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Famiglia Arcobaleno - I - Jannick - Parte 2

Post n°6 pubblicato il 24 Ottobre 2011 da famigliaarcobaleno
 
Tag: Jannik

Attenzione, se é la prima volta che leggi questo racconto, ti consiglio prima di leggerti le parti precedenti, ovvero:

Famiglia Arcobaleno - I – Presentazione
Famiglia Arcobaleno - I - Jannick - Parte 1

Questo é il seguito del racconto:

 

Passarono alcuni minuti, mentre entrambi si studiarono. Regis cercò di leggere negli occhi di Jannik se era stato appena lasciato dalla ragazza, o se aveva litigato con il padre.

Non hai mai visto qualcuno piangere?”

Hm, scusa, non voglio fare la parte del ficcanaso, ma sto pensando che ti è appena successo qualcosa di più grave dell’essere mollato dalla tua ragazza e da un litigio con tuo padre!”

Per tua informazione, non ho mai avuto una ragazza, e mio padre non so chi sia.”

Piacere, sono Regis. Anche io non ho mai avuto una ragazza. Io so chi è mio padre, ma non posso dire che è una cosa positiva!”

Voglio solo fare un giro per la città. Nient’altro.”

Beh, io non ho niente in programma più tardi. Se vuoi possiamo farci una birra. Magari mi racconti qualcosa di te, e io ti spiego come mai non sempre avere un padre è qualcosa di bello.”

Hmm, io... non so... forse...” rispose Regis titubante alla insolita proposta del ragazzo.

Hey, la tua espressione la prendo come una risposta affermativa. Dai, datti una sistemata. Siamo quasi arrivati al capolinea. Monaco ci aspetta!”

Come se i 2 ragazzi si conoscessero da una vita,uscirono dalla stazione e si avviarono verso un pub che Regis conosceva nei dintorni. Il pub era arredato tutto in legno, con un paio di televisori che proiettavano i video di MTV. Si sedettero in un angolo del pub, ed ordinarono insieme una Paulaner ciascuno.

Dopo il consueto Cincin, Jannik raccontò su ciò che gli era accaduto un paio d’ore prima. L’espressione di Regis passò da stupito ad incavolato fino ad essere completamente esterrefatto quando Jannik parlò del tentato stupro nella sua camera.

Dopo aver finito, i 2 rimasero per qualche minuto a guardarsi. Fu Regis a rompere il silenzio sbattendo un pugno sul tavolo che fece barcollare pericolosamente i bicchieri di birra.

Secondo me dovresti denunciarlo. Se lo ha fatto una volta molto probabilmente ci riproverà un’altra volta, e la prossima sicuramente saprà come tenerti sotto controllo.” disse Regis con tono abbastanza elevato

E mia mamma?”

Tua madre non necessariamente sapeva di quello che volevano farti. Da quello che mi hai raccontato, tua madre era al piano di sotto gli effetti delle droghe o dell’alcool.”

Beh... non so... forse...”

Senti, ho un amico poliziotto che sicuramente può aiutarti. Vedrai, sbatteranno quel bastardo dietro le sbarre.” disse Regis senza lasciare il tempo di dire qualcosa a Jannik.

Se vuoi, possiamo andare domani mattina. Gli telefono, e fisso un appuntamento. Non ti preoccupare, lui saprà cosa fare, e ti aiuterà a risolvere il problema con il bastardo.”

Ok, grazie Regis! E tu? Dimmi qualcosa di te! Hai fatto prima una battuta su tuo padre. Cosa c'è di misterioso?”

Beh, i miei si sono separati qualche anno fa, ed io per alcuni mesi ho fatto il migrante tra la casa di mia mamma e la nuova casa di mio padre. Poi mio padre ha avuto una relazione con un’altra donna, o meglio mi ha presentato la sua nuova compagna... e da allora mi sono trovato come terzo incomodo. Ad un certo punto non ha voluto più vedermi perché non condivideva il mio carattere. Il giorno che gliel’ho detto, mi ha letteralmente sbattuto fuori di casa.”

Cosa gli hai detto?”

Beh, gli ho detto semplicemente che ero gay, e che mi ero innamorato di un ragazzo!” disse con naturalezza Regis

Sei innamorato di un ragazzo?” chiese Jannik con faccia stupita.

Veramente,dopo qualche mese ci siamo lasciati,in definitiva non era il mio tipo, ma mio padre da allora non ha voluto più vedermi.”

Ah, scusa, intendevo, non ti piacciono le ragazze?”

Non so se mi piacciono le ragazze o meno, però so di sicuro che i miei occhi cadono sempre dietro un bel sedere maschile, piuttosto che in quello femminile! ...Hey non é che hai dei problemi?”

No, no, scusa. Solo che non ho mai conosciuto altri ragazzi gay, quindi, non ho esperienze in materia. In realtà non ho tanti amici,e quei pochi che conosco,li vedo quasi sempre a scuola.” disse con voce balbettante Jannik.

Senti, adesso faccio una telefonata a mia mamma,e gli dico di preparare un angolo per dormire per te! Non ti preoccupare, sono gay, ma non salto addosso a tutti i ragazzi. Naturalmente, se hai dei problemi, non devi fare altro che dirmelo. Voglio solo aiutarti nei tuoi problemi.”

Ed i problemi con tuo padre?”

Non ti preoccupare, per fortuna ho una mamma che è mamma e papà messi insieme!”

Grazie Regis, non ho problemi, ma mi devi scusare se la mia reazione non è proprio stata amichevole.” disse Jannik scusandosi con il tono con aveva risposto alla notizia data.

Già dimenticato. È un piacere per me avere un nuovo amico.”

Il piacere è anche mio”.Ed i 2 nuovi amici si strinsero di nuovo la mano. Questa volta con la convinzione per entrambi di avere veramente un amico in più.

Senti, se non sei stanco, possiamo fare un salto in un bar qui nei dintorni. Dovevo incontrarmi con alcuni amici. Non vorrei che si preoccupino se non mi vedono!“ chiese Regis mentre ordinava il conto.

Ok, possiamo andare. Io non sono ancora stanco.”

Ah, ti rammento che il locale è frequentato da gay, ma non ti preoccupare, stai sempre al mio fianco e nessuno ti mangerà!” disse Regis mentre si avvicinava al collo di Jannik simulando un morso di un vampiro.

Quanto sei stupido. Non ho amici gay, ma so anche che non mangiano altri ragazzi” rispose Jannik, e gli diede una gomitata allo stomaco.

Agh!”

Regis pagò per le 2 birre, fece una telefonata alla mamma annunciando il pernottamento di un suo amico, e si avviarono verso il bar. Il bar era in un angolo stretto,ma illuminato, a lato di una strada molto trafficata. Dall’esterno sembrava un normalissimo come altri centinaia di locali sparsi per la città, se non per una bandiera arcobaleno attaccata alla porta d’ingresso.

Gli interni del bar erano molto luccicanti, con luci stroboscopiche che lo rendevano quasi una discoteca. Infatti, un angolo del bar era adibito come piccola pista da ballo.

3 ragazzi vestiti con jeans e T-shirt alla moda, salutarono i 2 nuovi arrivati. Regis ricambiò il saluto e si dirisse verso loro. Jannik rimase a bocca aperta. In definitiva era un normalissimo bar, solo che i clienti erano quasi tutti ragazzi, e pochissime ragazze!

Quella bella bocca aperta riesce anche a mettere insieme le parole e a dire qualcosa? Piacere sono Max.” disse uno dei 3 ragazzi mentre allungava la mano a Jannik.

Oh, scusa, si so anche parlare... Ehm... volevo dire...”

Una risata da tutti i 4 ragazzi interruppe Jannik.”

Eko, un altro dei ragazzi, si avvicinò a Jannik, e gli allungò la mano.

Piacere, sono Eko e l’altro è Micky.”

Piacere, Jannik.”

Sei nuovo del giro? Non ti ho mai visto!” Chiese Max

Si, abito lontano da Monaco e non sono mai stato in un bar qui in città. Soprattutto con una bandiera arcobaleno attaccata alla porta.” disse Jannik mentre cominciava ad acclimatizzarsi al clima festoso del bar

Non mi dire, non sei mai stato in un locale gay?” Chiese Micky

Jannik non è mai stato in un locale gay perché non è gay. Gli ho chiesto solo di accompagnarmi qui per potervi salutare e scusarmi per non essere. Non vi fate conoscere, e tenete gli occhi e le mani lontano, prima che scappi via!” Irruppe Regis con tono autoritario.

Allora come comitato d’accoglienza dobbiamo fare un brindisi a Jannik per la prima serata gay della sua vita” Si intromise Eko, e ordinò 5 birre.

Dopo un secondo giro di birra i 2 decisero che era ora di andare a casa.

Regis fermò un taxi, e diede l’indirizzo di casa.

Di solito torno a casa a piedi, sai sono solo 30 minuti dal bar, ma penso che entrambi siamo stanchi, e di sicuro la mamma ci sta aspettando in salotto.” disse Regis, quasi per scusarsi per l’aver preso un taxi.

Il taxi impiegò non meno di 5 minuti per arrivare a destinazione. Regis pagò velocemente e tirò fuori le chiavi di casa.

La casa della mamma di Regis in realtà era una villa con almeno 1000 metri di giardino. Un portone enorme era comandato elettronicamente da dei sensori. Per poter aprirli, Regis usò un qualcosa simile ad una carta di credito, come chiave. Le luci del cortile si accesero come per magia, e un faro illuminò la porta d’ingresso della villa.

Wow, non mi avevi detto che avevi una casa bellissima.” disse Jannik mentre guardava affascinato la maestosità della villa.

La casa era dei nonni. Tanti anni fa dovettero trasferirsi a Berlino, e la lasciarono vuota. Alcuni anni dopo la mamma decise di trasferirsi per lavoro a Monaco, e venne ad abitare qui. Quando poi si sposò con mio padre, restaurarono la casa con le ultime tecnologie. In definitiva mio padre lavora nel settore hi-tech!” disse Regis, mentre entrava in casa seguito dal suo ospite.

Regis, sei tu?“ Chiese una voce femminile da quello che sembrava essere il salotto di casa.

Si mamma, siamo arrivati.” Urlo Regis in direzione del salotto.

Piacere, io sono Cristine, e credo che tu sia Jannik.” Mi disse una bellissima donna che nel frattempo si era alzata dal sofà.

Piacere, Jannik. La ringrazio per l’ospitalità che mi ha dato, signora.” Disse Jannik metre rispose con un baciamano.

Regis, non mi avevi detto che finalmente hai un vero cavaliere come amico.” disse la mamma di Regis incantata dalla gentilezza dell’amico del figlio.

Comunque, puoi chiamarmi Cristine. Sai, il termine signora mi fa sentire più vecchia di quello che sono.” aggiunse la mamma in tono confidenziale.

No, non intendevo offenderla signora, ehm... Cristine. Lei è una bellissima donna. Regis non mi aveva detto di avere una mamma così bella.” disse Jannik con tono di scuse.

Regis, mi sa che non ci hai detto tante cose.” Disse Cristine in tono sarcastico.

Ma’, Mi ero dimenticato di dirti che Jannik dorme nella mia camera sul sofà e non nella camera degli ospiti.” disse Regis per rompere gli scambi di cavalleria tra i due.

L’avevo già immaginato. Ho preparato il sofà. Spero che non farete troppo tardi a chiacchierare” rispose Cristine con tono di chi si aspettava la domanda.

Grazie mamma, sei sempre la migliore” Disse Regis, mentre si dirigevano già in camera.

La camera di Regis era una normalissima camera, ovvero talmente disordinata che non c’era un angolo dove sedersi. Per fortuna Cristine aveva ripulito il sofà!

Vado a farmi una doccia, se vuoi usare il bagno della mia camera devi aspettare un paio di minuti, altrimenti puoi utilizzare quella degli ospiti. Seconda porta a destra!” disse Regis mentre già era in boxer.

No, aspetto che finisci tu. Nel frattempo sistemo il sofà” rispose Regis, mentre sbirciava il corpo tonico del suo nuovo amico.

OK, se vuoi puoi utilizzare il mio computer. Devi solo accenderlo e attendere un paio di minuti” disse Regis mentre si infilava sotto la doccia.

Jannik accese il computer, e mentre attendeva che fosse pronto per navigare su internet, notò una foto di Regis, forse di un anno prima con Cristine ed un uomo che aveva l’aria di essere suo padre.

Quella è l’ultima foto che ho fatto con mio padre e mia madre. La sera gli dissi che ero innamorato di un altro ragazzo. Beh, dopo quella sera non ci siamo più visti!” disse Regis da dietro.

Jannik si spaventò e ci mancò poco che facesse cadere la foto. Non si aspettava di vederlo già fuori.

Continua...


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