Mondo Jazz
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Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)
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Messaggi del 16/02/2015
Post n°3894 pubblicato il 16 Febbraio 2015 da pierrde
Gli anni del Jazz, è un breve filmato di circa 40 minuti, affidato a Massimo Bernardini e Lucio Villari e ospitato su Rai Storia. Curioso il fatto di aver affidato unicamente ad uno storico dell'età contemporanea il compito di tratteggiare l'evoluzione della nostra musica senza il controaltare di un musicologo o almeno di un musicista. Si ascoltano cosi' affermazioni piuttosto discutibili (il jazz, nato nero, divenne sopratutto bianco, ripetuto due volte nel corso del filmato, la "solita" riappropriazione italica delle radici iniziali, e vi lascio scoprire il resto) ed è il taglio complessivo del filmato a lasciare perplessi, una ricostruzione piuttosto affrettata per non dire lacunosa che è a metà tra il documentario e la chiacchiera da salotto. Poteva essere sviluppato molto meglio, senza dubbio. Questa la presentazione ed il link per vedere il filmato:
È stata la prima “colonna sonora” del XX secolo, una musica capace di essere contagiosa con il suo swing e di sfidare totalitarismi, guerre e proibizioni: il Jazz. Il professor Lucio Villari ripercorre le tappe della nascita e della diffusione del Jazz nella prima metà dello scorso secolo, dal rag-time al “jass”, dai bassifondi di New Orleans alle grandi platee internazionali. Anche l’Italia degli anni '30 lo accoglie entusiasticamente: il concerto di Louis Armstrong a Torino, nel 1935, è un grande successo. Nonostante il Jazz sia una musica “nera” - che mal si concilia con l’autarchia e le leggi razziali - nessuno riuscirà mai a farlo tacere, neppure dopo l’entrata in guerra degli Stati Uniti, nel 1941. Anzi, persino Mussolini, in privato, continua ad ascoltarlo. E il ministro nazista della Propaganda, Goebbels, arriva a creare una propria orchestra Jazz. Gli anni del Jazz con Lucio Villari di Mauro Canali
http://www.raistoria.rai.it/articoli/gli-anni-del-jazz/29025/default.aspx |
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