Mondo Jazz
Il Jazz da Armstrong a Zorn. Notizie, recensioni, personaggi, immagini, suoni e video.
IL JAZZ SU RADIOTRE
martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30
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JAZZ & WINE OF PEACE
Pipe Dream
violoncello, voce, Hank Roberts
pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig
trombone, Filippo Vignato
vibrafono, Pasquale Mirra
batteria, Zeno De Rossi
Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)
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Messaggi del 05/02/2015
S. BERNSTEIN. / G.PETRELLA / P. FRESU / M.ROJAS - Brass Bang! Quattro strumentisti eccezionali riuniti quasi per caso in una formazione inusuale affrontano con ironia e giocosa brillantezza un repertorio quanto mai disomogeneo, passando da Giovanni da Palestrina a Fred Buscaglione, con tappe intermedie dedicate a Duke, Hendrix e ai Rolling Stones. Frizzante, divertente, spumeggiante, l’album raccoglie i diversi brani registrati live in alcune date italiane, miscelando con sapienza sperimentazione e rigore, sberleffo e gusto per la melodia.
Il secondo album per E.C.M. di Potter è un ulteriore passo avanti rispetto al notevole Sirens. Qui cambia totalmente l’organico, non solo rispetto al precedente album ma anche rispetto alla Underground Orchestra fin qui conosciuta. Entrano nella formazione molti musicisti dei gruppi di Dave Holland ma la mano di Potter è salda nel tracciare percorsi originali. Il suono spettacolare del sax si integra alla perfezione sia con il gruppo jazz sia con il quartetto d’archi, tanto che il confine tra scrittura e improvvisazione è felicemente labile. VALUTAZIONE : * * * * JARRETT/MOTIAN/HADEN – Hamburg ‘72 Di fatto questa registrazione live uscita dalle pieghe del tempo e dai cassetti della E.C.M. costituisce il 4° album del trio e restituisce appieno il fulgore creativo di quegli anni. Un Jarrett molto più audace e sperimentale rispetto all’ultimo trentennio e all’altro trio, formidabile e di riferimento, con Peacock e De Johnette. Come se la formula dello standard avesse cristallizzato, pur su livelli stratosferici, una vena innovativa nel trio che poi non ha più avuto prosieguo.
CORTEX – Live Il quartetto scandinavo apparentemente ricalca le impronte di Ornette Coleman e Don Cherry. In realtà cavalca solo la stessa suggestione strumentale e compositiva: brani dai temi di sapore bop che si aprono in libere cavalcate sperimentali. Ma tutto profuma di originalità e freschezza ed è un piacere ascoltare le evoluzioni dei quattro.
VALUTAZIONE : * * * * ) MARK GUILIANA - My Life Starts Now Il batterista qui si produce in un album dalle tonalità cangianti, dall’ambient al pop raffinato con qualche spruzzatina di elettronica. Mai banale per quanto sempre immediato, Guiliana è figura in grado di attraversare molti ambiti lasciando la propria impronta. Nessuna traccia di jazz ma godibile musica di intrattenimento.
VALUTAZIONE: * * * CARSTEN DAHL TRIO – A Good Time Registrato sette anni fa dal vivo durante un festival dedicato al piano trio l’album mostra un gruppo in forma smagliante. Non fatevi ingannare dal repertorio che appare consueto, gli standars subiscono un maquillage profondo e la vena del pianista è magica. I due comprimari, Lennart Ginman al contrabbasso e Frands Rifbjerg alla batteria volano alto quanto il pianista. Take Five acquista nuovi aromi e tutto l’album è fragrante e intenso.
Altre recensioni brevi sul sito Tracce di jazz: http://www.traccedijazz.it/index.php/recensioni/40-recensioni-discografiche/tracce-laser/730-tracce-laser |
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