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Il commento in prima.

Post n°3075 pubblicato il 18 Marzo 2024 da fedechiara
 

Commenti in prima. 18 marzo 2022

Egregia P. F.,
cito sempre la cifra totale dei morti nella guerra del Donbass perché è 'impressionante' - e molte fonti dicono che è una stima al ribasso. Non la tedio con dei link che lo comprovano poiché temo che lei indossi, come tanti in questi giorni di osanna all'Ucraina resistente, la maglietta blu e gialla da centravanti. Non avrei avuto difficoltà a dividere i morti per fazione combattente - Wikipedia ha una ricca pagina dettagliata in proposito per chi ama attribuire colpe ai russi o agli ucraini e vestire la maglietta dell'una o dell'altra squadra - ma mi rifiuto di farlo perché è la cifra totale della follia bellica che mi sconvolge. E mi chiedo, oggi come allora, se una maggiore lungimiranza e prudenza e buonsenso dei governanti ucraini, nessuno escluso, avrebbe potuto arginare quella guerra e condurla dentro ai binari di una trattativa di pace che avrebbe disinnescato la miccia della presente guerra. E' più fazioso, mi creda, dividere i morti (ed è oltremodo arduo citare le fonti e dirle super partes) di qua e di là dell'orizzonte bellico che li ha contrassegnati nelle bare di pertinenza piuttosto di indicare la necessità di una trattativa di pace che prenda in considerazione le buone ragioni dell'avversario e del 'nemico'. Perché la pace, tutte le paci, si fa con il nemico che ti ha mosso guerra - dopo averla subita (o credere di averla subita, ma la soggettività del suo giudizio non cambia i termini della questione). La guerra è la continuazione della politica con altri mezzi. Si torni alla politica e si smetta la guerra. Magari si dica a gran voce ai maggiorenti della Nato e ai leaders dei paesi europei (l'America no, in America si gioca al dottor Stranamore e al dito sul pulsante rosso) che mettano sul piatto della trattativa l'offerta di un arretramento della cintura d'assedio alla Russia che hanno stretto nei paesi ex Urss nel corso degli ultimi decenni, ma si smetta la logica del 'nemico' russo a prescindere. Una nuova, luminosa epoca di pace è possibile considerando le ragioni della Russia con altrettanta attenzione quanto quella che si riserva all'Ucraina.
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