Gocce di rugiadaZibaldone dei miei pensieri |
CHI SONO?
Mi chiamo Valeria. Vivo a Pompei. Sono nata in un freddo giorno di dicembre del 1987. Ho pregi e difetti, come tutti. Sono romantica e sognatrice, allegra e ottimista, generosa e discreta. Ma anche lunatica e problematica, permalosa e impaziente, testarda e un po' pigra. Mi reputo un'esteta. A tratti snob. Una folle, se volete. Ho mille ambizioni seppure molte paure. Svariati interessi e grandi sogni nel cassetto. Non so perché ho scelto come nickname "Menestrella"... Forse perché i menestrelli mi hanno sempre affascinata. O forse perché mi sarebbe piaciuto essere come quei cantastorie medievali, quegli artisti girovaghi, liberi e bizzarri. O forse perché sono un po' come loro: alla perenne ricerca di un principe che mi ami e di una corte che mi accolga.
AMO
Leggere,scrivere,pensare,
parlare,viaggiare,la musica,
la danza classica,il teatro,
l'opera lirica,la fotografia,
la storia dell'arte,
il Palio di Siena,i tramonti sul mare,
i suoni e i profumi della montagna,
i versi degli animali in campagna,
i panorami,la solitudine,il vino,la birra,la pizza,il cibo,
le bolle di sapone,la psicologia,
i borghi medievali,
Siena,Roma,Ravello,la semplicità,la serenità,la gioia,
le forti emozioni,la cultura,l'eleganza,i profumi,la bigiotteria,
il rosa,i burattini,i gatti,
i film intelligenti,
le maschere veneziane,
il mio orsacchiotto di peluche,
i sorrisi,i bei ricordi,la mia famiglia.
ODIO
L'ipocrisia,la volgarità,la cattiveria,l'ignoranza,la superstizione,il caldo torrido,il raffreddore,le persone che non si lavano,le bugie,i tradimenti,la maleducazione,l'arroganza,il conformismo,i ficcanaso,i ladri,le persone senza progetti sogni ed ideali,chi fa del male agli esseri umani e agli animali,gli illusi,le persone con la puzza sotto il naso,il politically correct,il libertinaggio,gli esibizionisti,i perenni insoddisfatti.
I MIEI LINK PREFERITI
Post n°70 pubblicato il 06 Dicembre 2011 da LaMenestrella
Un Fiorello strepitoso quello che per quattro lunedì consecutivi ci ha tenuto compagnia in prima serata su Rai Uno col varietà Il più grande spettacolo dopo il weekend. |
Post n°69 pubblicato il 21 Settembre 2011 da LaMenestrella
Immagino – o almeno spero – che tutti voi, come me, abbiate almeno una volta nella vita desiderato vivere in un’epoca passata, in un determinato periodo storico di cui subite il fascino. È una bella sensazione volare indietro nel tempo con la fantasia e proiettarsi nel contesto storico preferito, ma è nel contempo frustrante, perché si ha la consapevolezza che quei tempi sono ormai andati e non ritorneranno mai più, perciò, per quanto ci si sforzi con l’immaginazione, non si avrà mai la possibilità di viverli realmente e di capire cosa significa “starci dentro”. |
Post n°68 pubblicato il 25 Agosto 2011 da LaMenestrella
Accanto alle forme più note di discriminazione e razzismo che riguardano il colore della pelle, l’appartenenza etnica, i gusti sessuali, il credo religioso esiste una forma di razzismo subdolo che io definirei estetico e cronologico. Ho notato che si preferisce evitare di parlarne se non addirittura di definirlo razzismo. Eppure è quello che più di tutti caratterizza il nostro tempo e in particolare il mondo occidentale, sempre più diviso in caste e categorie e sempre più votato al culto dell’immagine. Ha effetti devastanti in quanto fomenta odio e produce frustrazioni e fallimenti. Colpisce in maniera particolare le donne ed è quello che si manifesta quando a un colloquio di lavoro si preferisce la donna bella a quella brutta (ma le selezioni non dovrebbero avvenire in base a quello che si sa e si sa fare? ) oppure quando a un concorso di bellezza una ragazza che non supera i 170 cm viene esclusa a priori (in teoria se sei bella da far invidia a una dea ma sei alta 1 m e 50 cm devi andare a farti fott… ehm, benedire). |
Post n°67 pubblicato il 30 Luglio 2011 da LaMenestrella
C'era una volta, in tempi remoti - ed erano bei tempi, benché non fossero né i tuoi né i miei, quindi tanto tempo fa... |
Post n°66 pubblicato il 12 Luglio 2011 da LaMenestrella
Domenica 10 luglio è morto a Ginevra, all’età di 87 anni, stroncato da un tumore fulminante, uno dei più grandi coreografi del XX secolo: Roland Petit. Il mio Roland. Il mio coreografo preferito. Colui che con le sue creazioni è riuscito a suscitare in me emozioni indicibili. |
Post n°65 pubblicato il 30 Giugno 2011 da LaMenestrella
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Post n°64 pubblicato il 15 Giugno 2011 da LaMenestrella
Nel gennaio del 2008 Papa Benedetto XVI è invitato dal rettore dell’Università La Sapienza di Roma a intervenire all’inaugurazione dell’anno accademico 2007/2008. Apriti cielo! Un nutrito gruppo di studenti e docenti dell’ateneo si oppone definendo l’invito “sconcertante”, considerando Ratzinger “troppo reazionario per entrare nel tempio della conoscenza”. La feroce protesta (dalle vaste proporzioni mediatiche) porterà lo sgradito ospite ad annullare la visita. |
Post n°63 pubblicato il 21 Maggio 2011 da LaMenestrella
“Se fossi stata grassa come Marilyn Monroe mi sarei suicidata” è quanto dichiarato da Liz Hurley qualche anno fa. Ora, non intendo parlare dei piccoli, subdoli turbamenti psicologici che quest’affermazione può aver provocato nell’animo di tante donne, ragazzine soprattutto, magari con qualche chiletto in più. E non intendo neppure soffermarmi sulla frase in sé, perché è talmente assurda e demenziale da non meritare il mio tempo e i miei commenti. Né tanto meno ho voglia di perdermi in discorsi sulla genuina e inarrivabile bellezza di ieri e su quella finta e insignificante di oggi. Dico solo questo: cara la mia Liz Hurley, ti ricordo che Marilyn Monroe è stata, è e sarà fino alla fine dei tempi un mito, un’icona di bellezza e sensualità. A cinquanta anni dalla sua morte è ancora il sogno erotico di migliaia di uomini in tutto il mondo. Tu invece sei solo una povera donna frustrata (lo dimostri attraverso dichiarazioni come questa sopra citata) e una modella - attricetta fallita. Hai poco più di quaranta anni e sei già caduta nell’oblio. Se qualcuno ancora rammenta il tuo nome, è solo perché hai avuto la fortuna di essere per anni la compagna di letto del buon vecchio Hugh Grant (che nel lontano 1995 ti ha pure tradita con una prostituta bagasciona e, secondo me, avrà avuto i suoi buoni motivi per farlo, poveraccio!). Perciò, prima di parlare, pensa (se sei in grado di farlo). Sempre che non spari boiate del genere soltanto per far parlare di te… (posso capire che hai bisogno di ricorrere a questi mezzucci per restare a galla). Ma, per cortesia, non nominare il nome di una dea come Marilyn invano. Non infangare la memoria dei divi divini. Anzi, tienili proprio fuori dai tuoi infimi modi di pensare, di dire e di fare. |
Post n°62 pubblicato il 06 Maggio 2011 da LaMenestrella
Il 1° maggio 2011, Giovanni Paolo II (Karol Wojtyla), un dei pontefici più amati della storia della Chiesa, viene proclamato Beato dal suo successore, Papa Benedetto XVI.
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Post n°61 pubblicato il 02 Maggio 2011 da LaMenestrella
Bastava prestare attenzione ai notiziari di sabato per scoprire che venerdì mattina il mondo si è fermato per un paio di orette. Per assistere al giudizio universale? No, per seguire le nozze di William e Kate. Dal nord al sud, dall’est all’ovest della Terra, tutti si sono sintonizzati sull’evento. Negli Stati Uniti si sono svegliati all’alba per seguire in diretta la cerimonia. Anche Obama si è piazzato davanti alla tv prima di recarsi negli stati colpiti dal tornado. Persino nei paesi devastati dai terremoti e dalle guerre, la gente è stata con il naso schiacciato contro lo schermo. Strano ma vero. Siamo tutti degli inguaribili sognatori o solo dei poveri imbecilli, vittime del sistema mediatico? Secondo me, entrambe le cose. Ma ora non ho voglia di soffermarmi su questioni di carattere sociologico. Vado subito al dunque. Di seguito, riporto i commenti che ho espresso e i pensieri che ho fatto a caldo, mentre seguivo la diretta di quello che è stato definito il matrimonio del secolo. Li sparo così come li ricordo, senza seguire un ordine logico. Uno strappo all’etichetta (tanto per utilizzare un’espressione “regale”). Londra è blindata e bardata a festa. Gli inglesi sono in delirio. Ma non gli pesa che di questi tempi debbano ancora mantenere questa famiglia reale? Boh! Contenti loro. Uno sguardo agli invitati: ovviamente, tra le signore è sfida all’ultimo cappello, in nome del vero british style. Ce ne sono di tutti i tipi, dai più belli ai più bizzarri. Passiamo ai parenti dello sposo: originale il soprabito della principessa Anna. Bello! Anche la figlia Zara non scherza, sofisticata in grigio e con stravagante cappellone nero. No comment invece sulle figlie di Andrea, Eugenia e Beatrice, pacchiane come sempre (Eugenia in particolare). La mamma della sposa, Carole, somiglia a quella serpe di Carla Bruni. È stata descritta come una donna ambiziosissima. Pare abbia avuto un ruolo determinante nell’avvicinamento della figlia al principe William. In effetti, ha la faccia dell’arrampicatrice sociale. La stampa inglese ha definito i Middleton “dei cafoni arricchiti”. Ma dico io: invece di offendere, perché non diciamo le cose come stanno? E cioè che rosichiamo tutti per il fatto che 'sti Middleton sono stati baciati dalla fortuna, prima negli affari, poi nei rapporti sociali. Ma che ci possiamo fare? La dea è bendata. Forse però se si sbendasse sarebbe meglio, così eviterebbe di andare sempre nella stessa direzione... Qualcuno ha detto che l’interno dell’abbazia di Westminster sembra Hyde Park. In effetti... Che so sti alberi? Pare che l’idea sia stata di Kate. Naah, non mi piace! Un plauso ad Antonio Caprarica, storico corrispondente Rai da Londra, che ha curato la telecronaca con l’eleganza del professionista consumato. Lui, a differenza di altri suoi ridicoli colleghi, per l’occasione non ha fatto poesia o raccontato favole, ha semplicemente fatto informazione, con l’irriverenza e l’ironia del giornalista “inglesizzato”. Tra le sue espressioni migliori: “Kate, la Cenerentola milionaria”. Un grande! Si è parlato di un royal wedding all'insegna dell'austerity... Macchè! Comunque sia, mi aspettavo qualche emozione in più da questo matrimonio. Sì sì. Ho visto di meglio (tipo le nozze reali svedesi e danesi). Comunque, cari William e Kate, vi abbiamo seguito, vi abbiamo amato (e odiato), abbiamo sognato e ci siamo emozionati con voi. Ora che vi siete sposati però, vi chiediamo gentilmente di togliervi dai coglioni perché ce li avete rotti. Che strazio! Non se ne può più di sentir parlare di voi!
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Post n°60 pubblicato il 28 Aprile 2011 da LaMenestrella
Avevo otto anni quando m’innamorai del principino William d’Inghilterra, dopo averlo visto in foto su una rivista. L’ho amato per anni. Avevo pianificato tutto: da grande avrei fatto le valigie e sarei partita alla volta di Londra con l’obiettivo di conquistare il cuore del futuro re inglese. Ed ero certa che ci sarei riuscita, davo per scontato il fatto che avrei sposato William e avrei regnato sulla Gran Bretagna . Quindi in teoria, dovrei esserci io domani mattina nell’abbazia di Westminster, al posto di Kate Middleton, a dire “I will” al primogenito di Carlo e Diana. In teoria però, perché in pratica ho smesso di amare William diversi anni fa. Diciamo da quando ho imparato a scindere razionalmente il sogno dalla realtà, in concomitanza con l’inizio dell’età adulta. Ma, sinceramente, anche da quando William ha cominciato progressivamente a imbruttire, fino a diventare un cesso emergente (neanche trent’anni e ha già la “piazza” in testa, unica vera eredità di famiglia, poveraccio!). Sorvolo sui gadget kitsch dedicati alla giovane coppia – dalle tazze da tè ai preservativi – che da mesi impazzano nel Regno Unito e su ogni sorta di diavoleria inventata per l’occasione. Sorvolo sull’imbarazzante e ridicolo film sulla loro storia d’amore andato in onda ieri sera su Rai Uno. Sorvolo sulla tirchieria della famiglia reale inglese che ha deciso di dividere le spese del matrimonio con la famiglia della sposa (l’anello di fidanzamento della mamma Diana riciclato da William poi, è il massimo!). E sorvolo anche sulla psicosi che ha contagiato Tg e giornali (e non solo) che da settimane ci stanno rompendo l’anima con servizi su William e Kate, William e Kate, William e Kate... E BASTA!!! Come se non avessero nient’altro di più importante e/o interessante da proporre. Chiedo solo un favore ai mass media e all’opinione pubblica: smettetela di parlare di questa storia come di una favola e di definire Kate Middleton una “novella Cenerentola”. La signorina Kate Middleton è figlia di genitori arcimilionari, ha frequentato le scuole più prestigiose d’Inghilterra (ecco perché ha conosciuto il principe William, altrimenti è col cavolo che se lo sposava) e tanti saluti ai bisnonni minatori. Quindi, per cortesia, smettetela di dire cazzate e siate realisti. La favola casomai sarà quella del principe Haakon di Norvegia che ha sposato la cameriera e ragazza madre Mette Marit, o quella del principe Felipe di Spagna che ha sposato la giornalista divorziata Letizia Ortiz, o ancora quella della principessa Victoria di Svezia che ha sposato il suo timido personal trainer Daniel Westling, “Cenerentolo” per antonomasia (ed è da sottolineare che tutti e tre questi che ho nominato sono eredi al trono, quindi futuri re e regine. E scusate se è poco!). Altro che William e Kate! La loro storia è roba da ricchi. Tutto nella norma quindi, niente di speciale. Perciò rilassatevi.
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Post n°59 pubblicato il 08 Aprile 2011 da LaMenestrella
"Acque infinitamente piene di vita scorrono sugli antichi acquedotti dentro la grande città e danzano nelle molte piazze su bianche conche di pietra e dilagano in ampie, spaziose vasche e mormorano il giorno e innalzano il loro canto alla notte, che qui è grande e stellata e con venti di velluto. E ci sono giardini, memorabili viali e scalinate, scalinate concepite da Michelangelo, scalinate costruite a immagine di cascate d’acqua, che ampie e declivi generano gradino da gradino come onda da onda. Forti di tali impressioni ci si raccoglie, si ritorna in sé dalla pretenziosa varietà che qui chiacchiera e parla (e quanto è loquace!), e si impara lentamente a riconoscere le pochissime cose in cui permane l’eterno che si può amare, e la solitudine a cui si può sommessamente avere parte." |
Post n°58 pubblicato il 17 Marzo 2011 da LaMenestrella
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Post n°57 pubblicato il 18 Febbraio 2011 da LaMenestrella
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Post n°56 pubblicato il 26 Gennaio 2011 da LaMenestrella
È notizia del giorno che il Ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna abbia dichiarato guerra alle pubblicità che offendono la donna utilizzandone l’immagine in maniera distorta e volgare. Una decisione giustissima quella presa dal Ministro, che io appoggio appieno. Però mi chiedo: con che faccia tosta propone quest’iniziativa, proprio lei che in tempi non sospetti si è fatta fotografare semi ignuda a cavallo di un somaro, con il piede in mano ad un vecchio rozzo bavoso, mentre si ciuccia un limone (stile maiala d’esposizione alla sagra della porchetta)? |
Post n°55 pubblicato il 23 Gennaio 2011 da LaMenestrella
Ieri sfogliavo Il Libraio, rivista che tiene informati sulle ultime novità editoriali, quando la mia attenzione si è focalizzata su una pagina che pubblicizzava il libro di Benedetta Parodi Cotto e Mangiato. |
Post n°54 pubblicato il 11 Gennaio 2011 da LaMenestrella
"La paura è l’energia che costringe, rinchiude, trattiene, trasforma, nasconde, accaparra, danneggia. |
Post n°53 pubblicato il 23 Dicembre 2010 da LaMenestrella
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Post n°52 pubblicato il 29 Novembre 2010 da LaMenestrella
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Post n°51 pubblicato il 27 Novembre 2010 da LaMenestrella
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"Qual' eminenza di mente fu quella di colui che s' immaginò di trovar modo di comunicare i suoi più reconditi pensieri con i vari accozzamenti di venti caratteruzzi sopra una carta."
GALILEO GALILEI
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