Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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Messaggi del 12/06/2014

VIRTU' NATURALE

Post n°2378 pubblicato il 12 Giugno 2014 da Praj
 

Come il benefattore nobile è colui che dona senza mostrarsi, l'onesto virtuoso è chi non sbandiera la sua onestà, per lui naturale come il respiro.


 

 
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INVISIBILE TRASMISSIONE

Post n°2377 pubblicato il 12 Giugno 2014 da Praj
 

C'era una volta il figlio di un ricco possidente che si fece mendicante e condusse per anni e anni una vita errabonda. Avendo lasciato ormai da tempo la famiglia, aveva dimenticato il volto dei genitori e la loro dimora.
Ma un giorno il des...
tino volle che il giovane si ritrovasse proprio dinanzi alla splendida casa paterna. Guardando ogni particolare di quella dimora preziosa, si sentì invadere dal disgusto e dal timore, e stava per fuggire nuovamente. Ma il padre l'aveva riconosciuto e per indurlo a tornare ricorse a uno stratagemma: ordinò a uno dei suoi servi, il più sicuro e fidato, di seguirlo indossando un abito logoro e sporco, quasi fosse anch'egli un mendicante, dividendone la misera esistenza e il cibo precario. A poco a poco tra i due si stabilì un rapporto di fiducia, che ben presto si trasformò in amicizia profonda. Il servo, gradualmente, assunse un ruolo di guida, e il figlio del possidente lo imitava in tutto quello che faceva.
Qualche tempo dopo il servo entrò alle dipendenze di colui che era già suo padrone, e il giovane lo seguì. Venne inizialmente assunto come garzone: aveva il compito di assistente di cucina e doveva occuparsi delle mansioni più umili.
Successivamente gli fu permesso di entrare al servizio particolare della famiglia. Con il tempo il suo spirito si trasformò, adeguandosi alla ricchezza della casa in cui abitava. E finalmente il padre, comprendendo che il giovane era ormai maturo, lo mandò a chiamare e gli rivelò che era suo figlio, e che un giorno avrebbe ereditato i suoi beni.
È, questa, una metafora dello shiho, la trasmissione del maestro al discepolo.

 
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