembre 2011 da maurizioadriano
dalla cena al buio del 4 novembre 2011 |
Post n°22 pubblicato il 14 Ottobre 2011 da maurizioadriano
La prossima cena al buio sarà il 2 Dicembre Come al solito Alle ore 20.00 Presso la Trattoria Veneta ''al cervo'' Via Livio Zambeccari, 36 - Vicenza MENU' non sveleremo il menù per il motivo che sarete voi a capire che cosa state gustando; Aperitivo al momento della prenotazione possono essere comunicate eventuali allergie. |
Post n°21 pubblicato il 14 Ottobre 2011 da maurizioadriano
Alcuni commenti significativi scritti dagli stessi ospiti nel libro di presenza.
Stefano e Laura hanno festeggiato al buio il loro secondo anniversario di matrimonio ‘’al buio’’. Grazie di tutto.
Persone speciali!!! Che sanno trasmettere quello che di solito (noi) dimentichiamo!!! Mariflora
Ero un po’ diffidente! È invece da fare, si scopre sempre qualcosa di veramente bello! Antonietta
Grazie di cuore per avermi fatto comprendere l’immenso dono che abbiamo: la vista!
Complimenti per la serata. Ottima organizzazione, ottimo cibo e ottima compagnia. Bruno-Lucia
Mi avete fatto fare il viaggio del gusto Stefano-Francesco
Sensazioni nuove, ma soprattutto il buio ha illuminato i caratteri di ogni persona. Grazie Cristina-Enrico
Eravamo un po’ timorosi nell’affrontare questa strana esperienza, anche perché si sa…..il buio è una delle paure più grandi fin da bambini. Invece questa sera, il buio si è rivelato un grande alleato per rendere la serata più piacevole perché è stato il punto da cui partire, sia nella conoscenza, sia nella conversazione. Un sentito grazie a tutto lo staff e soprattutto ad adriano che ci ha permesso ad avvicinarci ad una realtà sconosciuta e a volte per noi imbarazzante, con simpatia, ‘’facilità’’, sincerità e serenità. Alex-Gloria
Sarà stato il buio a creare quest’atmosfera amichevole? Chi lo sa….però in questa occasione in cui tutto poteva risultare innaturale, mi sono ritrovata particolarmente rassicurata anche dalle voci di ‘’sconosciuti’’ che mi passavano l’acqua o il pane, che scherzavano con me sulle stesse difficoltà. Esperienza piacevole che riproporrei a molti altri. Laura
Davvero un bel modo per vedere e capire il mondo da una prospettiva diversa. Valentino
Una serata molto speciale con vicini di tavola simpaticissimi con cui abbiamo potuto condividere un’esperienza unica. Il buio aiuta anche la sensualità e aiuta a far cadere anche barriere psicologiche. Un grazie ad Adriano, gran cerimoniere di sala. Igor-Elena |
Post n°20 pubblicato il 03 Ottobre 2011 da maurizioadriano
Vi ricordo la prossima data della cena al buio 7 Ottobre alle ore 20.00 presso la Trattoria Veneta ''al cervo'' Via L. Zambeccari Vicenza Vi ricordo che potete segnalare al momento della prenotazione eventuali allergie e intolleranze alimentari. per informazioni e prenotazioni: VI ASPETTIAMO!!!!
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Post n°19 pubblicato il 16 Settembre 2011 da maurizioadriano
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Post n°18 pubblicato il 09 Settembre 2011 da maurizioadriano
Siamo tornati dalle vacanze e si riparte...... La prossima cena al buio sarà tra una settimana, il 23 settembre affrettatevi, ci sono ancora pochissimi posti! Come al solito Alle ore 20.00 Presso la Trattoria Veneta ''al cervo'' Via Livio Zambeccari, 36 - Vicenza MENU' non sveleremo il menù per il motivo che sarete voi a capire che cosa state gustando; Aperitivo al momento della prenotazione possono essere comunicate eventuali allergie. |
Post n°17 pubblicato il 03 Agosto 2011 da maurizioadriano
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Post n°16 pubblicato il 21 Giugno 2011 da maurizioadriano
Lettera di una partecipante alla cena al buio da il Giornale di Vicenza Lunedì 20 Giugno 2011 LETTERE, pagina 47 «La cena al buio Ci siamo mai chiesti cosa vuol dire provare a mangiare qualcosa senza l'ausilio della vista ma utilizzando tutti gli altri sensi? Magari in un ambiente completamente privo di luce. |
Post n°15 pubblicato il 15 Giugno 2011 da maurizioadriano
Vi voglio raccontare una mia esperienza. Ho partecipato alla “cena al buio”cena servita completamente al buio e gestita da camerieri non vedenti. Molto timore ed anche molta ansia. Ho aderito consapevole che avrei trovato qualche difficoltà però, “perché no?”, ho detto “ per una volta non muore nessuno” e così sono andata. L’attesa prima di entrare in sala ristorante è stata così e così. La mia fantasia mi portava in un castello incantato fatto di ragnatele e streghe,un castello tenebroso,non sapendo cosa trovavo dietro la tenda nera ( anche se conoscevo la sala). Sarà che io ho sempre avuto ed ancor ora ho paura dell’ignoto ,delle cose che non conosco. E questo timore mi ha creato difficoltà nel decidermi. Chiamano per nome, ci mettiamo a trenino e prendo per mano il cameriere non vedente. Entro ,tutto nero. E’ buio pesto, nero che più nero non si può. Fatto due passi mi sento avvolgere e stringere da questo manto buio come soffocassi, una sensazione stranissima. Mi sale la paura . Probabilmente Lorenzo “ il cameriere non vedente” sente i miei muscoli irrigidirsi e mi parla con voce tranquilla calma e questo mi rassicura. Devo dire che questo stato ansioso si dissolve subito sentendo la sicurezza di Lorenzo,(Lorenzo è il cameriere che ci ha preso per mano e accompagnato al tavolo e seguito per tutta la serata ). Seduta al tavolo mi sono ambientata subito . Come gestirsi per mangiare non è difficoltoso,pensavo e temevo trovare più difficoltà. Gli occhi cercano ombre e forme che non vedi. Sento il profumo di sugo e immagino che la cena è pronta. Sento il rumore del carrello avvicinarsi ,il cameriere mi posa una mano sulla spalla e depone il piatto sul tavolo,comincio a mangiare. Assaporo e gusto lentamente il cibo pensando e immaginando cosa può essere. Sento del riso..sento delle ciliegie…??? Ma?. Qualcuno versando da bere rovescia un bicchiere e si fanno quattro risate. A cena ultimata lo chef (sempre al buio) ci svela cosa abbiamo mangiato. Alcuni hanno indovinato”risotto al barolo con ciliegie”. Arrivati al dolce la cena è finita. Arriva l’organizzatrice con dei lumi e li posa sul tavolo. OOHHH!!! LA LUCE! il buio è finito “per noi” Devo dire che dopo la titubanza iniziale sono stata contenta di aver provato questa esperienza. Ringrazio il Signore che ci ha dato il dono della vista e devo aggiungere che “gli angeli del buio” (io li chiamo così) sono delle persone formidabili , sanno vivere in questa situazione e sono esempio di vita. GRAZIE! Maurizia 11/06/2011 OCCHI SENZA LUCE Occhi che non vedono Maurizia
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Post n°13 pubblicato il 12 Giugno 2011 da maurizioadriano
E’ una tiepida serata d’inizio giugno, l’ambiente d’altra epoca “dentro” il quale non posso rimanere indifferente è uno dei maggiori capolavori d’arte di tutti i tempi, il Teatro Olimpico di Vicenza. Mi siedo all’interno di questo maestoso e pregiatissimo simbolo d’architettura palladiana ed anche se non è la prima volta che l’ammiro, la mia emozione si rinnova, ritornano impetuose sensazioni di rinascimentali tempi, sculture, proscenio e quant’altro di fastosa bellezza fanno da splendida cornice al Concerto che tra breve inizierà. Si abbassano le luci all’ingresso in scena della violinista e solo allora mi rendo conto che il teatro è gremitissimo perché cala un assordante silenzio. Uno scrosciante applauso l’accoglie, subito dopo torna il silenzio, vibrano le corde del violino in un crescendo vertiginoso in perfetta sintonia con le corde dell’emozione, sia dell’artista che del pubblico. Gli illustri e austeri senatori e guerrieri che vollero questo luogo solenne sono presenti e sembrano vegliare sull’immortalità della musica, sorvegliano, attraverso il grande arco di trionfo i rilievi del mitico eroe dalle leggendarie fatiche. La bravissima violinista, Sonig Tchakerian esegue la partita in Re minore 1004 di J. S. Bach costituita da cinque “movimenti”:l’Allemanda, la Corrente, la Sarabanda, la Giga e la Ciaccona. Il linguaggio attraverso il quale si esprime un’opera d’arte musicale è abbastanza complicato, soprattutto per me che ho scarsissima competenza in materia ma, come ho appreso dall’amico Francesco (Ofonio), buon intenditore di musica classica, Bach non è di facile interpretazione. Io posso interpretare le sensazioni che la musica mi trasmette come un susseguirsi di cambiare di colore, oscillare nella forza e nei movimenti, accendersi ed espandersi nella durata. Al termine della prima parte dell’esecuzione, quella a luci accese, l’artista dà una breve spiegazione delle sue interpretazioni musicali soprattutto sul significato delle “danze”. Si sofferma particolarmente sull’ultima, la Ciaccona, scritta da Bach in memoria della moglie morta mentre lui era lontano, in viaggio. La Ciaccona è una danza di origine spagnola o latino-americana costituita da un “adagio” introduttivo con movimenti lenti seguito da una “fuga” vigorosa, un intermezzo tempo melodioso per terminare con un finale che esprime variazioni tra gioia e tristezza, malinconia e tenerezza. Insomma, un susseguirsi di momenti di quiete a momenti di drammaticità interiore. E la seconda parte, quella più attesa ha inizio: la ripetizione del Concerto nel buio più assoluto. Ora la vista non interferisce più e non distrae, l’udito ha per sè tutto l’insieme del palpitante e straordinario vibrar di corde. E’ totale godimento uditivo privo di attenzione estetica, ora un orecchio allenato ed attento può cogliere differenze esecutive ma anche chi, come me, ha poca conoscenza del bel suono vive profonde emozioni captando le differenze di tempi più o meno veloci, più o meno vibrati. Sebbene il buio sia totale ed assoluto chiudo gli occhi per “assaporare” meglio la potenza dello strumento e la bravura di chi lo suona. E proprio come in una “Cena al buio” dove, liberandomi dal condizionamento delle immagini mangio col gusto, così il “Concerto al buio” mi rivela che annullando il senso della vista dispongo della più completa concentrazione su ascolto e suono. Inutile dire il tripudio di applausi scrosciati al termine di questa straordinaria seconda esecuzione. La musica è qualcosa che nasce dal cuore di chi la crea ed arriva al cuore di chi l’ascolta passando attraverso emozioni e sensazioni create non sempre e non necessariamente dalla vista; questo è il mio pensiero ma anche ciò che molti amici, da me interrogati sulle prime loro impressioni, mi hanno riferito uscendo dal Teatro Olimpico. Grazie a chi mi ha dato la possibilità di vivere questa ennesima interessante esperienza all’interno del percorso “Vedere con i suoni”. Un particolare ringraziamento a Nadia e Betta da parte mia e degli amici presenti: Maurizia, Danilo, Miki (Michele)e Francesco (Ofonio). Francesca |
Post n°12 pubblicato il 07 Giugno 2011 da maurizioadriano
Il Comune di Chiampo, in provincia di Vicenza, nell’ambito di un progetto turistico-religioso-sociale, organizza una tre giorni di incontri e dibattiti, dal titolo IO COME TE, con l’intento di diffondere il più possibile un turismo accessibile a tutti. In modo particolare questo evento vuole promuovere i luoghi turistici della bellissima Valle del Chiampo facilitandone l’accesso anche a persone con disabilità visive e uditive.
Naturalmente sarà possibile partecipare anche soltanto a singoli eventi come la Cena al Buio; chi lo desidera, invece, potrà prenotare l’intero pacchetto. Per i costi e le modalità ci si può rivolgere al Comune di Chiampo (tel. 0444 – 475211) . Per la Cena al buio potete scrivere una e-mail a Nadia (nadianaia@yahoo.it). |
Post n°10 pubblicato il 29 Maggio 2011 da maurizioadriano
Il 29 Aprile si è svolta la “Cena al Buio” a conclusione del percorso dedicato al Master in Educazione Sensoriale curato da esperti di Slow Food. I partecipanti al Master che hanno condiviso anche la Cena al Buio hanno trovato l’esperienza molto interessante affermando che, ad un’iniziale dose di timore, data la particolarità della situazione, è subentrata una coinvolgente atmosfera di passione che ha sciolto ogni perplessità creando interesse ed emozioni. Gli stessi poi si sono complimentati con Nadia, Adriano e Maurizio i bravissimi animatori ed organizzatori della serata, nonché camerieri, per la loro abilità nel creare un clima di serenità tra i partecipanti, mettendoli a loro agio, trasmettendo le loro personali esperienze di vita quotidiana. Il 13 Maggio si è svolta la tradizionale “Cena al Buio” che ha cadenza mensile.
La prossima è fissata per il 18 Giugno e sarà l’ultima prima delle vacanze estive. Con questa vi saluteremo augurandovi buona estate e un arrivederci a settembre.
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Post n°9 pubblicato il 27 Aprile 2011 da maurizioadriano
"CENA AL BUIO" Risvegliare i sensi del gusto, dell'olfatto, del tatto, dell'udito. Giocare con le cose, distinguere oggetti comuni senza la vista, godere di sapori e profumi senza lasciarsi influenzare dagli stimoli visivi. Parlare col vicino senza i condizionamenti dell'immagine, dell'apparenza. Venerdì 13 Maggio 2011 Alle ore 20.00 Presso la Trattoria Veneta ''al cervo'' Via Livio Zambeccari, 36 - Vicenza Come si svolge: L'ambiente della sala, sarà completamente oscurato per l'occasione e verrete accompagnati in sala da personale privo della vista. Si chiederà di spegnere il cellulare e di fare a meno degli orologi da polso con lucette luminose. Entrerete a piccoli gruppi tenendovi per mano o con il classico ''trenino''. Se qualcuno non ce la fa e vuole uscire (vi assicuriamo che nessuno mai è uscito preso dal panico) basta far presente il disagio e una guida (cameriere) ti accompagnerà all'esterno della sala. Una delle regole fondamentali: nessuno usi l'accendino ma chieda aiuto. Per tutta la sera si può contare sulla presenza discreta e rasserenante dei camerieri che vi accompagneranno, vi insegneranno a riconoscere gli oggetti sulla tavola e vi daranno utili suggerimenti. MENU' non sveleremo il menù per il motivo che sarete voi a capire che cosa state gustando; al momento della prenotazione possono essere comunicate eventuali allergie. Aperitivo
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Post n°8 pubblicato il 18 Aprile 2011 da maurizioadriano
Nell’ambito del programma della XX edizione, il festival “Settimane Musicali al Teatro Olimpico” di Vicenza propone un concerto con una modalità inconsueta e di notevole interesse. Mercoledì 1 giugno 2011 alle ore 21.00 la violinista Sonig Tchakerian suonerà la Partita in re minore BWV 1004 di J. S. Bach per violino solo in un Teatro Olimpico completamente al buio. Si calcola che oltre dieci milioni di byte giungano ogni second...o dal mondo esterno al nostro cervello, prevalentemente attraverso il senso della vista, obbligandolo all’elaborazione di una massa enorme di dati. Il buio totale libera dal condizionamento delle immagini e permette una concentrazione assoluta sul suono e sull’ascolto. L’idea è quella di cercare di annullare il senso della vista per accedere a una comprensione dei fenomeni diversa e più profonda, il pittore Paul Gauguin diceva di chiudere gli occhi per vedere meglio. Per rendere ancora più significativa questa esperienza, la Partita in re minore sarà eseguita una prima volta con le normali luci da concerto e successivamente al buio. Tra le due esecuzioni la violinista Sonig Tchakerian – che è anche collaboratore artistico del festival per la musica da camera - presenterà al pubblico l’opera eseguita di J. S. Bach. Il concerto vuole essere anche l’occasione per una riflessione sulla condizione dei non vedenti e sui limiti e i vincoli che gli organi sensoriali impongono alla natura umana. Per approfondire tali aspetti e per preparare il pubblico al concerto, nella sala dell’Odèo del Teatro Olimpico la sera del concerto alle ore 19.30 avrà luogo la conferenza “Vedere con i suoni”. I relatori saranno Giuseppe Nicotra e Antonio Quatraro, quest’ultimo presidente dell'Unione italiana ciechi di Firenze ed entrambi autori di numerosi studi sul tema della musica per i non vedenti.
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Post n°7 pubblicato il 11 Aprile 2011 da maurizioadriano
Alla Trattoria Veneta, per l’ennesima “Cena al buio” arriviamo a gruppi, coppie e anche singoli. Quando tutti i commensali prenotati sono presenti veniamo introdotti in una saletta illuminata da candele e ci viene offerto l’aperitivo. Questo è l’inizio della serata che favorisce la complicità e la convivialità di tutti contribuendo a stemperare le inevitabili tensioni che ciascuno, più o meno si portava dentro. E’ ora di entrare in sala; a gruppi di due a due veniamo accompagnati da Adriano e Maurizio, nostri angeli custodi e camerieri per tutta la serata. La sala è rigorosamente al buio, l’impatto iniziale è di leggero turbamento che sfocia, a volte, in vero e proprio disagio ma gli angeli rassicurano più della vista e ci sentiamo tutti protetti ed al sicuro. E’ l’inizio di una presa di coscienza dei nostri limiti e dell’inconfutabile realtà che i disabili siamo noi ma anche della scoperta delle nostre risorse dove sensazioni ed emozioni condiranno questa particolare serata. Ora siamo tutti seduti, e, nell’attesa delle portate inizia il dialogo al buio e qui decade lo “strapotere” della vista perché si dà parola agli aspetti sonori, tattili ed olfattivi dell’esperienza. Scopriamo che, pur avendo cinque sensi tendiamo ad usarne appieno solo uno: la vista. In questa insolita realtà invece, tutti “guardano” non con gli occhi ma col tatto, l’olfatto, l’udito. Le mani si protendono a studiare ciò che sta sul tavolo di fronte a noi, si incrociano con quelle del vicino e l’atmosfera diventa di totale condivisione. Il controllo della vista non può agire e capita di parlare con sconosciuti andando al cuore degli argomenti senza etichette e formalità. Arrivano le portate e, considerato che il menù è rigorosamente “a sorpresa” diventa d’obbligo potenziare i sensi di gusto e olfatto per scoprirne gli ingredienti, assaporandone pienamente gusto e profumi senza i condizionamenti dell’immagine e dell’apparenza. Ci rendiamo conto di aver quasi sempre mangiato con gli occhi, quasi mai col gusto. Riscopriamo il valore dell’ascoltare, il piacere del gustare, la naturale consuetudine di toccare le mani del vicino per scambiarci pane, acqua, vino. Il menù è ottimo e facciamo a gara per indovinare, attraverso gusto, olfatto e anche tatto i vari ingredienti che lo compongono. Purtroppo, in certi momenti, la goliardia ed il chiasso raggiungono livelli quasi insopportabili ma ci pensano i nostri angeli-camerieri a riportare ordine e far abbassare i toni. Ci spiegano, Adriano e Maurizio che anche l’alzare la voce al buio diventa per noi vedenti, un’esigenza incontrollabile derivante dalla convinzione che, con toni di voce bassa nessuno ci udirebbe. Al termine della cena, completamente rilassati e abbondantemente sazi, si apre un interessante dibattito con Maurizio e Adriano che hanno fatto considerazioni e riflessioni molto profonde rispondendo ad alcune nostre domande. L’ultima considerazione è che abbiamo toccato con mano una particolare realtà, quella dell’assenza di luce, realtà nella quale i non vedenti vivono la loro quotidianità e questo induce a riflettere molto. Un saluto a tutti e alla prossima cena (perchè l'esperienza è senz'altro da ripetere). francesca |
Post n°6 pubblicato il 04 Aprile 2011 da maurizioadriano
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Post n°5 pubblicato il 10 Marzo 2011 da maurizioadriano
Visto il grande successo delle scorse serate, anche per il mese di aprile proponiamo un'altra serata al buio con Maurizio e Adriano che vi spiegheranno i loro segreti nel buio quotidiano. Se non avete ancora provato l'esperienza di una cena al buio, è arrivato per voi il momento! Presso la Trattoria Veneta ''al Cervo'' Via Livio Zambeccari, 36 - Vicenza Risvegliare i sensi del gusto, dell'olfatto, del tatto, dell'udito. Giocare con le cose, distinguere oggetti comuni senza la vista, godere di sapori e profumi senza lasciarsi influenzare dagli stimoli visivi. Parlare col vicino senza i condizionamenti dell'immagine, dell'apparenza. Come si svolge: L'ambiente della sala, sarà completamente oscurato per l'occasione e verrete accompagnati in sala da personale privo della vista. Si chiederà di spegnere il cellulare e di fare a meno degli orologi da polso con lucette luminose. Entrerete a piccoli gruppi tenendovi per mano o con il classico ''trenino''. Se qualcuno non ce la fa e vuole uscire (vi assicuriamo che nessuno mai è uscito preso dal panico) basta far presente il disagio e una guida (cameriere) ti accompagnerà all'esterno della sala. Una delle regole fondamentali: nessuno usi l'accendino ma chieda aiuto. Per tutta la sera si può contare sulla presenza discreta e rasserenante dei camerieri che vi accompagneranno, vi insegneranno a riconoscere gli oggetti sulla tavola e vi daranno utili suggerimenti. MENU' non sveleremo il menù per il motivo che sarete voi a capire che cosa state gustando; al momento della prenotazione possono essere comunicate eventuali allergie. Aperitivo
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Post n°4 pubblicato il 10 Marzo 2011 da maurizioadriano
Cena al buio del 4 dicembre 2009 Dolores: ero un po’ preoccupata ma tutto è andato bene. Mi sono rilassata e ho assaporato questa esperienza Adriana: avrei voluto scappare…..ma avrei perso una bella esperienza
Francesca: grazie Nadia per avermi permesso di partecipare e conoscere questo mondo…..esperienza da ripetere
Cena al buio del 18 maggio 2010 Elisabetta e Giancarlo: un’esperienza indimenticabile Lettera di un partecipante al Giornale di Vicenza: ‘’CENA AL BUIO ESPERIENZA DA RIPETERE’’ Ho partecipato ad una cena al buio. Quando mi è stata proposta pensavo che sarebbe stata una esperienza curiosa. Volevo provare, da fortunato vedente, una situazione che per altri invece è una amara costrizione. Dal parcheggio, al ristorante, siamo stati accompagnati bendati. Ci siamo resi conto subito della difficoltà, ma la fiducia nei nostri accompagnatori ci ha aiutato moltissimo. Al ristorante siamo stati accolti in una saletta dove in un buio non ancora totale ci è stato proposto l’aperitivo. Questo per abituarci con gradualità. Poi nella sala, completamente oscurata, è iniziato lo stimolante percorso alla scoperta del cibo, dei sapori e di noi stessi. Siamo stati molto rumorosi, in alcuni momenti certe risate sono sembrate un po’ fuori luogo. Ripensandoci era sicuramente un modo per esorcizzare il disagio. E’ veramente brutto non vedere. Noi sapevamo che, finita la serata, sarebbe tutto tornato come prima ma che, per chi ci ha servito in tavola (i camerieri erano ciechi) le cose non sarebbero cambiate. Beh, sicuramente una esperienza da rifare. Rienzo Lucia e Chiara : grazie per avermi regalato nuove e incredibili sensazioni di libertà
Cena al buio del 24 settembre 2010 Anonimo: il buio è la luce dei puri Giusy: quando mi hanno invitata a questa cena, sicuramente ero un po’ scettica, nel senso che non credevo di poter restare 2-3 ore al buio, visto che soffro di claustrofobia. E’ stata una sfida con me stessa ma devo soprattutto ringraziare Maurizio. Quando lui mi ha preso per mano, al buio, per accompagnarmi al tavolo, mi sono sentita al sicuro anche se non vedevo nulla. Sono riuscita a portare a termine la serata, una bela serata. Grazie!!! Claudio e Cecilia: Grazie Adriano, grazie Maurizio che ci avete donato questo sfizio di capire questa volta che la bellezza della vita va sempre colta che tu sia orbo o vedente l’importante è stare con questa bella gente! Un abbraccio
Cena al buio del 6 novembre 2010 Sonia – Michela: per una volta nei panni di altri….grazie di cuore Francesca: E’ la terza volta che partecipo ed aumenta sempre più l’entusiasmo e l’emozione. Il piacere di partecipare alla prossima e l’attesa sono stimolanti, non fermatevi MAI!!! Luisa: un momento di profonda serenità e pace che mi ha permesso di assaporare gli altri sensi che sapevo di avere ma che non avevo ancora scoperto del tutto. Grazie a Voi per questa nuova esperienza di vita. Con affetto Patrizia – Ulisse: Un ringraziamento di cuore per un’esperienza ricca di sensazioni insperate e per l’opportunità che ci avete regalato permettendoci di accostarci al mondo dei non vedenti. Con simpatia e riconoscenza Miky: strabiliato nel buio Vedo col pensiero Stelle lucenti. Voci di gente che Conquista la mia anima. Fermo in questa atmosfera fantastica Rivedo la luce Ma tornerei indietro In quel mondo Di non vedenti. Silvia: grazie per la bella esperienza. Sembra un paradosso ma mi ha aperto gli occhi in questo nuovo mondo. Tutti dovrebbero provare a ‘’tuffarsi’’ in questo mondo purtroppo oscuro ai più, affinchè capiscano le limitazioni e le difficoltà che si possono incontrare.
Cena al buio del 4 marzo 2011 Nicola: mi sento quasi a casa! Lucia: questa sera la creatura che porto in grembo si è mossa per la prima volta……ANCHE LEI ERA EMOZIONATA! Andrea – Alessandra: una splendida serata che ha portato allegria e riflessione. Una esperienza da ripetere. Grazie di cuore per avermi invitato. Baci. Lilia – Daniele: l’essenziale è invisibile agli occhi Roberta – Roberto – Willy – Claudia: Esperienza sensoriale molto curiosa. Apre un mondo ‘’buio’’. Fa sentire diversamente abile chi non lo è canonicamente parlando. Utile per crescere, nella vita di ogni giorno. Grazie di cuore.
Matteo: la cosa che mi ha colpito di più al tavolo, è stata la comunicazione, diversa, forse un po’ accesa con toni/volumi ma soprattutto più vera, SENZA PREGIUDIZI!!! L’ho vissuta come una serata di speranza in questo senso!!! PS: MAGNA’ BEN PS2: GRANDISSIME PERSONE ADRIANO E MAURIZIO |
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