Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
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Post n°8169 pubblicato il 21 Ottobre 2017 da nina.monamour
Mette tristezza il pensiero che una delle spiagge più belle al mondo possa esser minacciata dalla presenza dei turisti che, sempre più menefreghisti e senza scrupoli, non si fanno problemi a prelevare la sabbia dalle nostre spiagge per portarsela a casa come souvenir. Non fanno niente di male, penserete voi, ma quando a essere sottratta e impacchettata é la sabbia rosa di una delle spiagge più belle e delicate al mondo, le cose cambiano! Già di per se, gli equilibri che regolano la presenza della sabbia rosa sulle coste dell'Isola di Budelli, in Sardegna, sono davvero fragili, esse dipendono dalle correnti marine, dai venti e dalla poseidonia, un'alga che cresce sui fondali marini e che ospita le colonie di Miniacinia Miniacea, il micororganismo rosa che, morendo si stacca e va a colorare la sabbia della spiaggia di un rosa delicatissimo e bellissimo. Ci manca poi che arrivi l'uomo ed ecco che nel giro di qualche settimana la spiaggia rosa é scomparsa. A creare le condizioni perfette per questo disastro ecologico hanno concorso quindi fattori naturali come la mancanza del maestrale (fondamentale per animare le correnti marini che portano la Miniacinia verso riva ) e umani, con la presenza sempre più costante di turisti e imbarcazioni che, non solo rischiano distruggere il fondale marino e le distese di poseidonia, ma che interferiscono gravemente sulle correnti marine. In più, in una notte d'Estate, qualcuno ha ben pensato di aggiungere ulteriore danno, rubando la sabbia rosa dalla spiaggia. Insomma, non ci siamo. Dopo tutte le battaglie fatte per rendere finalmente l'Isola di Budelli proprietà del territorio italiano (fino all'anno scorso lo statuto dell'isola era in bilico tra pubblico e privato), e tutelarla inserendola nel Parco dell'Arcipelago della Maddalena, qualcosa é andato storto. C'é già qualcuno che fà notare che, almeno prima la spiaggia era più protetta perché proprietà privata, e quindi inaccessibile (o quasi), mentre per altri é solo una questione di civiltà e buon senso, lo stesso che aveva condotto una turista a riportare un sacchetto di sabbia rubato proprio a Budelli, un paio d'anni fa. Oggi quel sacchetto di sabbia ci sembra nulla in confronto di quanto si è perso lo scorso Ferragosto.
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