Creato da nina.monamour il 11/06/2010
 

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I cudduraci..

Post n°7945 pubblicato il 29 Aprile 2017 da nina.monamour



 

In passato questi dolci pasquali venivano preparati per essere mangiati il lunedì dell’Angelo durante la gita fuoriporta. Secondo la tradizione grecanica, quella ancora viva nei paesini della costa jonica calabrese, i cudduraci venivano regalati dalla fidanzata al proprio uomo nel giorno di Pasqua. Più grandi e ricchi di uova erano, più era l'amore provato per l'altra persona.

 

 

Per l'impasto

1 kg. di farina
4 uova
300 g. di zucchero di canna 
350 g. di burro
3 bustine di vanillina
lievito per un Kg. di farina

la buccia grattugiata di un limone

Per la decorazione
Diavoletti colorati
chiodi di garofano o chicchi di caffè 
uova sode q.b. 
2 uova

Per l'impasto.

Create sulla spianatoia una fontana di farina, al centro aggiungete le uova intere, lo zucchero di canna, il burro sciolto in precedenza, la vanillina, la buccia grattugiata del limone e infine, il lievito. Impastate bene con le mani tutti gli ingredienti delicatamente, cercando di formare una pasta morbida, compatta e omogenea.

Infarinate la spianatoia e tirate la pasta con il matterello, lo spessore dovrà essere di almeno 1 centimetro. Una volta fatto, iniziate a creare le forme che preferite. I cudduraci tradizionali sono a forma di cestino, di cuore, di colomba, di pesce, di palma e vengono solitamente abbellite utilizzando la rotellina. Dove necessario potete utilizzare i chiodi di garofano o i chicchi di caffè (per esempio per fare gli occhi del pesce). 

Completate le forme, posizionate le uova sode su di esse e ricopritele con strisce di pasta incrociandole. Sbattete le uova e spennellate i cudduraci cospargendoli di diavoletti colorati (a vostro gusto). Infornate a 200 gradi per 20 minuti facendo attenzione a non farli scottare in superficie.

E voilà, i nostri cudduraci calabresi sono pronti!

Buon appetito

 

 

Commenti al Post:
tanmik
tanmik il 30/04/17 alle 07:15 via WEB
Il valore immenso della vita e Che ogni giorno e un giorno in più per Amare, Per Sognare, per VIVERE. Buona domenica da MIK/**__** --------- https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSuOsan0WJZfXPNQ1_1o8q9pX2yiequrgVBswE0U7iKQM3h4KBN
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 30/04/17 alle 22:10 via WEB
Anche a te Mik, serena notte.
 
leoncinobianco1
leoncinobianco1 il 30/04/17 alle 07:24 via WEB
Dall'aspetto niente male, credo che anche il sapore sarà particolare. Un saluto di buona domenica.By Leo.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 30/04/17 alle 22:28 via WEB
Da bambina prima mangiavo l'uovo che era al centro e poi il resto, non era Pasqua in casa mia senza questa delizia. Buon inizio di settimana.
 
dolcesettembre.1
dolcesettembre.1 il 30/04/17 alle 09:14 via WEB
Che bontà.Ciao Nina,serena Domenica.Un abbraccio. :-) Dolce
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 30/04/17 alle 22:26 via WEB
Sono buonissimi Dolce, specie nel latte, che delizia, un abbraccio e passa una serena notte.
 
jo23jo
jo23jo il 30/04/17 alle 10:06 via WEB
Mi fai tornare piccolo con questi ricordi ....mamma li preparava ed. era una festa , perché non c'erano altri dolci allora .....un abbraccio buon w.e. Jo
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 30/04/17 alle 22:15 via WEB
Non ricordo una Pasqua di quando ero piccola, senza le cuzzupe o cuddura, e che io chiamavo le ciambelle con l'uovo, in realtà ho scoperto che lo stesso dolce c'è anche in Sicilia e che li vengono chiamate Cuddure cu l’ova. Un sorriso, buona serata Jo.
 
prolocoserdiana
prolocoserdiana il 30/04/17 alle 12:01 via WEB
Ciao. Un sorriso per augurarti una splendida domenica ed un allegro 1° Maggio. Sal
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 30/04/17 alle 22:32 via WEB
Un pensiero gentile Sal, buona domenica serale.
 
avvbia
avvbia il 30/04/17 alle 12:27 via WEB
da noi si chiamano "cuddureddi" la medesiam cosa. sono famosi nell'agrigentino. ok non so preaprarli ma SO mangiarli. ciao un bacio. gino
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 30/04/17 alle 22:25 via WEB
Ciao Gino, come ben sai, il termine cuddhura deriva dal greco "Coulloura" col quale gli antichi greci indicavano particolari focacce offerte agli dei in cambio di favori e benevolenza, usanza che in epoca cristiana si rivolge ai fidanzati e non più agli dei pagani. Le "coddhure" venivano portate in Chiesa, la mattina del Sabato santo, per la benedizione che, nella solennità della Resurrezione, risvegliava l'idea di fecondità consacrandone il valore. Ti auguro una serena notte Gino.
 
avvbia
avvbia il 01/05/17 alle 01:37 via WEB
no.nno lo sapevo. notte. grazie..gino
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 01/05/17 alle 12:47 via WEB
Grazie a t Gino, buon 1° Maggio.
 
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