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Messaggi del 03/08/2017

 

La mia Miss Italia

Post n°120 pubblicato il 03 Agosto 2017 da robertocass
 
Foto di robertocass

 

 

 

L’Italia sta come sta, piuttosto male.

Ma gli italiani, quando riescono a esserlo, producono ancora avventure umane come questa raccontata dall’ agenzia di stampa Adnkronos.

Loredana Puca è nata a Sant’Antimo, vicino a Napoli, e non proprio nella bambagia.

La conoscete: è la ragazza occhialuta che a scuola passava il compito a tutti, solare ma non banale, posseduta da una sana ambizione.

Fallisce per due punti il test a Medicina, però non si smonta.

Si laurea: in Biotecnologie per la Salute.

Il sistema che le gira intorno sfrutta l’entusiasmo dei giovani per farli lavorare gratis, però Loredana non si lamenta.

Si sposta: è in cerca di scialuppe e ne trova una a Parigi.

Ci rimane quattro anni, ma è proprio la vecchia Europa dei baroni a starle stretta.

Un’associazione italoamericana le finanzia il sogno di trasferirsi a New York, in un ospedale dove trova gli spazi e i fondi per liberare il talento che tanti suoi coetanei soffocano nei quotidiani compromessi con la gerontocrazia.

È stata appena premiata per uno studio rivoluzionario sul cancro alla prostata.

A 32 anni.

Se fosse rimasta in Italia, sarebbe ancora a carico dei genitori.

Invece ogni mese manda i soldi a casa per pagare l’affitto della madre vedova.

Come i migranti di ogni luogo ed epoca.

Come quelli italiani di un tempo.

 

 

Dal Corriere della Sera

 
 
 

Charlie

Post n°119 pubblicato il 03 Agosto 2017 da robertocass
 
Tag: Charlie
Foto di robertocass

 

 

 

Charlie Gard non c’è più.

Qualcuno dice che non c’è mai stato (la sua rarissima malattia impediva alle cellule di svilupparsi) eppure ha pesato sul dibattito pubblico più di tante esistenze compiute.

Ha permesso alla platea del mondo di conoscere Connie e Chris, i suoi genitori, trasformati dalle circostanze in simboli di rivolta, mentre erano solo una madre e un padre che avrebbero dato la vita per il proprio figlio ritenuto inguaribile dalla medicina e dalla giustizia.

Eppure, dopo una resistenza trascinata ai limiti della disobbedienza civile, hanno accettato di arrendersi alla sua fine con la mansuetudine dei forti, senza cercare altro conforto che le lacrime.

La breve vita di Charlie Gard ha servito scopi importanti.

È stata l’esca del conflitto molto moderno tra l’autorità della scienza e quella della coscienza, incarnata da due genitori che rivendicavano il diritto di prendere decisioni su loro figlio in contrasto con quelle assunte dallo Stato.

Ma ciò di cui saremo eternamente grati al bambino impalpabile è che ci ha obbligati a riflettere sulla potenza della vita e della morte.

Un rovello rimosso di continuo, eppure inestinguibile perché legato alla condizione umana.

Ora che Charlie è tornato nell’altrove da dove forse non era mai completamente uscito, il frastuono della polemica lascia il posto a un silenzio che ciascuno deve fronteggiare da sé.

Charlie Gard non c’è più.

Ma di sicuro non è passato invano.

 

 

Dal Corriere della Sera

 
 
 
 
 

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