Mondo Jazz
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martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30
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JAZZ & WINE OF PEACE
Pipe Dream
violoncello, voce, Hank Roberts
pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig
trombone, Filippo Vignato
vibrafono, Pasquale Mirra
batteria, Zeno De Rossi
Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)
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Messaggi del 01/04/2015
Post n°3944 pubblicato il 01 Aprile 2015 da pierrde
GIOVEDI’ 28 MAGGIO dalle ore 18.00 alle ore 02.00 c/o MUSEO EGIZIO, Via Accademia delle Scienze 6, Torino Prima europea, esclusiva Torino Jazz Festival Una produzione Torino Jazz Festival e Fondazione Museo Egizio, in collaborazione con Conservatorio di Torino e AR.CO.TE Jazz Torino ANTHONY BRAXTON SONIC GENOME Il Sonic Genome è una performance musicale unica. Certamente si tratta del più ambizioso esperimento del visionario compositore e sassofonista Anthony Braxton nel suo percorso d'investigazione artistica, volto a creare una sorta di "suono mondiale vivente". Più che un concerto è la creazione di un ambiente musicale interattivo. Per otto ore di fila, una sessantina di musicisti dalle più diverse provenienze stilistiche danno vita a un happening che coinvolge il pubblico facendolo entrare nel cuore del fare creativo, con esiti imprevedibili. Ai collaboratori di Braxton – e tra loro vi sono alcuni degli sperimentatori più interessanti della scena contemporanea – viene data la responsabilità di condurre dei sotto-ensemble. Gli altri musicisti interagiranno con loro. Nessun ascoltatore o musicista rimarrà "immutato" dopo questa intensa esperienza. Anthony Braxton, nato nel 1945 a Chicago, è un compositore, improvvisatore americano multi-strumentista tra i più importanti del nostro tempo. È stato a lungo membro della AACM, la storica cooperativa musicisti di Chicago. Nel 1968 Braxton ha registrato For Alto, primo seminale album solista di sassofono. La sua musica si è sviluppata senza barriere dall’avanguardia alla tradizione jazzistica. Come compositore, ha prodotto un corpus di oltre 300 lavori che testimoniano la sua ricerca proteiforme, condotta con coerenza e rigore. Ingresso consentito previo l’acquisto del biglietto Open Ticket per l’accesso al Museo, in vendita esclusivamente giovedì 28 maggio presso la biglietteria del Museo Egizio (intero euro 13,00). L’Open Ticket, un braccialetto non cedibile, consente accessi multipli nell’arco della giornata, compatibilmente con la capienza del Museo. |
Post n°3943 pubblicato il 01 Aprile 2015 da pierrde
Un popolare jazz blog, il London Jazz Collector, da notizia di una sensazionale scoperta avvenuta negli archivi della Blue Note. Si tratta di nastri rimasti sconosciuti e dimenticati per quasi 57 anni. In effetti i collezionisti da sempre avevano notato una anomalia: il numero di catalogo BN 1553 non è mai stato pubblicato.
Ora sembra che sia stato effettivamente assegnato dall’allora presidente della Blue Note, Alfred Lion, ad uno dei progetti più audaci mai tentati dalla grande etichetta jazz: la registrazione di brani di Thelonious Monk ad opera del nascente astro del rock Elvis Presley. Appena terminato il servizio militare e indeciso sul suo destino futuro, la giovane star ha accettato la sfida di vocalizzare sulle note di uno dei padri fondatori del movimento Bop, il celebre pianista Thelonious Monk.
Cantare brani che tutti conoscevano, ma che avevano messo in difficoltà molti dei grandi musicisti di allora: Elvis ha imparato rapidamente le melodie eccentriche di Monk, vocalizzando con facilità brani quali Epistrophy e Straight, No Chaser. Registrati dal maestrodella sala di incisione, l’ ingegnere Rudy Van Gelder, i nastri delle sessions di Elvis sono stati consegnati ad Alfred Lion. Sempre prudente, Lion ha concluso che il giovane e relativamente sconosciuto cantante Elvis era un rischio troppo grande per la sua etichetta: poche possibilità di raggiungere il riconoscimento commerciale, e ha deciso di interrompere il progetto.
I nastri sono quindi rimasti negli archivi della Blue Note per ben cinque decenni, trascurati anche da Michael Cuscuna, che erroneamente ha concluso che la descrizione sulla scatola del nastro era uno scherzo.Ora la prima stampa di Elvis Sings Monk è in produzione e a breve sarà distribuita in tutto il mondo..
Notizie più particolareggiate sulla scoperta e sulla stampa le trovate qui: LondonJazzCollector
Tradotto liberamente dalla Fonte:
https://londonjazzcollector.wordpress.com/2014/04/01/blue-note-missing-over-fifty-years-discovered/ |
AUTORI DEL BLOG
Andrea Baroni
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