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L'ASSENZA

Post n°33 pubblicato il 07 Gennaio 2006 da soloperleggereunpo
 

"ASSENZA"
  - Klein -          
                                            "L'ASSENZA"
                                    ( Casali - varia orchestrazione)

alla ricerca di musica e dipinti nel web ho incontrato un quandro di klein e poi una musica molto ripetitiva dallo stesso nome... e mi sono ricordata della pseudopoesia più triste mai scritta in vita mia e così la ricopio in questo tacito e remissivo blog che placido mi fa fare ciò che voglio senza mai obiettare nulla tanto da farmi quasi sentire in colpa verso di lui ...


Assenza

Com'è più facile
farti sorridere
con un fiore e
una farfalla,
farti piangere 
con qualche verso
ed il suono triste
di una chitarra.

Com'è più facile
con una stella lucente o
lacrime cristallizzate,
e farti ridere o piangere
con vino rosso e
turpitudini di bassifondi.

Com'è più facile
farti sognare
al lume di una candela
o accanto a un camino
schioppettante.

Com'è più facile
commuoverti
col pianto di un bambino o
di una madre al cimitero.

Com'è più facile
farti sdegnare
per una o mille ingiustizie,
per la morte di un ideale,
per la fine o per l'assenza
della Libertà.

Com'è più facile
farti arrabbiare
e lacerare con
immagini eterne
di stragi,
di corpi mutilati
e sanguinanti,
di scheletri viventi.

                 Com'è difficile
                 invece parteciparti 
                 senza alcun turbamento
                 il mio grigio infinito 
                 ed indefinito
                 nè chiaro nè scuro,
                 il non desiderio,
                 la non gioia e 
                 il non dolore,
                 l'amorfo e l'insonoro,
                 il piano perfetto,
                 levigato, incolore
                 e non freddo e non caldo,
                 che diventa linea,
                 poi punto, poi nulla.

Com'è difficile
parteciparti
una assenza
senza giudizio,
senza tristezza
senza sorrisi
senza risate
senza lacrime.

               
  Com'è difficile
                 non temere di 
                 ritrovare un brivido,
                 un giudizio, un dolore,
                 una semplice emozione
                 anche nella totale
                 assenza di emozioni.   

(Napoli, 1991)

Commenti al Post:
donulissefrascali
donulissefrascali il 07/01/06 alle 17:08 via WEB
CERCHIAMO DI ORGANIZZARCI E' da poco tempo che ho aperto un blog mio: VOLONTA' DI DIALOGO, che mi ha fatto scoprire un mondo nascosto, un mondo particolare che soffre nella maggior parte dei casi in silenzio per i disagi sociali che la realtà capitalistica riversa su persone della base sociale serie e oneste,che comprende non solo i poveri, ma anche quelle persone che, fino a qualche anno fa, avevano un raddito che gli permetteva di vivere un vita dignitosa, senza sprechi, ma con serenità e un giusto benessere, che oggi la speculazione del capitalismo, che è difficile definire da chi sia veramente formato, ha distrutto,e li ha costretti anch'essi a un regime di quasi povertà. Ricevo ogni giorno innumerevoli messaggi di encomio, di approvazione dei miei messaggi in maniera eccessiva: vorrei, per un prnicipio di rispetto e di riguardo, ringraziare quanti lo fanno, ma desidererei far emergere che non sono un santo, che non sono un maestro che pretende di insegnare e dare ordini che debbono essere eseguiti, ma che vorrei essere una persona che trasmette le sue esperienze di vita, senza definire niente di assoluto, per porle come motivo di confronto e di ricerca in un collettivo di base, per scoprire, in giusto modo quanto il TRASCEDENTE ha posto, in ogni essere umano, al momento della Creazione. Sono principi, il COLLETTIVO DI BASE, che evidenziano la realtà della vera Chiesa, fondata e voluta dal Cristo, e la esposizione delle proprie esperienze di vita per il confronto con i suoi simili, la misione del Sacerdos, fatta con sincerità e onestà, per scoprire la vera antropologia, ma mai calata da un vertice di potere assoluto. Il Vangelo dice che ogni essere umano deve essere Sacersdos per il suo prossimo. E' una dura realtà della societa di oggi sconvolta dall'individualismo e senza la minima coscienza dell'importanza dello sviluppo del collettivo. A parer mio la scoperta del blog è stato molto importante perchè mi ha evidenziato quanto possa servire per far nascere dei piccoli collettivi dove le persone si ritrovano e si confrontano per trovare il senso reale della vita,di metterla in pratica,e per trovare come conseguenza la gioia del vivere. Non sono io che posso dire cosa dobbiamo fare e come organizzarci per realizzare quanto proposto: confrontiamoci con i messaggi e usiamo il blog per vedere se è possibile realizzare dei piccoli incontri di persone amiche vere e non convenzionali: se così non fosse continueremmo con i sistemi esistenti nella realtà sociale di oggi che ci procura depressione e infelicità. Sono troppo ottimista? Non credo perchè i giovani, anche se non con piena coscienza perchè manipolati dalla odierna società, vorrebbero questo. Aiutiamoli a realizzarlo: avremo fatto nascere in loro fiducia, e in tutti noi, loro compresi, la felicità del vivere. Don Ulisse
 
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