Creato da nina.monamour il 11/06/2010
 

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Analfabetizzazione costituzionale..

Post n°8088 pubblicato il 22 Agosto 2017 da nina.monamour




"La Costituzione è un pezzo di carta, la lascio cadere e non si muove, perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile; bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità".

È il discorso sulla Costituzione di Piero Calamandrei quello che Agostino Roncallo, Insegnante di italiano nel liceo linguistico di Verbania, manda quasi a memoria. È un discorso di una tensione etica e civile altissimi. Ed è un monito, a farla vivere quella Costituzione. A partire dai giovani, come insegnava appunto Calamandrei. Trent’anni d’insegnamento alle spalle, Roncallo ha mantenuta intatta la passione del primo giorno, aiutare i ragazzi a realizzarsi nella vita e nello studio.

E, soprattutto, a diventare cittadini consapevoli; nella sua scuola ci sono stati in questi anni progetti specifici sulla cittadinanza. Eppure, rispetto agli anni passati registro che è aumentato il distacco delle giovani generazioni dalla politica. I valori della democrazia, i suoi meccanismi delicati, l’antifascismo, per molti di loro stanno diventando parole vuote. Hai voglia a spiegare che la Costituzione è un bene prezioso, conquistato con grandi sacrifici, se ne disinteressano, come sono indifferenti ai fatti della politica.

Una prova Roncallo l’ha avuta nel corso degli esami di maturità, ebbene, in un momento in cui nel Paese si discute della legge Fiano, che, semplificando, introduce il reato di propaganda fascista, il Prof. di Verbania ha toccato con mano l’ignoranza di qualche maturando. Pochi candidati per fortuna, "perché in generale i ragazzi sono stati bravissimi", ci tiene a precisare il Docente, ma quanto basta per lasciare l’amaro in bocca.

Una volta nelle scuole si insegnava educazione civica, materia che purtroppo si è andata affievolendo sempre più, fino a scomparire nel 1991. Vari e vani sono stati i tentativi di ripristinarla; oggi si parla di "competenze di cittadinanza" ma, di fatto, l’insegnamento della Costituzione, dei suoi valori e dei meccanismi della democrazia è lasciato alla sensibilità degli insegnanti. Come appunto Roncallo, che racconta episodi su cui le istituzioni dovrebbero riflettere.


In occasione degli orali ha chiesto ai ragazzi come è nata e quando è stata varata la Costituzione italiana, come funziona il Parlamento, chi elegge il Presidente della Repubblica,  domande fatte per aiutare chi nel colloquio e negli scritti aveva zoppicato. Invece le risposte avute sono state, in alcuni casi, un condensato di errori e superficialità; ignoravano l’esistenza e il ruolo del Parlamento, hanno detto che con il voto si scelgono “le persone da mandare al Quirinale”.

Alla domanda sullo sterminio degli ebrei un ragazzo ha risposto che finirono nei campi di concentramento "perché erano malati e omosessuali". Una studentessa si è presentata con una tesina su Primo Levi e non conosceva Auschwitz. Roba da far rizzare i capelli, sicuramente da matita rossa. E invece è perfino capitato, che chi aveva dato quelle incredibili risposte abbia poi ottenuto gli stessi voti o addirittura voti più alti di quegli studenti che si erano impegnati proficuamente nello studio e avevano rivelato capacità e competenze.

Mi sarei aspettata che il Presidente della commissione facesse presente a questi ragazzi che le loro lacune erano gravi; mi sarei aspettata una maggiore consapevolezza del problema. Viceversa mi sono sentita rispondere che non si poteva abbassare il voto "solo perché non conoscono la storia". Ma qui in discussione non era solo e tanto la materia “storia”, la questione era l’idea di scuola come luogo dell’etica e dei valori!. E ricorda come due anni prima, allora insegnava in un liceo di Domodossola, alla domanda su cosa si festeggia il 25 aprile uno studente rispose beffardo, "il compleanno di mia sorella"..

Roncallo scuote la testa amareggiato, e a questo punto si domando quali cittadini stiamo diplomando!. L’Insegnante che ha visto passare tante generazioni sui suoi banchi, sottolinea che 10-20 anni fa non era così, i ragazzi erano più sensibili, c’era maggiore partecipazione», parla di progressivo abbassamento della tensione civile, di "analfabetizzazione costituzionale".

 


Eppure di arrendersi non ci pensa proprio.

 Con il nuovo anno dovrebbe partire nel liceo di Verbania un corso di "formazione democratica" perché sui banchi di scuola si torni a parlare finalmente di Resistenza e Costituzione. Se i ragazzi avranno consapevolezza di come è nata la Costituzione e della storia tragica che la precede non potranno che diventare cittadini migliori. Non è questo a cui dovrebbe puntare una scuola che si vuole davvero buona?.


Commenti al Post:
brizolatcarlodri0902
brizolatcarlodri0902 il 22/08/17 alle 19:31 via WEB
Nina si raccoglie quello che si semina, no educazione civica, no geografia e poca storia poi quelli saranno i nuovi dirigenti.....poi ci lamentiamo che le cose non funzionano.... Nina buon fine giornata e splendida serata, C.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 23/08/17 alle 20:05 via WEB
Distribuire gratuitamente la Costituzione italiana raccontata ai ragazzi, a scuole, ospedali, associazioni, biblioteche, non sarebbe male, non credi Carlo? Splendida serata.
 
Semplicegeisha
Semplicegeisha il 22/08/17 alle 19:43 via WEB
Si parla spesso della mancanza del senso dello Stato, del bisogno di diffondere il senso di appartenenza ad un corpo unico, da curare e difendere, ciao Nina buona serata.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 23/08/17 alle 19:53 via WEB
Bisognerebbe mettere al centro il senso del vivere comune, il perché delle regole e la necessità del rispetto reciproco. E l'importanza che i diritti sanciti dalla stessa Costituzione siano sempre garantiti e a tutti. Buna serata Lavinia, a domani.
 
tanmik
tanmik il 23/08/17 alle 06:45 via WEB
https://i0.wp.com/immaginibelle.info/wp-content/uploads/2016/01/fiore.jpg?resize=320%2C240
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 23/08/17 alle 19:42 via WEB
Grazie per le belle immagini, deliziosa serata Mik.
 
tanmik
tanmik il 23/08/17 alle 06:48 via WEB
La vita e breve VIVILA, La rabbia e brutta LASCIALA ANDARE, L’Amore è raro AFFERRALO! I ricordi Dolci conservali nel CUORE. Un bel venerdì dorato di sole ti augura Mik.-----
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 23/08/17 alle 19:33 via WEB
Venerdì Mik? Ma non è Mercoledì? Bedda matri, hai perso la capa, ahahahahhh, un bacione.
 
dolcesettembre.1
dolcesettembre.1 il 23/08/17 alle 09:38 via WEB
Non pensavo che gli studenti di oggi fossero così impreparati sulla Costituzione. Buona giornata. :-) Dolce
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 23/08/17 alle 19:43 via WEB
E quì casca l'asino, non la conoscono neppure, bella roba vero? Buona serata Dolce.
 
Vince198
Vince198 il 23/08/17 alle 09:58 via WEB
Già: se questa è una buona scuola..
Purtroppo ho anche la netta sensazione che fra insegnanti vi siano lacune nel trattare eventi noti e dolorosi della storia italiana e non solo. Se penso, ad esempio, al Fabietti Camera su cui ho studiato da ragazzo, le falsità in anni recenti che ha raccontato sulle foibe - se non altro, avendole viste di persona molte delle 52 foibe più note (oltre le 800 che ci sono in tutto il Triveneto/Lombardia, mi permetto di dare del mistificatore a chi ha usato definizionii minimaliste per quel fenomeno doloroso che ha riguardato gli italiani - non ci si può meravigliare che in certi casi sono anche i testi incompleti e documentati ancor peggio, probabilmente in virtù di certo politically correct - la storia scritta dai vincitori e farla passare come vera storia - che fa semplicemente vomitare.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 23/08/17 alle 20:15 via WEB
Prendi Garibaldi Vince, l'unità d'Italia non è stata fatta come ci hanno insegnato nelle scuole. Domandiamoci perchè, la storia la scrivono sempre i vincitori e non i vinti che stanno emergendo, come ben tu scrivi. L'unita d'Italia fu una bella imposizione violenta con tanto di genocidio dei popoli del sud eseguiti dagli ordini di Garibaldi, noto massone e, commissionata, da qualche famiglia potente criminale. E se il Borbone fosse in realtà il Savoia? E i veri patrioti i briganti? Il Regno delle due Sicilie esisteva, in modo assolutamente legittimo, da secoli, Il Sud non fu liberato, ma consegnato al sottosviluppo. La Questione Meridionale deriva da un esproprio; a scuola il Borbone è il cattivo e il Savoia buono. Stato borbonico è sinonimo di degrado delle istituzioni, brigante di protomafioso. Forse vanno cambiati i testi di scuola, (e lo credo fermamente), sarebbe ora, passa una serena sersta Vince.
 
   
Vince198
Vince198 il 25/08/17 alle 14:32 via WEB
La storia la scrivono i vincitori, da sempre, così come sul carro dei vincitori salgono gli opportunisti del momento. Garibaldi, massone dal 1844, fu il tramite "sul terreno". Del resto ti darei ragione: anche a me ad esempio sarebbe piaciuto, specie come siamo messi oggi, stare sotto l'Austria, allora di "Checco Peppe". A te piace ritornare all'ante 1861? E questo come lo concilii con l'europeismo che è nel dna del nostro governo e di quelle aree di sinistra che hanno la medesima idea? Che vorresti fare, tornare indietro le lancette del tempo, quando vi fu il Regno delle due Sicilie, lo Stato Pontificio, il Regno di Sardegna, il Lombardo Veneto, i Ducati di Modena e di Parma, il Granducato di Toscana?
Nel cimitero di monumentale di Redipuglia riposano cento e rotti mila italiani morti durante la grande guerra: ricordiamoci del loro sacrificio, scpecie oggi che godiamo di certo benessere.
Sulla nostra costituzione, mi pregio di dirti che è stata preparata tramite la nota commissione dei 75 a prevalenza csx. Pensi che gente come Calamandrei, La Pira, Di Vittorio, Togliatti, Giolitti, Iotti e tanti altri molto importanti abbiano scritto una costituzione squilibrata? Bisogna leggerla con molta attenzione prima di esrpimersi, ancorchè se ci si vuole documentare ancor meglio, un certo Togliatti, prima che la costituzioen venisse promulgata, avrebbe voluto far diventare l'Italia una "provincia" sovietica a fine '45. Stalin gli rispose di no (a Yalta erano già state prese note decisioni).
Tornando alla costituzione, l'unico "azzoppamento" che rilevo, se così si può dire, è il C.S.M., tanto che il grande Calamandrei pronosticò che in vent'anni in quel campo ci sarebbero stati problemi.. Lungimirante, altroché!
C'è stato un tizio di recente, uno tutto chiacchiere e distintivo che avrebbe voluto cambiarla seppure in parte, avendo già previsto che in quei cambiamenti non rientrava il Senato che era ancora vivo e vegeto: presuntuoso!
Ha perso - avrebbe dovuto lasciare la politica secondo la promessa fatta - ma si è rimangiato la parola, con lui il suo clone al femminile di Montevarchi.
Gli italiani non sono così boccaloni come certa politica immagina: forzar loro la mano come sta avvenendo oggi in alcune problematiche importanti non va bene. Una risposta ancor più dura questi paelmentari l'avranno nella prossima primavera: ne sono più che certo!
Un abbraccio ^_____^
 
monellaccio19
monellaccio19 il 23/08/17 alle 11:52 via WEB
Sono d'accordo, tutti dovrebbero essere coinvolti nella costituzione e pronti ad affrontare la vita basandola proprio sui diritti/doveri e sulla conoscenza dei principi basilari su cui si fonda. Poi ad essere sinceri, non sta scritto da nessuna parte che essa non si possa modificare,specie se si avverte il bisogno di cambiare qualche punto che oggi a distanza di decenni e decenni, suona anacronistico r fuori da ogni logica attuale. Solo a pensare come sia stata scritta da dotti e giuristi di colore politico diverso, si capisce come sia stata concepita per parare il sedere di tutti: dai democristiani, ai fascisti e ai comunisti!!!! Il tempo passa e con il tempo si cambia..... Buona giornata Nina.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 23/08/17 alle 19:31 via WEB
Grazie Carlé, anche io sono d'accordo con te e ti rispondo con queeta vignetta, ahahahahahahahahh, buona serata... https://www.informatica-libera.net/files/images/riforma_costituzione_italiana.jpg
 
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