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« Armi a manol'avvento della Cavalleria »

Le Crociate

Post n°9 pubblicato il 24 Gennaio 2007 da LameScaligere
 

immagineI pellegrinaggi nei luoghi santi erano stati per secoli una pratica diffusa per le popolazioni cristiane d'Europa. In Europa esistevano importanti centri religiosi, ma il luogo più importante era la Terrasanta in Palestina. L'insurrezione dei Turchi selgiuchidi rese improvvisamente molto più pericolosi i viaggi a Gerusalemme e in altre località del Medio Oriente. I Turchi non usavano troppe sottigliezze con i popoli non musulmani e misero fine alle relazioni più o meno pacifiche tra Arabi e Cristiani. Allo stesso tempo, i Turchi esercitarono pesanti pressioni sui Bizantini, conquistando i preziosi territori dell'Asia Minore. Nel 1095 papa Urbano organizzò in risposta una crociata capitanata dai paladini cristiani, per riconquistare la Palestina e strapparla dalle mani degli "infedeli".

L'organizzazione della prima crociata mise in allerta ed entusiasmò i cavalieri di tutta Europa: i seguaci della fede cristiana furono profondamente influenzati dalla promessa del papa di una ricompensa celeste per coloro che fossero morti valorosamente e si fossero battuti con onore per la causa. Altrettanto determinante, se non addirittura decisiva, fu l'opportunità di conquistare terre e ricchezze all'estero invece di dover spartire i propri guadagni con parenti e vicini delle terre di provenienza.

Nel 1097 un esercito di 30.000 uomini, tra cui molti pellegrini e seguaci, partendo da Costantinopoli attraversò l'Asia Minore. Nonostante le ostilità e le faide tra i condottieri a capo della spedizione e le promesse non mantenute tra crociati e alleati bizantini, la crociata proseguì. I Turchi erano altrettanto male organizzati. I massicci cavalieri franchi e la fanteria non avevano alcuna esperienza nel combattimento contro la cavalleria leggera e contro gli arcieri arabi e viceversa. La resistenza e la forza dei cavalieri ebbe la meglio e determinò la vittoria della campagna dopo una serie di serrate vittorie da parte di entrambi i fronti. Antiochia venne vinta con il tradimento nel 1098 e Gerusalemme fu conquistata nel 1099 con un massiccio assalto ai danni di una debole guarnigione di soldati. A seguito di queste due importanti vittorie, i soldati cristiani commisero orrendi massacri, uccidendo selvaggiamente moltissimi "infedeli", indipendentemente dall'età, dalla fede religiosa e dal sesso. La maggior parte dei crociati fece ritorno a casa, ma un manipolo di soldati più forti e coraggiosi rimase per fondare regni feudali su modello di quelli esistenti in Europa.

I sovrani crociati stabilitisi in Palestina erano nettamente inferiori per numero alla popolazione musulmana che cercavano di controllare; per questo motivo decisero di edificare castelli e assoldarono truppe mercenarie per mantenere il controllo della situazione. Nonostante ciò, la religione e la cultura dei Franchi erano troppo diverse per poter essere assorbite dalle popolazioni conquistate. Dalla base sicura dei loro castelli e delle loro fortezze, i crociati colpivano nell'intento intercettare le incursioni degli Arabi. Per circa un secolo i due popoli ingaggiarono una vera e propria guerriglia. I cavalieri franchi erano potenti ma lenti; gli arabi non erano in grado di sostenere gli assalti della cavalleria pesante, ma attuavano la tattica dell'accerchiamento nella speranza di disperdere gli avversari e di catturarli con imboscate nel deserto. I regni crociati sorgevano principalmente lungo la costa, da dove potevano ricevere approvvigionamenti e rinforzi in caso di necessità; tuttavia, i costanti saccheggi e lo scontento della popolazione furono un chiaro indice di insuccesso economico.

Vennero creati diversi ordini di monaci cristiani guerrieri per la lotta al possesso delle Terre Sante. Tra questi, l'ordine dei Cavalieri Templari e quello dei Cavalieri Ospedalieri erano composti principalmente da guerrieri franchi, mentre i Cavalieri Teutonici erano di origine germanica. Pur rappresentando la frangia più determinata ed eroica dei guerrieri crociati, il loro numero non fu mai sufficiente a rendere sicura la regione.

I regni crociati sopravvissero per qualche tempo in parte perché avevano imparato a negoziare, a cercare il compromesso e in parte perché avevano condotto le varie fazioni arabe in lotta l'una contro l'altra. Sulla scena comparve tuttavia un celebre condottiero arabo, destinato a riunificare i vari gruppi islamici: Saladino divenne Sultano d'Egitto e Siria nel 1174. Nel 1187 vinse una memorabile battaglia contro i crociati nel deserto e riconquistò Gerusalemme.

Per un altro secolo gli europei cercarono più volte di ristabilire il controllo sulla Terrasanta e su Gerusalemme, con sporadici successi di breve durata. Alla Prima Crociata ne seguirono altre otto, durante la maggior parte delle quali i crociati riuscirono a malapena a sbarcare e ad avanzare limitatamente nell'entroterra prima di essere ricacciati indietro. La Quarta Crociata non riuscì neppure a raggiungere la Palestina. Sotto la guida del Doge di Venezia, i crociati si accontentarono di saccheggiare Costantinopoli, infliggendo ai Bizantini un colpo dal quale non riuscirono più a risollevarsi. Una delle peggiori crociate ricordate dalla storia fu la Crociata dei Bambini del 1212, durante la quale molte migliaia di bambini europei giunsero fino ad Alessandria d'Egitto dove furono venduti come schiavi.

Tra le conseguenze delle crociate vi fu la rinnovata ostilità tra cristiani e musulmani, il deterioramento del sistema feudale e il contatto con altre culture. Il declino del feudalesimo è imputabile al fatto che molti nobili fecero bancarotta, cedendo le proprie terre ai relativi sovrani. Inoltre, ingente fu anche il numero di servi che partirono come crociati senza più tornare. Molti termini nuovi fecero il loro ingresso nelle lingue europee, come cotone, musulmano, ottomana e bazar. Gli europei riportarono dai loro viaggi nuovi tessuti, cibi e spezie sconosciuti in precedenza. La domanda per queste merci fece sviluppare il commercio e contribuì allo sviluppo delle città stato italiane, in particolare Genova e Venezia. Questa domanda rappresentò anche la spinta che contraddistinse la grande epoca delle scoperte, il cui inizio risale al XIV secolo. I tesori dei bottini di guerra incrementarono le riserve monetarie locali e agevolarono il processo di sviluppo economico.

 
 
 
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