Mondo Jazz
Il Jazz da Armstrong a Zorn. Notizie, recensioni, personaggi, immagini, suoni e video.
IL JAZZ SU RADIOTRE
martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30
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JAZZ & WINE OF PEACE
Pipe Dream
violoncello, voce, Hank Roberts
pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig
trombone, Filippo Vignato
vibrafono, Pasquale Mirra
batteria, Zeno De Rossi
Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)
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Messaggi del 01/10/2014
mercoledì 1 ottobre 2014 20.30 Locandina IL CARTELLONE OSTINATI! 2013 - I CONCERTI DEL CENTRO D'ARTE: Jason Adasiewicz “Sun Rooms” Jason Adasiewicz, vibrafono; Ingebrigt Håker Flaten, contrabbasso; Mike Reed, batteria Registrato a Padova, Cinema Lux, il 5.12.2013 AI CONFINI TRA SARDEGNA E JAZZ 2013 Heliocentric Counterblast Nikolaus Neuser, tromba; Kathrin Lemke, sax contralto; Dirk Steglich, sax tenore, flauto; Andreas Dormann, sax baritono; Michail Majkowski, contrabbasso; Philipp Bernhardt, batteria; Florian Juncker, trombone; Niko Meinhold, pianoforte Registrato a Sant’Anna Arresi, Piazza del Nuraghe, il 23.8.2 |
Post n°3695 pubblicato il 01 Ottobre 2014 da pierrde
Considero Dave Holland un vero e proprio innovatore; pur partendo dalla tradizione è sempre andato inserendo elementi nuovi, aggiuntivi, partendo da influenze orientali, assimilando metriche dispari e dando vita ad un interessante ripresa delle improvvisazioni collettive introdotte da artisti come Mingus. A mio avviso questo modo di operare è il più corretto; disponendo di una tradizione è giusto tenerne conto altrimenti corri il rischio di infilarti in un vicolo cieco come è accaduto alla musica contemporanea che, per l’eccesso di rifiuto della storia, è diventata sovente astrusa ed autoreferenziale, musica solo per musicisti. Attilio Zanchi http://www.mescalina.it/musica/interviste/24/11/2013/attilio-zanchi |
Post n°3694 pubblicato il 01 Ottobre 2014 da pierrde
«Vuoi capire chi sono? Ti faccio un esempio. Qualche ora fa ho ricevuto una telefonata dell’Ufficio Censimenti. Mi hanno chiesto quante ore al giorno lavoro. La mia risposta è stata: 24 ore al giorno. Non è una battuta: lavoro anche quando dormo. Sto parlando con te e sto lavorando. Mi sveglio la mattina, la prima cosa che faccio è accendere il computer e rispondere alle e-mail. Vado a pranzo con qualcuno e si discute di musica o di arte. Prendo il taxi per andare al museo e, durante il tragitto, sono al telefono e parlo d’affari. Lavoro sempre. La mia vita è essere al lavoro. È per questo che sono qui. La gente è sorpresa dalla quantità di lavoro che porto avanti. Eppure è molto semplice: ho scelto di lavorare. Per questo non vado in vacanza: non m’interessa quel tipo di cose» Maurizio Principato , John Zorn. Musicista, compositore, esploratore, Edizioni Auditorium, Milano 2011, p.30. Dipinto di Vladimir Golub |
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