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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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L'UMORISMO NON DEVE MANCARE

Post n°2987 pubblicato il 12 Agosto 2015 da Praj
 

La mancanza di senso dell'umorismo, l'incapacità di fare autoironia, il prendersi troppo sul serio, per me manifestano nell'uomo un pericoloso atteggiamento che può nuocere. Io credo che un uomo di spirito, che sia religioso o filosofico, non possa fare a meno di osservare con un senso di apertura, di buon umore, con il sorriso, i lati tragicomici, ambigui, contraddittori, del nostro essere sul palcoscenico della vita e averne amabilmente compassione. Permettersi la risata verso se stessi e le cose, seppur spesso terribili, del mondo è un grande toccasana: la medicina per molti disagi della mente, dell'anima.
La rigidità, invece, di certe posizioni, palesemente moralistiche, dottrinalmente schematiche, non indulgenti verso la precarietà delle espressioni umane è, di fatto, la via che porta nel vicolo cieco del dogmatismo, del fanatismo: quindi dell'odio, del rifiuto della diversità, dell'intollenza aggressiva, con le infauste conseguenze che ne derivano per tutti.



 
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Commenti al Post:
sofiastrea
sofiastrea il 12/08/15 alle 09:40 via WEB
...nonna diceva "riso di donna fa piangere la Madonna" bisogna accettare di trovarsi all'inferno per sorridere ...già
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 12/08/15 alle 18:29 via WEB
... già. :-)
(Rispondi)
Io_Me_Stessa_E_Me
Io_Me_Stessa_E_Me il 12/08/15 alle 09:54 via WEB
non tutti i giorni sono uguali. è umano ridere è umano piangere. il bianco e il nero. yin e yang.
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 12/08/15 alle 18:31 via WEB
Ridere e sorridere non escludono il piangere. Sono aspetti complementari. Un sorriso ._)
(Rispondi)
frangineve
frangineve il 12/08/15 alle 10:33 via WEB
Quando ci accorgiamo che qualcosa di pesante nella vita ci affatica, quando non riusciamo a capire ciò che forse non serve neppure capire, potrebbe essere arrivato il momento di smettere di essere severi e di aprirci un sentiero per andare a giocare, come ci ha detto saggiamente Kyong Ho. La leggerezza è uno splendido strumento di soluzione. A volte basta semplicemente cambiare il nome alle cose per vederle subito da un altro punto di vista. Per raggiungere uno stato di libertà interna serve un buon senso dell’umorismo, soprattutto verso noi stessi, per poter prendere benevolmente in giro il nostro piccolo io, così pieno di sé, che tanto si prende sul serio, suscettibile, esigente, inquieto. Ma che in realtà nasconde lì dietro, da qualche parte, uno spirito folletto (e che perfezione che l’umorismo sia detto “spirito”) che ha una voglia matta di tuffarsi tra le foglie secche e giocare fino all’ora della merenda. Sì, mettiamoci finalmente in gioco, tutti insieme. Vieni Claudio, andiamo :-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 12/08/15 alle 18:35 via WEB
Ridere richiede una grande saggezza, e la risata è un grande elisir per tanti disturbi e mali. Perché non servirsene? No c'è contro indicazione alcuna. Un sorriso e ciaoooo, Silvia! :-))
(Rispondi)
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