ASCOLTA TUA MADRE

LE LACRIME DI UNA MADRE NON ASCOLTATA

 

FERMIAMO LA LEGGE CONTRO L'OMOFOBIA

 

TELEFONO VERDE "SOS VITA" 800813000

CHE COSA E' IL TELEFONO "SOS VITA"?
 
È un telefono “salva-vite”, che aspetta soltanto la tua chiamata. E' un telefono verde, come la speranza la telefonata non ti costa nulla,
Vuole salvare le mamme in difficoltà e, con loro, salvare la vita dei figli che ancora esse portano in grembo.
E quasi sempre ci riesce, perché con lui lavorano 250 Centri di aiuto alla vita.
 
Il Movimento per la vita lo ha pensato per te
 
Puoi parlare con questo telefono da qualsiasi luogo d’Italia: componi sempre lo stesso numero: 800813000.
 
Risponde un piccolo gruppo di persone di provata maturità e capacità, fortemente motivate e dotate di una consolidata esperienza di lavoro nei Centri di aiuto alla vita (Cav) e di una approfondita conoscenza delle strutture di sostegno a livello nazionale. La risposta, infatti, non è soltanto telefonica.
 
Questo telefono non ti dà soltanto ascolto, incoraggiamento, amicizia, ma attiva immediatamente un concreto sostegno di pronto intervento attraverso una rete di 250 Centri di aiuto alla vita e di oltre 260 Movimenti per la vita sparsi in tutta Italia.

 
DUE MINUTI PER LA VITA

Due minuti al giorno è il tempo che invitiamo ad offrire per aderire alla grande iniziativa di
preghiera per la vita nascente che si sta diffondendo in Italia dal 7 ottobre 2005 in
occasione della festa e sotto la protezione della Beata Vergine Maria, Regina del Santo Rosario.
Nella preghiera vengono ricordati ed affidati a Dio:
 i milioni di bambini uccisi nel mondo con l’aborto,
 le donne che hanno abortito e quelle che sono ancora in tempo per cambiare idea,
 i padri che hanno favorito o subito un aborto volontario o che attualmente si trovano accanto ad
una donna che sta pensando di abortire,
 i medici che praticano aborti ed il personale sanitario coinvolto, i farmacisti che vendono i
prodotti abortivi e tutti coloro che provocano la diffusione nella società della mentalità abortista,
 tutte le persone che, a qualsiasi livello, si spendono per la difesa della vita fin dal concepimento.
Le preghiere da recitarsi, secondo queste intenzioni, sono:
 Salve Regina,
 Preghiera finale della Lettera Enciclica Evangelium Vitae di Giovanni Paolo II
 Angelo di Dio,
 Eterno riposo.
Il progetto è quello di trovare 150.000 persone, che ogni giorno recitino le preghiere. Il numero corrisponde a quello - leggermente approssimato per eccesso – degli aborti accertati che vengono compiuti ogni giorno nel mondo, senza poter conteggiare quelli clandestini e quelli avvenuti tramite pillola del giorno dopo. Per raggiungere tale obiettivo occorre l’aiuto generoso di tutti coloro che hanno a cuore la difesa della vita.

“Con iniziative straordinarie e nella preghiera abituale,
da ogni comunità cristiana, da ogni gruppo o associazione,
da ogni famiglia e dal cuore di ogni credente,
si elevi una supplica appassionata a Dio,
Creatore e amante della vita.”
(Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae, n. 100)

Ulteriori informazioni su: www.dueminutiperlavita.info
 

PREGHIERA A MARIA PER LA VITA GIOVANNI PAOLO II

O Maria, aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi,
affidiamo a Te la causa della vita:
guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere,
di poveri cui è reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall'indifferenza o da una presunta pietà.
Fà che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo,
la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza
e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire,
insieme con tutti gli uomini di buona volontà, la civiltà della verità e dell'amore
a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.
Giovanni Paolo II


 

AREA PERSONALE

 

Messaggi del 29/07/2012

DON GABRIELE AMORTH: LA REGINA DELLA PACE FA DI TUTTO PER AUMENTARE IL SUO ESERCITO

Post n°7351 pubblicato il 29 Luglio 2012 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

"Cari figli! Anche oggi vi invito alla conversione e alla santità. Dio desidera darvi la gioia e la pace attraverso la preghiera, ma voi, figlioli, siete ancora lontano, attaccati alla terra e alle cose della terra. Perciò vi invito di nuovo: aprite il vostro cuore e il vostro sguardo verso Dio e le cose di Dio e la gioia e la pace regneranno nel vostro cuore. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.” -Messaggio del 25 maggio 2012-

Anche se i concetti sono quelli tradizionali, la Madonna non si stanca di ripeterli perché sempre più numerosi siano quelli che li mettono in pratica. Lei fa di tutto per aumentare il suo “esercito.” A mio parere è di buon auspicio che Lei continui ad apparire e a dare i suoi messaggi. Più si allarga il suo esercito, che con la forza della preghiera può sconfiggere la forza delle bombe atomiche, più si possono ostacolare i piani di Satana. Pensate ai milioni di aborti che ci sono nel mondo e allora? Non è mica una cosa allegra! "Cari figli! Anche oggi vi invito alla conversione e alla santità.” Sono due cose strettamente collegate. Gesù ha cominciato la sua missione così: “Convertitevi e credete al Vangelo.” Fondamentale per credere è la conversione, perché se non si è disposti a cambiare vita, cioè a mettere in pratica i dieci comandamenti, è come rifiutarsi di credere. La conversione porta alla santità. Vi ricordate quando Maria ci ha rimproverati dicendoci quanto fossimo lontani dalla santità? “Siate santi come lo è il Padre vostro Celeste.”
“Dio desidera darvi la gioia e la pace attraverso la preghiera.” Non si insiste mai abbastanza sulla preghiera; la Madonna vuole darci la gioia e la pace, pace anche tra le nazioni, infatti si è presentata come la Regina della Pace. Nelle varie apparizioni mariane ha grande significato anche il nome con cui la Vergine si presenta. Ricordate a Lourdes? “Io sono l’Immacolata Concezione.” Ha sottolineato l’importanza di questo privilegio mariano che era stato proclamato Dogma, quattro anni prima da Pio IX; a Fatima, ricordate come si presenta? Come la Madonna del Rosario e Lucia non si stancava di ripetere che, da quando Dio ha dato al rosario tanta potenza, non c’è problema familiare, personale, nazionale, internazionale che non si possa risolvere con la preghiera del rosario. L’esercito di Maria ha come arma il rosario. Il Signore vuole darci la gioia anche se su questa terra non sarà possibile in senso completo, ma se tutto il mondo osservasse la legge fondamentale del Vangelo “Amatevi come Io vi ho amato” anche questa terra non sarebbe un anticipo di Paradiso? Dio vuol darci gioia e pace. Dopo la sua resurrezione Gesù appare dicendo: “La pace sia con voi”, “vi do la pace non come la dà il mondo” ma la pace profonda del cuore. “…ma voi figlioli, siete ancora lontano, attaccati alla terra e alle cose della terra …” Direi che tutta la predicazione di Gesù è un invito a guardare il Cielo, a comprendere che la vita è una prova di fedeltà a Dio per andare in Paradiso. In questi giorni, in televisione, in un’intervista ho ricordato che chi non crede in Dio non sa da dove viene, né sa dove va. Non sa a cosa serve la vita. Il conduttore mi ha chiesto a cosa serve la vita ed ho ricordato la risposta che a questa domanda dà il catechismo di San Pio X: “Dio ci ha creato per conoscerLo, amarLo, servirLo in questa vita e per goderLo poi nell’altra in Paradiso.” Tanti accumulano ricchezze. Vi ricordate che cosa dice il Vangelo di quell’uomo che aveva molti beni e che, visto che i raccolti erano stati molto abbondanti decide di abbattere i magazzini per costruirne di più grandi, così da vivere molti anni nella ricchezza, godendosi la vita, senza pensieri? Dio però gli annuncia che la notte stessa sarebbe morto e tutto quello che ha accumulato a che servirà? Siamo creati per il Cielo. Noi invece siamo attaccati alle cose della terra e Maria ci dice: “…Perciò vi invito di nuovo: aprite il vostro cuore e il vostro sguardo verso Dio e le cose di Dio e la gioia e la pace regneranno nel vostro cuore. Grazie per aver risposto alla mia chiamata…” In questo tempo pasquale, noi sacerdoti ripetiamo continuamente nel Breviario quell’ammonimento di San Paolo: “Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù.” Oggi è una festa particolare per Roma, è la festa di San Filippo Neri, un grande santo, simpatico, geniale, pieno di trovate argute. Il Papa voleva nominarlo cardinale. A quel tempo quando un Papa voleva nominare un cardinale gli mandava lo zucchetto rosso. San Filippo ha preso lo zucchetto e correva in giro in piazza San Pietro buttandolo per aria come se fosse una palla e gridava: “Paradiso, Paradiso. Che mi importa di essere cardinale.” Gli importava il Paradiso e rimandò indietro lo zucchetto.
Ecco allora la Madonna che ci dice: “… il vostro sguardo sia verso Dio, verso le cose di Dio e la gioia e la pace regneranno nel vostro cuore. Grazie per aver risposto alla mia chiamata” e grazie a voi per avermi ascoltato.

CATECHESI SUI MALEFICI DI DON GABRIELE AMORTH


Domanda: Non so perché sono molto invidiata. Vorrei sapere se l’invidia o la gelosia possono provocare dei mali malefici.

Don Amorth: La gelosia e l’invidia fanno male a chi ce l’ha. Se tra gli sposi c’è gelosia si può rovinare il matrimonio. Né invidia, né gelosia provocano mali malefici. Se però uno per invidia o per gelosia fa un maleficio, allora può provocare un male malefico. E’ il maleficio fatto che provoca il male malefico, non l’invidia o la gelosia.

Domanda: Mi è stato consigliato di fare spesso preghiere di rinuncia a Satana. Lei cosa mi consiglia?

Don Amorth: Consiglio di rinnovare spesso i voti battesimali, come vengono rinnovati al Sabato Santo. Rinnovare spesso i voti battesimali di rinuncia a Satana, alle sue opere, alle sue seduzioni perché il diavolo è attivissimo con tutti. Ha tentato anche Gesù e la Madonna dalla nascita alla morte, sempre.

Domanda: Ha un valore protettivo portare al collo immagini sacre?

Don Amorth: Sono molto in uso gli scapolari. Se uno li porta con fede in ciò che rappresentano, certamente hanno un grande valore protettivo. Pensate anche solo all’immenso bene che fa e che continua a fare la Medaglia Miracolosa, coniata in miliardi di copie.
Vi racconto una storia vera di due fratelli. Sono stati posseduti da Satana, è un fatto storicamente provato, tanto che alla fine, davanti alla loro chiesa parrocchiale, in memoria della loro liberazione è stato innalzato un monumento e c’è ancora. Un giorno l’esorcista era salito in carrozza, insieme a una signora e a un altro uomo per andare a fare l’esorcismo a questi due fratelli. Il cocchiere, che era seduto in alto, mentre saliva, è stato avvicinato da una persona che gli ha messo in tasca una Medaglia della Madonna. Il demonio ha dovuto confessare la sua sconfitta. Grazie a quella Medaglia, non ha potuto fare quello che aveva progettato: scaraventare la carrozza. E’ bastato avere in tasca la Medaglia Miracolosa per evitare questo. Ha un grande valore protettivo purché non sia considerato come amuleto o portafortuna. Ieri mi diceva una persona di avere incontrato una sua amica che aveva al collo il Crocifisso e il cornetto. Evidentemente spera di andare d’accordo con Dio e con il diavolo. Questa è superstizione.

Domanda: Che cosa dice, riguardo agli esorcismi, il Catechismo della Chiesa Cattolica?

Don Amorth: Ne parla in quattro punti: parlando della redenzione operata da Cristo, ricorda i Suoi esorcismi come opera di redenzione. Poi al n. 550 dice: “la venuta del Regno di Dio è la sconfitta del Regno di Satana.” Si riportano le parole di Gesù: “Se Io scaccio i demoni per virtù dello Spirito di Dio è certo giunto il Regno di Dio fino a voi. (Ho vinto Satana, ho vinto il mondo).” L’ultima preghiera che Gesù fa prima della passione a vantaggio degli Apostoli, è quella che è chiamata la “preghiera sacerdotale”. “Padre, Ti prego, non di toglierli dal mondo, ma di preservarli dal maligno.” Nel n. 1237 ricorda gli esorcismi del battesimo come liberazione dal peccato, come rinuncia a Satana. Nei primi secoli si dava un’immensa importanza agli esorcismi del battesimo proprio perché era uno strappare le persone dalle grinfie di Satana e metterle nelle mani di Dio. Nel n. 1673: “nell’esorcismo la Chiesa domanda pubblicamente e con autorità in nome di Gesù Cristo che una persona o un oggetto sia protetto dalla influenza del maligno.” E ancora dice: “l’esorcismo mira a scacciare i demoni e a liberare dalle influenze malefiche.” Questo è un grande arricchimento perché prima il Diritto Canonico parlava solo di liberare dal demonio, fare gli esorcismi solo alle persone possedute. Vi assicuro che sono abbastanza rari i casi di possessione diabolica. Purtroppo oggi con tanta mania di darsi alle forme di occultismo, sono tanti i casi di disturbi causati dal demonio. Anche in questi casi si può fare l’esorcismo.

Domanda: Don Amorth, parlando con lei in Santa Maria della Pietà nel 2008, in sacrestia, mi disse: “Sei disturbato.” Cosa significa? Ho un maleficio o cosa? Da più di trent’anni io ho strani dolori allo stomaco, insonnia, ho fatto ricerche mediche, ricoveri ospedalieri, ma non mi hanno trovato nulla. I disturbi ce l’ho, ma non risultano dal punto di vista medico, non mi hanno trovato nulla, lei mi ha detto : “Sei disturbato” che cosa vuol dire?

Don Amorth: Sono disturbi causati dal demonio e bisogna pregare, pregare, pregare. Cosa dice Gesù? I mali malefici vanno via soltanto con la fede, la preghiera e il digiuno. In molti casi l’esorcismo non ha potere, ha potere la fede, la preghiera e il digiuno.

Domanda: Il bene e il male sono sempre esistiti. Accettiamo questa realtà perché è inutile combatterla, che ve ne sembra?

Don Amorth: Non è vero che il bene e il male siano sempre esistiti. L’unico che è sempre esistito è Dio, il Sommo Bene. Dio ha creato tutte cose buone, belle, non ha mai creato niente di male, niente di cattivo, tanto che alla fine della creazione si rallegra con Se stesso per la bontà e la bellezza del creato. Non è vero che il bene e il male siano sempre esistiti e quindi bisogna rassegnarsi, no, il male è incominciato da quando Dio ha dato prima agli angeli e poi agli uomini quello che è la loro grandezza: il libero arbitrio. E’ il potere che abbiamo di fare del bene o del male a noi stessi e agli altri. E Dio tira le somme soltanto alla fine col giudizio; prima rispetta il libero arbitrio. Se uno di voi decide: sono stufo di sentire don Amorth, lo voglio uccidere, paga un killer che mi venga a uccidere, Dio non lo impedisce, lascia la libertà anche se è per compiere il male. Così quei due bambini buttati dalla finestra, e l’altro bambino, non molto tempo prima buttato nel Tevere. Cose orrende, perché Dio non le proibisce? Ci ha dato il libero arbitrio che è la nostra grandezza. Se noi non avessimo il libero arbitrio saremmo come gli animali, Dio ci ha creati per il Paradiso, ci ha creato con AMORE e PER AMORE. Fondamentale il grande precetto: ama Dio con tutta la mente, il cuore, le forze e poi ama il tuo prossimo come te stesso. Ama Dio prima di tutto. Però Dio vuole essere amato, non per forza ma liberamente. Il primo a ribellarsi a Dio, a odiarlo è stato Satana che, come diceva il catechismo di San Pio X, per odio a Dio tenta l’uomo al male. Nel Paradiso terrestre ha tentato Adamo ed Eva: “Perché non ne mangiate?” “Perché Dio ci ha detto che se ne mangeremo moriremo.” “No, non è vero, anzi sarete simili a Dio.” Subito cerca di allontanare l’uomo dalle verità rivelate da Dio. Non è vero che il bene e il male siano sempre esistiti. Il male c’è perché causato dalla libertà usata male, prima da parte degli angeli ribelli e poi dagli uomini. Ma quanti uomini usano male della loro libertà! Dio ha creato tutte le cose belle e buone. Lo scienziato non crea niente e ogni volta che scopre qualcosa deve ringraziare Dio. L’energia elettrica esisteva anche ai tempi di Adamo ed Eva, è stata scoperta dopo. Il telefono esisteva anche ai tempi di Adamo ed Eva, anche i telefonini sono stati scoperti dopo. Sono scoperte, non creazioni. L’uomo può creare il male, perché? Perché usa male i doni di Dio.
Quando nacque la TV Padre Pio disse che sarebbe stata usata male pur essendo una invenzione magnifica, ma poteva anche fare molte cose di bene! L’energia atomica così potente che, se usata bene sarebbe preziosa, è stata subito usata per uccidere. Sono tante le bombe atomiche nel mondo. L’uomo ha in mano l’energia per distruggere il mondo. Il 13 maggio di qualche anno fa è scoppiato un arsenale russo di bombe atomiche nel mare del Nord. La Madonna ha impedito che si realizzasse un piano di distruzione. E adesso vuole impedire la guerra e poiché questo nostro mondo si è tanto allontanato da Dio vuole fare in modo che torni a Dio. A volte siamo omicidi di noi stessi e l’omicidio più tremendo non è solo quello di chi si suicida. L’omicidio più tremendo è quello di chi odia Dio e si comporta in modo tale da andare a finire all’Inferno. Una volta mi è stato chiesto: “Dio odia Satana?” “No, lo ama, Dio ama tutte le Sue creature, Dio è AMORE.”  Dio ama, ma certamente disapprova il peccato. Se si commette un peccato mortale Dio smette di amarci? No, però disapprova quello che abbiamo fatto. Altro è l’amore di Dio altro è come Dio giudica il nostro comportamento.

Domanda: Nella nostra casa sentivamo rumori notturni. Ci hanno detto che un uomo si era impiccato. Un amico del Rinnovamento ci ha consigliato di far celebrare messe gregoriane a favore di questo uomo. Abbiamo fatto celebrare le messe gregoriane e i rumori sono cessati. Che ne pensa?

Don Amorth: La spiegazione di questo la può dare solo Dio. Rimane una possibilità: forse quest’uomo che si è impiccato all’ultimo momento ha avuto un pentimento, ha invocato il Signore poco prima di morire ed è andato in Purgatorio. E’ possibile che le Messe gregoriane il Signore le abbia applicate a lui come era desiderio di chi le ha fatte celebrare. Forse, per permissione di Dio, i rumori erano provocati da questo defunto per richiamare l’attenzione su di lui, per far si che la gente pregasse per lui. E’ possibile perché il Signore può permettere a chi è nel Purgatorio di farsi presente in qualche modo per provocare le preghiere di intercessione. Voi sapete quale è l’origine delle trenta Messe Gregoriane? A San Gregorio Papa, frate benedettino, apparve un suo confratello morto che gli chiese di suffragare la sua anima perché era in Purgatorio. San Gregorio ha celebrato trenta messe consecutive per questa persona. Questa persona gli apparve di nuovo per ringraziarlo e dirgli che grazie a queste messe di intercessione era andato in Paradiso. Ecco come sono nate le trenta messe gregoriane. Ma è Dio che decide. 
Una vecchietta mi dice: “Padre, io sono tanto povera e va bene, il Signore premia i poveri, sono talmente povera che nessuno della mia famiglia, quando morirò, mi farà celebrare le messe gregoriane. E’ possibile allora che i ricchi che hanno la possibilità vanno prima in Paradiso e io che sono povera debbo restare chissà quanto in Purgatorio.” “No, figliola cara, il Signore non si fa incantare. Cosa dice riguardo ai ricchi? E’ più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco si salvi. Ditemi voi se vale la pena di cercare la ricchezza. Cercare la ricchezza, anche qui vi cito San Paolo, è cercare l’Inferno. San Paolo dice: “ La sete di danaro è la radice di tutti i mali.”

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LUGLIO: MESE PREZIOSISSIMO SANGUE DI GESU' CHE CONTINUA ANCORA OGGI AD ESSERE VERSATO

Post n°7350 pubblicato il 29 Luglio 2012 da diglilaverita
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Purtroppo la Passione non ebbe termi­ne sul Golgota e non ha avuto mai termi­ne; ancora Gesù continua ad essere croci­fisso e a versare Sangue. La lotta che si fa alla Chiesa e ai cri­stiani si fa a Cristo, perché i perseguita­ti sono membra del Corpo di Cristo. «Così Cristo continua a sanguinare, non solo per il sangue dei martiri, ma per tutti gli strazi inferti ai suoi fedeli, per le umilia­zioni dei suoi ministri, per i vilipendi al suo Vicario, per le chiese arse e profanate, per le opere distrutte, per la carità infran­ta, per l'usura quotidiana della calunnia. Governi, scrittori, oratori, filosofi, tutta una varia coalizione di persecutori che uccide o inceppa l'opera d'amore, la dottri­na e l'espansione della Chiesa, prolun­gando la Passione di Cristo, facendo pio­vere ancora Sangue dalle sue piaghe» (L Giordani. IL SANGUE DI CRISTO). Quante volte, anche ai nostri giorni, il S. Sacrificio deve essere celebrato nasco­stamente, perché i sacerdoti o sono in car­cere o ricercati a morte! È vero che va in voga un certo ritornello «Cristo sì, preti no!» Ma in realtà la persecuzione è contro il Primo Sacerdote, Cristo. «Se tu sei con­tro la Chiesa, dice S. Caterina, come po­trai partecipare al Sangue del Figliolo di Dio? Chi spregia questo dolce Vicario di Cristo, spregia il Sangue!». Forse in questo momento tu pensi: «Io non sono un persecutore del Sangue di Cristo!» Bada che, non solo chi imprigio­na od uccide, perseguita; si perseguita anche con la calunnia, l'odio, lo scandalo; si perseguita anche con l'indifferenza. Vi sono «i parassiti del Sangue» cioè coloro che usufruiscono dei frutti della Reden­zione, ma nulla fanno per Cristo. Quanti ritengono di far una larga concessione al prete, andando in chiesa la domenica! E perciò vogliono essere riveriti, lodati, aiu­tati! No! Dobbiamo essere cristiani gene­rosi, dobbiamo professare la fede per la fede e non per secondi fini, dobbiamo mettere in opera tutte le nostre energie per cooperare alla saldezza della Chiesa, nostra madre.

Per approfondimenti: http://www.innamorati-di-maria.it/dedicazione_luglio.htm

 
 
 

GIUSEPPE E MARIA: UN MODELLO DI COPPIA PER TUTTI NOI

Post n°7349 pubblicato il 29 Luglio 2012 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Nel suo libro "Sulle vie della speranza", Lia Beltrami attualizza l'esperienza di vita della Sacra Famiglia

Come può la famiglia di oggi avvicinarsi al modello di unione e fedeltà rappresentato da Giuseppe e Maria nella Nazaret di duemila anni fa? Nel suo ultimo libro, dal titolo Sulle vie della speranza, la regista e scrittrice Lia Giovanazzi Beltrami ha dimostrato come le storie di sofferenza e di emarginazione della società contemporanea possano intrecciarsi con le vite di Maria, Giuseppe e Gesù.

Giuseppe e Maria, per poter comprendere il grande mistero della loro missione e di quella del loro Figlio, hanno percorso un cammino che ogni persona attraversa nell’arco della propria esistenza per poter arrivare alla verità.

Alla presentazione del libro Sulle vie della speranza erano presenti, oltre all’autrice, la Presidente del Fiuggi Family Festival Antonella Bevere Astrei, la responsabile dell'Ufficio Stampa delle Edizioni Paoline, Suor Beatrice Salvioni e la neuropsichiatra e parlamentare Paola Binetti.

Suor Beatrice Salvioni ha voluto porre l’attenzione su come la famiglia di Nazaret possa essere rappresentata, così come ha fatto l’autrice del libro, in maniera concreta e umana: ieri come oggi, sono tante le famiglie che provano sulla loro pelle l’esilio, l’emarginazione ma anche la possibilità del dialogo e della solidarietà con il prossimo. Il dolore, la gioia, l’amore, sono sentimenti universali e immutabili sia per gli individui di 2000 anni fa, che per quelli di oggi.

L’autrice a sua volta, ha evidenziato come tutto il Vangelo nasca grazie alla Sacra Famiglia: una famiglia provata dalla sofferenza ma che ha dato una luce diversa al concetto di amore. Per il Vangelo infatti, la famiglia prende vita ogni qualvolta si crea una comunità.

La scrittrice si è poi soffermata sul rapporto di coppia tra Giuseppe e Maria: “Si pensa alla loro unione come ad un obbligo – ha detto Lia Beltrami –. In realtà per l’ebraismo era vietato il matrimonio imposto ed era essenziale che la donna scegliesse liberamente di trascorrere il resto della sua vita con il suo futuro marito. Nel momento più difficile poi, quando Giuseppe scopre la gravidanza di Maria, l’uomo prova un dolore immenso nel dover ripudiare la sua sposa ma poi, nel cuore della notte, capisce che grazie alla forza di Dio, è possibile superare le barriere imposte dalla cultura e dalle leggi del tempo”.

Le storie di Sulle vie della speranza intrecciate con quella della Sacra Famiglia, sono testimonianze di vita attuali: il cammino di un padre e una figlia nel deserto alla ricerca del monastero di Deir Mar Musa, un luogo dedicato principalmente al dialogo interreligioso con il mondo musulmano; il viaggio di Mamadù, un giovane senegalese che abbandona il suo Paese per raggiungere l’Italia: per due anni, si ritrova a vivere all’interno di una grotta e solo dopo immani sofferenze incontra negli occhi di una ragazza italiana, lo sguardo di un amore destinato a durare per tutta la vita. Con uno stile comunicativo ed efficace, Lia Beltrami fa emergere un mosaico di speranza: se volgiamo gli occhi al cielo nei momenti di difficoltà, possiamo superare qualsiasi ostacolo.

Una nota a parte merita la copertina del libro, in cui sono ritratti due contadini: “Gli elementi della vita contadina sono presenti anche nelle esistenze di Giuseppe e Maria - ha evidenziato l’autrice -. La sapienza profonda, la pazienza, saper seminare e attendere il corso delle stagioni. Oggi le famiglie si sgretolano proprio perché non si è più disposti ad accogliere l’altro e a saperlo accettare anche nei momenti in cui l’amore lascia ferite profonde. È con questo spirito che si può trarre un finale positivo da ogni storia”.

L’on. Binetti, piacevolmente colpita dalle storie raccontate dalla Beltrami, si è dimostrata convinta che metter su famiglia non significa essere i protagonisti di un romanzo rosa: “Si pensa che un sogno d’amore sia più bello senza le difficoltà – ha detto la Binetti -. Ma la vera bellezza risiede nella consapevolezza che il modello della famiglia di Nazaret non è un modello irraggiungibile. C’è un immenso bisogno tuttavia della Grazia che permetta di superare ogni fatica. Sarebbe meraviglioso se questo libro venisse letto durante i corsi di preparazione al matrimonio per insegnare ai futuri coniugi la fiducia alimentata dalla verità”.

Al termine della presentazione, la scrittrice ha voluto condividere con i presenti un episodio significativo della sua storia personale: “I miei genitori festeggiano quest’anno cinquant’anni di matrimonio - ha raccontato -. Ma non è stato sempre rose e fiori: venticinque anni fa, mio padre se ne andò di casa e per ben dieci anni continuò la sua vita lontano da mia madre. Mia mamma, nonostante il dolore, continuò a portare la fede al dito ed aspettò che mio padre, un giorno o l’altro, tornasse dalla sua famiglia. E così è stato. L’amore paziente ha dato la forza a mia madre di far germogliare dei fiori nel deserto più arido”.

- di Gaia Bottino - ZENIT -

 
 
 

LA "BOMBA" A SORPRESA DEL SANTO PADRE: VESCOVO ANTIGAY A SAN FRANCISCO CAPITALE GAY

Post n°7348 pubblicato il 29 Luglio 2012 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Benedetto XVI nomina monsignor Salvatore Cordileone ai vertici della diocesi di San Francisco. Delle nozze fra persone dello stesso sesso l’alto prelato ha detto: “Sono opera del diavolo”

Mentre la Chiesa italiana tramite il suo giornale di riferimento, Avvenire, attacca il Comune di Milano che ha fatto le ore piccole per approva­re il registro delle unioni civili mentre «nessuna maratona istitu­zionale è s­tata organizzata per da­re sostegno alle fa­miglie con figli», di più- e di più an­che di una certa afasia della chie­sa italiana- ha fat­to Papa Benedeto XVI. Con una deci­sione che il giova­ne ma esperto va­ticanista america­no Rocco Palmo ha definito sul suo blog «Whi­sper in the loggia » come «una vera bomba»,ha nomi­nato nuovo vesco­vo di San Franci­sco monsignor Salvatore Cordile­one.

Che significa aver messo nella città in cui vive la più alta concen­trazione di perso­ne omosessuali il vescovo america­no che maggior­mente si è speso contro le nozze gay. E che signifi­ca, insieme, aver portato un vesco­vo di linea dura e intransigente nel­la diocesi dove i suoi predecessori sempre si erano spesi per una pa­sto­rale verso i gay che molte anten­ne ha fatto sollevare anche in Vati­cano. Già vescovo di Oakland, le batta­glie di Cordileone contro l’ammi­nistrazione Obama sul tema delle nozze gay hanno raggiunto in pas­sato toni aspri e duri. Quando nel 2002 Obama comunicò di non vo­le­r difendere il Defense of Marrige Act (Doma), avallando di fatto la tutela del matrimonio gay, Cordi­lenoe commentò testuale: «Io non so con certezza quanto influs­so abbia la lobby gay su Obama, ma la mossa del presidente pare la risposta alle loro pressioni. Non mi spiego la cosa altrimenti, dato che la società è contraria». E anco­ra: «Sulla famiglia si dice che la mentalità sia cambiata, ma allora perché ogni volta che i cittadini americani hanno dovuto espri­mersi in merito, hanno votato in favore del matrimonio naturale fra uomo e donna? Anche questo dato è indicativo. Le persone inter­vistate nei sondaggi dicono di es­sere per l’equiparazione del matri­mono gay, poi nel segreto dell’ur­na votano contro. Motivi per cui i governanti preferiscono non indi­re referendum su questa questio­ne. Persino nella California libe­ral ha trionfato la famiglia natura­le, anche se poi quel voto non ha contato nulla». Già, la California liberal. È in molte di queste diocesi dello stato americano che Papa Ratzinger ha portato presuli conservatori, no­mine criticate ma anche coraggio­se come è quella di due anni fa del presule messicano José Horacio Gomez a Los Angeles. E molto co­raggio c’è voluto per portare Cor­dileone a San Francisco, la diocesi dove ebbe luogo la parata dell’or­goglio cattolico-gay. Nel noto quartiere-omosex Castro, colui che per anni è stato cancelliere della diocesi, Steve Meriwether, ha benedetto più volte la parata ve­stito con abiti religiosi color arco­baleno. Parecchi problemi con il movi­mento cattolico omosessuale di San Francisco li ha avuti in passa­to il cardinale William Joseph Le­vada quando, prima di arrivare a Roma all’ex Sant’Uffizio, guidava proprio la diocesi californiana. Fu lui, che fece una tesi di laurea sul «magistero infallibile della Chie­sa e sulla legge naturale », a impor­si nel 1997 contro il sindaco della città Willie Brown che voleva far adeguare la Chiesa a una legge sul riconoscimento della copertura sanitaria per le coppie omosessua­li. Lo scontro divenne più aspro nel 2000, nell’anno del Giubileo, quando Levada non esitò a invia­re in Vaticano le immagini di una parata gay in cui molte persone sfi­larono- si dice anche con l’appog­gio di alcuni preti della diocesi- ve­stiti per le strade della città da suo­re e da preti. Il «problema», infatti, secondo molti osservatori, è sem­pre ri­sieduto all’interno della dio­cesi dove la giusta accoglienza de­gli omosessuali è stata da alcuni tramutata in appoggio diretto alle loro battaglie per ottenere diritti che la Chiesa non può avallare. L’arrivo di Cordileone è in que­sto senso una spina nel fianco per quella parte di diocesi più vicina alle lobby gay. Scrive l’ Huffington Post che la nomi­na «è un duro col­po assestato dal Vaticano alle lob­by gay». Perché per Cordileone il matrimonio fra persone dello stes­so sesso è «opera del diavolo», un’opera attraver­so la quale «il mali­gno intende di­struggere il mon­do ». La comunità gay della diocesi non ha reagito be­ne. Tom Ammia­no, che guida la co­munità gay della diocesi, ha detto che la nomina non è «una benedizio­ne del cielo ». E il si­lenz­io col quale la comunità catto­lica di Castro ha reagito alla nomi­na dice che anche tra i cattolici la decisione papale è stata presa in modo non univoco. Una decisio­ne che­resta comunque importan­te e che porterà in futuro un nuovo vescovo conservatore all’interno del collegio cardinalizio, il circolo ristretto di porporati che elegge il Papa in conclave.

Fonte: ilgiornale.it/news/interni/bomba-sorpresa-papa-vescovo-antigay-nella-capitale-gay-826459.html - Libertà e Persona -

 
 
 

L'OSSERVATORE ROMANO CONTRO I GATES E LA MALIZIA DELLA NESTLE' VERSO LE DONNE AFRICANE

Post n°7347 pubblicato il 29 Luglio 2012 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

L’«Osservatore Romano» dice basta agli «stereotipi» sulla Chiesa retrograda in materia di controllo delle nascite e attacca i coniugi Bill e Melinda Gates con un editoriale in prima pagina intitolato «I rischi della filantropia». Il commento, a firma di Giulia Galeotti, definisce «un po’ fuori tiro e obnubilata» dalla «cattiva informazione» la moglie del fondatore di Microsoft, che alla «Cnn» ha appena annunciato di voler spendere nei prossimi otto mesi 450 milioni di euro «per ricercare nuove tecniche di controllo delle nascite, migliorare l’informazione sulla contraccezione e rendere disponibili servizi e strumenti nei Paesi più poveri». Melinda Gates ha «confidato» all’emittente «il suo travaglio come credente», consapevole che la sua iniziativa rappresenti una sfida alla gerarchia ecclesiastica.

Il giornale del Papa vuole contrastare l’idea di una Chiesa cattolica «contraria al preservativo», che «lascia morire donne e bambini per misogina intransigenza», lettura definita «infondata e dozzinale». Ricorda invece che la Chiesa «è favorevole alla regolamentazione naturale della fertilità, a quei metodi cioè fondati sull’ascolto delle indicazioni e dei messaggi forniti dal corpo», vale a dire al metodo Billings, «considerato sicuro al 98 per cento». «L’Osservatore» fa notare come questo metodo «agli occhi di una certa parte del mondo» abbia «un duplice inconveniente», perché «è gestibile in autonomia e consapevolezza dalle donne stesse, anche da quelleanalfabete». E poi perché «il suo peccato originale e imperdonabile sta nell’essere un rimedio completamente gratuito». Aspetto che «lo rende fortemente inviso alle industrie farmaceutiche, che con la contraccezione chimica ottengono invece guadagni enormi. Come del resto avverrà grazie alla filantropia della signora Gates».

Ma il giornale della Santa Sede riserva un finale al curaro anche alla Nestlè. «La multinazionale ha fornito in modo furbesco e scorretto alle donne africane - conclude l’articolo – latte in polvere per i loro neonati, mediante confezioni omaggio che durano il tempo necessario per far andare via alla neo mamma il latte naturale. A quel punto, la madre è obbligata all’acquisto: attraverso campagne pubblicitarie che presentano l’allattamento al seno come barbaro e quello artificiale come moderno e civile; grazie anche a pressioni psicologiche di vario tipo a opera di fantomatici medici e infermieri. Creando così un bisogno, in nome della beneficenza e in vista del guadagno».

-da Sacri palazzi di  andreatornielli -

 
 
 
 
 

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Un blog di: diglilaverita
Data di creazione: 16/02/2008
 

 

LE LACRIME DI MARIA

 

MESSAGGIO PER L’ITALIA

 

Civitavecchia la Madonna piange lì dove il cristianesimo è fiorito: la nostra nazione, l'Italia!  Dov'è nato uno fra i più grandi mistici santi dell'era moderna? In Italia! Padre Pio!
E per chi si è immolato Padre Pio come vittima di espiazione? Per i peccatori, certamente. Ma c'è di più. In alcune sue epistole si legge che egli ha espressamente richiesto al proprio direttore spirituale l'autorizzazione ad espiare i peccati per la nostra povera nazione. Un caso anche questo? O tutto un disegno divino di provvidenza e amore? Un disegno che da Padre Pio agli eventi di Siracusa e Civitavecchia fino a Marja Pavlovic racchiude un messaggio preciso per noi italiani? Quale? L'Italia è a rischio? Quale rischio? Il rischio di aver smarrito, come nazione, la fede cristiana non è forse immensamente più grave di qualsiasi cosa? Aggrappiamoci alla preghiera, è l'unica arma che abbiamo per salvarci dal naufragio morale in cui è caduto il nostro Paese... da La Verità vi Farà Liberi

 

 

 
 

SAN GIUSEPPE PROTETTORE

  A TE, O BEATO GIUSEPPE

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua santissima Sposa.
Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità, che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l’eterna beatitudine in cielo.
Amen
San Giuseppe proteggi questo blog da ogni male errore e inganno.

 
 
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