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Il Massacro del Sand Creek

Post n°80 pubblicato il 28 Novembre 2007 da hunkapi_genova
 

di John E. Lewis - Da tempo si diceva che la zona intorno al Pike’s Peak, nel Colorado, fosse ricca d’oro, finché nel 1858 un gruppetto di cercatori azzeccò il bersaglio. Si sparse il grido «oro nel Colorado!», e colonne di frenetici cercatori si mossero con i loro carri sui quali spiccava lo slogan provocatorio «Pike’s Peak o rovina!»... Continua a leggere cliccando qui

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Commenti al Post:
tanka_si
tanka_si il 28/11/07 alle 23:07 via WEB
Da una tradizione orale Cheyenne: Appena vide arrivare i soldati, la mattina presto, Pentola Nera li chiamò per provare a parlare con loro, e issò la bandiera americana su un palo e la sventolò sperando che i soldati si fermassero. ma essi non lo fecero. I soldati caricarono e cominciarono a sparare, ai guerrieri come alle donne e ai più piccoli. Non risparmiarono nessuno, e dopo fecero a pezzi e scotennarono i morti. Lo vennero a sapere tutte le tribù. Coperta Grigia raccontò poi come uno di quelli avesse preso tre bambini e li avesse portati davanti ad alcuni ufficiali, il più grande aveva otto anni e il più piccolo quattro o cinque, e un tenente disse: Gli ordini sono di uccidere adulti e bambini Ne uccise uno sparandogli alla testa con la pistola, poi passò agli altri due, benchè piangessero e chiedessero pietà. Coperta Grigia disse che il suo stesso bambino scappò dal un tepee strillando, e che un soldato prese la mira e lo abbattè al secondo colpo. Il vecchio Tre Dita allora era appena un ragazzino e sua madre, con il figlio appena nato sul dorso, gli aveva afferrato la mano e si era messa a correre per raggiungere il torrente. I soldati presero a sparare su di lei e uno la colpì sulal spalla, ma lei si nascose e sotto un argine in un posto sicuro. Poi si tolse il piccolo dalla schiena, ma era morto trapassato dalla pallottola. Intanto veniva ucciso anche suo marito. In seguito visse per molti anni con i Cheyenne del nord, e non smise mai di raccontarlo. Un'altra donna, moglie di Orso nero, aveva una cicatrice nel punto dove esra stata colpita, motivo per cui la chiamarono Un Solo Occhio Viene Insieme. Raccontava cose terribili di soldati che uccidevano bambini e portavano via le donne per violentarle. Molte di loro poi erano state uccise,ma qualcuna era sopravvissuta per raccontarlo
(dal libro "La terra Piangerà" di James Wilson)
 
bimbayoko
bimbayoko il 02/12/07 alle 06:47 via WEB
Robert Bent, che si trovava a cavallo suo malgrado con il colonnello Chivington, disse che, quando giunsero in vista al campo, vide "sventolare la bandiera americana e udii Pentola Nera che diceva agli indiani di stare intorno alla bandiera e lì si accalcarono disordinatamente: uomini, donne e bambini. Questo accadde quando eravamo a meno dì 50 metri dagli indiani. Vidi anche sventolare una bandiera bianca. Queste bandiere erano in una posizione così in vista che essi devono averle viste. Quando le truppe spararono, gli indiani scapparono, alcuni uomini corsero nelle loro tende, forse a prendere le armi... Penso che vi fossero seicento indiani in tutto. Ritengo che vi fossero trentacinque guerrieri e alcuni vecchi, circa sessanta in tutto... il resto degli uomini era lontano dal campo, a caccia... Dopo l'inizio della sparatoria i guerrieri misero insieme le donne e i bambini e li circondarono per proteggerli. Vidi cinque squaws nascoste dietro un cumulo di sabbia. Quando le truppe avanzarono verso di loro, scapparono fuori e mostrarono le loro persone perché i soldati capissero che erano squaws e chiesero pietà, ma i soldati le fucilarono tutte. Vidi una squaw a terra con un gamba colpita da un proiettile; un soldato le si avvicinò con la sciabola sguainata; quando la donna alzò un braccio per proteggersi, egli la colpì, spezzandoglielo; la squaw si rotolò per terra e quando alzò l'altro braccio, il soldato la colpì nuovamente e le spezzò anche quello. Poi la abbandonò senza ucciderla. Sembrava una carneficina indiscriminata di uomini, donne e bambini. Vi erano circa trenta o quaranta squaws che si erano messe al riparo in un anfratto; mandarono fuori una bambina di sei anni con una bandiera bianca attaccata a un bastoncino; riuscì a fare solo pochi passi e cadde fulminata da una fucilata. Tutte le squaws rifugiatesi in quell'anfratto furono poi uccise, come anche quattro o cinque indiani che si trovavano fuori. Le squaws non opposero resistenza. Tutti i morti che vidi erano scotennati. Scorsi una squaw sventrata con un feto, credo, accanto. Il capitano Soule mi confermò la cosa. Vidi il corpo di Antilope Bianca privo degli organi sessuali e udii un soldato dire che voleva farne una borsa per il tabacco. Vidi un squaws i cui organi genitali erano stati tagliati... Vidi una bambina di circa cinque anni che si era nascosta nella sabbia; due soldati la scoprirono, estrassero le pistole e le spararono e poi la tirarono fuori dalla sabbia trascinandola per un braccio. Vidi un certo numero di neonati uccisi con le loro madri. " (In un discorso pubblico fatto a Denver non molto tempo prima di questo massacro, il colonnello Chivington sostenne che bisognava uccidere e scotennare tutti gli indiani, anche i neonati. "Le uova di pidocchio fanno i pidocchi" dichiarò.) La descrizione di Robert Bent delle atrocità dei soldati fu confermata dal tenente James Connor: "Tornato sul campo di battaglia il giorno dopo non vidi un solo corpo di uomo, donna o bambino a cui non fosse stato tolto lo scalpo, e in molti casi i cadaveri erano mutilati in modo orrendo: organi sessuali tagliati, ecc. a uomini, donne e bambini; udii un uomo dire che aveva tagliato gli organi sessuali di una donna e li aveva appesi a un bastoncino; sentii un altro dire che aveva tagliato le dita di un indiano per impossessarsi degli anelli che aveva sulla mano; per quanto io ne sappia John M. Chivington era a conoscenza di tutte le atrocità che furono commesse e non mi risulta che egli abbia fatto nulla per impedirle; ho saputo di un bambino di pochi mesi gettato nella cassetta del fieno di un carro e dopo un lungo tratto di strada abbandonato per terra a morire; ho anche sentito dire che molti uomini hanno tagliato gli organi genitali ad alcune donne e li hanno stesi sugli arcioni e li hanno messi sui cappelli mentre cavalcavano in fila." Un reggimento addestrato e ben disciplinato avrebbe potuto certamente distruggere quasi tutti gli indiani indifesi che si trovavano sul Sand Creek. La mancanza di disciplina, unita alle abbondanti bevute di whisky durante la cavalcata notturna, alla codardia e alla scarsa precisione di tiro delle truppe del Colorado, resero possibile la fuga a molti indiani. Un certo numero di Cheyenne scavò trincee sotto gli alti argini del torrente in secca e resistette fino a quando scese la notte. Altri fuggirono da soli o a piccoli gruppi attraverso la pianura. Quando cessò la sparatoria erano morti 105 donne e bambini indiani e 28 uomini. Nel suo rapporto ufficiale, Chivington parlò di quattro o cinquecento guerrieri uccisi. Egli aveva perso 9 uomini, e aveva avuto 38 feriti; molti erano vittime del fuoco disordinato dei soldati che si sparavano addosso l'un l'altro. Fra i capi uccisi vi erano Antilope Bianca, Occhio Solo e Copricapo di Guerra. Pentola Nera riuscì miracolosamente a trovare scampo su un burrone, ma sua moglie fu gravemente ferita. Mano Sinistra, sebbene colpito da una pallottola, riuscì ugualmente a salvarsi. Quando scese la notte i sopravvissuti strisciarono fuori dalle buche. Faceva molto freddo e il sangue si era congelato sulle loro ferite, ma non osarono accendere i fuochi. L'unico pensiero che avevano in mente era di fuggire a est verso lo Smoky Hill e cercare di raggiungere i loro guerrieri. "Fu una marcia terribile," ricordò George Bent "la maggior parte di noi procedeva a piedi, senza cibo, con pochi indumenti, impacciata dalle donne e dai bambini." Per 80 chilometri sopportarono il gelo dei venti, la fame e i dolori delle ferite, ma alla fine raggiunsero il campo di caccia. "Come arrivammo nel campo vi fu una scena terribile. Tutti piangevano, persino i guerrieri, le donne e i bambini strillavano e gemevano. Quasi tutti i presenti avevano perso qualche parente o amico e molti di loro sconvolti dal dolore si sfregiavano coi coltelli finché il sangue usciva a fiotti." Si era in gennaio, la Luna del Grande Freddo, quando gli indiani delle Pianure tradizionalmente tengono accesi i fuochi nelle loro tende, raccontano storie per passare le lunghe serate e si alzano tardi alla mattina. Ma quello era un brutto momento e come la notizia del massacro di Sand Creek si sparse nelle pianure, i Cheyenne, gli Arapaho e i Sioux mandarono staffette avanti e indietro con messaggi che invitavano tutti gli indiani a unirsi in una guerra di vendetta contro i bianchi assassini.
 
ninograg1
ninograg1 il 12/12/07 alle 22:08 via WEB
avevate notato che sia sul mio blog che su quello di tonidany ne parlavamo?
 
 
hunkapi_genova
hunkapi_genova il 12/12/07 alle 23:00 via WEB
io l'ho letto, molto ben approfondito sopratutto con la scelta dei link, la canzone di De Andrè poi nn ha bisogno di commenti. Hai visto la notizia di Survival? Cosa ne pensi?
 
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