Oggi sono iniziati gli esami di maturità, tutte tracce stupende come l'anno scorso quando è toccata a me...senza dubbio quest'anno avrei scelto la traccia che parlava della musica (con fonte la citazione di Aristotele), a l'avrei sviluppata più o meno così:
Aristotele diceva questo della musica:" non va praticata per un unico tipo di beneficio che da essa può derivare, ma per usi molteplici, poiché può servire per l'educazione, per procurare la catarsi e in terzo luogo per ricreazione, il sollievo e il riposo dallo sforzo." Un filosofo antico che già aveva capito tutto sul ruolo della musica. Oggi la musica contemporanea ce ne propina vari tipi di generi, e sta a noi scegliere di essere buoni o cattivi fruitori di essa. La musica ci ha sempre accompagnato, si tramanda da secoli da generazioni in generazioni. Va dal blues al jazz, dal rock al pop. Ogni genere scelta da chi l'ascolta fa comprendere lo stato d'animo e il modo di essere della persona stessa. Quando si è tristi si ascolta un genere di musica, servirà a risollevare il morale, quando tutto sembra andarti contro, ecco che c'è lei pronta ad offrirti la sua "spalla morale". Se pensiamo di fare un viaggio, esplorare nuove culture e frontiere, un punto d'incontro è sicuramente la musica di quel nuovo posto, ci farebbe capire lo stile che utilizzano, e al giorno d'oggi è diventato un nuovo stile, la "musica etnica". In epoche più remote quella più ascoltata era sicuramente la musica classica: Beethoven, Mozart, Bach. Si può di certo dire che era per i ceti più abbienti, e invece per la gente del popolo erano assicurati gli stornelli. Andando avanti nelle ere la musica ha assorbito sempre di più un ruolo a dir poco fondamentale. Basti pensare che viene utilizzata al giorno d'oggi come terapia per i bambini, o per le persone diversamente abili, che non potendo provare di assaporare il mondo con gli occhi, almeno hanno un assaggio con la musica. In breve tempo hanno iniziato a fare studi, ricerche. Non molti anni fa persone solo ascoltando passivamente la musica si sono risvegliati da un coma che pareva anche per i medici stessi irreversibile.
Non dimentichiamoci che la musica è una forma d'arte. Chi la utilizza per vivere, e ne fa di essa il suo punto centrale, è sicuramente un artista. Molte persone oggi fanno il mestiere di cantante o cantautore. Anni addietro era considerato un lavoro malfamato, con poca possibilità di emergere, chi prendeva questa strada veniva visto come un pazzo irresponsabile che andava dietro soltanto ai suoi ideali. Prima non c'erano scuole o accademie che ti permettevano di diventare qualcuno, si doveva andare direttamente da un discografico e proporre i propri pezzi, e non sempre si otteneva qualcosa di buono. Oggi invece è tutto molto diverso, chi decide, o meglio chi è portato per questo genere d'arte viene quasi osannato, Anzi possiamo dire che anche la tv con i suoi talent show sforna di anno in anno nuovi presunti talenti della musica italiana e internazionale, e invece molto spesso si rivelano meteore passeggere capaci di aver fatto un album alle spalle dei grandi e con un solo "tormentone" girato in radio. I giovani d'oggi ne fanno un cattivo uso, la musica ai loro occhi non è più arte, passione o poesia ma soltanto sballo, una musica capace di produrre gli stessi suoni uno dopo l'altro per ballare nelle discoteche ad alto volume riducendo le funzioni celebrali. Ma questo d'altro canto è quello che ci saremmo dovuti aspettare visto che gli adolescenti sono pronti subito ad andare dietro a cose troppo grandi per loro, con la voglia di essere subito grandi, rinnegano quelli che sono le loro vere possibilità. Concerti sempre più affollati, sempre più distruttivi, musica altrettanto devastante che incita all'odio, agli insulti e alla violenza stessa, gente che per seguire i propri miti fa di questi modi di essere il loro ideale di vita. E' sempre più raro vedere gente di ogni età attaccata alla musica per il semplice gusto di sentirsi più sollevata. Si dimentica ciò che davvero è la musica, quello che Aristotele aveva già capito, un qualcosa che serve per tante cose messe insieme: per ricrearsi, per trovare sollievo, e a volte anche per trovare spunti ed ispirazioni. Perché non solo è bella, ma è anche un punto di forza da cui noi potremmo trarre beneficio.
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