Eighties

“vieppiù sviluppata in quell' Empirismo logico che si limita a "constatare" senza più "indagare" sulle condizioni di significato e di senso”, appunto perché è stato concentrato sul divino e della sola dimostranza dell’esistenza, mentre è in realtà il concetto umano che è il senso e la vera rivoluzione ed innovazione

...il cosiddetto "senso" dell'umano è solo un NON-senso; cioè quel nichilismo che tutto ammorda.......mi consenta.

L’umano è il non senso amorfo e statico, tutto ciò che è umano non ha senso e quindi l’unica risposta è il divino? È essere il divino?

...mi consenta...mo' certo che esiste il divino. Non ha Lei forse avuto la grazia di conoscermi !? E la mia consorte, Giunone, non è forse figlia dei Titani tal è la sua dolcezza, bontà e grazia ? Suvvia, ...ordunque ?

si... si... ed io sono stato il suo pasto... che dolcezza e grazia di donna che ancora adesso conservo i segni divini di pizzicotti e gnocchi in testa... eh! Vedi? Vedi? Io sono stato il suo capo espiatorioooooooooooo!!!! oh... salvami tu oh Dio capo!! :)

...ringrazia che essendo IO di natura divina la gamba che mi rosicchia quotidianamente fino all'osso poi di notte "risorge" e alla mattina è nuovamente impegnata a riiniziare da capo. Sii grato al cielo che sennò sai bene che ti verrebbe a cercare e il tuo nascondiglio faentino oramai è stato scoperto !!! ;))

Grazie eccellente divinità …eh… B4, nave da uno affondata… l’avamposto di frontiera è stato scoperto e annientato… una mossa strategica ha raso al suolo la copertura, ha corrotto la signora anziana di sopra (era il mio generale più fidato… costui conosceva l’entrata blindata…). Sotto false spoglie da innocua e tenera corruppe il mio generale che gli svelò i segreti di frontiera oltre che cedere la mappa segreta. Così colei superò le tigri e i temibili koala esplosivi, arrivò alla porta blindata dove io tremante ero avvolto dal momento. Attendevo lo schianto come fosse il mio cuore trasudato da ansia, preceduto da scricchiolii dell’acciaio ceduto, quella porta non avrebbe retto a lungo… la telecamera si affacciò per narrarmi ciò che mi attendeva come un presagio che prese per mano la mia paura; dovevi esserci! Il suo sguardo macchiato di rosso e l’ira che disegnava nel cielo i sui capelli, la prepotenza che cresceva di secondo in secondo, e quello sguardo acceso come due sfere di fuoco incideva in me la sua intenzione…