Praj il 18/12/14 alle 17:26 via WEB
... anche se c'è finzione, rimozione, mascheramento... anche tutto questo è autenticità, perchè corrisponde a quel che fai in quel momento. Non quello che avresti potuto fare ma che non hai fatto. Non è una questione di etica o morale, ma un dato di fatto.
Non sto dicendo che sia bene, che sia giusto, ecc... sto solo dicendo che sei quel che fai, il ciò che è. Quello che avresti potuto esprimere
riguarda un altro tempo, un'altra occasione. E allora sarà quel che
sarà, e sarai comunque autentico, anche se sei ancora fasullo rispetto a quel che saresti potuto o avresti voluto essere. In teoria, solo in
teoria.
Se in un dato momento mi comporto da 'stronzo', in quel momento sono un autentico 'stronzo', Magari un'ora dopo esprimo un atto generoso e allora sarò in quel momento un autentico generoso. L'autenticità è quel che siamo adesso, non quello che pensiamo sia un dover essere in base ad un'idea di noi stessi. Ed ogni istante è fonte ed espressione di autenticità effettiva. Piaccia o non piaccia all'ego spirituale e non.
Poi, si sa abbiamo in noi pregi e difetti, umanità varia, come tutti, che di volta vien fuori per come siamo consapevoli di noi stessi al momento.
Certamente puo' succedere e succede che ci sia chi dice: "bhè allora sono autenticamente fatto così e amen". Se così capita è comunque un dato di fatto. Se poi costui dirà invece voglio cambiare, perchè non mi piace, non mi va più, comprendo che mi sto auto ingannando, e se
incomincerà a cambiare anche questo sarà un dato di realtà nuovo, una trasformazione effettiva attuata nell'adesso.
(Rispondi)
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il 09/07/2023 alle 12:42
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