da aprile del 2006 a marzo 2007 ho avuto la possibilità di lavorare con un'associazione dominicana, Oné Respe, che opera nelle baraccopoli di Santiago e di Haina in Repubblica Dominicana. Durante questo periodo ho scritto su questo blog ciò che vedevo e osservavo, qui trovi i post più rilevanti in ordine cronologico. LEGGI TUTTI I POST
116 blog si sono incatenati qui ed hanno vinto: l'articolo 29 del decreto anti-crisi è stato stravolto e sono tornate le detrazioni del 55% per chi realizza lavori di ristrutturazione a favore dell'efficienza energetica! Grazie a tutti.
Dopo oltre 6 anni di permanenza su Libero del mio blog ho deciso di migrare su un sito personale in cui poter fare tutte le modifiche e i cambiamenti che voglio.
L'archivio del mio lavoro per 6 anni non è trasportabile sul nuovo sito quindi rimarrà qui, spero, per essere consultato.
Il decreto Ronchi, ormai diventato legge, di fatto rende impossibile la gestione pubblica delle risorse idriche. Come sinistra, ambientalisti, possiamo incazzarci, raccogliere firme per cancellare la legge tramite referendum, provare a patteggiare con la Lega una nuova leggina, oppure, oltre a queste cose, scendere sul campo del capitalismo e batterlo dal di dentro.
Quella che sto per scrivere è un'idea che mi frulla in testa da questa mattina e sulla quale vorrei raccogliere i pareri di quanti ne sanno più di me. La legge Ronchi manda in soffitta tutte le gestioni in house entro il 31 dicembre 2011 a meno che entro questa data la società che gestisce il servizio non sia per il 40% affidata a privati. E qui sta il punto.
Il 40% privato potranno essere le grandi multinazionali come la Nestlè o la Coca Cola, che sta assetando la Basilicata, oppure potremmo essere noi. Sì, sto proprio proponendo ai partiti di sinistra, al PD, ai Verdi, a Sinistra e Libertà, al movimento etico solidale, ai gas di creare un fondo di investimento che faccia da partner privato alle aziende pubbliche. (non so se è la forma finanziaria giusta, ma adesso mi interessa il concetto).
Questo si sarebbe un bel colpo alle multinazionali dell'acqua che contavano di fare grandi affari sulla nostra sede. In queste nuove società avremo un doppio controllo, con il voto e con il portafoglio, perchè saremo noi, soci, a determinare chi siederà in consiglio di amministrazione e quindi ad impostarne le politiche. E questo farebbe davvero girare le balle a molti, ve li immaginate, costretti ad usa l'acqua venduta da un fondo di sinistra?
Ho provato a fare due conti, giusto per verificare la fattibilità o meno della proposta. Ho preso a modello Amiacque, la società che fornisce acqua a 242 comuni lombardi e che nel 2008 ha avuto un attivo netto di 370.947 €. Questa società ha un capitale sociale di 23.667.606 €, dovrà privatizzarne il 40%, cioè circa 9 milioni e mezzo di euro. Basta trovare 100.000 lombardi disposti ad investire 100 € e diventiamo azionisti della società. Cosa ci vuole?
Basta trovare 414 persone per comune (compreso Milano, per capirci) Alle primarie del PD hanno votato, solo in Lombardia 300.000 persone. Gli iscritti sono circa 50.000 la metà della cifra da raggiungere. Alle ultime europee Sinistra e Libertà ha preso 106.000 voti, l'Italia dei Valori 349.000, il PD 1.146.000.
E scommetti che solo vedendo organizzare una cosa di questo tipo, i cari parlamentari correranno ai ripari riscrivendo per benino la legge? Abbiamo due anni per organizzarci, troviamoci, parliamone, verifichiamo se l'ipotesi è percorribile perchè mi sono stancato di liberarmi la coscienza firmando appelli, sono pronto a mettere mano al portafoglio!
aggiornamento del 27/11/09: come giustamente fatto notare da diverse persone questa iniziativa andrebbe svincolata da colori politici, condivido e quindi rilancio cercando di allargare anche a chi, pur non votando a sinistra, è convinto che l'acqua non possa essere posseduta e controllata dalle multinazionali.
l'idea è interessante,vale la pena discuterne e la pubblicherò sui blog eco; con due osservazioni:la prima è che l'idea richiederebbe dei protagonisti nel mondo ecologista e della sinistra più uniti di oggi(è un impegno consistente..);laseconda:ti ricordo che la legge è nata con l'iniziativa di Lanzillotta e Bersani, DL 772 luglio 2006(ministri di Prodi) oggi PD; vabbè che ormai nel PD si digerisce tutto però è bene non dimenticare... comunque facciamo girare...
Roberto, mi sembra una buona idea, quanto meno un'idea da studiare e approfondire. Solo una osservazione: non e' cosi' semplice calcolare il costo del subentro: il valore di un'azienda e' molto piu' del suo capitale sociale, va tenuto conto del fatturato, del cash-flow, ecc. ecc. per cui non credo che l'investimento sia cosi' limitato, pero' e' da approfondire comunque. Diffondo anch'io nel mio blog.
Ciao
Il prezzo di una società non si definisce in base al capitale sociale (che peraltro è uno degli elementi del patrimonio netto) ma in base al valore della società stessa; in pratica si tiene conto del patrimonio netto e della sua capacità di generare utili in futuro, opportunamente scontati (è il cosiddetto NPV).
Tale valore è di solito nettamente più alto del capitale sociale. Se fosse come dici tu, il Fondo sovrano cinese comprerebbe domani mattina tutto il sistema bancario italiano e non solo.
L'idea è fantastica!
L'ho già ripostata.
Va organizzata molto bene e la diffusione dell'informazione deve essere capillare. Potremmo poi riproporla per creare una gigantesca centrale fotovoltaica a partecipazione diffusa e degli orti sociali, dobbiamo anche organizzare il Movimento, ok mi fermo! Restiamo all'acqua!
Hai già provato a sentire qualcuno del movimento http://www.acquabenecomune.org/ di Molinari? Loro sanno tutto sull'acqua!
Se non hai tempo per sentirli dimmelo che gli giro il tuo link.
Organizziamoci Kuda!
Salute!
A.
Ottima idea, spero davvero si riesca a portarla avanti..Anch'io non ne capisco molto ma con un adeguata campagna non penso vi siano problemi a raggiungere la cifra anche se più alta..
La cosa che mi lascia perplesso è che non mi sembra un problema di destra contro sinistra ma di tutti i cittadini italiani.
Il decreto sulla privatizzazione mi sembra sia stato portato avanti a 4 mani
http://www.perilbenecomune.net/index.php?mod=blabla&menu_id=&news_id=180&myaction=read_news
ciao,
sono un consigliere municipale di Roma per una Lista civica Beppe Grillo, impegnato direttamente nella battaglia per l'acqua pubblica. La proposta che fai è molto interessante, però a mio parere non andrebbe politicizzata. Ovvero non credo che l'acqua come bene comune sia un concetto esclusivo della sinistra (anche perchè, diciamocelo, è proprio il PD ad aver iniziato le privatizzazioni), penso invece che questo debba essere un progetto rivolto a tutti i cittadini. Per questo ti invito a riscrivere il messaggio dopo averne verificato la fattibilità finanziaria. Andiamo in concreto: BANCA ETICA potrebbe essere il soggetto economico che potrebbe promuovere la costituzione di un fondo finanziario come quello che descrivi e che potrebbe, da un punto di vista tecnico essendo una banca, avviare la raccolta delle quote di adesione entro i due anni. Contattali subito, cosi vediamo se la cosa si può fare!!!
un idea veramente grande la farò girare tra i miei contatti e credo non sarà difficile trovare persone disposte..anzi sono sicura del successo dell'iniziativa
Idea fantastica alla quale do subito la mia adesione. L'ho appresa oggi leggendo "il fatto", segnalata da Jacopo Fo.E' un problema che sento particolarmente dal momento che vivo a Latina dove già è stata privatizzata con acqualatina! Concordo che debbano restare fuori i partiti e che deve essere una cosa che parta dal basso, dai cittadini. Tienici informati! Io dal mio canto se volete mi metto umilmente a disposizione
Provoco: se la privatizzazione comporterà l'applicazione degli interessi di mora in misura legale ed equa per inevasioni o ritardati pagamenti delle bollette ex CAP ora AMIACQUE, BEN VENGA! Qualcuno è veramente andato a fondo a questo problema? Non è la prima volta che lo sollevo senza risposta. E si perché nutro fortissimi dubbi sulla legalità ed entità degli interessi di mora che si pretendono sulle bollette inevase.
ggggrande idea!!! ci sto!!!!!
ma svincoliamola da appartenenze politiche!!!
pubblicizzo e sono sicura che troviamo nuovi appoggi!!!
aggiornaci!!
non risuciranno a toglerci pure l'acqua!!! riappropriamocene!!!
Io sono pronta a raccogliere le firme e fare tutto ciò che posso per scongiurare l'ipotesi di privatizzazione dell'acqua.
Penso che l'idea di comprarcela sia ottima e farà cambiare idea a molti, in quanto l'unione del popolo spaventa.
Un caro saluto
Rosalia Miracolo assessore comunale
Non si potrebbe chiedere il coinvolgimento di Eugenio Benetazzo? E' stato soprannominato il Marco Travaglio della Finanza e fa conferenze in tutta Italia. Se il progetto sarà fattibile potrà essere chiesto il contributo di tutti quelli che con le proprie specifità potranno darle (oltre a quello economico chiaramente). Io qualche esperienza in materia societaria ecc. ce l'ho ed umilmente mi propongo.
Salve a tutti,
vorrei innanzitutto segnalare un mio articolo su un aspetto della gestione dell'acqua che finora mi sembra sia stato ignorato: Acqua pubblica o privata? All'australiana, grazie
poi vorrei chiedermi a chi ne sa di più su questa iniziativa, se ci saranno sviluppi, ma anche sul fatto della Coca Cola che sta assetando la Basilicata, di contattarmi attraverso il mio sito Stop! Zona-M perché mi piacerebbe scriverci altri articoli.
Grazie,
Marco
Anche a noi del Cornale l'idea è sembrata interessante, perciò l'abbiamo diffusa all'interno del nostro blog...
Il primo a commentare è stato un agricoltore , agronomo e esperto di salvaguardia degli ecosistemi,
Lorenzo Caponetti che propone una soluzione di comunità ancora più piccola e forse più praticabile... vi invito a leggerlo http://www.cornale.it/blog/acqua/gestione-acqua-dipende-nostro-comportamento