Un blog creato da Lonesome_Boy il 01/10/2008

Lonesome_Boy Blog

L'uomo è schiavo delle sue parole e padrone dei suoi silenzi...

 
 
 
 
 
 

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POESIE...

POESIA

Nazim Hikmet, 1943.
_____AMO IN TE_____ Amo in te l'avventura della nave che va verso il polo amo in te l'audacia dei giocatori delle grandi scoperte amo in te le cose lontane amo in te l'impossibile entro nei tuoi occhi come in un bosco pieno di sole e sudato affamato infuriato ho la passione del cacciatore per mordere nella tua carne. amo in te l'impossibile ma non la disperazione.

Anonimo cinese
Non camminare davanti a me, potrei non seguirti; non camminare dietro di me, non saprei dove condurti; cammina al mio fianco e saremo sempre amici.

Madre Teresa Di Calcutta
Trova il tempo.. Trova il tempo di pensare Trova il tempo di pregare Trova il tempo di ridere È la fonte del potere È il più grande potere sulla Terra È la musica dell'anima. Trova il tempo per giocare Trova il tempo per amare ed essere amato Trova il tempo di dare È il segreto dell'eterna giovinezza È il privilegio dato da Dio La giornata è troppo corta per essere egoisti. Trova il tempo di leggere Trova il tempo di essere amico Trova il tempo di lavorare E' la fonte della saggezza E' la strada della felicità E' il prezzo del successo. Trova il tempo di fare la carità E' la chiave del Paradiso.
 
 
 
 
 
 
 

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FAMOLO STRANO...

Post n°11 pubblicato il 06 Ottobre 2008 da Lonesome_Boy
 
Foto di Lonesome_Boy

 

Il Popolo Italiano potremmo definirlo

il Popolo del Sesso?

 

In realtà, le cose vanno diversamente da quanto potremmo immaginarci. Secondo alcune ricerche gli Italiani sono tra gli uomini che praticano meno sesso in assoluto rispetto al resto d’Europa. 

Forse è anche per questo motivo che siamo i primi in classifica tra quelli più allupati e vogliosi. 

FAMOLO STRANO...

Insomma, come al solito “Tante parole pochi fatti”, sembrerebbe questa la situazione che descrive meglio il panorama Italiano. La vita sessuale, secondo gli intervistati è meno intensa di quanto vorrebbero in realtà, per ben 8 Italiani su 10. Solo il 20% si ritiene completamente soddisfatto.

Secondo una statistica condotta in 27 paesi l’Italia è al penultimo posto. Se in Francia e anche in Germania si arriva a fare l’amore 8 volte al mese, in Italia non si superano le 2 volte. Alcuno lo chiamano effetto “Sex and the City” e sta rovinando la vita dei nobili maschi Italiani.

Il mito del maschio Italiano è ormai giunto al tramonto dunque? I dati in giro per l’Europa, sono sconcertanti e sembrano confermare questa tesi. Oltre a non essere più considerati come i latin lovers per eccellenza, non siamo neppure considerati come un popolo di esperti nell’ambito sessuale! 

Cosa manca agli italiani per essere soddisfatti sessualmente? Il 45% degli uomini ha dichiarato che il numero di rapporti avuti nelle ultime 4 settimane, è inferiore alle proprie aspettative e questa tesi trova concorde il 43% delle donne.

Nonostante questi dati più di un Italiano su tre è convinto che avere un rapporto sessuale migliori la qualità della propria vita, per la maggior parte è considerato un elemento determinante per garantire una continuità nel tempo del rapporto matrimoniale.

Un imponente 96% considera il sesso una componente necessaria per una vita completa.

I dati allarmanti tuttavia non finiscono qui, infatti sembrerebbe che solo un uomo su due riesca a raggiungere un’erezione adeguata...

Alla domanda “quante volte riuscite a raggiungere un’erezione in grado di garantire un soddisfacente rapporto sessuale?”, solo il 50% ha risposto con sicurezza sempre. L’altra metà invece ha confessato il proprio handicap.

Quest’ultimo dato è decisamente indicativo perchè ci spiega in modo netto il motivo per cui gli Italiani facciano poco l’amore.

Direi che sia ufficialmente giunto il momento di correre ai ripari e tornare a “rialzare” qualcosa in queste importantissime classifiche ed occupare l’unico posto che dovrebbe spettarci, il primo.

Già, chissenefrega della crisi economica, possibile che in Italia tutto salga, l’inflazione galoppante, il prezzo del petrolio ed il costo della vita, meno che il nostro compagno fedele di mille avventure?!

Se tutti al mondo fossero come Gerolamo per le Donne non ci sarebbero speranze; infatti questo ragazzo di 24 anni è un caso disperato. Lui è uno di quelli che contribuisce a mantenere alto il nome del maschio Italiano.

Tale Gerolamo ha confidato di soffrire di una lieve disfunzione erettile che lo porta ad essere sempre in erezione al massimo.
Una volta mi è capitato di fare l’amore con la mia ragazza per cinque volte di fila, dopo la quinta si è leggermente infiacchito, ma solo per qualche ora”, ha detto....

Per fortuna non c’è solo Gerolamo; esistono infatti categorie di persone che a letto “lavorano” molto più spesso dei normali uomini comuni.
Tra queste ci sono a quanto pare i calciatori che per meriti che spesso non centrano niente con lo sport contribuiscono a innalzare i dati.

Un’altra categoria di trombatori accaniti è quella dei manager/imprenditori. Un esempio è quello di Franco, imprenditore livornese sposato con 2 figli e una moglie che è sempre accondiscentente alle idee di suo marito. Beato lui! 

I due infatti sono sempre entusiasti di sperimentare giorno per giorno, posizioni e situazioni particolari. Il loro entusiasmo ogni tanto gli riserva sorprese poco piacevoli...

" Una sera ero a letto con mia moglie e volevo fare qualcosa diverso dal solito. Ho chiesto a mia moglie di vestirsi in modo provocante e di aspettarmi all’ingresso del giardino della nostra abitazione. Io sono arrivato dopo una decina di minuti ed ero vestito come il classico uomo appena uscito di galera. Jeans usurati, la maglia del gruppo rock preferito di mio figlio ed una bandana nera in testa, insomma il classico abbigliamento da persona poco raccomandabile. Preso dal personaggio, abbiamo inscenato una violenza sessuale dietro all’albero del nostro giardino. La libidine era davvero alle stelle, era da anni che non ci divertissimo così tanto, l’eccitazione era davvero a mille. Sfortunatamente però il solito vicino di casa ha rovinato tutto. Abito all’interno di un centro residenziale composto da villette monofamiliari, mai più avrei pensato che nel vialetto centrale potesse passare il mio vicino di casa alle tre di notte. Grazie alla sua telefonata mi sono trovato delle manette sui polsi e sfortunatamente non erano di mia moglie. "

La prossima volta che vi viene la voglia “famolo strano”, vi converrà avvisare i vostri vicini di casa per evitare di trovarvi a concludere la serata con dei simpatici ragazzi in divisa.

 

 
 
 

LA MIA GENERAZIONE....

Post n°9 pubblicato il 05 Ottobre 2008 da Lonesome_Boy
 
Foto di Lonesome_Boy


       La mia generazione...


Questo mio blog è dedicato a chi come me è nato alle porte degli anni 80, anno più anno meno...Io sono del 1978 e guardandomi un pò indietro trovo parecchie differenze con la generazione di oggi. Qualcuno si rammaricherebbe nel pensare che oggi, forse, gli adolescenti stanno bene, hanno tutto e noi all'epoca non avevamo granchè; ma per me stava proprio lì il bello, si viveva di piccole cose, piccoli gesti, grandi affetti... Circolava sicuramente meno materialità.

Insomma qualcuno della mia generazione scopre che la casa acquistata allora dai propri genitori vale oggi 20 o 30 volte tanto, e che noi invece la propria casa la pagheremo fino ai 50 anni se va bene.

Noi non abbiamo fatto la Guerra, non abbiamo visto lo sbarco sulla luna, non abbiamo vissuto gli anni di piombo, non abbiamo votato il referendum per l'aborto, non siamo mai stati "figli dei fiori". La nostra memoria storica forse comincia coi Mondiali di Italia '90, con la mascotte Ciao.
Per il fatto di non aver vissuto direttamente il '68 ci accusano di non avere ideali e di essere alquanto scontati e materiali; mentre invece ne sappiamo di politica più di quanto credono e più di quanto sapranno mai i nostri fratelli minori e discendenti. E poi quali sarebbero questi ideali? Chi ha "lottato" nel '68 oggi che fà? Non abbiamo sicuramente vissuto quella generazione, ma siamo pur sempre figli dei "sessantottini" e della tanta agoniata emancipazione sessuale...

Natale era NATALE! L'aria di festa la si avvertiva già dal primo di dicembre. Babbo Natale non sempre era buono con noi, non sempre ci portava ciò che chiedevamo; io però ero figlio unico quindi "fortunato". Però ci sentivamo dire (e lo sentiamo ancora oggi) che abbiamo avuto tutto, nonostante quelli venuti dopo di noi, loro sì che hanno avuto tutto, e nessuno però glielo dice... La differenza è che il nostro "avere tutto" significava avere il neccessario e soprattutto il saperlo usare, il loro "tutto" invece lo hanno riversato nell'inutilità...


Noi siamo l'ultima generazione che ha imparato a giocare con le biglie sulla terra battuta... a saltare la corda... a giocare a lupo mangia frutta o all'orso o a palla-barottolo... a un-due-tre-stella... a sbucciarci le ginocchia giocando a pallone sull'asfalto...E allo stesso tempo siamo stati i primi ad aver giocato coi videogiochi, ad essere andati ai parchi di divertimento o aver visto i cartoni animati a colori, ad usare i pattini...

 
Abbiamo indossato pantaloni a campana, a sigaretta, a zampa di elefante e con la cucitura storta; la nostra prima tuta è stata blu con bande bianche sulle maniche e le nostre prime scarpe da ginnastica di marca le abbiamo avute dopo i 10 anni, quanta lotta per averle... Il "guardaroba" lo si rinnovava massimo due volte all'anno, se andava bene... E non era un rinnovo vero e proprio, i vestiti vecchi si continuava ad usarli fino a quando non si bucavano, il guiaio erano le toppe! Ma chi cazzo le avrà inventate!?

 
Andavamo a scuola quando il 1 novembre era il Giorno Dei Santi e non Halloween!!! Quando ancora si veniva bocciati, siamo stai gli ultimi a fare la Maturità e i pionieri del 3+2... Bè, io un caso a parte, ho tardato di due anni... ho conosciuto il "nuovo ordinamento" e per dirla alla Mughini ABORROOOO...


Siamo stati etichettati come Generazione X e abbiamo dovuto sorbirci i Visitors, Twin Peaks e Beverly Hills 90210... La prima sega me la sono sparata con Brenda e Kelly! Ad ogni modo se vi piacevano allora, andate a rivederli adesso, vedrete che delusione... Abbiamo avuto paura con profondo rosso e suspiria, ora ci fanno letteralmente ridere... Come abbiamo riso allora con Spank, heidy, dartagnan, i puffi e sampei... Poi c'era anche lady oscar, Candy-Candy, georgie, per chi li guardava...
Abbiamo imparato la mitologia greca con Pollon e a sapere qualcosa del nostro corpo con "il corpo umano", che tutto diceva tranne sesso e pippe...

Siamo una generazione che ha visto Maradona fare campagne contro la droga mentre poi si sniffava mezzo mondo; abbiamo conosciuto così la doppia faccia delle persone... Abbiamo gioito ai mondiali dell'82 e cantato Notti Magiche a quelli del '90...


Ci ricordano sempre fatti accaduti prima di esser venuti al mondo, come se
non avessimo vissuto nessun avvenimento storico e mai aperto un libro di storia... Abbiamo imparato che cos'è il terrorismo e ci sentiamo fortunati di non averne vissuto il clima... Abbiamo visto cadere il muro di Berlino... Abbiamo visto e imparato che anche i politici rubano, e come se rubano!... E che si fanno fare l'intervista dalla segretaria nella Stanza Ovale... Siamo state le più giovani vittime di Cernobyl... Quelli della nostra generazione l'hanno fatta e vista la guerra (Kosovo, Afghanistan, Iraq, ecc.)...


Abbiamo imparato a programmare un videoregistratore prima di chiunque altro... Abbiamo giocato a Pac-Man e supermario... Odiamo Bill Gates e credevamo che internet sarebbe stato un mondo libero, perchè abbiamo un concetto di libertà che non molti rispettano.


Siamo la generazione di Bim Bum Bam, del Drive-in e di colpo grosso... E che colpo!!!... Siamo la generazione che è andata al cinema a vedere i film di Bud Spencer e Terence Hill, e guai a chi me li tocca... Ci siamo emozionati con Superman, ET o Alla Ricerca dell'Arca Perduta... Siamo stati gli ultimi a usare i gettoni del telefono... Abbiamo conosciuto due monete, la lira e l'euro... Ascoltavamo le cassette di sanremo nell'autoradio di papà... Anche noi avevamo i nostri Happy Days e siamo stati Ragazzi della 3' C...


Mangiavamo le Big Bubble, ma neanche le Hubba Bubba erano male e al supermercato le cassiere ci davano le caramelline di zucchero come resto.
Siamo la generazione di Crystal Ball (con Crystal Ball ci puoi giocare...), delle sorprese del Mulino Bianco, dei mattoncini Lego a forma di mattoncino, Magnum P.I., Mac Giver, l'Incredibile Hulk, Yattaman, He-Man, Kiss Me Licia, i Barbapapà, i Mini-Pony, le Micro-Machine, la figurine Panini, i Cavalieri Dello Zodiaco, Daltanius, Jeeg Robot...

Siamo la generazione che ancora si chiede se Mila e Shiro alla fine vanno insieme a trombare, e perchè caxxo per vedere un gol di Holly e Bangj ci doveva venire il latte alle ginocchia... E se puffetta era l'unica PUFFA o solo quello che oggi viene chiamato trans...
L'ultima generazione a vedere il proprio padre caricare il portapacchi della macchina all'inverosimile, non per andare in vacanza ma per una scampagnata... L'ultima generazione degli spinelli...

 
Guardandoci indietro è difficile credere che siamo ancora vivi:
viaggiavamo in macchina senza cinture, senza seggiolini speciali e senza air-bag; facevamo viaggi di 10-12 ore e non soffrivamo di sindrome da classe turista. Non avevamo porte con protezioni, armadi o flaconi di medicinali con chiusure a prova di bambino. Andavamo in bicicletta senza casco né protezioni per le ginocchia o i gomiti. Le altalene erano di ferro con gli spigoli vivi e il gioco delle penitenze era bestiale.
Non c'erano i cellulari e qualcuno non si poteva permettere neanche il telefono di casa. Andavamo a scuola carichi di libri e quaderni, tutti infilati in una cartella che raramente aveva gli spallacci imbottiti, e tanto meno le rotelle!
Magiavamo dolci e bevevamo bibite, ma non eravamo obesi, al limite uno era grasso e fine.... Ci attaccavamo alla stessa bottiglia per bere e nessuno si è mai infettato. Non avevamo 99 canali televisivi, dolby-surround, computer e Internet; ce la spassavamo giocando al gioco della bottiglia o a quello della verità, sperando che la ragazza che ci piaceva baciasse noi...

Qualcuno di noi ha iniziato a lavorare da ragazzino, scuola alla mattina e lavoro al pomeriggio in falegnameria per portare i soldi a casa, ventimila lire alla settimana; ora so pure levigare e piallare...Abbiamo avuto libertà, fallimenti, successi, responsabilità e abbiamo imparato a crescere con tutto ciò.

In fin dei conti siamo una bella generazione! Saluti a tutti...

               

 
 
 

Soldato in solitaria...

Post n°8 pubblicato il 05 Ottobre 2008 da Lonesome_Boy
 
Foto di Lonesome_Boy

Soldato in solitaria...

 

Questa mattina mi sono svegliato particolramente arrapato, non che le altre mattine sia stato da meno, ma oggi in particolare sentivo di appartenere alla lega con tutto me stesso, e non per gli ideali politici... Insomma alle prime luci dell'alba anche oggi ho reso onore alla mia Nazione : dritto, eretto, sull'attenti come un buon soldato deve fare! E al grido di "Fortza Paris" ho reso omaggio... Insomma, soldati, in fin dei conti, lo siamo stati un pò tutti; e non si smette mai di esserlo..

Brutto guaio, direbbe qualcuno, il risveglio senza nessuno che possa omaggiare insieme a te l'attaccamento per la propria patria... Macchè, io le mie amichette-soldatesse mattutine le trovo sempre : Manola, la mano che consola -  Federica, la mano amica - Ernesta, la mano lesta; una mano, per intenderci me la danno sempre. Non devo far altro che scegliere con chi condividere questo momento tanto estasiante quanto sfogatorio. E ditemi se è poco! Diversa cosa è Ludovico, il dito amico; non ci vado molto daccordo!...

Ad ogni modo, senza tergiversare a lungo, e continuando a trattare l'argomento in tema bellico, me la sono sparata beatamente!... Avrò colpito il bersaglio?...

Dall'ultimo check-up che ho fatto comunque, la prostata è risultata in ottime condizioni! La mia dottoressa ha detto << ..."bene, si vede che la usi con parsimonia. Continua ad usarla così e non avrai problemi!"...>>. E mò chi glielo spiega che tutte le mattine sono in trincea!? Senza elmetto pergiunta... e pronto a colpire chiunque e dovunque!

E non ha tutti i torti la mia bella e conturbante dottoressa : secondo alcune ricerche "partire in missione" 5 volte la settimana, ridurrebbe niente popò di meno che del 30% il rischio di un tumore alla prostata! Bè, non posso far altro che considerarmi sano, da questo punto di vista...

L'unico problema sapete quale è? Trovare sempre un nuovo modo o metodo per testare il mio cannone o missile, che dir si voglia... Fino ad ora ne conosco solo 5, che ora vi illustrerò. E mi raccomando, prendete appunti!

Il primo metodo consiste nell'utilizzo di una (e dico UNA! Non abusate...)bistecca di manzo e un mattarello. Argomenti a me cari, dato che posso considerarmi un cuoco-soldato... Dal punto di vista meccanico dei movimenti questo metodo è un interessante simulazione di quanto si potrebbe “sentire” o "provare" a letto con qualche ninfomane incallita che non vede un uomo da anni.

Svolgimento del metodo: appoggiare il proprio “commilitone” su un tavolo o sul materasso del proprio letto. Avvolgerlo con una bistecca di manzo (ovviamente cruda, calda sarebbe troppo perverso!) fresca di taglio dal macellaio di fiducia. Mi raccomando, deve essere freschissima! A questo punto bisogna dare inizio alla "battaglia", dunque prendete un mattarello non troppo pesante ed incominciate a passarvelo sull’amichetto vestito dalla bistecca e sentirete ciò che è in grado di farvi provare il manzo. Secondo alcuni si tratta di un vero e poprio trionfo di sensazioni, provare per credere! PS : per chi scegliesse la variante del proprio materasso, proteggete le lenzuola con un foglio di domopak trasparente.

Il secondo metodo è quello del sacchetto di lenticchie; rustico vero, ma piuttosto efficace. Un metodo questo per fare un tuffo nel passato, per portare i propri sensi all’epoca dei nostri nonni o degli antichi romani. Che poesia!

Non dovete far altro che procurarvi in un qualsiasi supermercato un sacchetto di lenticchie secche da mezzo chilo. Una volta rientrati in casa aprite il sacchetto e chiudete l’involucro con un cordino attorno al vostro soldatino (mi raccomando da non sottovalutare il dettaglio “rientrati in casa”! infondo "simulare la guerra" nei corridoi di un supermercato non è il massimo e qualche vecchietta potrebbe lasciarci le penne per una furbata del genere). A questo punto, chiuso dentro il sacchetto ed immerso nelle lenticchie il vostro fedele compagno di piacere, fate pressione sul sacchetto e lasciate che le lenticchie esercitino il loro massaggio sulla vostra pelle. In assoluto un ritorno al passato del tutto inebriante!

Passiamo dunque ad illustrare il terzo metodo e cioè quello del cane al guinzaglio, per tutti coloro che hanno fretta...

Ho detto CANE!!!

 

Procuratevi un cane di medie-piccole dimensioni, in questo modo eviterete che vi stacchi di netto il vostro tronchetto della felicità. Veder girare un cane per casa con attaccato al guinzaglio il vostro tronchetto di piacere, non è esattamente la fine del mondo in termini di divertimento ma è più, come dire..., un addio al sesso. Coprite il vostro tronchetto con un un rivestimento morbido ed abbastanza resistente, a questo punto se aveste ancora la bistecca di prima, potreste reciclarla per questo nuovo approccio alla "battaglia". Legate ora il rivestimento da voi scelto al vostro amichetto del piacere ed agganciatelo al guinzaglio del vostro cane. Per iniziare i giochi, prendete una pallina e dite al vostro cane di andarla a prendere... Sarà un piacere per voi!

Io sono un tradizionalista e la cucina dunque la fà sempre da padrone. Eccovi il quarto metodo, quello cioè del vasetto di pesche sciroppate tiepide!

Nei supermercati non si trovano molto facilmente, ma se la vostra amata nonnina fosse una maga tra i fornelli è più probabile che ne troviate a quintali nella sua dispensa... Per provare piacere da un vasetto di pesche sciroppate è fondamentale portare il contenuto del vasetto ad una temperatura di 20 gradi circa; professionalmente potrei dirvi che vi bastano 2 minuti a fuoco lento con il contenuto versato momentaneamente in un pentolino... Ora ri-travasate le pesche sciroppate e l’ormai tiepido succo zuccherato dentro al vasetto e posatelo per terra. Mettetevi a terra sopra il vasetto, come se doveste fare delle flessioni (immaginate di essere sottoposti ad un atto di nonnismo...) ed immergete il vostro amichetto dentro al recipiente tiepido, con movimenti lenti e controllati. Questo metodo tra l'altro potrebbe anche essere un’interessante fase di preparazione ad un "oral job" della vostra ragazza; infatti insaporirà di non poco la vostra terza gamba e lei ne trarrà beneficio, ammesso sia golosa...

Ed eccoci arrivati al quinto ed ultimo metodo, la vicina di casa.

Metodo, questo, efficace per i più pigri; per la serie “gli altri ci diano una mano”...     Bè, questa potrebbe essere l’occasione giusta. Chiedete dunque alla vostra vicina di casa di farvi un favorino, non siate timidi.         Non è molto difficile, anzi, se prometteste di ricambiare probabilmente potreste far nascere un’amicizia molto intrigante e chissà quante avventure di sesso potreste vivere...       Buona fortuna!

 

 

Ora vado a sparare cazzate da un'altra parte, a lavoro...

Mi raccomando se conoscete altri metodi non esitate a postarli, non ho più fantasia...aiutatemi!

         

 
 
 

Le Nuove Geishe Con La Foglia Di Fico....

Post n°7 pubblicato il 04 Ottobre 2008 da Lonesome_Boy
 
Foto di Lonesome_Boy

dal mio space...
 

y1pwwefqu9qdnmsg4ljuqi7znqsrt57jkxicbpxbnimol7vau5dyyg_bayuhslgdccsC' era crisi e crisi una volta...Oggi è crisi totale, si salvi chi può!

I generi alimentari aumentano, benzina, gas e luce altrettanto, arrivare alla fine del mese in tutta tranquillità resta ormai un miraggio per la maggior parte delle famiglie italiane... D'altro canto le borse colano a picco, le banche d'affari chiudono, le assicurazioni sono sull'orlo del fallimento, le finanziarie la fanno da padrone.

Di conseguenza la gente oggi si affida al metodo del vecchio e caro materasso, ove vi sia il tempo e la neccessità di poter risparmiare qualcosa. Sagge le nonne di una volta!

L'ex concorrente del grande fratello, tale Raffaella Fico, ha fatto di questo metodo un sistema piuttosto letterale... sensualbedDivagando un pò, potrei dire che qualcuno la chiamerebbe "fica", ma è pur sempre una questione di gusti; ad ogni modo bisogna "dare a cesare quel che è di cesare" e per quanto mi riguarda lei è Fico e basta!

Insomma, la ragazzina tanto "intraprendente" quanto sfacciata, ha sicuramente preso ispirazione dal film "Memorie di una geisha", dove la protagonista non si metteva certo degli scrupoli nel chiedere una cifra altissima per offrire, anzi cedere, la propria illibatezza. La Fico in questione infatti, ha deciso di vendersi niente popòdimeno che la verginità, alla modica cifra di un milione di euro!

schienaCome se il senso della donna fosse racchiuso tutto lì, nella topa per intenderci... Cosa odono le mie orecchie!

Certo se trovasse veramente un acquirente interessato, la proposta benchè risulti indecente, risulterebbe piuttosto conveniente... Un "pensierino" qualcun'altra potrebbe pur "farcelo", dietro corrispettivo naturalmente...

Ad ogni modo lungi da me infrangere le ruspanti illusioni dell'ochetta-aspirante geisha, ma il tempismo f3303f0abebddef849002ee81caabd83dell'offerta non è senz'altro dei migliori. E su raffaella!... Anzi, gli economisti affermerebbero di sicuro che l'attuale congiuntura di mercato per questo tipo di offerta-transazione al momento è pessima! Le mutande le abbiamo calate!

Il primo problema, tanto siamo in tema dunque lo definirei "grosso" problema, è costituito dal ministro delle pari opportunità, la Mara ediaphpCarfagna, che dichiarando tutto il suo orrore e disprezzo da ex modella di calendari verso chi mette in vendita il proprio corpo, sia esso vergine o riciclato, ha proposto un severo decreto legge contro chi non ha ancora sviluppato la sua stessa sensibilità in merito all'argomento. Ma che ragazza pudica!

E poi  si aggiunge anche l'ostacolo del sindaco di Roma (e daje de tacco e daje de punta...), che ha deciso di far multare  tutte le allegre signorine che imperterrite e senza senso del be6e1fd3a39e161e8845932rx3pudore, continuano ad andarsene mezzo vestite per le vie della Roma Caput Mundi, causando incosciamente un indubbio allarme sociale sopratutto in quelle povere mogli che continuano a chiedersi e cercano di darsi un perchè del ritardo dei rispettivi mariti...

Aggiungerei anche il fatto che il probabile phpacquirente del bene offerto dalla spudorata Fico (e qui il gioco di parole la farebbe da padrone, ma lascio perdere...) correrebbe il rischio di essere multato a sua volta se preso in flagrante! Mi vien da pensare dunque che la nonna oltre al materasso avrebbe fatto sicuramente bene a consigliare alla nipotina anche la trattativa riservata!

La Fico comunque ha dichiarato che i soldi le pic5xk8servirebbero per realizzare sogni come comprarsi una casa o pagarsi un corso di recitazione; tutte cose che si possono fare anche senza mettersi all'asta...

Ma questo chi lo spiega a una che pensa che essere vergini voglia dire non avere mai fatto sesso?

Certo se penso a tutte quelle attricette che si sono "fatte il culo" a gratis pur di avere una particina in film e filmettini... E stà Fico che mi combina? Pretende un milione di euro! Se deve darla sta benedetta passera, che la dia e basta; ne trarrà sicuramente beneficio lei stessa, oltre che le tasche dell'acquirente, ammesso esista...Anche perchè se fossero tutte così, diventeremmo tutti falegnami!

homersbalordito

 
 
 

I Have A Dream...

Post n°6 pubblicato il 04 Ottobre 2008 da Lonesome_Boy
 
Foto di Lonesome_Boy

dal mio space...
I HAVE A DREAM
di Martin Luther King

Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande dimostrazione per la libertà nella storia del nostro paese. Cento anni fa un grande americano, alla cui ombra ci leviamo oggi, firmò il Proclama sull’Emancipazione. Questo fondamentale decreto venne come un grande faro di speranza per milioni di schiavi negri che erano stati bruciati sul fuoco dell’avida ingiustizia. Venne come un’alba radiosa a porre termine alla lunga notte della cattività.
Ma cento anni dopo, il negro ancora non è libero; cento anni dopo, la vita del negro è ancora purtroppo paralizzata dai ceppi della segregazione e dalle catene della discriminazione; cento anni dopo, il negro ancora vive su un’isola di povertà solitaria in un vasto oceano di prosperità materiale; cento anni dopo; il negro langue ancora ai margini della società americana e si trova esiliato nella sua stessa terra.
Per questo siamo venuti qui, oggi, per rappresentare la nostra condizione vergognosa. In un certo senso siamo venuti alla capitale del paese per incassare un assegno. Quando gli architetti della repubblica scrissero le sublimi parole della Costituzione e la Dichiarazione d’Indipendenza, firmarono un "pagherò" del quale ogni americano sarebbe diventato erede. Questo "pagherò" permetteva che tutti gli uomini, si, i negri tanto quanto i bianchi, avrebbero goduto dei principi inalienabili della vita, della libertà e del perseguimento della felicità.
E’ ovvio, oggi, che l’America è venuta meno a questo "pagherò" per ciò che riguarda i suoi cittadini di colore. Invece di onorare questo suo sacro obbligo, l’America ha consegnato ai negri un assegno fasullo; un assegno che si trova compilato con la frase: "fondi insufficienti". Noi ci rifiutiamo di credere che i fondi siano insufficienti nei grandi caveau delle opportunità offerte da questo paese. E quindi siamo venuti per incassare questo assegno, un assegno che ci darà, a presentazione, le ricchezze della libertà e della garanzia di giustizia.
Siamo anche venuti in questo santuario per ricordare all’America l’urgenza appassionata dell’adesso. Questo non è il momento in cui ci si possa permettere che le cose si raffreddino o che si trangugi il tranquillante del gradualismo. Questo è il momento di realizzare le promesse della democrazia; questo è il momento di levarsi dall’oscura e desolata valle della segregazione al sentiero radioso della giustizia.; questo è il momento di elevare la nostra nazione dalle sabbie mobili dell’ingiustizia razziale alla solida roccia della fratellanza; questo è il tempo di rendere vera la giustizia per tutti i figli di Dio. Sarebbe la fine per questa nazione se non valutasse appieno l’urgenza del momento. Questa estate soffocante della legittima impazienza dei negri non finirà fino a quando non sarà stato raggiunto un tonificante autunno di libertà ed uguaglianza.
Il 1963 non è una fine, ma un inizio. E coloro che sperano che i negri abbiano bisogno di sfogare un poco le loro tensioni e poi se ne staranno appagati, avranno un rude risveglio, se il paese riprenderà a funzionare come se niente fosse successo.
Non ci sarà in America né riposo né tranquillità fino a quando ai negri non saranno concessi i loro diritti di cittadini. I turbini della rivolta continueranno a scuotere le fondamenta della nostra nazione fino a quando non sarà sorto il giorno luminoso della giustizia.
Ma c’è qualcosa che debbo dire alla mia gente che si trova qui sulla tiepida soglia che conduce al palazzo della giustizia. In questo nostro procedere verso la giusta meta non dobbiamo macchiarci di azioni ingiuste.
Cerchiamo di non soddisfare la nostra sete di libertà bevendo alla coppa dell’odio e del risentimento. Dovremo per sempre condurre la nostra lotta al piano alto della dignità e della disciplina. Non dovremo permettere che la nostra protesta creativa degeneri in violenza fisica. Dovremo continuamente elevarci alle maestose vette di chi risponde alla forza fisica con la forza dell’anima.
Questa meravigliosa nuova militanza che ha interessato la comunità negra non dovrà condurci a una mancanza di fiducia in tutta la comunità bianca, perché molti dei nostri fratelli bianchi, come prova la loro presenza qui oggi, sono giunti a capire che il loro destino è legato col nostro destino, e sono giunti a capire che la loro libertà è inestricabilmente legata alla nostra libertà. Questa offesa che ci accomuna, e che si è fatta tempesta per le mura fortificate dell’ingiustizia, dovrà essere combattuta da un esercito di due razze. Non possiamo camminare da soli.
E mentre avanziamo, dovremo impegnarci a marciare per sempre in avanti. Non possiamo tornare indietro. Ci sono quelli che chiedono a coloro che chiedono i diritti civili: "Quando vi riterrete soddisfatti?" Non saremo mai soddisfatti finché il negro sarà vittima degli indicibili orrori a cui viene sottoposto dalla polizia.
Non potremo mai essere soddisfatti finché i nostri corpi, stanchi per la fatica del viaggio, non potranno trovare alloggio nei motel sulle strade e negli alberghi delle città. Non potremo essere soddisfatti finché gli spostamenti sociali davvero permessi ai negri saranno da un ghetto piccolo a un ghetto più grande. Non potremo mai essere soddisfatti finché i nostri figli saranno privati della loro dignità da cartelli che dicono:"Riservato ai bianchi". Non potremo mai essere soddisfatti finché i negri del Mississippi non potranno votare e i negri di New York crederanno di non avere nulla per cui votare. No, non siamo ancora soddisfatti, e non lo saremo finché la giustizia non scorrerà come l’acqua e il diritto come un fiume possente.
Non ha dimenticato che alcuni di voi sono giunti qui dopo enormi prove e tribolazioni. Alcuni di voi sono venuti appena usciti dalle anguste celle di un carcere. Alcuni di voi sono venuti da zone in cui la domanda di libertà ci ha lasciato percossi dalle tempeste della persecuzione e intontiti dalle raffiche della brutalità della polizia.

Siete voi i veterani della sofferenza creativa. Continuate ad operare con la certezza che la sofferenza immeritata è redentrice.
Ritornate nel Mississippi; ritornate in Alabama; ritornate nel South Carolina; ritornate in Georgia; ritornate in Louisiana; ritornate ai vostri quartieri e ai ghetti delle città del Nord, sapendo che in qualche modo questa situazione può cambiare, e cambierà. Non lasciamoci sprofondare nella valle della disperazione.


E perciò, amici miei, vi dico che, anche se dovrete affrontare le asperità di oggi e di domani,
io ho sempre davanti a me un sogno.
E’ un sogno profondamente radicato nel sogno americano, che un giorno questa nazione si leverà in piedi e vivrà fino in fondo il senso delle sue convinzioni: noi riteniamo ovvia questa verità, che tutti gli uomini sono creati uguali.
Io ho davanti a me un sogno,
che un giorno sulle rosse colline della Georgia i figli di coloro che un tempo furono schiavi e i figli di coloro che un tempo possedettero schiavi, sapranno sedere insieme al tavolo della fratellanza.
Io ho davanti a me un sogno,
che un giorno perfino lo stato del Mississippi, uno stato colmo dell’arroganza dell’ingiustizia, colmo dell’arroganza dell’oppressione, si trasformerà in un’oasi di libertà e giustizia.
Io ho davanti a me un sogno,
che i miei quattro figli piccoli vivranno un giorno in una nazione nella quale non saranno giudicati per il colore della loro pelle, ma per le qualità del loro carattere. 
Ho davanti a me un sogno, oggi!.
Io ho davanti a me un sogno,
che un giorno ogni valle sarà esaltata, ogni collina e ogni montagna saranno umiliate, i luoghi scabri saranno fatti piani e i luoghi tortuosi raddrizzati e la gloria del Signore si mostrerà e tutti gli essere viventi, insieme, la vedranno.
E’ questa la nostra speranza.
Questa è la fede con la quale io mi avvio verso il Sud.
Con questa fede saremo in grado di strappare alla montagna della disperazione una pietra di speranza. Con questa fede saremo in grado di trasformare le stridenti discordie della nostra nazione in una bellissima sinfonia di fratellanza.
Con questa fede saremo in grado di lavorare insieme, di pregare insieme, di lottare insieme, di andare insieme in carcere, di difendere insieme la libertà, sapendo che un giorno saremo liberi. Quello sarà il giorno in cui tutti i figli di Dio sapranno cantare con significati nuovi: paese mio, di te, dolce terra di libertà, di te io canto; terra dove morirono i miei padri, terra orgoglio del pellegrino,
da ogni pendice di montagna risuoni la libertà;
e se l’America vuole essere una grande nazione possa questo accadere.
Risuoni quindi la libertà dalle poderose montagne dello stato di New York.
Risuoni la libertà negli alti Allegheny della Pennsylvania.
Risuoni la libertà dalle Montagne Rocciose del Colorado, imbiancate di neve.
Risuoni la libertà dai dolci pendii della California.
Ma non soltanto.
Risuoni la libertà dalla Stone Mountain della Georgia.
Risuoni la libertà dalla Lookout Mountain del Tennessee.
Risuoni la libertà da ogni monte e monticello del Mississippi. Da ogni pendice risuoni la libertà.
E quando lasciamo risuonare la libertà, quando le permettiamo di risuonare da ogni villaggio e da ogni borgo, da ogni stato e da ogni città, acceleriamo anche quel giorno in cui tutti i figli di Dio, neri e bianchi, ebrei e gentili, cattolici e protestanti, sapranno unire le mani e cantare con le parole del vecchio spiritual
:
"Liberi finalmente, liberi finalmente; grazie Dio Onnipotente, siamo liberi finalmente".

    

 
 
 

Non è razzista chi uccide "uno sporco negro".

Post n°5 pubblicato il 04 Ottobre 2008 da Lonesome_Boy
 
Foto di Lonesome_Boy

dal mio space...

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"Sporco Negro", "Negro di merda", "ti ammazzo cioccolatino" non sono a quanto pare insulti razzisti.

Una serie di sprangate in testa, fino a spaccare il cervello di un ragazzino di colore : questo non è razzismo.

Così i telegiornali ci hanno spiegato l'omicidio di un giovane italiano di origine africana, celebrato con sguaiate e agghiaccianti grida di insulti sopra citati, non è un atto di razzismo, ma solo un omicidio per "futili motivi".

Mentre la madre e moglie dei due assassini si sbraccia spiegando alle tele visioni che il figlio e il marito non sono razzisti, anche Formigoni e la Moratti, due importanti esponenti politici, si affannano a commentare in tutta fretta che questo non è un atto di xenofobia.

A questo punto mi sorge spontanea una domanda : cosa bisognerebbe fare per essere razzisti, o perlomeno per poter essere considerati tali?

Mettere sulla graticola rovente a fuoco lento un ugandese, o infilare nel forno neonati congolesi?

In realtà, per quanto mi riguarda, anche questo non è molto diverso dal fraccassare la testa di un ragazzino a sprangate.

La vergognosa e immorale risposta dei politici di fronte a questa tragedia non fa altro che avvallare un violento clima di "caccia al diverso".

Clima che si fa sempre più teso, proprio grazie all'oscena giustificazione di atti di questo tipo.

I due aguzzini (con precedenti penali per rapina, stupro e tentato omicidio), in fondo sono solo due milanesi esasperati, poverini... E "la vicenda non ha matrice xenofoba", dicono i politici e i benpensanti di questa amata patria.

In italia dunque nessuno è razzista, neanche quelli che armati di spranga fracassano ragazzini all'urlo di "negro di merda".

Questo alleggerisce di sicuro il cuore di molti : se questo non è razzismo, allora siamo tutti innocenti.

Che bel paese! Italia

 
 
 

Poesia dell' uccelletto...

Post n°4 pubblicato il 04 Ottobre 2008 da Lonesome_Boy
 
Tag: Poesia

POESIA dell'UCCELLETTO

Era agosto ed un povero uccelletto
ferito dallo sparo di un moschetto
ando', per riparare un'ala offesa,
a finir nell'interno di una chiesa.

Dalle tendine del confessionale
il parroco intravide l'animale,
mentre i fedeli stavano a sedere
recitando, sommessi, le preghiere.

Una donna, che vide l'uccelletto,
lo prese e se lo mise al caldo in petto.
Ad un tratto si sentì un pigolio: cip...cip...
qualcuno rise a 'sto cantar d'uccello,
ma il parroco seccato urlò:
"Fratelli, chi ha l'uccello mi faccia il favore,
esca dalla casa del signore".

I maschi, un pò sorpresi a tali parole,
lenti e perplessi alzarono le suole.
Ma il parroco lasciò il confessionale
e"Fermi"-gridò-"mi sono espresso male;
tornate dietro e statemi a sentire,
sol chi ha preso l'uccello deve uscire!"

A testa bassa e con corona in mano,
le donne tutte uscirono piano piano.
Mentre andavano fuori, il prete gridò ancora:
"Ma dove andate, o voi stolte che siete?
Restate qui, che ognuno ascolti e sieda,
io mi rivolgo a chi lo ha preso in chiesa!!!"

Obbedienti, in quel medesimo istante,
le monache si alzaron tutte quante
e, con il viso invaso dal rossore,
lasciarono la casa del signore.
"Per tutti i Santi!!! Ferme!"-grido il prete-
"Sorelle, rimanete e state quiete...
Convien chiarIre, fratelli peccatori,
l'equivoco e la serie di errori.
Esca soltanto chi è così villano
da stare in chiesa con l'uccello in mano!!!"

Una fanciulla con il fidanzato,
ben celati in un angolo appartato
di una cappelletta laterale,
poco mancò che si sentisse male
e, con in volto un pallore da morto,
disse:"Che ti dicevo...se n'è accorto!!!"

 

 
 
 

PENSA...

Post n°3 pubblicato il 04 Ottobre 2008 da Lonesome_Boy
 

L' Amore è come una malattia,
solo quando l'hai contratto ne riconosci i sintomi e allora è troppo tardi:
puoi scegliere di scappare, fuggire, nasconderti nell'attesa che il tuo cuore si spenga o rischiare il tutto per tutto,se necessario, pur di seguire il tuo cuore.
Beh, potremmo stare ore e ore a discutere su ciò che si dovrebbe o potrebbe fare quando si è innamorati,
ma sono i fatti che contano, sono gli attimi che fanno la storia di un amore e che spesso la chiudono...
 
Pensa...
Pensa a quante cose avresti potuto fare rispondendo diversamente a certe domande...
Pensa e immagina come avrebbe potuto essere l'amore che sarebbe nato fra di noi...
Pensa a tutto questo poichè rimarrà solo un pensiero, un ricordo che mai è stato realtà
e continua ad andare avanti nella lunga strada della vita...

Mi piacerebbe che tu riuscissi ad entrare nei miei pensieri per capire quello che ho dentro...ma purtroppo non si può...
e allora non ti resta che immaginare una piccola barca in mezzo al mare in tempesta che cerca disperatamente la luce del faro...
l'unico segnale che può farla tornare a terra,
l'unico segnale che può darle certezza.
                                Quel faro sei tu....                       

Mi rendo conto che a volte vogliamo con ostinazione vivere i nostri sogni
e che basta chiudere gli occhi per scoprire che la magia che ci avvolge
e ci trascina è solo la gioia di coronare un sogno più grande di noi che ben presto dimentichiamo.
 
La vita è un sogno degno di ogni virtù
che non si può mai smettere di vivere.
Mi resta solo questo sogno di te, oggi...
E voglio viverlo fino in fondo...
Tanto a che serve scrivere, se non leggerai mai.
Solo a farmi del male...
 

 

 
 
 

Anna Magnani, antidiva per eccellenza...

Post n°2 pubblicato il 02 Ottobre 2008 da Lonesome_Boy
 
Foto di Lonesome_Boy

A volte si prova pudore o vergogna nel raccontare qualcosa di se stessi, e tante altre non lo si fa perchè ci si vuole tenere solo per sè un ricordo, un momento, una sensazione...

Voglio dedicare questo mio post ad una persone che ho amato fin da piccolo e che da subito ha colpito la mia curiosità, Anna Magnani!

Avevo 12 anni, cameretta da solo e la mia amata tv 14 pollici in bianco e nero, che tempi.... Avere la televisione in cameretta per me era grande cosa, poi col tempo si è rivelato un guai; è stata senz'altro la causa delle mie notti insonni, ma anche la compagna di quelle notti.

E fù proprio una di quelle notti, che saltando da un canale all'altro, stoppai su rete4 incuriosito dall'immagine in bianco e nero di una donna bellissima, Nannarella per l'appunto... Fù tra l'altro la prima volta che piansi difronte ad un film, eccome se piansi...

Affascinato ed estasiato difronte a tanta anna magnani4bravura e umanità, il film era "Bellissima", iniziai a chiedermi chi fosse quella straordinaria Attrice. La mattina a colazione lo chiesi a mia madre, lei in tutta fretta rispose "Chi, la Magnani? E' morta da un pezzo!!!"... Vi lascio immaginare la mia delusione e lo sconforto che provai nel momento; insomma, l'attrice che mi aveva tanto "preso" e tanto emozionato era morta, e l'idea che non avrebbe mai più potuto recitare e ragalare dunque al pubblico straordinarie interpretazioni, mi fece star male...

Potrei continuare all'infinito nello scrivere quel che provo ogni volta che guardo e ammiro Anna Magnani, ma rischierei di ottenere l'esatto opposto di quello che vorrei da questo blog; ebbene, se non la conoscete ve la voglio presentare nel migliore dei modi, consigliandovi di guardare almeno uno dei film dove ha recitato.

La storia va insegnata affinchè le generazioni future possano trarre giovamento da quel che è stato... Anche questa è storia, la storia di una grandissima Attrice che ha reso onore al cinema e al teatro italiano! Non posso che augurarmi che le giovani leve, in fatto di recitazione, possano trarre giovamento da Nannarella, anche se è e sarà INIMITABILE ed IRRIPETIBILE!

Antidiva per eccellenanna magnaniza, Anna Magnani è stata una figura chiave del neorealismo italiano, interpretando con stile inimitabile il personaggio della popolana focosa e sboccata, ma allo stesso tempo sensibile e generosa, incarnazione dei valori genuini di un'Italia minore.
Nonostante alcune fonti la facciano nascere ad Alessandria d'Egitto noi estimatori preferiamo farla nascere, come lei ha sempre sostenuto, a Roma, città dalla quale ha preso tutta la sua grande passione e la sua smisurata forza d'animo.
Cresciuta dalla nonna materna in condizioni di estrema povertà, la Magnani cominciò molto presto a cantare nei cabaret e nei night-club Romani e contemporaneamente studiò all'Accademia d'Arte Drammatica.

Tra il 1929 e il 1932 lavorò nella compagnia teatrale diretta da Dario Niccodemi e nel 1934 passò alla rivista. Divenne ben presto uno dei nomi più richiesti del teatro leggero italiano. Lavorò anna magnani7con Vittorio De Sica e con Totò, col quale recitò in numerose riviste, come Quando meno te l'aspetti (1940) e Volumineide (1942), entrambi di Michele Galdieri. In cinema si rivelò nel film Teresa Venerdì (1941), di Vittorio De Sica, dove interpretò una bizzarra canzonettista. In seguito interpretò alcune commedie leggere ( Campo dè Fiori, 1943; L'ultima carrozzella, 1944; Quartetto pazzo, 1945), fino a quando arrivò la sua completa rivelazione nel film neorealista Roma città aperta (1945) di Roberto Rossellini (col quale ebbe una burrascosa ma intensa relazione affettiva). In questo film la Magnani si rivelò una straordinaria attrice drammatica, nella parte di Pina, popolana Romana che viene uccisa mentre tenta di raggiungere il camion sul quale il suo uomo, un tipografo impegnato nella resistenza, sta per essere deportato. Accanto ad uno straordinario Aldo Fabrizi, la Magnani rappresentò la redenzione di un popolo, attraverso le sue grandi qualità umane e morali, tanto che la sua interpretazione le fece meritare il primo dei suoi cinque Nastri d'argento.


Nel trionfo neorealistico, era d'obbligo anna magnani6tratteggiare per lei la figura della popolana sfacciata, volitiva, sempre sicura e persino violenta nella difesa dei giusti valori, attraverso la sua bonaria veemenza. L'apoteosi di questa caratterizzazione fu L'onorevole Angelina (1947) di Luigi Zampa, nel quale interpretava una donna di borgata " chiamata " a far politica, per rappresentare gli interessi della povera gente come lei. Nel 1948 Rossellini la chiamò per interpretare l'episodio " La voce umana " (tratto dall'atto unico di Jean Cocteau) del film L'amore (1948), nel quale la Magnani si cimentò in un appassionato ed angoscioso soliloquio, un grande pezzo di bravura interpretativa, la telefonata di una donna abbandonata dall'amante.

anna magnani3
Nel 1951 un altro grande ruolo: quello della donna frustrata che trasmette le sue illusioni ed i suoi sogni infranti nell'impossibile carriera cinematografica della figlia, a costo anche di mettere in crisi il suo matrimonio, in Bellissima (1951), di Luchino Visconti. Anche questo film le valse un meritatissimo Nastro d'argento.
Il 1955 è l'anno in cui vinse il premio Oscar per l'interpretazione nel film di Daniel Mann The Rose Tatoo (La rosa tatuata, 1955), con Burt Lancaster, tratto dal Romanzo di Tennessee Williams.
In seguito fu interprete di stupende pellicole, come Suor Letizia (1956) e Nella città l'inferno (1958).


Nel 1960 interpretò Risate di gioia, il primo e unico film che la vede anna magnani5accanto al suo vecchio compagno di palcoscenico Totò. Nel 1962 prese parte al film Mamma Roma di Pier Paolo Pasolini, un film non riuscito, che la costrinse entro i termini di una trasognata e brechtiana rappresentazione da guitto esasperato. Gli anni '60 non le offrirono quindi un granché a livello cinematografico, così la Magnani si rituffò nel teatro, interpretando La lupa di Verga, diretta da Franco Zeffirelli e Medea di Anhouil, diretta da Giancarlo Menotti, che la videro trionfare su tutti i più grandi palcoscenici d'Europa. Tra il 1971 e il '73 interpretò quattro stupendi film per la televisione scritti e diretti da Alfredo Giannetti: La sciantosa,1943: un incontro, L'automobile e …correva l'anno di grazia 1870.

 
L'attrice Romana aveva avuto un figlio dall'attore Massimo Serato. Il ragazzo fu colpito dalla poliomielite, e l'attrice dedicò il resto della sua vita ad occuparsi di lui. La sua ultima, breve, apparizione sugli schermi è stata nel film Roma (1972), di Federico Fellini. I personaggi caratterizzati dal suo temperamento focoso e passionale, ma capaci anche di toccanti e imprevedibili dolcezze, le si addicevano in modo perfetto, anche se le sue ottime doti interpretative fecero sì che potesse cimentarsi con successo anche in altri ruoli. Morì di cancro a Roma il 26 settembre 1973, assistita fino all'ultimo dall'adorato figlio Luca. 

 
 
 
 
 
 
 
 
 

CHI SONO?

Bella domanda questa, alla quale però non so dare una risposta.                          

Che dire di me?
Come presentarmi?
Come descrivermi?

Bisogna avere il coraggio e la forza di scavare nel profondo per sapere come si è veramente. La mente umana è così complicata da capire! 

Ed è per questo che trovo inutile descrivermi e raccontare le cose superficiali che possono riguardarmi. Subentra così l’incertezza di risultare banale...

Ciò che vorrei da questo spazio è poter far conoscere la parte essenziale di me; le mie sensazioni, le mie emozioni...

Essere in grado di ricostruire un puzzle difficile da comporre, attraverso piccoli frammenti di storie che vanno a riempire quelle che sono le pagine della mia vita.

Brevi racconti, ovvero le piccole gioie e i grandi dolori che mi accompagnano; quelli che ti segnano e che come l’inchiostro, pur conservandosi nel tempo, lasciano sempre una traccia indelebile.

Ci saranno pagine della mia vita che non verranno mai rivelate, ma vorrei avere la capacità di tenere viva la curiosità di ognuno di voi e di far capire tra le righe il caos che regna dentro di me...

Insomma, piccoli ritagli di cronaca personale per chi saprà coglierne il giusto significato...

Resta dunque il desiderio di dare la possibilità di interpretare la mia persona, che vive nella continua ricerca di qualcosa, o forse semplicemente di se stessa...

 
 
 
 
 
 
 

CITAZIONI

CITAZIONI

Theodor W. Adorno(1903-1969)
"La libertà non sta nello scegliere tra bianco e nero, ma nel sottrarsi a questa scelta prescritta"

anonimo
"Far morire d'amore venti uomini in un solo anno è alla portata di molte donne, ma conservarne uno per tutta la vita è un impresa che riesce a poche."

Simone De Beauvoir(1908-1986)
"Ciò che dà alle donne chiuse nell'omosessualità un carattere virile non è la loro vita erotica,che al contrario le confina in un universo femminile;è l'insieme delle responsabilità che sono costrette ad assumere in quanto fanno a meno degli uomini"

Charlie Chaplin(1889-1977)
"Un giorno senza un sorriso è un giorno perso"

Arnold Joseph Toynbee (1889-1975)
"I ricchi di tutti i paesi sono sempre stati più disposti a spendere per le armi che per il benessere.Sono meno riluttanti a pagare le tasse per motivi bellici che per motivi sociali.Sono più pronti a regalare bombe agli stranieri che case e sussidi ai loro compatrioti.Dev'essere un aspetto della psicologia umana.Io non so spiegarlo"
 
 
 
 
 
 
 

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