Creato da SmokeyMiao il 27/11/2007

ARTI GRAFICHE

passeggiata ludica nel panorama grafico contemporaneo

 

 

Giorgio De Chirico - La Magia della Linea

Post n°5 pubblicato il 21 Aprile 2009 da SmokeyMiao

L'ultima mostra visitata con la mitica Elena e' stata La Magia della Linea al Museo Bilotti a Villa Borghese, Roma, lo scorso 11 Aprile.

Il piano inferiore dell'Arancera che ospita il museo conteneva la parte estemporanea della mostra, incentrata appunto sul disegno, sull'uso della linea fatto da Giorgio de Chirico.

Il piano superiore ospita l'esposizione permanente con una interessante collezione di dipinti di De Chirico, dei suoi disegni per la pubblicazione di un volume sull'Apocalisse, dei costumi teatrali, con relativi bozzetti per una piece di suo fratello Alberto Savinio e un corridoio dove viene illustrata la vita e l'attivita' di mecenate artistico del signor Bilotti.

Il sito Romatoday riporta questa recensione:

Per De Chirico il disegno è impronta del pensiero, un genere con dignità pari se non superiore al dipinto. A questa arte divina, così come la definiva il Maestro della Metafisica,è dedicata l’esposizione “La magia della linea. 110 disegni di de Chirico dalla Fondazione Giorgio e Isa de Chirico” promossa dal Comune di Roma Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione, Sovraintendenza ai Beni Culturali e dalla Fondazione Giorgio e Isa De Chirico ed ospitata dal Museo Carlo Bilotti all’Aranciera di Villa Borghese dal 23 gennaio al 19 aprile 2009.

La mostra, curata da Elena Pontiggia con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura, si apre con uno straordinario gruppo di disegni metafisici concessi per l’occasione dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma e prosegue con tutti i più importanti lavori provenienti dalla Fondazione Giorgio e Isa de Chirico: una raffinata collezione che comprende tra l’altro i Ritratti di Rissa, i Nudi antichi (1926), il gruppo dei Gladiatori, Hebdomeros del 1928 e la suggestiva serie dei Mobili nella valle e dei Bagni misteriosi degli anni Trenta.

Sono esposti inoltre, sempre dalla collezione della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, i disegni realisti degli anni quaranta, tra cui l’impressionante Autoritratto come Cristo sul Calvario e l’inaspettata, affettuosa serie di schizzi coi cani di famiglia.

Le incisioni per L’Apocalisse del 1941 e le carte del periodo neometafisico degli anni sessanta e settanta completano il percorso espositivo, che si chiude con una sezione riservata ai disegni (scene, costumi, figurini) per il teatro. Ad integrazione della sezione teatrale sono anche presentati i bellissimi costumi per Pulcinella del 1931 e Protée del 1938, recentemente acquisiti dalla Fondazione e mai esposti prima.

Accompagna la mostra il catalogo Skira, con testi di Paolo Picozza, Achille Bonito Oliva, Michele Tavola e un analitico saggio introduttivo di Elena Pontiggia, che ricostruisce la teoria di de Chirico sul disegno.

La mostra “La magia della linea. 110 disegni di de Chirico dalla Fondazione Giorgio e Isa de Chirico” rientra nella serie diversificata di eventi di alto profilo culturale che, sotto la guida e la regia di Achille Bonito Oliva si svolge tra il 2008 e il 2010 con il nome emblematico di Immortalità a Giorgio de Chirico. Un tributo che la città di Roma rende al Grande Maestro, in occasione del Trentennale della morte e dei 120 anni dalla nascita.

Anche qui la menzione particolare mia personale: il bigliettaio e' molto gentile.

 

 
 
 

Tate Modern - Londra

Post n°4 pubblicato il 12 Marzo 2009 da SmokeyMiao
 
Tag: Luoghi

La Tate Modern è una tra le mie gallerie d'arte preferite. Quando passo per Londra non manco mai di visitarla. La struttura gli consente di mantenere un'esposizione permanente veramente molto ricca e di affiancarla a mostre estemporanee di artisti contemporanei sempre molto interessanti.

Inoltre la cosiddetta sala delle turbine consente installazioni molto grandi ed importanti. In passato mi è capitato di visitarla quando era in esposizione per le Unilever series Olafur Eliasson con il suo The Weather Project che è stata una vera rivelazione per la mia percezione del possibile nell'ambito artistico.

Menzione particolare va all'organizzazione degli spazi che sono sempre costruiti per guidare il visitatore in un percorso, anche se non obbligato, coerente con le opere d'arte. Per esempio potete notare su una parete una time-line con la menzione cronologica dei movimenti artistici e dei principali esponenti. Illuminante.

L'esperienza della visita è sempre emozionante per me, ogni volta prendo sempre piu' coscienza dell'abisso che ci separa dagli altri Paesi europei in fatto di Cultura. Troverete famiglie con bambini che visitano la galleria e discutono gioiosamente di arte tra di loro, momento di scambio famigliare, momento di educazione ludica, momento insostituibile di cultura.

Il sito ufficiale riporta questa descrizione:

Tate Modern è la galleria britannica d'arte moderna leader, oltre ad essere uno dei principali centri di interesse tutistico londinesi. Situata in un'ex centrale elettrica, la galleria presenta arte moderna internazionale dal 1900 al giorno d'oggi e comprende opere degli artisti leader del ventesimo secolo quali Picasso, Warhol e Dalí. L'ingresso alla Collezione permanente è libera e la galleria ospita anche mostre straordinarie che esplorano le opere di importanti artisti moderni o movimenti artistici.

L'ingresso è ad offerta libera. Davvero.

 
 
 

Ancora Freud.

Post n°3 pubblicato il 21 Dicembre 2007 da SmokeyMiao
 
Tag: PITTURA

In occasione di una mostra al MOMA di New York, ecco il link all'articolo pubblicato sull'Espresso. Bella la galleria fotografica.

 
 
 

MARK ROTHKO

Post n°2 pubblicato il 28 Novembre 2007 da SmokeyMiao
 
Tag: PITTURA

Mark Rothko (Daugavpils25 settembre 1903 – New York25 febbraio 1970) è stato un pittore statunitense, spesso classificato come espressionista astratto (anche se lo stesso Rothko ha soventemente smentito questa affermazione).

Nacque come Mark Rothkowitz a Daugavpils (Dvinsk), Russia (ora Lettonia) e nel 1913 lasciò la terra natale per trasferirsi con la famiglia a Portland, in Oregon (Stati Uniti d'America). Tra il 1921 e il 1923 frequentò l'università di Yale, nel New Haven. L'anno successivo abbandonò gli studi per trasferirsi a New York e nel 1925 studiò con Max Weber all'Art Students League.

La sua prima esposizione risale al 1928 presso una collettiva alle Opportunity Galleries di New York. Negli anni seguenti allacciò una profonda amicizia con altri grandi artisti del calibro di Milton Avery e Adolf Gottlieb. Nel 1933 tornò a Portland per organizzare la sua prima personale, a cui seguì lo stesso anno un'altra personale a New York, presso la Contemporary Arts Gallery.

Nel 1935 fu uno dei fondatori del gruppo The Ten, rivolto soprattutto a ricerche nell'ambito dell'astrazione e dell'espressionismo. Tra il 1936 e il 1937 dipinse su cavalletto per il Federal Art Project e conobbe Barnett Newman. Cominciò una stretta collaborazione con Gottlieb, sviluppando uno stile pittorico dal contenuto mitologico, figure piatte e derivate dal linguaggio artistico primitivo. Intorno al 1945 avvicinò il suo stile alle tecniche e alle immagini del surrealismo e, grazie a Peggy Guggenheim, poté allestire una personale alla galleria Art of This Century di New York.

Il suo lavoro si concentrò sulle emozioni di base, spesso riempendo grandi tele di canapa con pochi colori intensi e solo piccoli dettagli immediatamente comprensibili. Per questo può anche essere considerato precursore dei pittori color field (vedi: Helen Frankenthaler). È infatti tra la fine degli anni '40 e l'inizio degli anni '50 che sviluppa il suo stile della maturità. Luminosi rettangoli colorati sembrano stagliarsi sulla tela librandosi al di sopra della sua superficie. Tuttavia Rothko rimase semisconosciuto sino al 1960, sostenendosi insegnando arte, prima presso il Brooklyn Jewish Academy Centre e poi alla California School of Fine Arts di San Francisco. In seguito collaborò con William Baziotes, David Hare e Robert Motherwell alla fondazione di The Subjects of the Artist a New York.

Nel 1958 Philip Johnson commissionò a Rothko di dipingere una serie di murales per il ristorante Four Seasons nel Seagram Building di New York, un progetto su cui lavorò per più di un anno.

Una volta ultimato, Rothko non fu felice di vedere le sue pitture come sfondo ad una sala da pranzo, quindi ne consegnò nove di quelle marroni e nere alla Tate Gallery, dov'è tuttora presente un'istallazione permanente progettata dallo stesso Rothko (vedi foto a destra). Nel 1967 collaborò nuovamente con l'architetto Philip Johnson ad una pittura murale per una chiesa di Houston, Texas, realizzando quattordici lavori a tema per un'istallazione ambientale. La chiesa divenne poi nota come "Rothko Chapel" (Cappella Rothko). Numerosi altri lavori di Rothko sono sparsi in giro per il mondo in altrettanti importanti musei.

Dopo una lunga lotta contro la depressione, il 25 febbraio 1970 Mark Rothko si suicidò tagliandosi le vene nel suo studio di New York. L'anno successivo venne inaugurata a Huston la Rothko Chapel. A seguito della sua morte la determinazione della sua eredità divenne il soggetto di un famoso caso giudiziario.

(da Wikipedia)

E' attualmente aperta una bellissima ed imperdibile mostra presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma, fino al 6 gennaio. Torvate tutte le informazioni qui.

 
 
 

LUCIAN FREUD

Post n°1 pubblicato il 27 Novembre 2007 da SmokeyMiao
 
Tag: PITTURA
Foto di SmokeyMiao

Lucian Freud (Berlino8 dicembre 1922) è un pittore britannico di origini tedesche.

Nipote di Sigmund Freud, è figlio dell'architetto Ernst Freud e padre della scultrice Jane MacAdam Freud. Nel 1933, poco dopo l’ascesa al potere in Germania di Adolf Hitler, si trasferisce nel Regno Unito con genitori e fratelli, ottenendo qualche anno più tardi la naturalizzazione britannica.

Risale al 1937 la sua unica scultura, che gli vale l'ammissione alla Central School of Arts and Crafts di Londra prima, per iscriversi poi alla East Anglian School of Drawings and Paintings di Dedham nel Suffolk diretta dal pittore Cedric Morris, che fu il suo primo mentore. I suoi studi vengono interrotti per un servizio su un convoglio di navi da guerra nell'Atlantico settentrionale.

Le prime prove pittoriche di Freud tendono all'espressività intensa, deformano volti e oggetti in direzione della "Nuova Oggettività ma forse anche tengono in vista Chagall surnaturel. Dai primi passi del suo cammino d'artista, Freud palesa uno straordinario spirito di osservazione del reale e una forte adesione concettuale ad esso, che si fara con gli anni sempre più incisiva.

Tiene la sua prima personale nel 1944, ma già dieci anni dopo rappresenta la Gran Bretagna alla XXVII Biennale di Arti Visive di Venezia a fianco di Francis Bacon e Ben Nicholson.

A partire dalla fine degli anni Cinquanta, Freud abbandona il disegno come attività principale e indipendente e il disegno anche inteso come struttura che governa il dipinto. Il suo nuovo stile muove da una nuova diversa maniera di vedere, il suo sguardo si volge anche all'interno dell'essere umano.

Nel 1951 al Festival of Britain è premiato con Arts Council Prize. 1953-1954 è visitor professor alla Slade School of Fine Art di Londra.

Dal 1979 le mostre si moltiplicano e Freud espone in Giappone e negli Stati Uniti.

Nel 1983 gli viene conferita l'onorificenza di "Companion of Honour".

Le sue opere provocano un consistente senso di angoscia. Sembra che suscitare un simile stato d'animo sia negli intendimenti dell'autore, attraverso opere fredde, accademiche, senza apparentemente coinvolgimento da parte di chi le ha dipinte. Freud ha sempre prediletto della figura umana, il ritratto in particolare, con il tempo si infittiscono le immagini di nudi femminili e maschili. Seduti o sdraiati, supini, soprattutto, si atteggiano in una straordinaria libertà di pose. Quasi giacessero riverse o sul fianco, solo come riflesso di un moto visibile connesso con il loro esistere, riflesso della assolutamente dolorosa condizione umana. Le robuste pennellate di Freud si scontrano, come duellando; questo duello interiore al'immagine si trasferisce in un duello tra artista appunto e modello. E da questo confronto è nato uno dei più grandi pittori del nostro tempo.

(da Wikipedia)

Inutile dire che e' uno dei miei pittori preferiti, ho avuto la fortuna di vederne delle opere al National Portrait Museum di Londra e al Thyssen-Bornemisza di Madrid.

Il mio sogno segreto e' capire come le sue pennellate cosi' apparentemente casuali, istintive e multicolori arrivino a far emozionare chi guarda forse piu' che se vedessero una scena vera.

L'intestazione del blog e' dedicata a lui.

 
 
 

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