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Del 'tenere a bada' il mondo.

Post n°3167 pubblicato il 04 Maggio 2024 da fedechiara
 

Il mondo 'tenuto a bada'. Alle urne, cittadini!
Il mondo va 'tenuto a bada'. Come si tiene a bada un passeggero incomodo che si è seduto di fronte a noi nello scompartimento di un treno e ci urta con il piede ballonzolante mentre ascolta, ad un volume troppo alto, un suo podcast od una canzone o un film – come se tu non esistessi o, se esisti, suo malgrado, chissenefrega.
Io sono io e voi non siete un caxxo. E faccio il caxxo che mi pare, tanto i controlli e le eventuali sanzioni del capotreno per violazione del regolamento te li sogni. Quello, nel 90 per cento dei casi, sta in testa al treno e grasso che cola se a qualcuno di giovane e zelante gli gira di controllare i biglietti.
E se il tipo in questione ha l'aspetto di un tipo mentalmente disturbato (ne girano parecchi e alcuni di aspetto 'globale') non esitate ad alzarvi in piedi, raccogliere le vostre cose e cambiare scompartimento. Primum sopravvivere.
Così con il mondo. Se la guerra di Ucraina vi disturba per il suo essere nata da parole d'ordine sbagliate e interventi malevoli di pretesa democrazia 'enforced' dai soliti intriganti ed impiccioni della C.i.a con l'aiuto dei nazistoni Azov (vedetevi il bel documentario 'La Maschere della rivoluzione' di un giornalista francese che posterò più sotto e che documenta quei maneggi rivoltanti, a partire dai mitici 'fatti di Maidan') siete autorizzati a cambiare canale ed a disinteressarvi degli esiti scontati di quella guerra e dei ricorrenti 'Aita, aita!' delle vergini cucce dei dirigenti Nato e dei loro succubi affiliati europei che ci tediano e ci infastidiscono con le congetture e i sillogismi cretini relativi ad una maledetta Russia imperiale che medita (mumble, mumble) di ampliare la guerra oltre i confini attuali.
Cosa sempre negata dal Cremlino, ma tant'è. Noi (occidentali) siamo noi e ad est non sono un caxxo. E qualsiasi cosa dicano non li vogliamo ascoltare.
E quanto ci è dato di osservare, invece, è il rovescio della medaglia : l'ampliarsi aggressivo e unilaterale di un 'cintura difensiva (sic)' stretta dalla stessa Nato, uno Stato dopo l'altro, intorno alla Russia subito dopo l'implosione dell'Urss e l'indipendenza degli stati satelliti.
Oggi ci provano con l'Ucraina, ma già attizzano le mene e le proteste guidate dai soliti noti nella vicina Georgia delle manifestazioni ostili al governo in carica.
E teniamo a bada il Napoleone de noantri che, di fronte alla prossima sconfitta della pretesa patria europea in quel dell'Ucraina, vaneggia di inviare truppe europee sul terreno – così dando inizio alla più devastante delle guerre del 'secolo breve': quella terza (ed ultima) guerra mondiale termonucleare iniziata con il malessere geo strategico degli americani e con il parallelo avanzare degli imperi economici di Russia e Cina sulla scena del mondo.
Possiamo farcela, possiamo riappropriarci della scena politica planetaria, noi cittadini europei, mandando a casa, l'8 di giugno, i lacchè filo Nato che quella guerra stupidamente foraggiano e la combattono per interposti morituri ucraini, impedendone l'ovvia e rapida conclusione.
Una conclusione che brucia intollerabilmente a chi, fino all'altro ieri, mosca cocchiera, affermava napoleonicamente che 'la Russia non deve vincere questa guerra'. Ovvero tutti i presenti e passati leaders europei che possiamo finalmente 'mandare a casa' con la giusta ignominia e con un largo voto 'pop': popolare e populista.
Aux urnes, citoyens!

 
 
 
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