Il Canto Inconscio
“Gli anni più importanti della mia vita furono quelli in cui inseguivo le mie immagini interne...” Carl Gustav Jung
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Post n°17 pubblicato il 06 Settembre 2011 da ilcantodellinconscio
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Post n°16 pubblicato il 23 Agosto 2011 da ilcantodellinconscio
"La verità non è il passato o il presente, è senza tempo; la persona che cita la verità del Buddha, di Shankara, di Cristo, o che ripete soltanto quello che sto dicendo, non troverà la verità, perché la ripetizione non è verità. La ripetizione è una menzogna. La verità è uno stato dell’essere che sorge quando la mente che cerca di dividere, di essere esclusiva, che può pensare solo in termini di risultati, di successo, è giunta alla fine. Solo allora ci sarà la verità. La mente che fa sforzi, che si disciplina per raggiungere un fine, non può conoscere la verità, perché il fine è la sua stessa proiezione, e la ricerca di questa proiezione, per quanto nobile, è una forma di autovenerazione. Questo essere sta venerando se stesso, perciò non può conoscere la verità." |
Post n°15 pubblicato il 17 Agosto 2011 da ilcantodellinconscio
Tag: Coscienza, Filosofia, Inconscio, Jiddu Krishnamurti, Mente, On Truth, Quotes, Sogni, Subconscio "Mi chiedo quanti di noi sono consapevoli che c’è un subconscio, e che ci sono diversi strati nella nostra coscienza. Penso che la maggior parte di noi sia consapevole solo della mente superficiale, delle attività quotidiane, della coscienza superficiale che blatera in continuazione. Non siamo consapevoli della profondità, del valore e del significato degli strati nascosti; e saltuariamente, attraverso un sogno, attraverso un accenno, attraverso un segno premonitore, diventiamo consapevoli che ci sono altri stati dell’essere. La maggior parte di noi è troppo affaccendata, troppo occupata con la propria vita, con i divertimenti, con i desideri sensuali, con la vanità, per essere consapevole di qualcosa che non sia superficiale. La maggior parte di noi passa la vita a lottare per il potere, politico o personale, per il posto, per il successo." |
Post n°14 pubblicato il 16 Agosto 2011 da ilcantodellinconscio
«La conoscenza dei processi del profondo ha ben presto plasmato la mia relazione col mondo. Fondamentalmente, fu già nella mia infanzia quella che è oggi. Da bambino sentivo di essere solo, e lo sono ancora oggi, perché conosco cose e debbo riferirmi a cose delle quali gli altri apparentemente non conoscono nulla, e per lo più nemmeno vogliono conoscere nulla. La solitudine non deriva dal fatto di non avere nessuno intorno, ma dalla incapacità di comunicare le cose che ci sembrano importanti, o dal dare valore a certi pensieri che gli altri giudicano inammissibili. La solitudine cominciò con le esperienze dei miei primi sogni, e raggiunse il suo culmine al tempo in cui mi occupavo dell'inconscio. Quando un uomo sa più degli altri diventa solitario. Ma la solitudine non è necessariamente nemica dell'amicizia, perché nessuno è più sensibile alle relazioni che il solitario, e l'amicizia fiorisce soltanto quando ogni individuo è memore della propria individualità e non si identifica con gli altri.» |
Post n°13 pubblicato il 15 Agosto 2011 da ilcantodellinconscio
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Inviato da: diogene51
il 06/12/2012 alle 17:18
Inviato da: ilcantodellinconscio
il 06/12/2012 alle 00:39
Inviato da: diogene51
il 30/11/2012 alle 23:35
Inviato da: francesco_v2
il 26/02/2012 alle 23:49
Inviato da: archetypon
il 14/09/2011 alle 08:45