Messaggi di Ottobre 2014
Post n°1154 pubblicato il 31 Ottobre 2014 da das.silvia
Quel trasmigrare d’emozioni che va e viene e si riflette sui miei pensieri del giorno,ha una notevole influenza sulle mie decisioni….infatti è incredibile quanta importanza abbia “quel cumulo” di vissuto d’amore sull’espressione momentanea della mia vita…
Mi fa essere di vedute ampliate e mi forgia di particolare dolcezza nei confronti del contorno, anche se, in passato, qualche evento sgradevole ha oscurato giorni di sole…
L’amore è imprevedibile e talvolta sembra decidere lui per noi, con i suoi colpi di testa e i suoi impulsi irrevocabili, ai quali non possiamo fare a meno di star dietro…
Ci prende di sorpresa con la sua irresistibile elettricità, per condurci in una dimensione illusoria e irreale, che ci blinda fortemente per un periodo imprecisato, fino a liberarci gradualmente della sua morsa, facendo sbollire il suo ardore e costringendoci a ritrovare noi stessi, forse un po’ sfibrati, ma pronti a rimetterci in discussione in un andare diverso e innovativo… si perché ogni evento che viviamo ha un inizio e un termine e non possiamo sottrarci a questa oggettività, che dà un senso delineato al nostro essere, nato per rigenerarsi e muoversi in continuazione… Silvia De Angelis tutti i diritti riservati
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Post n°1153 pubblicato il 30 Ottobre 2014 da das.silvia
Tag: afflato, arcana, crepuscolare, etere, fata, filamenti, finge, imperfetto, luna, molecole, ricamo, rugiada, sogno, vesti, zucche lumeggianti S’atteggia a parvenza misteriosa Silvia De Angelis tutti i diritti riservati |
Post n°1152 pubblicato il 29 Ottobre 2014 da das.silvia
Simmetrie scomposte d’ali
in aperture fantomatiche
ispirate da marosi
infranti su bolgie di vento
Piroetta in direzioni contrastanti
tracciando rotte per stormi
sognanti un’oasi meditata
ove la luna s’adagia
su orme allineate
in quel tenero saper nidificare Silvia De Angelis tutti i diritti riservati
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Post n°1151 pubblicato il 28 Ottobre 2014 da das.silvia
Lei è una donna affascinante e non le mancano i corteggiatori, attratti dai suoi modi raffinati e dal suo indossare abiti non discinti, ma che lasciano immaginare…
Si è invaghita di un uomo molto più giovane di lei e, nonostante abbia un legame stabile e duraturo, ruba degli attimi al suo trascorrere, per nutrirsi di questa travolgente passione.
Il tempo trascorre ed il legame acquista spessore, anche se il giovane ha una personalità complessa ed è davvero complicato comprendere i suoi altalenanti stati d’animo.
Diventano quasi inseparabili ed anche i colloqui telefonici acquistano fascino, per i toni attraenti e quel mellifluo modular di voce, legando la coppia in una speciale simbiosi Intellettuale.
Lei, per passione, fa la parrucchiera e si reca a casa delle sue clienti, creando estrose acconciature e miscelando particolari pigmenti, per donare ai capelli delle signore riflessi davvero luminosi e talvolta si serve di questi appuntamenti, per giustificare le sue uscite.
Purtroppo il suo compagno di sempre scopre l’esistenza della relazione clandestina ed un pomeriggio decide, forzatamente, di accompagnare la donna dalla cliente….ma haime,era una banale scusa per il suo “incontro particolare”…
Presa dal panico, inizia a guidare l’auto, in compagnia del partner di sempre, adiratissimo,e con la mente in completo subbuglio, cerca di trovare la soluzione del momento…che sembra non voler arrivare. Ma improvvisamente ferma la macchina, dicendo di essere giunta a destinazione ed entra in un portone aperto, mentre lui dice di attenderla in macchina perché esiste un problema di parcheggio.
Si avvia frettolosamente per le scale, con il suo troller professionale e si ferma sul pianerottolo dell’ultimo piano….dovrà sostare lì per circa sessanta minuti, il tempo di un’acconciatura completa.
Nel frattempo giunge l’inquilino di quello stabile e vedendo la signora in quella sospettosa attesa, le pone delle domande precise a cui la donna risponde…ma con un certo imbarazzo, spiegando, tra l’altro, che si trova lì per un’emergenza, ma non ha alcuna cattiva intenzione.
Questo signore, poco convinto, apre l’uscio del suo appartamento, chiudendosi all’interno con varie girate di serratura.
L’attesa sul pianerottolo diventa interminabile ed il tempo sembra non più scorrere nei suoi valori normali …qualche brivido di freddo si fa pungente…
Tremante, chiama il suo innamorato e con un esile filo di voce roca pronuncia uno striminzito addio... Silvia De Angelis tutti i diritti riservati
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Post n°1150 pubblicato il 27 Ottobre 2014 da das.silvia
Tag: amato, anche, boscoso, brusìo, crepuscolo, instabile, luminescenza, miscele, movenze, oscillazioni, ritrovo, rondini, spartane, verde
In quell'altopiano sconosciuto Silvia De Angelis tutti i diritti riservati
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Post n°1149 pubblicato il 26 Ottobre 2014 da das.silvia
Balbetta
a gran voce il creato
abbacinato
da un’ingiuria cruenta
su smorzate ciglia
Violate
nel loquace tremito
d’un tramonto
focoso di lame taglienti
nell’evoluzione di mani
alla ricerca di luce… Silvia De Angelis tutti i diritti riservati
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Post n°1148 pubblicato il 25 Ottobre 2014 da das.silvia
Era un grande autore, dal tratto classico ma particolarmente raffinato e il suo scrivere riscuoteva un interesse notevole. Aveva pubblicato una serie di volumi importanti, dai quali si rilevava il suo tratto personalizzato e molto significativo in un crescendo di sensazioni che riusciva a trasmettere, ai suoi lettori, in modo davvero ricercato. Si sentiva davvero felice per il successo dei suoi elaborati, che in realtà non si aspettava, vista la sua innata modestia…ma aveva un accentuato tallone d’achille, che ne oscurava la fama. Aveva l’abitudine di usare una critica saccente e malevola nei confronti dei colleghi scrittori, di cui non accettava il diverso stile e il particolare tratto di penna, che trovava non idoneo e non confacente allo stile dello scrivere tradizionale. Nella vita Roberto, questo era il suo nome, era un gran romantico e nonostante l’età avanzata ravvivava i bordi della sua anima, con frequentazioni amorose giovanili, che riuscivano a risollevarlo dall’inquietudine innata, sempre logorante la sua articolata personalità. La grande passione nel maneggiare la penna, lo avvicinava a donne di cultura, anche loro amanti di riportare su carta peculiari sensazioni dell’anima e di trovare quell’idoneo appagamento nei brani , che si confà alle persone sensibili e amanti di quelle inezie dell’esistenza che ne accentuano i valori più nascosti. Quelle dolci pagine d’amore donano a Roberto indimenticabili attimi, che forgeranno d’immenso il suo segreto, rendendolo vivace e pregnato di quella forza vincente che delinea trame particolarmente esuberanti e significative dell’anima.. Ma ad un certo punto Roberto si trova invischiato su due diversi fronti d’amore, che, in modo diverso riescono a far vibrare la sua anima , coinvolgendolo in un enigmatico sceneggiato, del quale assapora i meravigliosi attimi, ma non riesce , obiettivamente, a scegliere il più idoneo per lui. Due donne davvero affascinanti, e dai tratti opposti ,che riescono a coinvolgerlo in una irresistibile malia intellettuale, nella quale rimane imbrigliato fino all’ultima papilla del suo intimo. Per cui è sempre più indeciso se propendere per l’una o per l’altra. Le due donne dapprima rivali, si alleano, in seguito, in un gioco perverso, per dimostrare a Roberto quanto siano affini al suo modo di sentire, e infatti, iniziano anche a loro a intraprendere critiche saccenti verso altri scrittori, soprattutto quelli osteggiati da Roberto, per riuscire, in ogni modo, ad accaparrarsi il suo favore…quindi il suo amore. Il gioco prosegue per diverso tempo e l’ostilità delle due donne verso gli altri autori, diviene sempre più forte….ma un giorno, vista l’insistenza, e la malevola arguzia delle critiche, gli autori protestano in coro verso i tre scrittori, che vengono radiati dall’Albo degli Scrittori a tempo indefinito e stranamente… sembrano perdere l’intensità di quel sentimento che li unisce e dicevano, rappresentare per tutti, il fulcro d’una intensa allegoria artistica…. Silvia De Angelis tutti i diritti riservati
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Post n°1147 pubblicato il 24 Ottobre 2014 da das.silvia
Nella scaltra esibizione d’una boccata di vino rosso volteggio dentro diafane malinconie mosse dalla sistole d’un cielo fugace E nell’assenza momentanea d’un transito di volontà mi crogiolo nell’immobilismo di mute impressioni celate nello sgarbo d’un velo di maestrale Silvia De Angelis tutti i diritti riservati
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Post n°1146 pubblicato il 23 Ottobre 2014 da das.silvia
È lì a due passi dalla coscienza la suggestione
corteggia dense memorie
assumendo ebbrezze recondite
e celeri spasmi su pause di respiro
Si fa supremazia proiettando manciate d’adrenalina
sulla commedia del momento
Avvenente e fuori d’ogni regola
s’appiglia a realtà frantumate
traendo sfarzosi mosaici
nell’ovvietà di intriganti sapori sulla pelle
discinta in mutabili filigrane
Affonda probabilità lontane sorseggiando
certezze mascherate fuori tempo Silvia De Angelis tutti i diritti riservati
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Post n°1145 pubblicato il 22 Ottobre 2014 da das.silvia
E’ proprio vero che l’andar del tempo, con la sua incessante forza, riesca a modificare tutto….
E questi poveri maschietti, protagonisti, da sempre del mondo intero, compreso il dominio totale sul sesso opposto, si trovino, un attimo a disagio vedendo decadere, giorno dopo giorno, la loro supremazia sulle “coinquiline”.
Queste donne, cresciute, nella loro intrinseca sostanza, negli ultimi lustri, hanno dato prova di grande abilità, riuscendo addirittura a scavalcare i loro compagni, con motivata preparazione e tenacia in vari settori lavorativi e tecnici…..chi lo avrebbe mai, solo pensato, fino a cinquanta anni fa?
Certamente le signore oggi sono più disinvolte, affrontano la vita con un notevole spirito battagliero ponendosi dei traguardi ben precisi, che cercano di raggiungere, anche, con stressanti sacrifici.
Una volontà ferrea e un desiderio di vivere l’esistenza in tutte le sue manifestazioni, pone oggi,il gentil sesso, al centro di moltissime attività produttive, anche perché è dotato di un’attività cerebrale, molto creativa che le permette di rinventarsi e di programmarsi, in qualsiasi momento di vissuto disagio emotivo.
Gli uomini, nel frattempo, sono diventati sospettosi e insicuri e, qualche volta, tentano addirittura di creare difficoltà alle loro antagoniste (se così le possiamo chiamare)….del resto bisogna anche comprenderli….non è facile veder scivolar via il proprio scettro, dopo che da sempre se ne è tenuto ben saldo il manico!
Allora qualche volta i maschietti, lasciano trapelare la loro aggressività, altre volte sminuiscono la loro personalità lasciando completamente le redini del gioco alla compagna, altre ancora si rifugiano in un eremo solitario per non avere alcun condizionamento con una femmina qualsiasi….
Le ragazze, a loro volta, hanno difficoltà notevoli a incontrare un partner che rispecchi, a pieni voti, quanto “si muova” nei loro desideri, e spesso. deluse da incontri che ritengano insignificanti, preferiscono proseguire il cammino per i fatti loro. Silvia De Angelis tutti i diritti riservati
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Post n°1144 pubblicato il 21 Ottobre 2014 da das.silvia
Tra pareti d’indaco e soffi di desiderio
avanzano su passi lievi sagome accese
di mete da rincorrere
nel volteggio traboccante di respiri
Si faranno densi in quel tracciato astioso
ove melme argillose mutano il passo
e qua e là velano tetre nebbie
Focolai spericolati e inchiostro malsano
oscureranno la linea da seguire
e solo allora una sintonia d’accento sonora
si sprigionerà dal sottovoce
nel vibrar d’un canto fugace
che fioccherà dalla bocca sulle labbra
spolettando suoni di seta
sulla piega permalosa d’un vento ritroso Silvia De Angelis tutti i diritti riservati
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Post n°1143 pubblicato il 20 Ottobre 2014 da das.silvia
Meravigliosi aranciati d’un crepuscolo di fine estate invitano a soffermarsi in un aromatico
bosco, ancora impregnato di quei caldi raggi che ne impreziosiscono il fascino. La tenebra si fa strada a grandi passi e Fabio decide di avviarsi verso casa e viene, per un attimo, distratto da un particolare sibilo che s’infila sinuosamente nel suo padiglione auricolare provocando in lui una stranissima, inspiegabile sensazione…istintivamente poggia i palmi vicino alle orecchie, quasi per proteggersi da quel fastidioso rumore…ma per poco, perché finalmente tace. Riprende il goliardico passo, ansioso di tornare a casa, quando improvvisamente ,si sente bloccato, non riesce più a camminare, spaventato da questa stranissima sensazione comincia a sudare freddo, ma dopo poco tempo si trova all’interno di una sala comandi, pregnata di luci soffuse iridanti il contorno…spaventato cerca di muoversi, ma non riesce a fare ne anche un passo.
Nella sua mente avverte dapprima dei segnali confusi, poi dei veri e propri messaggi che lo invitano a tranquillizzarsi e rilassarsi.
Fabio è ancora più agitato e preso dal panico cerca di afferrare gli oggetti che vede vicini e
questi si sollevano ad ogni suo comando…è incredibile, riesce a dare degli imput col pensiero
e vivere una situazione del tutto impensabile, che non avrebbe di certo mai immaginato.
Finalmente può muoversi e cerca di scrutare quell’ambiente, cercando di darsi un contegno, quando ecco apparire un suo clone, si un individuo identico a lui ,che gli si avvicina sorridente e lo invita a conoscere gli strumenti di bordo, spiegandogli che ora lui si trova su una navicella spaziale proveniente da un lontanissimo asteroide in cui vivono, le ombre personificate, degli umani…
Fabio è sbigottito non riesce a credere a quelle parole…possibile che l’ombra possa addirittura
personificarsi? L’interlocutore dice al ragazzo che ogni nostra ombra vive e aspetta che si
esaurisca il nostro percorso terreno, per ricongiungersi a noi in quell’asteroide ,ove l’esistenza
ha una dimensione del tutto diversa, ma talmente rara che non si può spiegare a parole per
capirne il profondo nesso…Fabio è molto pensieroso ed anche un po’ incredulo e chiede al suo
clone perché lo ha avvicinato e cosa vuole esattamente da lui.
L’alieno gli propone di visitare insieme l’asteroide, così Fabio si potrà rendere conto di quell’essenza inspiegabile ed incontenibile che ad alcun altro non è dato di comprendere..
Lui ora ha questa possibilità,se decide in positivo naturalmente, altrimenti rimarrà, per sempre col dubbio di aver perso un’occasione irripetibile di conoscenza al di sopra del consueto.
Fabio è gasato, comincia a sudare freddo, poi attratto dal fascino e dalla multimedialità dell’astronave decide di intraprendere quel viaggio nell’infinito, perché in quell’attimo termina il suo finito… Silvia De Angelis tutti i diritti riservati
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Post n°1142 pubblicato il 19 Ottobre 2014 da das.silvia
Concentrano filtri di luce
le cadenze del giorno
perse in penombre e bizzarre ombre
stremate in logiche inconsuete
Si amplificano visioni
in sotterfugi stravaganti
Scivolano in sommesse ilarità
e giochi in prospettiva
lasciando intravedere
quel futile incerto che c’intrighi
nel suo lieve muoversi in sordina Silvia De Angelis tutti i diritti riservati
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Post n°1141 pubblicato il 18 Ottobre 2014 da das.silvia
Goran , con a seguito la sua famiglia, e altri gruppi comunitari, è in viaggio da giorni, dopo aver lasciato lo stretto di Bering, divenuto ormai impraticabile, per l’assidua quantità di ghiaccio che ne ha invaso i territori.I cani, trainano, sullo stremo delle forze, la slitta, che sembra consumarsi lentamente, per la gran mole di tragitto effettuato.Gun, il mitico animale alla guida degli altri quadrupedi, trascina i compagni, in quel percorso astioso, che sembra non aver mai fine…ma ecco che Goran, finalmente, intravede una pianura della Groenlandia, che potrebbe rappresentare un meritato traguardo e un ambito territorio, per sé e gli altri, su cui stabilirsi per vivere a lungo.Anche Aina, la compagna di Goran è sfinita da quel viaggio faticoso, e non appena il convoglio si ferma, per la necessaria sosta, sembra cadere in un sonno profondo.Nei giorni seguenti, gli affiatati componenti del nucleo, hanno un gran da fare per la costruzione di iglù, rifugi freddissimi che saranno foderati con pellicce di renna e sulla cui base saranno disposti una sorta di sacchi a pelo, fatti di pelliccia d’orso. Una primitiva lampada, bruciando grasso di balena, produrrà luce e calore, per rendere il soggiorno degli ospiti, del paesaggio artico, meno ostico.Col trascorrere del tempo l’esistenza fa toccare ritmi giornalieri accettabili e così il clan ,e il suo seguito a quattro zampe, raggiungono un affiatamento davvero ottimo.E’ in un giorno di sole, in cui Goran decide andare a pesca col suo kayak, perché il mare sembrerebbe sgombro da lastre di ghiaccio, che si imbatte in un inaspettato incontro….Sul bordo del mare, affiancato da una famigliola di foche giace il corpo di un uomo….forse è ferito, se non addirittura inanime. Goran si avvicina per rendersi conto della reale situazione e avverte il respiro affannato dell’individuo….senza perdere tempo, procura lui la respirarazione bocca a bocca, per rianimarlo, e poi, se lo carica sulle spalle dirigendosi verso l’ iglù.Dopo aver ricoperto lo sconosciuto di calde pellicce, e averlo imboccato con cibi caldissimi, Goran e Aina, cercano di capire in quale disavventura si sia imbattuto l’uomo, che borbotta qualche parola a malapena….ma abilisissimo, nella gestualità, fa capire che l’aereo in cui viaggiava è precipitato e lui aveva cominciato a camminare per procurarsi un rifugio e, con un po’ di fortuna, del cibo, poi aveva perso i sensi….Si alternano gelide notti e giorni di sole e Steven (questo è il nome dell’ospite) lentamente si adatta alla nuova vita, iniziando anche ad apprezzare l’ alimentazione, molto diversa da quella, cui era avezzo ,da sempre.E’ in una sera tempestosa, che Ake, lo sciamano della comunità, convoca Goran per denunciare negativamente la presenza di quell’individuo nella loro collettività. E anche se l’esquimese cerca di rassicurare lo stregone, che quella persona non sia dannosa per la vita della società, anzi è certamente collaborativa nelle mansioni del quotidiano, Ake è irremovibile dal proposito di allontanare Steven.Goran è pensieroso e non vede proprio come affrontare questa nuova situazione.Il giorno dopo decide di intraprendere una battuta di caccia e poi deciderà sul da farsi….I cani sono molto nervosi e tenerli a bada non è impresa facile…..la corsa sui ghiacci si rivela colma di imprevisti, del resto le riserve scarseggiano e procurarsi delle prede per alimentarsi ed estrarne il fegato, per i riti sacri, è diventata un’irrinunciabile necessità. A un certo punto, Gun, il cane guida, frena di colpo il percorso e cade a terra, trascinandosi dietro i compagni…la slitta, si piega a forza su un lato, lasciando rovinare sul gelido suolo, Goran, che sviene per il contraccolpo subito. La malasorte infierisce sui malcapitati, mettendo in atto una furiosa tormenta di gelido vento, che investe gli sfortunati viaggiatori della neve.Steven, Aina e il resto della famiglia, nel frattempo stanno riordinando le tende, sistemando gli attrezzi in osso, pelle e avorio, perché hanno il sentore, del maltempo in arrivo.Goran quella sera, non fa ritorno al suo rifugio e Steven, preoccupatissimo, decide di andare alla ricerca dell’uomo. Il vento infuria tempestoso e la neve investe gli occhi di Steven, a una velocità incredibile, anche se protetti da occhiali d’osso, ma il coraggioso amico di Goran, lotta contro i violenti elementi d’una natura ostile per ricondurre a casa il suo salvatore. Di lì a poco si imbatterà in uno scenario terrificante, i cani sono letteralmente assiderati nel ghiaccio e, semesepolti, giacciono in terra, e Goran, privo di sensi, è incastrato fra i metalli della slitta. Dopo aver fatto un energico massaggio a Goran, Steven fa bere all’amico una forte bevanda alcolica e incollatosi l’uomo sulle spalle si dirige aticosamente al rifugio Tornato alla base Steven, dopo aver affidato Goran alle cure di Aina, avverte gli uomini della comunità di soccorrere i poveri cani intrappolati ancora nel ghiaccio, se ancora in vita.Trascorsa una settimana dall’accaduto, lo sciamano Ake, preme ancora perché Steven venga allontanato dal collettivo.E’ a questo punto che, i rappresentanti dalla comunità, in circolo intorno all’iglù di Ake, contestano animosamente la sua decisione e , con suggestivo impeto, mettono in atto un antico rito propiziatorio, corredato di danze mascherate, per far decadere quanto sia in animo dello stregone.Da quel giorno Steven non solo rimarrà “nel villaggio del freddo”, ma sarà nominato consigliere, nelle migrazioni estive, che il collettivo,dovrà intraprendere, di volta, in volta. Silvia De Angelis tutti i diritti riservati
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Post n°1140 pubblicato il 17 Ottobre 2014 da das.silvia
Si fan forti
echi disgregati
d’un’ossessione vivente
nello scantinato
più in disuso del sé
Mediano sofferenza
e memorie di ricorsi
negli spasmi
e folate
di sussurri deliranti
Non c’è barlume
nella circostanza
che scacci punte scalfenti
ma solo scene ibride
d’una luna irriverente
che svapori l’identità Silvia De Angelis tutti i diritti riservati
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Post n°1139 pubblicato il 16 Ottobre 2014 da das.silvia
Tag: aspri, beffe, inclinazioni, linee, nettari, pensiri, periferia, pigmentate, presunzioni, provocazione, raggomitolati, stelle
Mi accomiato dolcemente dal giorno
serbando quelle inclinazioni pigmentate d’emozione
nella provocazione del buio che incalza….
pensieri raggomitolati si sciolgono lentamente
ampliando linee d’inconscio addentrate
nella muscolatura che si rilascia con dolcezza
si allentano brusche presunzioni di vissuto
venato nei grigi e beffe pungenti
raggiungono la periferia lontana fino
a rendersi improbabili ..quasi invisibili
il fato sembra ammorbidirsi fino a svestire
la mente d’aspri nettari
sfumando la percezione mutevole di stelle
in un circumnavigare di comete avvolgenti
solchi d’amore Silvia De Angelis tutti i diritti riservati
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Post n°1138 pubblicato il 15 Ottobre 2014 da das.silvia
Tag: consistenza, contrastanti, effervescente, idee, incontro, molecola, pioggia, primo, promiscue, spilli, temeraria, tentacolo, velo Parole promiscue soppesano spilli di pioggia Silvia De Angelis tutti i diritti riservati
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Post n°1137 pubblicato il 14 Ottobre 2014 da das.silvia
A tu per tu
con un amore nuovo…
quello che ghermisca dolcemente
solitarie sponde
quasi incomprese
nella cortina spenta
S’adagia lentamente
il grigio
sulla pupilla
vogliosa di chiasso e di colore
Un amplesso assai loquace
ove scalpore e quietismo insieme
si plasmino
in un moto irrazionale
rampicante lo scorcio d’un desiderio
E’ allora che la supposizione
di polsi e caviglie
annodati
congestioni d’un morbido impatto
l’oscurità
riparata
con diletto
dal ciacolare di venti opposti Silvia De Angelis tutti i diritti riservati
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Post n°1136 pubblicato il 13 Ottobre 2014 da das.silvia
Tag: ADUNCA, cerchi, confine, DITA STRETTE, FRAGILITA', fremito, INNOCENTE, LUTTUORI, orizzonte, rosso
Bocche avide di follia
hanno lacerato
la soglia d’adolescenza giocosa
adunca nel fremito ultimo di vita
Insoliti rapire immaturi angeli
tratti eversivi hanno tracciato cerchi luttuosi
al di là del confine d’orizzonte
nella trasgressione d’un limite invisibile
ove dita strette in un flash assordante
hanno ostentato grande rosso
sulla fragilità innocente Silvia De Angelis tutti i diritti riservati
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Post n°1135 pubblicato il 12 Ottobre 2014 da das.silvia
Quanno comincio a giocherellà co li polpastrelli
vor di’ propio
che ‘n’pizzico de malagurata noia
m’ha preso a ‘la sprovvista
e me costrigne
a contà da uno a cento
pe’ riuscì a tenè occupato
er penziero che sembrerà strano
ma ‘nquer momento
nun sa più vedè avanti o ‘n’dietro
Cià er buio pesto senza ‘na macchia
che dia ‘npò de colore
a quer fannullone der cervello
pe’ faje ‘nventà quarche diavoleria
ner griggio de’ ‘sta vita
ch’arincore er tempo
e poi nun sa che cazzo facce!
LA NOIA
Quando comincio a giocherellare
coi polpastrelli
significa
che un pizzico di malaugurata noia
mi ha colto d’improvviso
e mi costringe
a contare da uno a cento
per riuscire a tenere occupato
il pensiero che sembra strano
ma in quel momento
non sa vedere più avanti o indietro
Ha il buio totale senza una macchia
che dia un po’ di colore
a quel fannullone di cervello
per fargli inventare qualcosa
nel grigio di questa vita
che rincorre il tempo
e non sa cosa farci
Silvia De Angelis tutti i diritti riservati
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