Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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Messaggi di Aprile 2014

RISO E BUON SANGUE

Post n°2316 pubblicato il 30 Aprile 2014 da Praj
 

Ridere soprattutto di noi stessi fa sempre bene: dimostra senso dei propri limiti, contraddizioni, e consapevole umanità. Molto meno è ridere invece soltanto degli altri, spesso e a sproposito, perché ciò rivela in modo evidente la nostra stoltezza e inaffidabilità. Che il riso faccia buon sangue è vero, ma è anche vero che il troppo stroppia, in particolar modo quando è chiaramente sciocco.



 
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SAREMMO PRONTI?

Post n°2315 pubblicato il 29 Aprile 2014 da Praj
 

Non è possibile andare oltre la società dei consumi, la quale è fonte di una infinità di guai e ingiustizie per l'uomo e per l'ambiente, se prima individualmente non ci si disintossica della ideologia consumistica (capitalistica?) che la sostiene. Non si può alimentarla (desiderarla) e rifiutarla allo stesso tempo. Occorrerebbe dunque prima rinunciare consapevolmente ai vantaggi che questa società offre, se si vuole creare alternative socialmente più sobrie e più giuste. Sarebbe davvero pronto l'uomo contemporaneo per questo salto di qualità esistenziale, a pagare il prezzo di una trasformazione culturale e sociale così forte, con tutte le implicazioni e sacrifici che essa comporta? A livello di massa, ora, certamente no. Occorrerebbe per far ciò solo un uomo nuovo, più consapevole e meno egoista. E di questo "uomo nuovo", attualmente, se ne vedono solo pochi pionieri, isolati, sparsi qua e là che testimoniano a fatica questa stupenda possibilità comunitaria, non egoistica, tutta però ancora da costruire su vasta scala. E' una visione alternativa, direi forse utopistica, che spetterebbe alle nuove generazioni inventare e costruire, sempre che poi in pratica sia possibile, dato il livello di consapevolezza generale esistente, ancora ampiamente incentrato sul senso dell'ego, il quale impedisce nei fatti la crescita armonica ed equa di qualsiasi società si volesse instaurare.

 
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CON CHI PRENDERSELA

Post n°2314 pubblicato il 28 Aprile 2014 da Praj
 

Molte volte ce la prendiamo con il mondo perché non abbiamo il coraggio per prendercela con qualcuno in particolare o con noi stessi. Forse ciò succede più di quanto crediamo. Riconoscere questa attitudine sarebbe già un bel passo in avanti.


 

 
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QUEL CAPOLAVORO UNICO

Post n°2313 pubblicato il 28 Aprile 2014 da Praj
 

Il carattere e il comportamento altrui, l'ambiente sociale in cui viviamo, non ci dovrebbero mai condizionare. Se ciò invece succede, ecco che abbiamo trovato del buon materiale su cui lavorare a tempo pieno. E' un opera difficile, delicata, non sempre agevole, sulla quale bisogna intervenire con strumenti idonei, che può anche durare una vita, ma che vale la pena di portare a termine, per poter contemplare il capolavoro unico che siamo.



 
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AMICHEVOLEZZA E COMPASSIONE

Post n°2312 pubblicato il 27 Aprile 2014 da Praj
 

L'amichevolezza è una forma della compassione. Questa non si attua se siamo focalizzati su ciò che fanno altre persone, su come possiamo assecondarle o su come difenderci dai loro atti. Non si può attuare se ergiamo una barriera di pensieri intorno al nostro sentire più profondo.
Sia l'amichevolezza che la compassione, nascono però, necessariamente, dalla comprensione: ovvero, quando si è dissolto il senso di essere una entità separata. E' quando ci liberiamo da questo senso egoistico che possiamo vedere il mondo con chiarezza e senza proiezioni personali o esasperazioni emotive interessate a soddisfare solo le nostre esigenze particolari. Se capiamo che gli atti e scelte che si esprimono attraverso di noi non sono le nostre azioni, e che le azioni che succedono attraverso altre entità umane non sono le loro azioni, anche se sembrano influire su di "noi", realizziamo la profonda comprensione che ciò che esiste in tutti gli esseri, ciò che genera ogni azione, è una Unica Coscienza.
Se non facciamo ritorno al nostro cuore e a questa consapevolezza, non riusciamo davvero a vivere con compassione e amichevolezza. Perdiamo la connessione con lo spirito unitario.

Quando siamo invece nel centro del cuore e nella consapevolezza, ci troviamo nel Silenzio da cui proviene ogni sentimento: nel Cuore del Coscienza.
La compassione dunque si esprime sempre in assenza di giudizi, colpe e condanne.
Emerge nell'animo quando l'ira e le inquietudini, le emozioni negative, non sono presenti almeno in modo rilevante. Si manifesta nell'animo soprattutto quando perdoniamo sinceramente noi stessi e gli altri.




 
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ZAVORRA COMPETITIVA

Post n°2311 pubblicato il 27 Aprile 2014 da Praj
 

Un subdolo spirito competitivo si annida in ognuno di noi. Andrebbe dunque riconosciuto con sempre maggior chiarezza e poi lasciato andare, se si vuole davvero essere liberi dalla greve zavorra del personalismo, la quale pesa negativamente sulla nostra crescita interiore.



 
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AMICO APPARENTE

Post n°2310 pubblicato il 26 Aprile 2014 da Praj
 

Amico non è colui che ti accarezza l'ego, che ti da sempre ragione, ma colui che, dicendoti onestamente ciò che ti deve dire sul tuo conto e senza farti sconti, è in grado di accettarti comunque per quello che sei. Senza ipocrisie e falsità di sorta. Altrimenti, dal punto di vista della tua crescita interiore, è un tuo occulto nemico.




 
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OFFRIRE FIDUCIA

Post n°2309 pubblicato il 25 Aprile 2014 da Praj
 

Noi possiamo (dovremmo) sempre offrire fiducia... ma la credibilità spetta a chi la riceve, deve essere guadagnata. Le stellette al merito perciò vanno dimostrate nei fatti, soprattutto verso chi ci ha accordato questa fiducia, se vogliamo poi ci venga riconfermata. Altrimenti la nostra parola diventerà poca cosa e se ne pagheranno le conseguenze.



 
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INVISIBILE COERENZA

Post n°2308 pubblicato il 24 Aprile 2014 da Praj
 

Quando sapremo comprendere la grande Coerenza invisibile, l’armonia nascosta nel Tutto... quel bisogno di sterile coerenza, chiuso in personale umana prigione, in evanescenti forme mentali, non sarà più visione limitante, sguardo mediocre che intravede sbirciando dal buco delle serrature di porte sempre aperte, soltanto piccoli e grigi cerchi di cielo.
La Coerenza sconvolgente della Totalità può essere svelata soltanto a chi ad Essa s’arrende, partecipando e godendone la Creatività inconoscibile, piena di vita, luce abbagliante ed oscurità insondabile.
Invece lo stupido ego s’aggrappa alla sua misera logica, vede soltanto la propria vacua immagine: proiezione distorta e dannata nel tormento dei suoi troppi calcoli, incubi e giudizi...
Spalanchiamo la finestra del cuore, diamo aria e colore all’anima fidandoci dell'Essenza divina; buttiamo le maschere variopinte di persone ridicolmente pensanti e proviamo a vivere con fiducia l’avventura che il Sacro Mistero ci sta generosamente donando. Ogni momento è buono. Soprattutto l’adesso! Siamo ciò che Siamo. Diventiamone consapevoli.
La coerenza dei logori schemi appartiene alla stagnazione, mentre noi siamo flusso d'intelligenza, danza e gioco, tra il chiaro e lo scuro… tra l’alto ed il basso… siamo come il Tutto... Infinita Coscienza, siamo il Tutto... indescrivibile Energia, siamo nel Tutto... Invisibile Coerenza.



 
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L'UNICO CAMBIAMENTO SICURO

Post n°2307 pubblicato il 23 Aprile 2014 da Praj
 

L'unico cambiamento sicuro che puoi realizzare è un altro modo di vedere le cose.
La conseguenza sarà che ti rapporterai ad esse in modo nuovo, diverso e cosciente.




 
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GUARDATI DA OGNI BIGOTTISMO

Post n°2306 pubblicato il 23 Aprile 2014 da Praj
 

Guardati da ogni forma di bigottismo spirituale, anche se nuovo, alternativo.
Il pericolo della stagnazione è sempre incombente. Per cui rimani fluente.




 
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SATIRA O INSULTO GRATUITO?

Post n°2305 pubblicato il 22 Aprile 2014 da Praj
 

Dov'è il confine fra satira e diffamazione pubblica? A me sembra che spesso la satira sia piuttosto un vero e proprio insulto, un'offesa, più che ironia, sbeffeggio, presa in giro, un modo per mettere in ridicolo dei personaggi pubblici, ecc...
Un comico o un vignettista satirico fino a che punto possono permettersi di dire tutto quello che vogliono, anche molto pesantemente, a scapito di qualcuno (potente o meno) che non può difendersi o replicare, con la scusa del diritto di satira?




P.S.
La riflessione e interrogativo mi sono venuti nel leggere questo articolo.

http://www.ilfattoquotidiano.it/.../m5s-crozza.../958997/

 
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INSIEME

Post n°2304 pubblicato il 20 Aprile 2014 da Praj
 

BUONA PASQUA E PASQUETTA A TUTTI!

Se ami non segui, ma accompagni soltanto. Se segui imiti, non crei e forse non ami. Il fatto stesso di manifestare sinceramente la tua unicità, comunque sia, è di per sè un fenomeno creativo.
Permettiti dunque di essere unico e incomparabile, esprimendo coscientemente la tua natura individuale. Perciò accompagna chi ami senza seguirlo e fatti accompagnare da chi ti ama senza seguirti.



 
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A PROPOSITO DI PERDONO...

Post n°2303 pubblicato il 19 Aprile 2014 da Praj
 

Perdonare significa “dare come si faceva prima che si venisse feriti”. Ma ciò, secondo me, può succedere solo dopo che è accaduta una vera accettazione e perdono di noi stessi: che vuole anche dire riconoscimento dei nostri lati oscuri e luoghi potenziali di negatività, che anche in noi sicuramente albergano latenti, per ora forse solo dormienti. Se non ci si perdona, non è possibile accettare e perdonare gli altri, in particolare modo chi ci ha ferito o fatto del male, sotto qualsiasi forma. E’ la realizzazione che in noi c’è tutta l’umanità, che noi siamo anche il mondo e che se qualcuno ha fatto qualcosa di offensivo o negativo nei nostri confronti... dovremmo sapere che avremmo potuto essere invece noi a farlo nei suoi, soltanto ci fossimo trovati nelle sue stesse condizioni, in ogni senso. Questo a mio avviso andrebbe onestamente riconosciuto, davanti allo specchio della nostra coscienza, ben meditato, prima di giudicare e condannare senza appello. Con questo mi riferisco soltanto al nostro spirito interiore e non ad eventuali perdoni giudiziari che appartengono ad un altro piano della giustizia, e alla quale ora non mi sto riferendo.
La grande affermazione evengelica "Perdona loro perchè non sanno quello che fanno" allora va intesa, a mio modo di vedere, come la capacità di Chi dimora nella consapevolezza compassionevole di vedere le cose, le conseguenze delle proprie azioni e quelle altrui da un punto di vista più ampio e da una sensibilità più profonda, manifestando la conseguente comprensione e compassione.
Comprensione che, come un fuoco purificatore, alchemizza la sensibilità e l’intelligenza.
Si può dunque dare e “insegnare”, attraverso un esempio sincero, a chi ci ha fatto del male e ferito, in ogni modo, una nuova disponibilità, una nuova apertura di credito, con questo nuovo spirito accettante, senza nemmeno sentirci fieri ed orgogliosi... ma solamente empatici, comprensivi... con rinata coscienza.
Il perdono... è sempre ora e qui! Non c'é altro posto e momento per perdonarsi e perdonare... Per cui perdoniamo possibilmente subito, noi e gli altri, generosamente facendo pulizia... del passato... che è soltanto un gravoso fardello di dolore e sofferenza che ci portiamo inutilmente appresso. So che non è facile ma questa è la Via... il vero "lavoro" su noi stessi da fare.



 
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CONTEMPLARE VARIA BELLEZZA

Post n°2302 pubblicato il 19 Aprile 2014 da Praj
 

Si fanno nuove amicizie, conoscenze, se ne affievoliscono o si rafforzano altre... Tutto scorre, si ricompone, come fosse una danza, un gioco in cui non ci sono regole per chi non se le autoimpone. Intanto il mio centro invisibile, intorno a cui appare questa festa, sereno sorride e gioisce compiaciuto di partecipare e contemplare tanta bellezza, tanta colorata e diversa umanità.


 
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DELUSIONE E ILLUSIONE

Post n°2301 pubblicato il 18 Aprile 2014 da Praj
 

In genere chi afferma di essere deluso dalla vita è uno che si è illuso di averla vissuta.



 
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E' COMUNQUE UNA SCUOLA

Post n°2300 pubblicato il 16 Aprile 2014 da Praj
 

Vengo a sapere da qualcuno che dispensa "verità" che la Vita non serve a imparare qualche lezione, che non è un percorso... che è semplicemente un dono da godere spensieratamente senza farsi tante seghe mentali.
Bene, almeno a questo forse sta servendo: ad incontrare così tanta profonda saggezza. Farò dunque in modo di comunicarlo anche alle miriadi di esseri sfortunati che vivono nella sofferenza fisica o psichica quotidiana che, in qualche modo, cercano ancora, scioccamente, di capire il senso della Vita, magari cercando di trascendere il dolore in cui sono imprigionati, ingrati nel non apprezzare il dono che è stato dato loro. Probabilmente tutti i grandi Maestri dell'umanità che insegnavano come imparare vincere il mistero della sofferenza, connaturata alla condizione umana, forse non avevano ben compreso che la Vita non ha un senso, che la ricerca di questo senso sia inutile. Ora sappiamo da questi neo saggi che tutte le teorie spirituali create dall'uomo nel corso della sua storia non state altro che una perdita di tempo, un'incapacità di godere la bellezza selvaggia della vita.
Questa grande rivelazione sul 'non senso' della vita, purtroppo, ha pure la pretesa di essere un insegnamento ed è pure a pagamento. A questo punto, ridere o piangere? Questo è il dilemma!


 
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SE NON E' VIETATO

Post n°2299 pubblicato il 16 Aprile 2014 da Praj
 

Mi piace molto un motto liberale che dice: ciò che non è vietato è consentito.
Alla luce di questo principio, la vita sul piano del diritto e delle regole potrebbe essere molto più semplice e socialmente più vivibile. Il problema è però che, come per altre belle affermazioni di principio, provenienti anche dalle varie ideologie, hanno purtroppo a che fare con l'uomo inconsapevole, egoista, furbastro, ecc...
Per cui poi riemerge all'atto pratico sempre l'altro famigerato detto che rovina ogni buon intento legislativo: fatta la legge (regola, ecc...) trovato l'inganno.



 
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DEPOTENZIAMENTO

Post n°2298 pubblicato il 15 Aprile 2014 da Praj
 

Solo chi crede in una qualche potenza personale può essere depotenziato.
Chi invece è arreso totalmente alla imperscrutabile potenza Divina non corre questo rischio.


 
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SE NON TU CHI?

Post n°2297 pubblicato il 15 Aprile 2014 da Praj
 

Se non tu chi? Se non adesso quando? Se non qui dove?
Solo tu, proprio qui e adesso, hai il volante in mano della tua vita.
Non chiedere ancora passaggi di comodo. Prova a guidarla tu, ora!


 
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