RISVEGLIO INTERIORE

Eppoi, se anche guardata secondo un'ottica spirituale, questa scelta, ha una sua ragion d'essere. Come se anche il decidere di 'morire' consapevolmente, quando fisicamente sei già 'condannato', non fosse sempre una espressione della Volontà di Dio. Questa è una visione, visto quanto affermato in merito da certi monsignori, che mi sembra troppo difficile da realizzare o comprendere per un teologo dualista, un religioso dogmatico. Speriamo di rimuovere presto questa posisione con la libertà di scelta.

Siccome l'eutanasia riguarda soprattutto una scelta individuale, e poi sociale, penso stiano maturando i tempi per fare una legge ben fatta a regolamentare tal proposito. Forse sarebbe il caso di fare un referendum con questo scopo. Noto, indicativamente, nei commenti di tanti forum che questa è una posizione ampiamente maggioritaria nel paese, purtroppo però ostacolata da una veto di una chiesa sempre in ritardo coi tempi e l'esigenze di uno stato laico, moderno e civile.

non sono d'accordo che l'eutanasia sia una scelta libera... se l'uomo libero e consapevole non è. ciao :)

... definire indegna la decisione di una donna colpita da un tumore devastante al cervello significa non sapere più dove stia di casa la parola «umanità». Nelle astrazioni della dottrina si possono anche costruire scintillanti cattedrali di ghiaccio. Ma la vita, per chi la conosce e la ama, è un’altra storia e ci racconta che qualsiasi strada percorsa con coraggio conduce a destinazione. Una persona che combatte fino all’ultimo contro il dolore e l’umiliazione della malattia ha la stessa dignità di chi preferisce sottrarre il suo corpo e i propri cari a un simile strazio. Nessun condannato a morte si avvia volentieri al patibolo, a meno che sia un martire invasato: categoria di cui da sempre abbondano soprattutto le religioni. Se sceglie di anticipare l’esecuzione, è solo perché vuole andarsene con consapevolezza. C’è molta più dignità nelle lacrime di congedo della vitalissima Brittany che in chi, ancora una volta, ha deciso di salire sull’onda di un caso mediatico per zavorrare di aggettivi infamanti la libera e drammatica scelta di un essere umano. (Massimo Gramellini)

Eutanasia e suicidio, possono sembrare la stessa cosa, ma per me sono due scelte diverse. Entrambe vogliono interrompere la sofferenza, è vero. Però c'è una differenza, sostanziale e non di poco conto: e questa principalmente sta nel fatto che nell'eutanasia, rispetto al suicidio, la sofferenza ti è imposta dalla malattia e non c'è possibilità di evitarla. Nel suicidio invece potresti anche evitarla attraverso una presa di coscienza delle cause profonde che l'hanno determinata.