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Death Valley

Post n°156 pubblicato il 17 Marzo 2008 da hunkapi_genova

La Valle della Morte (Death Valley) è una criptodepressione che fa parte del Grande Bacino (Great Basin) e si estende longitudinalmente da Nord a Sud, fra Sierra Nevada in California ad Ovest e Stato del Nevada ad Est.
la valle è lunga 225 chilometri e larga in media 40 chilometri.
il parco è lungo circa 150 chilometri e penetra a Nord per un breve tratto in Nevada.
il parco è delimitato a meridione dal Owlshead Mountain (montagna testa di gufi), che è separato dalle Black Mountains (montagne nere) per mezzo del Jubilee Pass (passo del giubileo), porta d'ingresso Sud del parco.
il limite settentrionale del parco è vicino allo Scotty's Castle (castello di Scotty), porta d'ingresso Nord del parco.
verso Ovest il parco è delimitato dal Panamint Range che è formato verso Nord dal Cottonwood Mountains che si continuano verso Sud nel Panamint Mountains.  
Jubilee Pass porta di ingresso da Sudverso Est il parco è delimitato dall' Amargosa Range che comprende verso Nord le Grapevine Mountains, che si continuano verso Sud nelle Funeral Mountains e nei due gruppi affiancati del Greenwater Range e delle Black Mountains.
Il bacino è sprofondato di 86 metri sotto il livello del mare. Il punto più basso si trova a Badwater (acqua cattiva).
Badwater è dominato verso Est dai calanchi delle Black Mountains, proprio nel punto dove si trova Dante's View e verso Ovest si distende la salina, chiamata Devil Golf Course e si vede all'orizzonte Telescope Peak alto 3.300 metri.
Ha i seguenti accessi:
da Sud, dalla statale 15 che unisce Los Angeles con Las Vegas, a Baker si gira verso Nord e sulla strada 127 che porta al paese di Shoshone (nome proprio di tribù nativa), dove si imbocca verso Ovest la strada 178 che porta al Jubilee Pass.
da Est, da Las Vegas, sulla strada 95 che va verso Reno si gira verso Ovest per la Death Valley Junction e poi si continua sulla stradad 190 per Furnace Creek.
da Est, provenendo da Reno verso Las Vegas sulla strada 95, all'altezza di Beatty, si gira verso Ovest per Stovepipe Wells. Questo è lo storico ingresso che usavano i convogli dei coloni, per attraversare la valle e si chiama Hell's Gate (Cancello dell'Inferno).
da Nord, provenendo da Reno sulla strada 95 per Las Vegas, si imbocca la strada che porta allo Scotty's Castle e si scende verso Sud a Furnace Creek.
da Ovest, sulla direzione da Reno a Los Angeles, si imbocca da Olancha verso Est la strada 190 che da Panamint Springs attraverso Emigrant Canyon, porta a Stovepipe Wells.
da Ovest, sulla direzione da Reno a Los Angeles, si imbocca da Ridgecrest verso Est la strada 178, che porta da Trona, da Wildrose, attraverso Emigrant Canyon, a Stovepipe Wells.
Le rocce più vecchie si sono formate circa 1,8 miliardi anni fa e hanno subito talmente tanti cambiamenti che sono quasi illeggibili. Le rocce che datano circa 500 milioni di anni fa trovate nel Panamint e nelle Funeral Mountains, sono fatte di arenaria ed il calcare indica che il luogo era un mare caldo e poco profondo, che si trovava all'Equatore, durante la maggior parte dell'era paleozoica (570-250 milioni anni fa).
Col passar del tempo il mare ha cominciato a retrocedere lentamente verso Ovest mentre la terra è stata spinta verso l'alto e verso Nord. Questo spinta era dovuta ai movimenti di subduzione, quelli del magma lontano sotto la superficie della terra. Gli scienziati hanno scoperto che la crosta terrestre si compone di serie di sezioni collegate, o piastre. Dato che la Valle della Morte si trova in una zona adiacente al contorno che separa due di queste piastre, mentre le piastre si muovevano lentamente una contro l'altra, le forze di compressione hanno piegato gradualmente, deformato e fratturato la sottile crosta. Questa deformazione diffusa della roccia ed innalzamento si sono presentati durante la maggior parte dell'era mesozoica (250-70 milioni anni fa). I periodi attivi della costruzione della montagna si sono alternati con periodi calmi in cui le forze di erosione lavoravano per rompere sotto quello che le montagne che avevano formato.
La fase successiva di sviluppo della Valle della Morte è stata soprattutto influenzata dall'attività vulcanica che si è svolta in gran parte del Periodo Terziario (70-3 milioni di anni fa). Poiché l'elevazione della montagna ha aumentato la superficie terrestre, la crosta è diventata fragile. Il magma caldo e fuso sotto la superficie è scaturito in alto ed ha eruttato in questi punti deboli. I getti vulcanici sono comparsi prima a Nord-Est, nel Nevada ed hanno ricoperto la regione della Valle della Morte con strati numerosi di cenere e lapilli.
La topografia a quel tempo consisteva di basse colline rotolanti, di cui ne è rimasta una e si chiama Shireline Butte, a Sud nella valle. Col tempo, il centro di attività vulcanica si è mosso progressivamente verso Ovest, finché ha prodotto una catena di vulcani che corrono da Furnace Creek verso Shoshone, oggi rappresentati dalle Black Mountais. I risultati secondari delle eruzioni di lapilli e cenere danno i vividi colori dell'Artist's Palette (tavolozza dell'artista) e dei giacimenti minerari del famoso borace (borato di sodio) della Valle di Morte.
Zabriskie Point, badlands (terre cattive) all'albaDieci milioni di anni fa si sono formate le rocce colorate intorno a Zabriskie Point (punto di Zabriskie).
Circa tre milioni di anni fa, le dinamiche del movimento della crosta terrestre sono cambiate e la Valle della Morte ha cominciato a formarsi propriamente. Attualmente, le forze di compressione sono state sostituite da forze di estensione. Questa "spinta laterale" della crosta terrestre ha permesso che i grandi blocchi di terra scorressero lentamente uno dopo l'altro lungo i bordi, formando valli e montagne. Il bacino di Badwater, il bacino di sale della Valle della Morte e la catena montuosa del Panamint contengono un blocco, come unità strutturale, che sta ruotando verso Est. Il pavimento della valle sta slittando costantemente verso il basso, abbassandosi lungo la linea che si trova alla base delle Black Mountains. Questa caduta sta continuando ancor oggi. La prova di ciò può essere vista nelle scarpate fresche esposte vicino a Badwater.
La Valle della Morte, oltre ai mutamenti strutturali, è stata sottoposta a cambiamenti climatici importanti, durante gli ultimi tre milioni di anni. Durante l'ultima Era Glaciale principale dell'America settentrionale, la valle faceva parte di un sistema di grandi laghi. I laghi scomparsero circa 10.000 anni fa, quando il clima si riscaldò. L'Era Glaciale più corta, circa 2.000 anni fa, ha provocato di nuovo, un più piccolo sistema lacustre, però quando il clima si è scaldato di nuovo, questa acqua è evaporata e sono rimasti gli ampi campi di giacimenti di sale, cloruro di sodio (NaCl).
Il lago che si estendeva nella Valle della Morte è stato chiamato Manly Lake (Lago di Manly) e faceva parte di un bacino acquifero, collegato al Fiume Colorado. Attualmente non è più collegato al Fiume Colorado ma riceve acqua dall'Amargosa River; quest'acqua va a finire in un'enorme fossa che si trova sotto alla superficie della Valle della Morte, formando una delle raccolte d'acqua sotterranea più vasta del mondo e della quale Badwater è un piccolo affioramento.
Esistono segni recenti di attività vulcanica nella parte Nord della Valle della Morte al cratere di Ubehebe. I crateri si sono formati soltanto circa 2.000 anni fa, causati dalle esplosioni violente di vapore, quando materiale fuso caldo è venuto a contattato con l'acqua freatica. Queste grandi depressioni indicano che non tutto è calmo sotto la superficie della terra.
Si trovano gli insediamenti di almeno quattro culture di Nativi Americani che sono vissuti qui in epoche differenti da 9.000 anni fa fino a 1.000 e al presente:
dal 7000 a.C. Nevares Spring Cultures fu il primo gruppo umano che visse qui quando il fondo della valle era coperto per tutta la sua lunghezza di 145 chilometri (90 miglia) dal Manly Lake e gli animali selvatici e la vegetazione erano abbondanti;
dal 3000 a.C. all'anno 1, Mesquite Flat Culture;
dal 900 al 1100 dopo Cristo, Saratoga Springs Culture;
dal 1100 ad oggi, Shoshonean Culture della Valle della Morte.
Attualmente solo pochi discendenti dei Timbisha, i nativi del Panamint vivono ancora in questa zona. Di quel lago rimangono le tracce dei livelli nelle rocce circostanti e il misero affioramento d'acqua salata a Badwater.
Nel XVIII secolo, all'epoca del Far West, malgrado il clima asciutto, il territorio arido e desertico, le temperature estive più calde della Terra, i coloni americani trovarono questo territorio abitato da Nativi Americani, che si chiamavano Timbisha (popolo della valle) e furono ricristianizzati Shoshoni e dai Paiute.
Nel 1849 la corsa all'oro (Gold rush), scatenò l'ingordigia spingendo la povera gente verso sacrifici inauditi nella speranza di arricchire, trovando qualche chilo di pepite d'oro. Nacquero delle leggende su favolose miniere perdute sulle montagne del Panamint come Lost Gunsight Mine, Lost Breyfogle Mine, Goller's Gold Nuggets, Wire Gold of the Panamints e perfino su un tesoro sotterrato! Migliaia di persone si sparsero sui monti rivoltando ogni pietra e poi se ne andarono, alcuni invece come Shorty Harris, Pete Aguereberry, John Lemoigne rimasero e spesero la vita inseguendo queste chimere.
Nel 1849 a Dicembre, al confine della California, un centinaio di cercatori d'oro disinformati e senza mappa, con le loro famiglie, cercando la via verso la California, procedevano in gruppi sparsi sull'orlo orientale del pavimento salato della Valle della Morte. Uomini, donne e bambini guardavano fisso le montagne torreggianti del Panamint che ostruivano la via del ritorno. Vedevano Telescope Peak (pizzo del telescopio) a poche miglia ma non riuscivano ad uscire dai calanchi dei canaloni. Passarono un mese di spaventose privazioni sul fondo della valle e una persona anziana, già ammalata, morì. Prima di arrivare ad uscire fuori dalla valle, per sopravvivere mangiarono i loro buoi rinsecchiti, bruciando e abbandonando i carri, nei pressi dell'attuale Stovepipe Wells. La loro storia venne raccontata da William Lewis Manly, nell'autobiografia intitolata Death Valley in '49. La loro sofferenza divenne una leggenda che ha dato il nome alla valle.
Negli anni dal 1850 al 1900, durante il periodo della corsa all'Ovest (Far West), la Valle della Morte veniva attraversata dai pionieri con le carovane, nel suo punto più stretto che è di circa 30 chilometri.
Historic Stovepipe Well, tutto ciò che è rimastoPartivano da Betty, entravano da Hells Gate, percorrevano il Mud Canyon, arrivavano a Historic Stovepipe Well ed uscivano ad Emigrant, però la maggior parte dei capi carovana preferiva passare intorno. Di questo attraversamento si vedono ancora oggi, le tracce infossate delle ruote dei carri, nei dintorni di Historic Stovepipe Well.
Nel 1873 Panamint City fu la Tombstone della Valle della Morte. Fondata da fuorilegge, trovarono un ricco deposito d'argento e iniziò la corsa. Due anni dopo contava 2.000 persone, molti fuorilegge, tanto che la (EN) Wells Fargo rifiutò il trasporto dell'argento estratto. Quando finì, se ne andarono tutti e Panamint City divenne una ghost town (città fantasma).
Nel 1881 Aaron Winters scoprì i giacimenti di borace e vendette i diritti a William Coleman per 20.000 dollari che l'anno successivo costituì la Harmony Borax Works. Nello stesso anno la società mineraria Pacific Coast Borax Company (società di borace della costa del Pacifico) incominciò ad estrarre il borace, portando nella Valle della Morte molta gente. Sono di questo periodo i viaggi e le avventure della speciale carovana formata da due carri enormi e dalla cisterna dell'acqua trainati in blocco da 20 muli, chiamata Twenty Mule Team Wagon (carro della squadra di venti muli), che univa la miniera di Harmony Borax Work con la ferrovia di Mojave distante 265 chilometri. Le dimensioni del carro sono uniche, 5 metri di lunghezza, 1,2 metri di larghezza, 1,8 metri di altezza del contenitore, sospeso su ruote enormi che lo alzavano di altri 2 metri e pesava 3.500 chilogrammi. Questo carro conteneva 10 tonnellate di minerale. Mentre la cisterna era da 4.500 litri. Fra salmerie, acqua e minerale, in totale i 20 muli tiravano 36,5 tonnellate di peso, su strade dell'epoca, tortuose e non asfaltate. Andò avanti così per 5 anni, senza perdere mai un carico.
Mustard Canyon, Carri e cisternaUna leggenda che al giorno d'oggi possiamo vedere ancora, durante particolari ricorrenze nella quale gli appassionati riesumano l'evento antico e lo rivivono in abiti e mezzi d'epoca (EN) (reenactment).
Attualmente dietro al motel Furnace Creek Ranch è esposto un trattore agricolo a vapore chiamato Old Dinah (vecchia Dina), che non operò nella Valle della Morte ma a Calico, un paese di minatori, dove fu trovato qualche chilo d'argento; oggi città fantasma, rinata ad uso turistico.
La Old Dinah avrebbe dovuto sostituire il Twenty Mule Team Wagon ma consumava troppo, circa 1,5 tonnellate di carbone per il viaggio di 265 chilometri e affondava nella sabbia, inoltre richiedeva una manutenzione quotidiana.
Nel 1904 durante la corsa all'oro a Goldfield (Campo d'oro) nel Nevada, spuntarono campi e miniere anche nella Valle della Morte a Bullfrog, Rhyolite, Harrisburg e Skidoo.
Nel 1905 Francis Marion Smith fece fortuna dall'estrazione del borace. William Andrews Clark fece fortuna nelle miniere di rame di Butte, Montana. Entrambi furono attratti dalla corsa all'oro che avveniva nella regione della Valle della Morte. Inizialmente fecero società poi uno di loro cambiò idea, conducendo ad una rivalità che durò tutta la vita, alle aste di vendita delle concessioni per l'estrazione.
Resti di uno scivolo per l'estrazione dell'oroNel 1906 fu trovato l'oro a Skidoo. Un paesino formato da ventitré case di legno, a 1.700 m. sulla Tucki Mountains. Il nome deriva da un gioco di parole su un modo di dire circolare della polizia di New York City: "23 skidoo".
Nel 1917 quando le vene si esaurirono, il paese fu abbandonato e cadde in rovina.
Nel 1933, l'11 febbraio, per preservare l'interesse storico naturalistico della valle, l'amministrazione Hoover stabilì che 6.500 km² di valle diventavano Monumento Nazionale, chiudendola allo sfruttamento minerario ma con un atto del Congresso a Giugno la miniera fu riaperta.
Nel 1937 l'amministrazione Roosevelt e nel 1952 l'amministrazione Truman allargarono quest'area fino a 8.000 km².
Nel 1976 la miniera fu chiusa di nuovo ma nel 1982 era aperta.
Questa miniera è visibile a Ryan, sulla strada per andare a Dante's View, la lavorazione avviene tutta nelle gallerie, non si vede via vai di camion o di minatori, la miniera è quasi mimetizzata e non lascia tracce nei dintorni e tanto meno nel resto della valle, ad eccezione di un gran baccano.

 
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