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La Swift-Tuttle..

Post n°8073 pubblicato il 10 Agosto 2017 da nina.monamour

 

 

"Qual rugiada e qual pianto, quali lacrime eran quelle che sparger vidi dal notturno manto dal candido volto delle stelle?"

Con queste parole nel XVI° secolo Torquato Tasso descriveva il fascino che le stelle cadenti sanno esercitare sull'animo umano, e del resto da Virgilio a Victor Ugo, passando per Dante Alighieri e Govanni Pascoli, nel corso della Storia molti altri illustri letterati e filosofi hanno voluto dedicare dei loro versi a questo spettacolare fenomeno.

Lo spettacolo delle stelle cadenti affascina da sempre l'umanità, ma in cosa consiste realmente questo fenomeno che ha la sua manifestazione piu' famosa nella "notte di San Lorenzo".

Contrariamente a quanto sembrerebbe suggerire il nome non sono affatto stelle in caduta libera nel cielo, quanto piuttosto dei grossi e assai meno affascinanti ammassi roccosi che, soprattutto in alcuni periodi dell'anno, incrociano l'orbita terrestre e sfrecciano al di sopra delle nostre teste. Le favolose scie luminose che accendono la nostra immaginazione, infatti sono il frutto didetriti rocciosi, detti anche meteoroidi, che nello spazio profondo penetrano nella nostra atmosfera, dove l'attrito con l'aria li infiamma, così prima di disintegrarsi del tutto, questi oggetti astrali lasciano delle tracce luminose ben visibil anche ad occhio nudo.

Nelle occasioni in cui il detrito roccioso è sufficientemente grande da non bruciare del tutto, e riesce quindi a raggiungere la superficie terrestre, prende anche il nome di meteorite; molti dei detriti che poi si trasformano in stelle cadenti provengono dalla scia delle comete in orbita attorno al Sole, così in quei periodi dell'anno in cui la Terra incrocia l'orbita delle comete, dove vi è una maggiore concentrazione di detriti rimane, in cielo si osservano quele che gli Astronomi chiamano piogge meteoriche, overo un gran numero di stele cadenti.

Poichè l'orbita delle comente in generale non cambia, di anno in anno la posizione di questi ammassi di detriti rimane pressoché la stessa e gli sciami meteorici cadono perciò sempre nei medesimi periodi dell'anno, e prendono il nome dalla costellazione da cui sembrano arrivare le stelle cadenti.

 

 

Così in Aprile, in generale tra l 19 e il 24 del mese, si osservano ad esempio le Lyridi, ovvero una pioggia di stelle cadenti che danno la sensazione di provenire da quel quadrante del cielo in cui è collocata la costellazione della Lyra, mentre in Novembre, tra il 10 e i 15 del mese, la scena è tutta delle Leonidi, che devono il nome alla costellazione del Leone.

Ma le stelle cadenti piu' note e spettacolari sono sicuramente le Perseidi, ovvero quelle che ogni anno impreziosiscono i nostri cieli nelle settimane che vanno dal 25 di luglio al 18 Agosto, anche se il massimo di scie luminose solitamente si osserva di solito tra il 9 e il 13 Agosto.

Le Perseidi sono note anche come "Lacrime di San Lorenzo" o "Stelle di San Lorenzo; la tradizione popolare, infatti, lega il fenomeno al martirio di San Lorenzo che si celebra oggi, quindi in coincidenza con il periodo di massima visibilità dello sciame meteorico. Durante il picco delle Perseidi si possono osservare dino a 100 scie luminose all'ora, come dire che per chi ha intenzione di esprimere un desiderio ad ogn stella cadente, ce ne è davvero per soddisfare ogni tipo di richiesta.

Ma chi è che lascia sul prcorso della Terra una nube di detriti così nutrita da regalarci l'inimitabile spettacolo delle stelle di San Lorenzo? E' la cometa Swift -Tuttle, che fa un giro attorno al Sole ogni 135 anni, disseminando lungo il tragitto una gran quantità di "briciole" rocciose, così quando quando la terra incrocia la scia lasciata dalla cometa e si tuffa nella densa nuvola di detriti stellari, sopra le nostre teste appaiono le moltitudini di scie luminose che conosciamo  come "Stelle di San Lorenzo".

E quest'anno? Secondo gli Astronomi l'attività delle Perseidi si avrà Giovedì 17 c.m., peraltro in una fase di ovilunio, quindi con il cielo buio e non disturbato dalla luce lunare, insomma, nuvole permettendo, la condizione ideale per godersi lo spettacolo.


 
 
 
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