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Creato da: ilpasquino.controinf il 02/01/2012
giornale di controinformazione

Messaggi di Agosto 2015

 

Non si uccide così un italiano

Post n°783 pubblicato il 31 Agosto 2015 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

No, signori, un italiano può essere ucciso solo da un suo connazionale, ma mai che ciò avvenga per mano di chi viene da paesi altri.

Sarà spietato dirlo, ma sembra che il dolore sia minore, si accetti, con maggiore sopportazione, che ai propri cari sia tolta la vita dal vicino di casa, dall’amico del rione, dalla zia o dallo zio, dal fratello o dalla sorella, dal marito o dall’amante, di nazionalità certificata italiana, piuttosto che sopportare l’onta che, chi viene da paesi lontani, faccia le stesse cose che fanno i nostri assassini.

Certo sarebbe difficile chiedere al nostro governo, difronte ad un omicidio commesso da un veneto, che tutti i veneti siano cacciati dal nostro paese, si potrebbe anche tentare, ma il seguito che avrebbe, tale stupida proposta, sarebbe talmente esiguo da far desistere, da subito, chi anche l’ha solo pensata.

Invece sembra che sia facile accomunare tutti quelli che vengono nel nostro paese, per i problemi che conosciamo bene, nel fascio del “tutti colpevoli”, “tutti fuori”, “tutti criminali”. Non si chiede la giusta punizione per il delitto commesso, come la si chiederebbe per qualsiasi assassino, ma una pena che coinvolga tutti i suoi simili, tutti quelli che fuggono da fame e guerre, sodali nel delitto solo per il colore della pelle, per la paura della morte, per il paese di provenienza, per la fame e la disperazione che si legge nei loro occhi.

E’ più facile perché nessuno busserà alla tua porta per riderti in faccia, per dimostrarti, dati alla mano, che i veneti, come gli immigrati, commettono meno delitti dei napoletani, dei calabresi, dei siciliani, dei lombardi, degli emiliani e così via…che loro, a differenza dei grandi ricchi dello stivale, non sotterrano materiali cancerogeni nei nostri giardini provocando stragi, che non costruiscono ponti e viadotti che cadono con il vento provocando vittime, che non bloccano il flusso dei fiumi che straripano e distruggono intere comunità.

Ma gridare “morte all’immigrato” ora va di moda. Ruspe e Salvini, coadiuvati dai fascisti di Casapound, ne sono il vessillo, quel vessillo, sporco di vergogna e di morti, di sangue e sofferenze, che ha segnato il secolo precedente,  e che trova nell’ignoranza e nella stupidità il suo letame fertilizzante.

 
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Lui è peggio di me

Post n°782 pubblicato il 30 Agosto 2015 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

20 anni di berlusconismo, anti o pro, hanno bloccato l’Italia, dice il premier Renzi, che chiude accordi con Berlusconi per la cancellazione dei diritti costituzionali e ha mantenuto la poltrona grazie ai suoi voti.

Rispondono piccati D’Alema e Prodi, quelli che hanno introdotto l’euro, al cambio sfavorevole che noi, sulla nostra pelle, conosciamo, ed hanno tassato e colpito le classi medie e più deboli del paese, con l’introduzione di nuovi balzelli e con il precariato, che ha totalmente cambiato, stravolto, i rapporti di forza tra padroni ed operai, ed ha costretto migliaia di persone a sottostare al ricatto di un lavoro senza dignità e senza diritti.

Su numeri calcolati a casaccio si scontrano le “anime” di quel partito, il PD, protagonista, insieme a Berlusconi, dello sfascio del paese, travolto da corruzione e malavita, scandali e assunzioni clientelari, lavori pubblici che costano come un viaggio su Marte, figli, figliastri, amici e compari che si appropriano della cosa pubblica spartendosi i sacrifici di chi paga le tasse, per i propri interessi personali, per distruggere un territorio, deviare un fiume, concedere un condono, un appalto, una commessa che inquina, uccide, sfrutta la fame e la speranza dei migranti, costruisce strade e case che crollano.

“Vedo la ripresa” dice il “magnifichetto” Renzi difronte ai 47 posti di lavoro in più e a quella fiducia che l’Istat vede sempre in salita, anche se il reddito cala, le imprese licenziano o passano in mano ai cinesi, che assumono manodopera cinese,  le file alla Caritas aumentano come chi pensa di farla finita o abbandonare, per sempre, questo paese di sordi.

“Lui è peggio di me”, sembrano dire i contendenti di uno scontro politico lontano mille miglia dai reali problemi del paese, ancora assente da quella lotta necessaria alla corruzione dell’intero apparato politico, a cominciare proprio dal PD, ancora muto conto l’evasione fiscale, l’infiltrazione delle mafie nelle amministrazioni pubbliche e nei lavori pubblici, ancora incapace di creare un sistema serio di salvaguardia dei diritti dei più deboli, a cominciare dai disabili per passare ai pensionati e finire alle generazioni a venire, ancora disattendendo promesse elettorali di una regolazione e diminuzione degli emolumenti , delle prebende, dei vitalizi e di tutti i privilegi della casta.

Non c’è una parola, un pensiero, un’ azione, di questa gente, che sia rivolta a migliorare le condizioni di un paese in rovina, se non una eterna campagna elettorale, fatta di accuse reciproche e di statistiche costruite ad hoc, per mantenere e rafforzare gli equilibri attuali, quelli che hanno permesso, a questa classe di ladri ed incompetenti, di distruggerci il futuro e le nostre terre, di riempirsi di soldi e posti di lavoro a nostre spese, di venirci a prendere in giro, dalle tv da noi pagate, per continuare a mangiare sulle nostre spalle…e darci il contentino di scoprire chi, tra chi ci ha rubato, è peggiore dell’altro.

 
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600 milioni di buco nella sanità Campana

Post n°781 pubblicato il 26 Agosto 2015 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

“Ho risanato la Sanità”, diceva il governatore Caldoro appena pochi mesi fa in campagna elettorale, vantandosi di aver risanato il disastro Bassoliniano, pagato dalle persone anziane, dai disabili e dagli ammalati della Regione, ai quali è stato tolto quasi tutto.

Ora si scopre il solito buco, quel buco nero che appare ad ogni cambio di governo, che dovranno pagare sempre i soliti, i più deboli, e del quale non è responsabile nessuno.

Un miliardo e 641milioni sono gli euro assegnati alla Regione, retta da Caldoro, per una Sanità in lacrime, ticket più cari del servizio privato per i cittadini non esenti, 5 euro a ricetta per gli esenti…un mare di soldi che ha avuto lo stesso risultato di chi li ha preceduti, un ulteriore indebitamento che pagheranno, ancora una volta, quelle fasce più deboli costrette a rivolgersi al pubblico.

Al buco si aggiungeranno i tagli previsti dal “magnifico” Renzi  (8 miliardi per la sanità), che pur di farsi un po’ di propaganda elettorale colpisce ancora le fasce della popolazione più in difficoltà per accontentare i ricchi, ed i mezzi ricchi, che gli daranno il via per la distruzione del welfare nel nostro paese.

Il “magnifichetto” (termine ripreso dalla trasmissione televisiva Blog), davanti alla platea di Comunione e Liberazione ha parlato di atti significativi compiuti dal governo che ne indicavano la rotta ed essenza…ecco, quella della distruzione dei diritti e del massacro della sanità pubblica sono atti che ne danno un ritratto ancora più preciso e netto...di nemico del popolo.

La questione Campana si inserisce appieno nel degrado di un partito che ormai ha svoltato verso posizioni di destra conservatrice, simile a quella repubblicana americana, con un taglio delle tasse lineare, e non per fasce di reddito, che favorisce chi ha più soldi, quelli che alcuni chiamano ricchi…e che io chiamo papponi e ladri, che azzera le salvaguardie delle fasce più deboli per liberare quel capitale che finirà all’estero o in borsa, non certo in investimenti per il rilancio del paese…a meno che non si creda ancora alle favole.

Ora c’è De Luca a governare una Regione allo sfascio economico , politico e materiale. Voluto da Renzi, anche contro le condanne ed i procedimenti in corso che gravano su di lui.

Dovrà affrontare il nodo di una Sanità che ha già tagliato sui disabili, ha imposto ticket alle persone indigenti, ha cancellato presidi ed accentrato servizi già al collasso…con ulteriori tagli previsti.

Dall’ informazione serva non avremo alcuna notizia che abbia almeno l’odore del vero, saranno i cittadini, sulla loro pelle, a testare le “efficienze” di cui si straparla, a pagare i furti di quella classe politica che ancora governa Napoli e la Regione, che siede in parlamento, come Migliore, o si presenta alle elezioni, come Cozzolino e Gabriele.

Quegli esami clinici che ci saranno negati, per “migliorare il servizio”, facciamoli a chi ci governa, diamogli i voti…e cacciamoli a calci nel sedere se saranno, come è facile prevedere, negativi per la nostra salute

 
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Impoveriti dai ricchi

Post n°780 pubblicato il 24 Agosto 2015 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Titola il “sole 24 ore”, organo ufficiale di Confindustria, quella pappa e ciccia con Renzi: “Sui redditi italiani la scure della crisi”.

Più che di scure della crisi si dovrebbe parlare della scure della disinformazione, che il giornale dei padroni utilizza a man bassa.

Nell’articolo, che riprende i dati delle Finanze per gli anni 2008 – 2013,  si parla di “impoverimento generale”, con cali del reddito che raggiungono, in alcune zone del paese, soprattutto al Sud, punte oltre il 6%. Non c’è alcun accenno all’evasione, che riguarda i ricchi padroni, che si attesta tra i 150 ed i 200 miliardi annui, a cui andrebbero aggiunte le spese che lo Stato affronta per gestire tali reati, ammontanti a 60 miliardi l’ anno.

Si afferma che il gettito fiscale, cioè il pizzo che lo Stato dei padroni preleva dai cittadini italiani, riguarda, soprattutto, lavoratori dipendenti (56%) e pensionati (35%)… un bel 91%, sul totale, si accolla i furti della politica e dell’evasione fiscale.

Già perché non si dovrebbe dimenticare che la corruzione ci costa, a parte le cifre dai più riportate intorno ai 60 miliardi e da alcuni smentite, di sicuro un calo, di almeno il 16%, degli investimenti stranieri ed un aumento del costo delle opere pubbliche attorno al 20%.

Ma il dato più significativo, chiaramente taciuto nell’articolo del giornale di Confindustria, riguarda l’aumento esponenziale delle diseguaglianze tra i magnati ricchi, o magnoni, che poi è la stessa cosa, ed il mondo intero, quello che fugge dalle guerre e dalla fame o quello che è costretto a sbirciare nei cassonetti della spazzatura per trovare qualcosa da mangiare.

Oggi, secondo l’Ocse, in Italia l’1% possiede  più di quanto ha il 60% della popolazione, i poveri sono raddoppiati superando i 6 milioni, il 20% più povero della nostra nazione detiene solo il 7,9% del reddito nazionale.

Quindi questa scure, di questa strana crisi, sembra avere lo strano obiettivo di aumentare le entrate a chi già possiede patrimoni, ed annientare del tutto chi poco ha…una scure capitalista, la solita scure, vecchia e decrepita ma ancora arrogante, di un sistema di potere ormai al collasso, al quale la Cina e l’ondata dei migranti daranno l’ultimo calcio nel sedere, svelandone la sua insensatezza.

 
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I cittadini del mondo contro i muri del Capitale

Post n°779 pubblicato il 23 Agosto 2015 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Si crepano i fili spinati e le mura del sistema sotto la spinta dei popoli.

L’esodo, da terre distrutte dall’egoismo del sistema capitalistico, dalle sue guerre e dai suoi governi, è inarrestabile, travolge gli steccati dell’ipocrisia, della bugia e della violenza di chi fa profitto su morte e povertà, su sfruttamento dell’uomo ed avvelenamento del territorio.

Polizie armate, lager, che ora chiamiamo centri accoglienza, barconi fatiscenti, fortini a difesa di confini inventati e di differenze criminalizzate, non fermano quella marea umana, molto più umana dei vari Merkel, Renzi, Schauble, Tsipras, Rajoy, Hollande, Lagarde, che fa delle parole libertà, pace, fratellanza, amicizia, sacrificio il viaggio di una speranza utile al mondo intero.

Loro non possono fermarli, non si ferma la rivoluzione, non si ferma il mondo, neanche i “grandi”, le “banche”, i “massoni” sono in grado di farlo…il mondo si ribella ad un sistema di morte e di profitto, al Capitale dei ricchi che uccide i poveri di tutte le terre, comprese le nostre, e da dove il deserto dei diritti muove masse enormi, armate di coraggio e di quel pensiero di futuro, che nell’occidente “ricco”  abbiamo disperso nei meandri delle falsità di istituzioni corrotte, di Stati rapaci ed assassini, di finanze senz’anima capaci di uccidere popoli interi per i loro sporchi guadagni.

Il problema, che vogliono farci sentire nostro…è il loro problema…sotto i piedi di quell’avanzata, sotto le prue di quei barconi crolla l’assioma del “sistema più bello del mondo”, crollano le certezze dei ricchi che fanno business sulla pelle dei popoli, crollano le mura ed i fili spinati, crollano le bugie di apparati servi dei più ricchi, delle lobbie, delle varie Bildenberg, di tutto quello sporco mondiale che ha reso la nostra terra inabitabile, la nostra vita un inferno, la morte un Dio.

 
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