Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

Area personale

 

Ultime visite al Blog

lenterisZanzarina11gocciadiluna_1964SemidiluceeamorePrajcassetta2magdalene57moon_IDesert.69antonella.2009Arianna1921chirizzi.interfruttaDoNnA.Sil_tempo_che_verraLavoro_Rino
 

FACEBOOK

 
 

FACEBOOK

 
 

Ultimi commenti

Archivio messaggi

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 154
 

 

Disclaimer:

 

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62/2001.
Le immagini pubblicate e i video tutte tratti da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Questo vale anche per alcuni brevi estratti di testo presi da alcune pubblicazioni, di cui però è sempre citata la fonte.
Qualora il loro utilizzo violasse i diritti d’autore, lo si comunichi all’autore del blog che provvederà alla loro immediata rimozione.

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

« BUON CONTAGIONON E' IL GRANDE PAPA' »

NON E' UNA VIA

Post n°2487 pubblicato il 12 Agosto 2014 da Praj
 

 

ll suicidio è una via disperata di fuga che non ha un senso, che rimanda soltanto la comprensione profonda, rispetto al viaggio interiore che dobbiamo necessariamente compiere per conoscere veramente chi siamo. Dico questo con tutto il rispetto e compassione per coloro che lo attuano.
E' solo il senso dell'ego che dovrebbe andarsene e morire: non il corpo-mente che è lo strumento datoci per realizzare la comprensione.
E' proprio quel difficilissimo passaggio, in cui non sappiamo più cosa fare, che andrebbe affrontato con coraggio e fiducia, nonostante tutto quello che ci sta dolorosamente accadendo. Allora potremmo aprirci a nuove realtà che ora, purtroppo, non vediamo e sentiamo.



 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Commenti al Post:
sofiastrea
sofiastrea il 12/08/14 alle 13:34 via WEB
il suicidio è la strada per chi non ha altre strade. altri invece riescono a vedere altri sentieri e ci provano, non è solo questione di volontà ma di come sei messo sulla via a volte volti il culo alla vita ...
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 12/08/14 alle 21:03 via WEB
Infatti ci sono e ci possono esssere altre strade... :-)
(Rispondi)
 
 
Praj
Praj il 12/08/14 alle 21:05 via WEB
Vedi Richard Geere, per esempio: egli si è creato una base filosofica spirituale forte, alla quale ispirarsi per gestire il difficile equilibrio fra quel mondo esteriore e la sua dimensione interiore. Sarà molto difficile che a lui possa capitare una caduta del genere. Ha gli strumenti per stare di fronte alle problematiche situazioni che la vita ci costringe tutti ad affrontare, prima o poi.
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 12/08/14 alle 21:06 via WEB
Potrebbe sembrare un gesto coraggioso il suicidarsi, ma se andiamo in profondità scopriamo che è comunque un atto di fuga. Rispettabile fin che si vuole, ma è un sottrarsi alla sfida del ciò che è.
(Rispondi)
LUCE55YOGI
LUCE55YOGI il 12/08/14 alle 15:40 via WEB
Non tutti gli esseri umani riescono ad affrontare con coraggio e fiducia, eventi che ostacolano il loro cammino di vita.Compassione e rispetto per coloro che avvolti dalla disperazione compiono gesti estremi,fino alla morte.Buon proseguimento di serata.Namaste
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 12/08/14 alle 21:01 via WEB
I puntini di sospensione sono d'obbligo, sempre e comunque. E' solo una mia visione ( forse solo temporanea, chi lo sa?). Sono anche consapevole che è un tema delicato e complesso, difficilissimo da trattare e sul quale non esistono certezze. La compassione e il silenzio sono importanti, se sono veri. Ma anche parlarne, con il dovuto rispetto, è importante per non essere vittime di un tabù come la morte. Morte ancor più drammatica e sconvolgente se data a se stessi (al proprio corpo psico-fisico). Namastè e buona serata anche a te. :-)
(Rispondi)
Praj
Praj il 12/08/14 alle 21:02 via WEB
Non confonderei i personaggi magistrali interpretati nei suoi films con la la persona reale, dimostratasi molto più fragile del professor de 'L'attimo fuggente'. Una domanda però sorge, se non si vuol essere ipocriti: perchè grandi stars come lui, Whitney Houston e tanti altri, che hanno tutto: successo, fama, soldi, realizzazione artistica, ecc... vanno poi a perdersi nell'alcool, nelle droghe, ecc...? Quando ci sarebbero miliardi di persone che farebbero carte false per essere nella loro posizione? Perchè il loro ego ancora non era soddisfatto di quel che avevano ricevuto? E' questa uno dei tanti interrogativi che la loro fine tragica pone come riflessione sul senso della vita.
(Rispondi)
Praj
Praj il 12/08/14 alle 21:04 via WEB
Questo dimostra che è sempre l'ego il problema. Sia che si trovi in basso o in alto: in basso non sai gestire la tua vita perchè le cose ti mancano; in alto perchè perchè hai troppa pressione... La via di mezzo è per pochi. Non perchè sia inaccessibile, ma perchè è un'arte del vivere da imparare sul campo.
(Rispondi)
Praj
Praj il 12/08/14 alle 21:07 via WEB
Secondo me, invece, una profonda indagine interiore, supportata da una seria pratica meditativa, ci porta a scoprire i meccanismi radicali con cui il nostro ego gioca, oscillando dall'esaltazione alla depressione. Una sincera ricerca ci conduce in spazi in cui noi non possiamo facilmente autoingannarci. E' la pura osservazione Testimoniante la chiave di volta della liberazione. La quasi totalità delle persone che erano soggette a certi disturbi psichici che ho conosciuto, infatti, non avevano affrontato nel modo appropriato quel viaggio dentro di sè che ci fa riconoscere chi veramente siamo. Ovviamente, i percorsi non iniziati o fatti parzialmente, lasciati a metà, non possono dare quei frutti che ci aiutano a non avere o a superare quei disturbi esteriormente psicofisici, ma essenzialmente spirituali. Asserisco queste cose con l'autorevolezza dell'esperienza diretta, non riguardo ai cosidetti disturbi a cui ti riferisci che non ho avuto, ma ai vari disturbi che la vita mi ha obbligato ad affrontare. Seppoi, quei disturbi pensiamo siano insormontabili, allora non ci resta che piangere e soccombere alla biochimica e dire addio alla dimensione spirituale. :-)
(Rispondi)
sofiastrea
sofiastrea il 12/08/14 alle 22:04 via WEB
hai ragione mai viene osservato l'aspetto spirituale che è l'unico che può andare al nocciolo del problema, tenendo conto che se sei depresso è perchè devi cambiare qualcosa , ma sai che ti dico Praj è difficile parlare di questo, personalmente sento l'isolamento a cui vieni sottoposto da parte di tutti quelli che trovano più facile la pillola o giustificano l'atto senza mai toccare l'argomento della spiritualità e accetto di stare ai margini...nulla si può imporre...ci vuole tempo per tutto :-) Grazie
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 13/08/14 alle 09:06 via WEB
Condivido. Lo so e lo sento che è difficile toccare questo argomento. Però mi andava di non farmi inibire ad ciò ed esprimere una mia opinione in merito, senza ipocrisia. Pur con tutto il rispetto dovuto allatragedia umana accaduta. Grazie a te, cara Amica, per il supporto... :-)
(Rispondi)
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963