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I miei Blog Amici
Post n°29 pubblicato il 09 Novembre 2010 da chatlerouge
In Nuova Zelanda copiano il regista Stanley Kubrick curando il crimine con Mozart. Il regista scomparso nel 1999, ci era già arrivato anticipando i tempi già nel lontano 1971 col suo film satirico Arancia Meccanica. Non si potrebbe provare anche con Mister B? Il problema è scegliere come bombardarlo. Max o me? |
Post n°22 pubblicato il 13 Maggio 2010 da chatlerouge
I l c o r a g g i o Anna di Francia (non aveva Fili nè burattinai) Non parlerò di politica, me lo sono imposto. Ho avuto un altro blog per tre anni e gira che ti rigira l'argomento era sempre legato a Palazzi dai vari nomi. Non cambiavano, giustamente, i Palazzi depositari magari di secoli di storia e non cambiavano, ingiustamente, i politici che vi bazzicavano, giocando a dadi col mondo. Non parlerò di politica, me lo sono promesso, perché ormai, ne parlo solo per frasi fatte, e luoghi comuni. A momenti mi sembra di essere il risultato dell'assemblaggio di un leghista di Rovigo e di una casalinga di Vigevano. Solo banalità. E' ora di smettere anche di parlarne, per parlarne così. Ho sempre odiato chi diceva “ Non guardo più i telegiornali,ormai, solo cose brutte,che dicono” e io m'incazzavo e ribattevo “Bravo, non guardarlo più, così nemmeno saprai le cose brutte che fanno e con le quali ti fregano, col più smagliante sorriso a 800denti”. Portavo acqua ad un mulino che, secondo me, a forza di girare qualcosa avrebbe cambiato. Beh, non è cambiato niente, l'acqua è sempre più sporca e la farina è invariabilmente bianca, come nulla fosse. Non parlerò di politica perché non sono nemmeno andato a votare. Non parlerò di politica voleva essere lo slogan di saGato, ma Chatlerouge, forse, non sa parlare d'altro e così a questo post che avevo scritto come dichiarazione d'intenti. Aggiungo una postilla di chiusura d'intenti. Non parlerò di politica ma nemmeno di altro. Mi fermo Le cose, qualsiasi esse siano o si fanno con coraggio o non si fanno. Questa è la mia filosofia, e ,come regalo, visto che questo spazio era per le donne, vi lascerò una canzone che di sicuro non conoscerete ma che è di certo una delle canzoni più belle mai scritte da un uomo per LE DONNE ANNA DI FRANCIA (nessuno ci crede quando lo racconto, ma io Anna l'ho vista girare le notti libera, sola e senza fili che la legassero per il centro di Bologna con una Honda 400 Four) GRAZIE CON GRANDE AFFFETTO Max and Me L'ultimo pezzo di questa canzone andrebbe conservata come una reliquia da ogni donna giovane e non, nella propria Santa Sanctorum , detta volgarmente anche borsa. "Non sarò per te un orologio, il lampadario che ti toglie il reggiseno, quando è tardi, è notte e tu sei stanca e la tua voglia come il tempo manca. Non sarò per te un esattore di una lacrima ventuno volte al mese, non conterò i giorni alle tue lune per far l'amore senza rimborso spese. Non sarò per te solo lo specchio di una faccia che non cambia mai vestito, non sarò il tuo manico di scopa travestito da amante o da marito. Non sarò quel cielo grigio quel mattino, il dentrificio che fa a pugni con il vino, non sarò la tua consolazione, e neanche il padre del tuo prossimo bambino. Per questa volta almeno sarò la tua libertà, per questa volta almeno solo la tua libertà, per questa volta almeno la nostra libertà e la piazza calda e dolce di questa città." PS: VORREI DEDICARE A CIASCUNO DI VOI O DEI VOSTRI BLOG, DUE RIGHE DI RINGRAZIAMENTO, PER QUESTO PERCORSO PASSATO INSIEME CHE PER ME E' STATO MOLTO IMPORTANTE. NON HO IDEA DEL RISULTATO CHE OTTERRO', NON MI PONGO NEMMENO IL PROBLEMA CONOSCENDOMI....MI PIACE RISCHIARE.... CIAO Max and Me |
Post n°21 pubblicato il 12 Maggio 2010 da chatlerouge
AAA CERCASI AAA OFFRESI Ci sono giorni che la mente risponde rapida e giorni che nemmeno lo sforzo più intenso da risultati. Replicando al messaggio di un amico, in cui ci si prendeva reciprocamente in giro, per i lavori faticosi e decisamente mal retribuiti, consumati all'alba dei 20 anni, cercavo nella memoria una lista di mestieri un po’ strani. Medico, elettricista, architetto... le professioni che stavo scrivendo erano quelle comuni, non mi veniva nessun lavoro particolare. Come sempre ricorro a Google, scorro le risposte e clicco su una a caso e tutto si conclude in un paio di minuti. E invece, sorpresa. Come Alice nel paese delle meraviglie, mi trovo davanti un elenco di lavori, che definire insoliti e fantasiosi, è poco. Max&me
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Post n°20 pubblicato il 11 Maggio 2010 da chatlerouge
Mai avrei immaginato di prendere una sbandata per un gestore telefonico!!! Per riordinare le idee e smaltire la |
Post n°19 pubblicato il 08 Maggio 2010 da chatlerouge
Ecco il timbro, signora. (nel 1892 liberatoria per le cavallerizze, nel 1909 per le cicliste) L'abito non fa il monaco e i pantaloni si sa, non fanno un uomo.
Queste sono notizie! A volte mi sento una succursale di "Studio Aperto"! |
Post n°18 pubblicato il 07 Maggio 2010 da chatlerouge
Uno speed date per tutto Se cercate, ne troverete senz'altro uno che fa al caso vostro. La prima volta che sentii parlare dello speed dating, pensai di aver letto male la notizia e chiamai una mia amica su Msn per chiederle se anche lei da quel trafiletto deduceva un incontro tra sconosciuti, scandito da un drin che ne fissava iltempo. Era il 1999 e Marianne sintetizzò il suo stupore tra una risata e l'altra con un accorato “ce n'est pas possible!” L'idea di questo gioco per single, pochi lo sanno, venne ad un rabbino di Los Angeles che voleva, in quel modo, sopperire alla mancanza di incontri tra uomini e donne, nella sua sinagoga. Durava 200 secondi e, forse proprio per la rapidità che permetteva di eliminare in quattro e quattro otto, senza che nessuno ci restasse male o si offendesse, un lui o una lei, con cui non avesti voluto trascorrere nemmeno un secondo in più, si diffuse, in breve, in tutti gli Stati Uniti, varcò l'oceano, e, nel 2002 sbarcò anche in Italia. Ormai tutti sanno cos'è uno Speed Date, quello che forse molti non conoscono sono le molteplici varianti che via via hanno arricchito questo sistema di appuntamenti veloci. Ben presto si è passati dal solito locale, al ristorante, ambiente di certo più confortevole, e si è allungato, in certi casi, l'incontro, fino a 7-9 minuti. Può essere “giocato” in una lingua straniera, così da provare un nuovo batticuore nel sentirsi chiamare “baby” o “ma chérie”, o può essere consumato solo su fogli di carta, bigliettini scritti e letti, in assoluto silenzio. Non so se Moccia c'entri qualcosa, ma in alcuni di questi Speed Date, alle signore vengono dati dei lucchetti e ai signori il numero della combinazione. Ora si è anche passati agli Speed vacanze, dove, in un elegante casale si svolge un week end con delitto e agli Speed date online che, grazie all'iscrizione a Skypecandy, avrete la possibilità, ogni 6 minuti di entrare in contatto con i partners da casa o da incontri organizzati in internet cafè, o, addirittura, a quelli che permettono di spostarsi di tavolino in tavolino, chiedendo “Ti piace fare le pulizie?”. Questa, che è una domanda che farebbe alzare in dieci secondi, una qualsiasi ragazza in cerca dell'incontro con la I maiuscola, è invece una richiesta pertinente per il tipo di Speed Date di cui ho letto ieri, perché lo scopo in questi incontri veloci, è di trovare qualcuno che divida l'affitto con te. In tempi di crisi, forse, più che un buon amante è meglio cercare con meticolosa attenzione, un coinquilino posato, discreto, ordinato e, assolutamente, solvibile. Quindi, buon Speed Date a tutti. Max&me |
Post n°16 pubblicato il 06 Maggio 2010 da chatlerouge
LA PRIMA NOTTE DI QUIETE.....
Dopo il film l'ho riaccompagnata a casa, in silenzio. Ore 23.00 del 25 Aprile. Sull’ultimo pezzo di Bruce Springsteen, “Sandy”, squilla il telefonino. Solito sconosciuto, abbasso il volume dell’ Hi-Fi e rispondo quasi a malincuore. “Ciao, già dormivi?" “Ho messo a letto Aurora, è con la nonna, se passi a prendermi, stanotte resto con te." Non descriverò la notte trascorsa, e non m’interessa sapere se è stata una questione di metodo, oppure se abbia recitato bene gli orgasmi…
Max&me |
Post n°15 pubblicato il 05 Maggio 2010 da chatlerouge
BOOKCROSSING ALLA RICERCA DEL LIBRO "PERDUTO" Per fortuna non amo lo shopping (non mi piace questa parola, chissà perché non ho scritto, girare per negozi a comperare), se no, nel giro di un paio di mesi, mi sarei rovinato. Ho scoperto di essere un acquirente compulsivo. Da quando ho ricominciato a leggere, dopo mesi che non toccavo un volume, non passa giorno che non mi comperi un libro, e, se per qualche motivo sono costretto a saltare l’appuntamento quotidiano, il giorno dopo, recupero con un doppio acquisto. Mi vergogno un po’ a confessarlo, ma, di fronte alla saracinesca, chiusa in anticipo di qualche minuto, di una libreria del centro, dopo aver immaginato multe stratosferiche per il negoziante scansafatiche e indisciplinato, ho considerato la necessità delle librerie di turno, aperte giorno e notte come le farmacie. Dopo questi dati dolenti, che però hanno rilevanza solo per la mia salute mentale, per quella delle mie finanze e per i librai della mia città, veniamo a quello di cui vi volevo parlare: bookcrossing e tiprestoimieilibri. Del bookcrossing si sa tutto ormai e consiste nel lasciare in giro libri che vengono letti e rimessi in circolazione. Per quanto riguarda tiprestoimieilibri, io, fino a qualche tempo fa, non ne sapevo nulla. In due parole si tratta di una ragazza lombarda che ha scelto di mettere a disposizione i suoi testi tramite una lista che appare nel suo blog, spedendoli personalmente e chiedendo solo di avere, in cambio, dal lettore un’ informazione qualsiasi. Una nota, una storia, un commento, una foto, un fiore seccato, qualcosa che c’entri o non c’entri con il libro ma che lasci traccia in qualche modo della persona che il libro ha avuto per le mani, così che il volume, percorrendo un po' di vita insieme al lettore, diventi testimonianza visibile di quel tragitto comune e ne porti addosso oltre ai sogni anche i segni, i colori e a volte, come dice sempre un mio amico che sbuccia le arance senza togliere gli occhi un secondo dal testo, anche gli odori. Non vi ho dato la url del sito perché ho letto che dopo quasi 5 anni questo percorso comune di uomini e libri è arrivato a conclusione. Io, però, ne parlo ancora, un po' come omaggio a Franca, un po' nella speranza che qualcuno/a, decida di portare avanti il testimone di quella che, a me, è sempre parsa una bellissima iniziativa. Ore 06.15, sono di corsa…per adesso devo andare, torno presto......;-)) Max&me
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Post n°13 pubblicato il 30 Aprile 2010 da chatlerouge
INTIMO DUE LA TEMPESTA!!! Ricordate il mio post n.3 I Hate Shopping? Max&me |
Post n°12 pubblicato il 28 Aprile 2010 da chatlerouge
Orgasmo. Signora, si applichi! “L'orgasmo? Questione di metodo” diceva un amico scrittore. Non credo che lui parlasse di una metodologia generale, immagino si riferisse piuttosto, ad un percorso soggettivo. Nel contempo, però, pensavo: se è solo questione di metodo perché le donne non lo imparano o non lo perfezionano? Ancora fatico a crederci, e, una volta mi sono persino trovato a cercarlo solo per poterlo analizzare. ( non fatemi spiegare...) Non sono una macchina e non sono matto: sono solo curioso. Se n'era parlato tra amici, con battute da angiporto, e l'idea mi era rimasta in testa. Del resto, qualcuno più illustre di me l'ha detto: il fine giustifica i mezzi. “Perché dovrebbero fingere?” Addirittura qualcuno aveva suggerito “ per amore”, “per non deluderci”. Qualcun altro più smaliziato, di certo poco romantico e forse un po' misogino, aveva concluso dicendo “per tagliare corto, visto che nella maggior parte dei casi sono frigide”. “L'importante è ...finire” cantava Mina e forse proprio a questo si riferiva. Non dubito che le donne abbiano per anni subìto il sesso più che praticato, però il femminismo non sarà passato del tutto invano? Voi siete cambiate, noi siamo cambiati. Qui non parlo delle nonne o delle mamme, parlo delle figlie, parlo di VOI che scegliete da sole con chi, dove e quando, fare l'amore. E allora? Perché arrivare fino a lì, per poi lasciare le cose a metà? Siete masochiste? Che senso ha, mi chiedo, portarsi a casa un uomo, sapendo cosa si vuole da lui, per poi rinunciare al piacere? Chi è preso in giro in questo caso? Noi, voi, l'amore, il sesso? Non ho una risposta precisa, però so per certo, che tutti, almeno un po', ci rimettiamo! Max&me PS: per la serie, piove sul bagnato, un serissimo studio inglese ha scoperto che le donne hanno la tendenza all'orgasmo allegro e abbondante se il loro partner ha un solido conto corrente. La domanda, però, sorge spontanea, a me, almeno: allegramente e abbondantemente vero o allegramente e abbondantemente falso?? |
Post n°10 pubblicato il 26 Aprile 2010 da chatlerouge
Businesswoman Ormai non si vive più senza riunioni. Credo, anzi, che qualche sconsiderato abbia messo in giro la voce che “una riunione al giorno toglie il medico di torno” perchè nella mia azienda, negli ultimi mesi sono quasi raddoppiate. Molte, le ritengo un inutile spreco di tempo e denaro, visto che spesso i problemi non vengono risolti ma solo solleticati. “Restate donne e fate le cose a vostro modo, visto che avete dimostrato che spesso il modo vostro, è migliore del nostro”. Quante cose sapete fare...meglio di noi !!!!! Honi soit qui mal y pense |
Post n°9 pubblicato il 24 Aprile 2010 da chatlerouge
La mano morta, è più viva che mai Faccio un tiro, clicco su esplora e giro nei blog. Nero, nero, nero con foto in...B/nero. Sono uno diverso dall'altro, ma di quel genere tutti uguali, un po' come le ragazze di adesso, per capirci, quelle che aspirano al dottorato in Velinaria. Pessimo accoppiamento, associare il corpo femminile al nero, che più nero non si può, le splendide fattezze di una donna, vanno appoggiate su un colore caldo e chiaro. A parte che, il tutto, rallenta molto l'apertura del sito...ma che vi devo dire cari/e blogger...l' all black ... per me, vale solo per l' intimo femminile. Dopo avervi fatti partecipi di queste profonde conclusioni, alleggerirò l'atmosfera con un episodio di cui mi sono ricordato leggendo oggi un articolo su un quotidiano. Si racconta....che nelle affollatissime metropolitane giapponesi, nei vagoni ci sono gli addetti all'inscatolamento che, dai marciapiedi, spingono, rigorosamente di” bianco guantati”, le persone all'interno, così da permettere, la chiusura delle porte automatiche.Il problema principale sul metrò, sui bus e sui treni è, insieme al sovraffollamento, di potersi aggrappare almeno ad una maniglia, per reggersi nelle fasi di avvio e di frenata. Ora, a quelli, si è aggiunto un notevole incremento di quel malcostume che si chiama mano morta che da oggi, con la condanna del tribunale di Bergamo ad un anno e mezzo con la condizionale, passa ufficialmente ad essere in voga non solo sui bus, etc, etc, ma anche sugli aerei!! In Giappone, per frenare i malintenzionati, sono state installate, sui vagoni, speciali telecamere che hanno ridotto del 40% il fastidioso fenomeno. Per reggersi, invece, una volta saliti-spinti nel treno, una ditta cinese ha studiato una speciale maniglia con lo strappo, da attaccare al tubo di alluminio più vicino.La speciale invenzione ha avuto un boom di vendite, moltissime agli uomini, perchè, non c'è nulla di più vergognoso per un uomo giapponese di essere accusato di palpeggio. A voi è mai capitato? A me si! Eravamo in piedi sul bus CD da Piazza Bix …. Via Axi Allungò una mano in mezzo alle mie gambe..... provocandomi una imbarazzante erezione.. Era anche una bella donna!! Come potete immaginare, ogni anno, nello stesso giorno e alla stessa ora prendo il mio autobus CD che va da Piazza Bix ...Via Axi...ma, più il tempo passa e più le speranze si affievoliscono... Per una volta che era toccato a me!!!!! Max&me
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Post n°8 pubblicato il 22 Aprile 2010 da chatlerouge
1, 2....5 1, 2, 3 ...6......non contavo in quanti modi il pene viene nominato nella lingua italiana, ma contavo quante volte lei riusciva a dirlo in una sola frase. Eppure, non ci crederete, ma in bocca a lei, quel “ Non capisce un cazzo..” ..era poesia. Ci sono donne che potrebbero parlare il linguaggio più forbito del mondo o chiedere “per favore” ad ogni piè sospinto, eppure sembrare sgarbate e ordinarie. Altre invece, inserire questa interiezione ogni due parole, eppure suggerire di continuo l'immagine botticelliana della Venere. Rooney in una poesia scrive “Ho imparato… che nessuno è perfetto, fino a quando non te ne innamori”, e io di lei ero veramente innamorato, però credetemi queste cose balzavano agli occhi anche al suo peggior nemico. La sua grandezza stava inoltre nel non rendermi mai geloso, anche se tutti si giravano quando entrava in un locale. Mi faceva sentire unico. Purtroppo i gatti amano girare, passare da tetto all'altro e così a volte capitano su quelli che scottano....e ti lasciano ustioni da quinto grado.
Beh, che ci volete fare ho tante vite....prima o poi imparerò. Comunque se v'interessa, il linguista Giovanni Casalegno dice che, il pene, ha nella lingua italiana, 1047 sinonimi! Queste sono notizie! Ad altiora semper. Max&me!! |
Post n°7 pubblicato il 19 Aprile 2010 da chatlerouge
Non ho mai raccontato i miei sogni, anche perché quelle poche volte che ho sognato, ricordandomelo, mi ero avventurato in situazioni sempre molto..ma molto personali. Voi donne invece ci riuscite bene, del resto il sogno è vostro quasi per antonomasia. Tardo pomeriggio, sento un gatto miagolare ed un doloretto al collo…del resto New York si visita quasi sempre guardando in alto, penso. Max&me!! |
Post n°6 pubblicato il 17 Aprile 2010 da chatlerouge
NON PENSO...CRITICO Niente è più facile che impossessarsi delle critiche prefabbricate, perchè perdere tempo, sprecare energie, basta accodarsi senza riflettere più di tanto. A volte ce ne rendiamo conto, a volte no e ci schieriamo senza troppi ragionamenti con chi ha tracciato il profilo critico che d'acchito più ci rappresenta. Così il giudizio è dato e noi sappiamo da che parte stare, non solo, ci possiamo anche contare, perchè spesso queste critiche sono accompagnate da sondaggi. Basta mandare un sms a quella trasmissione che guardi all'ora di pranzo o al Tg, o alla tua radio del cuore, per sentirti rassicurato e soprattutto partecipe. Non è necessario essere informati dell'argomento per cui ci si sta per schierare, basta un'infarinatura, in fondo ci hanno semplificato le cose, non ci chiedono il perchè del nostro giudizio, ma soltanto se siamo a favore o contro. Tra una velina e una storia di corna, molto dolorosa ma ormai felicemente risolta, ci ricordano che al numero 894XXX per la telefonia fissa e 48XYZ per la telefonia mobile e, con un'applicazione per iPhone e per iPod touch, aspettano trepidanti di sapere, a pagamento, se siamo "per il si o per il no". Parlando del Grande Fratello mi ricordo una volta di aver letto che c'era il televoto e il televoto extra. Eppure, mea culpa, mea culpa, mea grandissima culpa, una volta anche io ho preso in mano il cellulare per dire il mio "parere". Nessuno mi chieda in che giorno e a che ora è avvenuto il misfatto, non parlerò nemmeno sotto tortura, e, se qualcuno dovesse fare domande o avanzare ipotesi sulla trasmissione, negherò pure di avere la TV. Del resto, io vivo a casa d'altri: sono o non sono un gatto??!! Max&me |
Post n°5 pubblicato il 15 Aprile 2010 da chatlerouge
Notizie!!! È un viavai in vestaglia da camera rosa e pantofole che fanno pendant, quello che immagino nelle notti di luna piena, quando il richiamo del lupo si fa sentire più inquieto e irresistibile che mai. Niente a che vedere con le steppe dell'alto Volga o con le foreste caucasiche, il lupo di cui parlo io è d'altro tipo, più comune e mansueto. |
Post n°4 pubblicato il 14 Aprile 2010 da chatlerouge
Scrivo questo post di prima mattina, con il sorriso sulle labbra. Innanzitutto perchè, giorni fa, ho ricevuto le mie prime righe nella messaggeria di Libero inerenti a questo Blog e poi perchè il mittente è …. una fanciulla, di cui tacerò naturalmente l'identità. Sono o non sono un vero Signor Gatto!!! Tornando al messaggio, Monalisa ( è un nome fittizio come ho detto) ha voluto investigare sul mio nick. L'ha scritto un po' di qua, un po' di là sui soliti Google, Yahoo, Altavista, Bing, senza trovare alcun riferimento culturale, economico, storico, geografico e nemmeno culinario. Ma da dove viene questo, dalla Luna? Ha pensato allora che, Max&me, fossimo, io ( Max) e il mio.......alter ego, chiamiamolo così! Questo, non perchè Monalisa sia una viziosa, ma perchè possiede, da quel poco che ho compreso, una cultura piuttosto vasta che le ha permesso, cercando nella memoria, di risalire ad un libro di Alberto Moravia di parecchi anni fa. Era il 1971 e lo scrittore, gran fustigatore di pregiudizi, pubblicò un libro Non è questa l'origine del mio nick, però ora che ci penso, e visto che qualcuno me l'ha suggerito, non sarebbe male usare questo blog, che come ha detto Gigi, è molto ben frequentato ;-)) come spazio di analisi del rapporto tra Max&Me et....les femmes.
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Post n°3 pubblicato il 12 Aprile 2010 da chatlerouge
Di certo non mi vedrete mai in coda per i saldi, e, se dovessi scrivere un libro, si titolerebbe I HATE SHOPPING. Quel giorno però, avevo una gran voglia di passeggiare, di liberare la mente e smaltire così la delusione per una relazione da poco finita. Parcheggiata la macchina poco lontano dal centro, mi avviai per il dedalo di viuzze stracolme, in quel periodo, non solo di residenti, ma anche di turisti. Il cuore che è un muscolo indipendente che non accetta comandi da niente e da nessuno fa un capitombolo e mi arriva fino in gola. Un metro e settanta, gentilissima e sexi. Lasciando intravedere un seno decisamente prosperoso, mi mostrò gli ultimi arrivi. Non li guardavo neppure, ero troppo impegnato a cavalcare la mia fantasia…... Un famoso film di Truffault s'intitolava "Mica scema la ragazza!"
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Post n°2 pubblicato il 11 Aprile 2010 da chatlerouge
Nelle mie poche e tormentate relazioni, non sono mai stato infedele. Qualcuna ha apprezzato il mio amore, qualcuna mi ha ripagato con moneta diversa, ma io mantengo, con le donne che mi hanno amato, tutto sommato, dei buoni rapporti. Con alcune di loro mi capita anche di trascorrere delle piacevoli e tranquille serate. Ci si conosce abbastanza bene per non aver nulla da dimostrare e così tutto avviene all'insegna di un rilassato incontro, a metà tra affetto e passione mai del tutto sopita. Hanno un nome questi appuntamenti non cadenzati: Cena a due quindi, ma non a lume di candela, perchè odio la puzza della cera. Casasingle perfetto, preferisco cambiare menù ad ogni occasione, e servire solo piatti preparati da me. Li innaffio con dei buoni vini, mai superiori ai 13° per i rossi e agli 11° per i bianchi secchi, evitando le inutili bollicine che appiattiscono il sapore dei cibi. Le serate finiscono quasi sempre in perfetta allegria, mai ubriachi ma mai del tutto lucidi e così spesso, finite le parole e concluse le risate, ci si accoccola teneramente sul divano. Non sempre facciamo l'amore. Come ho detto, si recita a soggetto e niente è più bello del lasciar liberi i sensi e il cuore di muoversi seguendo le emozioni più intense che nascono da dentro. Quando facciamo l'amore però, nessuna abbandona il letto per tornarsene alla propria dimora a dormire. E' una regola di questa casa. Max&Me
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Post n°1 pubblicato il 09 Aprile 2010 da chatlerouge
Mi piacciono le donne. Ah si, le donne mi piacciono proprio tanto. Non faccio distinzioni di sorta, non ho un tipo di donna ideale, non la misuro in centimetri e non la catalogo per colori e ad essere sincero in certi momenti, per usare un apoftegma piuttosto in voga in certi ambienti, mi “basta che respiri”. Vi fermo di nuovo. Non osservo solo il portamento, ma anche quello che da qualche tempo viene chiamato il lato B. Beh, del resto sono un uomo. Però, ci tengo a dirlo, una donna mi piace nel suo insieme e mi piace vestita. Pronto a toccare con mano e a ricredermi. Max&Me |
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