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Post n°94 pubblicato il 27 Dicembre 2007 da la.romana
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Post n°93 pubblicato il 30 Ottobre 2007 da la.romana
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Post n°92 pubblicato il 26 Ottobre 2007 da la.romana
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Post n°91 pubblicato il 26 Ottobre 2007 da la.romana
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Post n°90 pubblicato il 10 Ottobre 2007 da la.romana
E' raro che un mortale possa vedere gli Elfi, se non sono loro stessi a mostrarsi; ma ci fu una donna che ci riuscì. C'era in Islanda una fattoria dove vivevano un ricco contadino e sua moglie,che era capace di aggiustare le ossa e di curare ogni malattia con le erbe. Per questo la gente del villaggio veniva a chiederle aiuto. Lei ed il marito usavano alzarsi molto presto, ma un giorno, capitò che la donna non si svegliasse, come se fosse caduta in un sonno stregato. Nessuno riuscì a farle aprire gli occhi, né chiamandola a voce alta, né scuotendola. Dal suo viso si capiva che stava sognando e, quando verso sera, finalmente si svegliò, aveva molte cose da raccontare. In sogno infatti, aveva sentito bussare la porta e in sogno aveva aperto; sulla soglia c'era un uomo mai visto, riccamente vestito che le aveva ordinato di seguirla.La donna aveva obbedito e, quello, l'aveva guidata verso una grande pietra, chiedendole di girarci attorno tre volte. Ed ecco che al posto della pietra era apparsa una casa magnifica con la porta spalancata. "Mia moglie sta per avere un bambino" aveva detto l'uomo "e tu devi aiutarla, e appena il bambino sarà nato, non dimenticare di ungergli gli occhi con questo". Poi le aveva dato una scatoletta piena di una pomata dall'odore pungente e l'aveva condotta in una stanza dove una bellissima fanciulla dai lunghi capelli, se ne stava tutta sola su un gran letto e si lamentava sottovoce. Non c'era voluto molto perché il bambino nascesse e la donna subito gli aveva fatto il bagno, avvolgendolo in panni puliti e deponendolo nella culla. Quindi gli aveva unto gli occhi con la pomata e, senza che nessuno se ne accorgesse, se ne era messa un pò nell'occhio destro. Le era venuto in mente che quella strana sostanza doveva possedere chissà quali virtù magiche e voleva provarne l'effetto. Finalmente l'uomo l'aveva riaccompagnata a casa, offrendole in dono una stoffa preziosa. Poi la donna si era svegliata e, a quel punto, sotto il cuscino ci trovò proprio la medesima stoffa. "Questa é opera degli Elfi!" disse suo marito ed i servi di casa furono d'accordo. Tutti infatti, sapevano che ogni tanto, gli Elfi hanno bisogno dell'aiuto di una donna mortale per mettere al mondo i loro figli e, stavolta, erano venuti a chiamare la padrona della fattoria. Della faccenda si parlò per un pezzo, ma a nessuno venne in mente di chiedere alla donna dell'unguento che si era messa nell'occhio a cosa potesse servire. Quanto a lei, non andò certo a raccontare in giro che la pomata possedeva un potere straordinario, perché le aveva dato la "vista" e cioè la capacità di vedere tutto ciò che accadeva sulla terra e sottoterra. Il suo occhio destro era diventato un occhio elfico e, la vita di quelle invisibili creature non aveva più segreti per lei. Grazie a quell'occhio poteva accorgersi che la desolata campagna e le scogliere non erano affatto deserte come sembravano, ma piene di gente splendidamente vestita, che spesso si divertiva a spiare gli uomini senza essere vista, e rideva di loro."Ah se sapessero che adesso tocca a loro essere spiati" pensava la donna e se la godeva un mondo. Un giorno che era andata al villaggio, però vide passeggiare tra i banchi del mercato l'uomo che era venuto a cercarla quella famosa notte, con un bellissimo bimbo in braccio."Deve essere il bambino che ho aiutato a nascere" disse lei ad alta voce."Ma guarda come si é fatto grande e grazioso!". L'Elfo sentì e capì subito che la donna poteva vederlo, segno che doveva aver rubato un po' di pomata. Allora le si avvicinò, e le sputò nell'occhio destro e se ne andò tranquillamente lasciandola lì a strillare e a maledire. Da quel giorno la donna perse la "vista" e non vide più un Elfo in vita sua; cose che capitano a non saper tacere quand'é il momento.
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Post n°89 pubblicato il 09 Settembre 2007 da la.romana
Siamo in tanti e si constata osservando il contatore delle visite. Ora sono qui a chiedere, si ve lo chiedo con tutto l'affetto di cui sono capace. Dedicatemi, un attimo, un breve momento di buona speranza, di positività, l'energia che contraddistingue l'essere umano non potrà spostare le montagne ma ancora non si sa di cosa siamo capaci unendo le nostre forze e questo è il momento giusto per provarlo. Mi rivolgo a chi mi conosce e a chi visita per la prima volta il mio blog. Grazie a tutti Voi Elisa |
Post n°86 pubblicato il 30 Luglio 2007 da la.romana
Giovani marinai con gli occhi spruzzati di neve, barche presagio di una imminente estate, sei su rotte lontane. E poi di nuovo il mare con strane ombre rosa...un tramonto troppo veloce e poi voi a parlare desiderio e pudore. E non piove, il grande freddo di questo breve mese ha pulito l'aria così come l'anima si sente tersa. Il continuo rincorrersi finora senza riuscire a fermarsi, senza sapere dove il gioco ti porti, lasciarsi andare non solo a sogni. Rivivi la tua estate respiri buone cose. E la voce di Freddy Mercury così dolce, malinconica e accorata per lui un destino scritto con inchiostro di pece: "Show must go on" ed è così vero, lo spettacolo deve continuare anche se la scena, senza di te è deserta. Corri e ti ritrovi inseguita, dolci tesi momenti, tornare indietro per il piacere di ricominciare, bacia il palmo delle mani per farti stringere amore. Sospiri e tenerezze. Come è diverso dal furore che hai conosciuto, carezze di capelli, dita passate intorno agli occhi a catturare il tuo sguardo, intreccio di sensazioni. |
Post n°85 pubblicato il 30 Luglio 2007 da la.romana
Da zia Irma si andava spesso e si trovava il pane fatto in casa, il castagnaccio o i quaresimali. |
Post n°84 pubblicato il 30 Luglio 2007 da la.romana
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Post n°82 pubblicato il 26 Luglio 2007 da la.romana
Nel blog di Trasteveredok trovo il post che descrive con maestria la Festa che tutti i Romani conoscono e alla quale non si può mancare. Ed io voglio partecipare con queste foto storiche. La leggenda vuole che alcuni pescatori romani, circa 400 anni fa, pescarono con le loro reti una Madonna di legno dentro una cassa adagiata sul fondo del Tevere. La pesca miracolosa fu interpretata come un segno ed i pescatori si affrettarono a portare la bellissima statua nella chiesa di sant’Agata, luogo dove ancora oggi dimora. Da quel giorno, il sabato successivo alla festa del Carmelo, il 16 luglio, quella statua parte in processione dal Tevere fino alla chiesa di San Crisogono per poi tornare a Sant’agata otto giorni dopo. Da secoli, ininterrottamente, il rito si ripete tra i vicoli e le chiese del più tradizionale e popolare dei rioni romani, Trastevere. E’ la Festa de Noantri che finalmente anche quest’anno è tornata a rinnovare l’unica tradizione popolar-religiosa che si festeggia nella sempre più moderna Roma. |
Inviato da: nadiaemanu
il 02/10/2012 alle 17:24
Inviato da: pepitapablita
il 01/10/2012 alle 06:36
Inviato da: UomoInBlu0
il 23/09/2012 alle 22:27
Inviato da: firenzeorienteering
il 22/02/2009 alle 17:54
Inviato da: shiondgl
il 29/12/2008 alle 17:21