Creato da nina.monamour il 11/06/2010
 

Il Diavolo in Corpo

Di tutto e di piu'.....

 

Messaggi di Giugno 2016

E anche Bud ci ha lasciato..

Post n°7603 pubblicato il 30 Giugno 2016 da nina.monamour

 

 

Ci hai fatto sorridere tanto, ora farai sorridere gli Angeli.

Addio BUD.

 

 
 
 

Cercare in un ricordo..

Post n°7602 pubblicato il 29 Giugno 2016 da nina.monamour

 


Oggi una bimba mi ha chiesto: "Ma il cuore sta sempre nello stesso posto, oppure, ogni tanto, si sposta? Va a destra e a sinistra?".
 
Io: "No, il cuore resta sempre nello stesso posto, a sinistra."

Poi, un giorno, crescerai e allora capirai che il cuore vive in mille posti diversi, senza abitare, davvero, in nessun luogo.
Ti sale in gola, quando sei emozionata, precipita nello stomaco, quando hai paura, o sei ferita.

Ci sono volte in cui accelera i suoi battiti, e sembra volerti uscire dal petto, altre volte, invece, fa cambio col cervello.
Crescendo, imparerai a prendere il tuo cuore per posarlo in altre mani. E, il più delle volte, ti tornerà indietro un pò ammaccato, ma tu non preoccupartene, sarà bello uguale; o forse, sarà più bello ancora, questo, però, lo capirai solo dopo molto, molto temo.

Ci saranno giorni in cui crederai di non averlo più, un cuore, di averlo perso. E ti affannerai a cercarlo in un ricordo, in un profumo, nello sguardo di un passante, nelle vecchie tasche di un cappotto malandato.


 
 
 

Praestat cautela quam medela..

Post n°7601 pubblicato il 28 Giugno 2016 da nina.monamour

 

 

17 miliardi di euro l'anno, questo il prezzo di botte, schiaffi, stupri e femminicidi, secondo l'organizzazione no profit WeWorld che ha promosso la prima ricerca italiana intitolata "Quanto costa il silenzio?"

Il risultato è una cifra altissima, spaventosa, ma ci invita, ancora una volta, a non chiudere gli occhi e ad agire.

Per arrivare a questa cifra sono stati considerati i costi della violenza in base al parametro  del danno biologico. E' una chiave di lettura che ci fa compendere meglio le conseguenze della violenza non solo sulle vittime, ma sull'intera società.

Il dolore non ha prezzo, ma i numeri stimolano!

Si sono suddivisi i costi, calcolando quelli diretti ed immediati per il sistema (spese sanitarie, costi della giustizia, assistenza legale e servizi) che Stato, vittime ed aziende devono sostenere a seguito della violenza, a questo è stato aggiunto i costi non monetari che rappresentano una simulazione del costo umano, emotivo ed esistenziale sostenuto dalle vittime, dai loro figli e familiari. Includono l'impatto intergenerazionale della violenza sui bambini e la riduzione della qualità della vita.

La violenza viene trasmessa da una generazione all'altra, le bambine tenderanno ad essere a loro volta vittime da adulte e i bambini rischiano di diventare piu' facilmente uomini violeni. Questo rappresenta un costo elevato per la nostra società.

Chi lavora in questo settore lo sa bene, si è rilevato un aumento importante del ricorso ai servizi sanitari nelle persone che hanno subito uno stupro, e chiedersi quanto costa la violenza in termini economici può sembrare riduttivo, ma in un momento in cui la sanità deve anche riflettere sull'eticità dell'uso delle risorse, dobbiamo capire che il "non vedere" ha costi immensi.

E' difficile quantificarlo, ma WeWorld ci ha provato, usando il parametro del danno biologico; è un punto di partenza, e gliene siamo grati, tra l'altro, il dato è sottostimato, ma iniziare a ragionare in termini economici ci fa capire cosa comporta non prevenire e non intervenire subito.

La violenza domestica procura lesioni fisiche, psicologiche, comportamentali, fino alla morte; sappiamo, per esempio, che tra le suicide una percentuale molto alta ha alle spalle storie di soprusi. Si pensa anche soltanto alle ore di lavoro perse o ai farmaci usati, una donna maltrattata riporta danni paragonbili ad un disturbo da stress traumatico. Quali conseguenze avrà questo trauma sulla sua vita e sulla società? Il femminicidio, poi, ha costi altissimi, per non parlare dei figli di padri violenti.

E' un capitolo drammatico di cui sappiamo poco, al pronto soccorso arrivano bambini con diagnosi di iperattività, molti vengono seguiti da Neuropsichiatri per disturbi del comportamento ed il loro problema durerà per la vita!!

Buona giornata e buon lavoro..

 
 
 

Serena settimana..

Post n°7600 pubblicato il 27 Giugno 2016 da nina.monamour


 

Buongiorno a chi ha smesso di sognare per calarsi nella realtà di tutti i giorni, a chi tuttavia non smette di giocare di fantasia, a chi ha bisogno di evadere. Buongiorno a chi non smette di crederci, a chi crede che anche l'impossibile possa diventare possibile, a chi tuttavia è conscio che crederci è importante, ma spesso non basta.

A chi nonostante ciò vuol provarci lo stesso. Buongiorno a chi crede che una vita senza sogni sarebbe come un giorno senza sole. A chi vuole crearsi una speranza, a chi quella speranza vuole tenersela sempre accesa, a chi sogna in grande, a chi non si accontenta delle piccole cose, a chi sognando, non bada a spese.

Buongiorno a chi invece sa accontentarsi, a chi non chiede la luna, a chi gli basta poco, a chi sogna talmente tanto da voler realizzare, non solo i suoi, ma anche i sogni altrui. A chi viaggia con la mente, a chi si costruisce illusioni.

Buongiorno a chi vive i sogni come una realtà, a chi tuttavia deve fare i conti con la sveglia. Al sapore amaro di chi scopre che si tratta solo di finzione. Buongiorno alla esigenza di estraniarsi. Al bisogno di evadere dalle sofferenze di ogni giorno, alla necessità di sollevarsi l'anima. Buongiorno a chi non smette di sognare, a chi sogna come un bambino, a chi il bambino che ha dentro vuole che continui a pasticciare di creatività.




 
 
 

Una scoperta straordinaria..

Post n°7599 pubblicato il 26 Giugno 2016 da nina.monamour

 

 

Alzarsi dal letto ogni mattina per molte persone spesso rappresenta una vera e propria sfida e occorrono molti minuti prima di convincersi che è giunta l'ora di iniziare la giornata e fare il proprio dovere. Fino ad ora chiunque abbia incontrato questa difficoltà è stato etichettato come "pigro", ma negli ultimi tempi è arrivata in soccorso l'Università di Madrid che ha fornito una chiave di lettura del tutto diversa per spiegare cosa passa nella testa di chi non riesce a staccarsi da piumone e cuscino.

In proposito sono stati fatti studi approfonditi del fenomeno e, in particolare, si sono analizzati i meccanismi che regolano il ciclo sonno-veglia e i risultati ottenuti sono stati veramente sorprendenti. Secondo i ricercatori universitari madrileni, infatti, alla base della difficoltà di alzarsi dal letto non sarebbe la pigrizia, ma una grande intelligenza del soggetto preso in esame. Hanno notato che le persone che si alzavano tardi apparivano più lucide e concentrate, maggiormente capaci di fare ragionamenti di tipo logico rispetto a quelle che erano in piedi già di prima mattina.

Una scoperta straordinaria quella di Madrid e che ha rincuorato tutti coloro che per anni si sono sentiti rimproverare a causa della loro presunta pigrizia e che ora, invece, si sentono quasi esaltati per questa loro difficoltà ad alzarsi dal letto la mattina. Ma la questione non si è conclusa qui, in quanto anche l'università Cattolica di Milano ha voluto fornire il suo contributo all'argomento e ha approfondito gli studi avviati dai colleghi. Così sono emerse altre sensazionali verità e quella più importante è inerente alla scoperta che dormire fino a tardi riesca a stimolare maggiormente la creatività di ognuno di noi in ogni ambito.

 


Esiste una motivazione attendibile a tutto questo e che abbia un reale fondamento, sempre secondo i ricercatori universitari milanesi esiste con certezza; hanno spiegato, infatti, che cambiare le abitudini di una persona e farle sperimentare nuove situazioni ha un effetto benefico immediato sul cervello, poiché viene adeguatamente stimolato e le abilità che già possiede hanno la possibilità di essere ulteriormente sviluppate.

Provare fatica ad alzarsi dal letto, quindi, non è da considerare più un problema, ma forse un vantaggio che non tutti possiedono e indica a quanto pare un segnale di intelligenza superiore rispetto a chi la mattina all'alba è già in piedi, pronto per affrontare la giornata.

 


fonte web

 
 
 

Un futuro migliore..

Post n°7598 pubblicato il 25 Giugno 2016 da nina.monamour

 

 

Quando sorrideva il suo viso era come una finestra spalancata.
Donna, spacca questo mondo che vuole farti a pezzi.
Regala sorrisi e pensieri positivi al tuo cuore.
Non perderti dietro false parole o gente ipocrita.
Regala alla tua anima la luce del presente e i sogni di un futuro migliore.


 
 
 

Impariamo a lasciare andare..

Post n°7596 pubblicato il 24 Giugno 2016 da nina.monamour

Due uomini avevano diviso ingiustamente una cella in prigione per diversi anni, sopportando ogni tipo di maltrattamento ed umiliazione.



Una volta liberi, dopo anni si rincontrarono: – A volte ti ricordi dei carcerati?- No, grazie a Dio ho dimenticato tutto- rispose- E tu?- Io continuo ad odiarli con tutto me stesso- rispose l’altro. L'amico lo guardò negli occhi per qualche istante, e gli disse:- Mi dispiace per te. – Se è così, significa che sei ancora in prigione.

(Buddha)

Il rancore è un sentimento di rabbia profonda e persistente, un risentimento radicato che fa perdere l'equilibrio e ammala il corpo e la mente. L'origine del rancore può essere dovuto a varie ragione (insulti, troppa fiducia data, inganno, offese, maltrattamenti). Il risentimento si accumula fino a diventare desiderio di vendetta. Tutti ne abbiamo sofferto almeno una volta, adottando a volte comportamenti che andavano contro la nostra personalità, per sopportare gli squilibri e le angustie che questo sentimento genera. Solitamente, tutti siamo fedeli ai nostri principi di comportamento, anche se spesso questi non coincidono con quegli degli altri.

 


 

Dove alcuni vedono un’offesa imperdonabile, altri possono vedere qualcosa senza importanza. E anche se l’atto compiuto è stato lo stesso, soffrirà di meno chi pensa che quell’atto è stato meno importante.

Se ti sembra che qualcuno ti abbia maltrattato ingiustamente, sarà la vita a ricompensarlo, però nessuno di noi deve essere un giudice, dobbiamo essere responsabili solo di noi stessi, modificando il nostro modo di vedere le cose e non pensando che se qualcuno ci ha ingannati, anche gli altri faranno lo stesso. Ognuno di noi è unico, non commettiamo l'errore di pensare che gli altri debbano pensare come noi. Mai nessuno sarà come noi lo vogliamo ed esistono numerosissime possibilità che ci facciano del male più volte. Per questo è necessario sapere che tutto cambia e che anche noi siamo capaci, se vogliamo, di imbrogliare.

Se prendiamo la decisione di trasformare l'amarezza, la rabbia profonda in un risentimento continuo e duraturo, genereremo solo rancore, un'arma pericolosa che annebbia la mente, impedendoci di godere della vita. E non dimenticate che spesso fa più male il rancore dell'offesa ricevuta.

 Se continuiamo a pensare a tutti i modi in cui gli altri ci hanno tradito, deluso, ingannato o fatto arrabbiare, il nostro cuore sarà per sempre pieno di odio.
Impariamo a lasciare andare, ad essere felici.


 

 
 
 

Lo scapestrato..

Post n°7595 pubblicato il 23 Giugno 2016 da nina.monamour

A New York pensiamo che tutte le storie più strane e i personaggi più estrosi siano qui, in questa caotica, eccentrica e stramba metropoli.


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E' con un pò d'invidia dunque che i newyorkesi hanno appreso la vicenda di un uomo di Nashville, in Tennessee, che a soli trentatre anni ha già messo al mondo ventidue figli. E' impossibile naturalmente raggiungere un record di questo genere con la medesima donna ma nel caso di Orlando sono ben quattordici le donne con cui ha fatto figli. E ora le mamme dei suoi bambini si sono messe insieme per portare Orlando in tribunale per farsi pagare gli alimenti.


Orlando-Shaw


"E con che soldi?", dice lui. "Io non ho lavoro perchè ho la fedina penale sporca e chi mai mi darebbe un impiego?". Spera invece di vincere la lotteria che gioca tutte le settimane. Respinge però le critiche di essere un padre irresponsabile. "Sono sempre lì per i miei bambini. Ho sempre il cellulare a portata di mano e ogni volta che c'è bisogno corro sempre, perchè voglio molto bene ai miei figli".

Davanti al tribunale di Nashville un giornalista della televisione locale gli ha chiesto se si ricorda il nome di tutti i suoi figli. Dopo un attimo d'esitazione, ha incominciato a dire nomi forse a caso e comunque difficile da verificare che effettivamente fossero i nomi giusti. Orlando ammette di saperci fare con le donne. "Mi adorano e non penso si possa ritenere colpevole un uomo di amare troppo le donne. Adesso però basta, farei meglio a farmi sterilizzare perchè da quando avevo sedici anni sono stato uno scapestrato. E ora gli errori di gioventù stanno lasciando un segno indelebile sulla mia vita".


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Progetti per il futuro? Orlando dice che quando i bambini sono piccoli stanno meglio con le loro madri. "Dopo i dodici anni hanno bisogno di un papà e io sarò sempre lì per loro. Non li posso abbracciare tutti in una volta sola ma basta correre un pò di qua e un pò di là e posso essere presente nella vita di tutti loro".

Non tralasciamo un ultimo particolare, secondo lui di figli ne ha diciotto da diciassette donne differenti. Certo che passato un certo numero è difficile tenere i conti!

Buona giornata

fonte web

 
 
 

Con tenerezza..

Post n°7594 pubblicato il 22 Giugno 2016 da nina.monamour

 

 

Ricordo ancora con immensa tenerezza quando si comunicava, non si digitava, quando si aprivano le lettere e non le notifiche, quando si corteggiava con lo sguardo e non con un "mi piace".

Ci sono emozioni che andrebbero preservate come specie protette.

Buona giornata

 
 
 

Stammi vicino..

Post n°7593 pubblicato il 21 Giugno 2016 da nina.monamour

 

 

Se saprai starmi vicino,
e potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi
senza che le nostre ombre si sovrappongano,
se riusciremo ad essere "noi" in mezzo al mondo
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.
Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo
e non il ricordo di come eravamo,
se sapremo darci l'un l'altro
senza sapere chi sarà il primo e chi l'ultimo
se il tuo corpo canterà con il mio perché insieme è gioia.
Allora sarà amore
e non sarà stato vano aspettarsi tanto.

Neruda

Una colorata giornata a tutti e buon lavoro.

 
 
 

La vita..

Post n°7592 pubblicato il 20 Giugno 2016 da nina.monamour

 


 

Mi piacciono le persone felici.
Ti ricordano che la vita merita sempre di essere vissuta.

E la vita va avanti.
Tra alti e bassi, tra inverni ed estati.
Tra gioie e dolori, tra vittorie e sconfitte.
Forse non sempre come la vorremmo,
ma la vita va avanti.
E l'importante è che non si fermi.

Buon inizio di settimana

 
 
 

Il libro prediletto..

Post n°7591 pubblicato il 19 Giugno 2016 da nina.monamour

 

 

Il tempo di cui disponiamo ogni giorno è elastico; le passioni che proviamo lo dilatano, quelle che ispiriamo lo restringono, e l'abitudine lo riempie.

Forse non ci sono giorni della nostra adolescenza vissuti con altrettanta pienezza di quelli che abbiamo creduto di trascorrere senza averli vissuti, quelli passati in compagnia del libro prediletto

 

 


 
 
 

Le balle vengono a galla..

Post n°7590 pubblicato il 18 Giugno 2016 da nina.monamour

Ognuno di noi ha le sue turbe psichiche, a me per esempio le bugie stanno terribilmente sui coxxxxi, poi quando sono presunti amici a dirle ancora di più, specialmente se dette con lo scopo di metterti contro altre persone.

Ma la vita è fatta di selezione naturale, e anche cose del genere ne fanno parte, chi se ne rende conto prosegue ed evolve senza rimpianti mentre gli altri si arenano crogiolandosi nella propria mexxa al punto da non capire quello che hanno perso e che non tornerà mai più. 


 

Se non hai colpe non giustificarti mai, le balle vengono a galla prima o poi.

 

 
 
 

Semplice spettatore..

Post n°7589 pubblicato il 17 Giugno 2016 da nina.monamour

 

 

Come potrai far comprendere le tue capacità

se rimani sempre uno spettatore

e mai entri nel gioco?

 

 

 
 
 

La Vigilessa..

Post n°7588 pubblicato il 16 Giugno 2016 da nina.monamour

 

A New York la cosa più affascinante è la creatività della gente comune.

Leggete la storia di Mentoria Hutchinson.


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Età 61 anni, Professione Vigile Urbano, Uniforme nera con capello bianco, orario di lavoro dalle 5 del mattino alle 13. Posto di lavoro, uno degli incroci più congestionati di New York vicino alla rampa d'accesso del Queensboro Bridge. Segno di riconscimento, passi di danza mentre dirige il traffico.

Più il traffico è intenso e più Mentoria balla. E le sue mossette, il suo ancheggiare, i suoi passi in punta di scarpe da tennis funzionano, gli automobilisti divertiti le prestano attenzione e rispondono ai comandi di questo dinamico Agente del traffico, senza sgommate e strombazzate.

"E' impossibile ballare e essere di cattivo umore", dice questa newyorkese che lavora come Vigilessa dal 1980. "Una volta che riesco a ottenere l'attenzione di un guidatore posso poi fargli fare qualsiasi cosa voglio". E quello che vuole lei è che si sbrighino a liberare l'incrocio della Sessantaduesima Strada e la Prima Avenue per evitare intasamenti.


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Non usa fischietto, ma non usa neppure auricolari che nella sua professione sono proibiti. Ma tutta le mattine mentre va in macchina a lavorare sente Rhythm & Blues, la sua musica preferita, che le continua a riecheggiare nelle orecchie per tutta la durata del suo turno di lavoro.

  Si muove al passo di danza come fosse Diana Ross e le Supremes, è impossibile non notarla mentre saltella, ondeggia, sculetta, ferma il traffico come se stesse cantando "Stop, in the name of love, before you break my heart". 


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Tre anni dopo avere trovato impiego come Vigile del traffico fu investita da un'auto durante un turno di lavoro. Con le ginocchia massacrate passò i dieci anni successivi in riabilitazione. Riprese a lavorare e le successe di essere travolta nuovamente. "Quando tornai a fare il Vigile avevo talmente paura che per calmarmi nella mia testa continuavo a sentire musica, non il rumore dei clacson e delle frenate", racconta Mentoria che poco per volta incominciò a dirigere il traffico ballando e l'effetto fu straordinario.

Gli automobilisti anzichè procedere in mezzo all'incrocio in modo aggressivo le davano retta. Se indicava di fermarsi lo facevano, se segnalava di procedere in fretta prestavano attenzione. E il tutto fra sorrisi, pollici in su, e parole affettuose gridate fuori dal finestrino.


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E come spesso, spessissimo succede a New York dietro ad un volto qualunque si nascondono storie di quotidiana umanità. Mentoria ha due figli che in realtà sono figli gemelli di sua nipote ma li ha adottati lei quando loro avevano solo diciotto mesi e la ragazza-madre non era in grado di allevarli.

Si chiamano Princess e Prince. Princess fa anche lei l'Agente del traffico, Prince invece soffre di paralisi cerebrale. "Non è in grado di camminare, parlare, nutrirsi. Dipende completamente da me", dice la Hutchinson mentre dal marciapiede un gruppo di passanti divertito scatta foto di questa dinamica newyorkese che con quattro passi di danza al ritmo di R&B trasforma lo stress della sua esistenza quotidiana in qualcosa di positivo.

Immaginate in Italia una Vigilessa così? Io no..

fonte: A.V.

 
 
 

Desideri impossibili..

Post n°7587 pubblicato il 15 Giugno 2016 da nina.monamour

C'è chi cerca a tutti i costi un cargo per portare la sua moto negli USA, chi vorrebbe imbarcare la macchina in aereo per la Tunisia,

 

 

chi richiede un finestrino vista mare sulla tratta del treno Roma-Milano. Sono alcune delle richieste di viaggio piu' impensate, a volte impossibili da realizzare, che sono arrivate in questi ultimi mesi agli operatori del Cts, il Centro Turistico studentesco e giovanile che opera da trent'anni nel settore dei viaggi e del turismo. Le richieste piu' simpatiche e curiose sono state raccolte in un quaderno di viaggio che il Cts ha finora tenuto nel cassetto e che ha deciso di condividere.

Questi aneddoti raccolti dagli operatori sono stati suddivisi in diverse categorie; la prima ha a che fare con le richieste logistiche piu' strane, di chi, per esempio, non può separarsi dal proprio mezzo di trasporto, come quella di chi pensava di poter arrivare con la propria auto a Il Cairo; ci sono poi le richieste impossibili, o quasi, da soddisfare, come nel caso dell'agenzia funebre che ha contattato una sede Cts di Roma per fare un biglietto aereo per il trasporto di un ossario, o quello di una Signora che voleva arrivare a Parigi atterrando a Marsiglia.

C'è anche chi ha chiesto una camera vista mare a Marrakech

 

 

e per concludere con questa categoria, c'è chi chiede di passare un weekend in Australia partendo da Roma o chi vuole fare un viaggio di 5 gg. ma in 7 notti. C'è anche la serie "è sempre meglio chiedere", un giovane, che doveva partire per un corso di lingua all'estero, chiedeva "ma la famiglia che mi ospiterà in Francia ha la tv?".

Un altro ancora, che doveva effettuare un corso di lingua con alloggio in famiglia a Malta,

 

 

teneva a precisare che la "famiglia che mi ospiterà non deve essere russa", infine c'è chi chiede che la famiglia ospitante non abbia, tra gli animali domestici, dei rettili.

Tra le richieste piu' bizzarre arrivate ad una agenzia Cts c'è questa, "vorrei andare ovunque per una settimana o dal 12 al 19 Agosto, o dal 19 al 25 Agosto; un posto che si debba raggiungere senza aereo perchè ho paura, senza auto perchè non vogliamo prenderla, no Calabria perchè ho la casa, no Puglia e Sardegna per una spesa massima di 400 euro a persona".

L'ultima serie riguarda i "viaggiatori informati", c'è chi cerca la via Lumière, perchè Parigi è chiamata la Ville Lumière;



c'è chi ha perso il volo a Fiumicino perchè il socio ha messo troppo tempo a cercare l'obliteratrice e non l'ha trovata, e chi cercava disperatamente l'offerta per "DJ Erba" in Tunisia immaginando un viaggio in musica. Infine chi vuole sapere quale è il "punto preciso dove si sono aperte le acque sul Mar Rosso".

Ma il caso piu' simpatico è quello di un anziano Signore che pretendeva il rimborso per non aver fatto un'escursione in Egitto, ma in realtà, assicurano al Cts, era stata solo segnalata un'escursione termica.

Buona giornata..

fonte web

 
 
 

Il nuovo business dei narcos messicani..

Post n°7586 pubblicato il 14 Giugno 2016 da nina.monamour

Lo scorso 3 giugno 2016 sono state rese note le cause della morte della popstar americana Prince, avvenuta nella sua residenza di Paisley Park a Chanhassen in Minnesota, Stati Uniti, il 21 aprile scorso, il referto autoptico riporta che il cantante sarebbe morto in seguito a un "incidente da tossicità da Fentanyl", un potente antidolorifico oppioide sintetico 100 volte più potente della morfina.

 


 

Scoperta la causa del decesso la domanda che si fanno molti, in America, è piuttosto semplice, come ha fatto Prince a procurarsi il Fentanyl?

Dal 2006 la Food and Drug Administration (FDA), l'agenzia americana del farmaco, ha iniziato a tenere sotto controllo una serie di effetti collaterali provocati dal farmaco, sopratutto alcune morti sospette causate da arresti respiratori o cardiaci mentre l'agenzia del farmaco del Regno Unito dal 2008 ha messo in guardia i consumatori sui possibili rischi correlati all'uso di Fentanyl.

Uno degli usi collaterali del farmaco è anche uno degli abusi più classici, schiacciando e riducendo in polvere le compresse è possibile sniffarla ma, essendo priva di eccipienti, la compressa di Fentanyl è anche iniettabile e secondo alcuni studi 8 mg del farmaco sono equivalenti a 6 g di morfina pura e a 4 di eroina. Per queste ragioni l'FDA permette la prescrizione del farmaco da parte dei medici solo ai malati di cancro e per le cure palliative, compreso il trattamento per il fine vita. E, certamente, Prince non rientrava in nessuna di queste casistiche.


 

Già nel 2006 le autorità americane avevano seguito il filo che da numerose morti per overdose di oppiacei conduceva ad un unico laboratorio clandestino in Messico. Secondo un allarme recentemente lanciato dalle autorità della polizia di frontiera statunitense i cartelli della droga messicani, che hanno dovuto rinunciare a una fetta di mercato enorme con la legalizzazione della cannabis a macchia di leopardo negli Stati Uniti, stanno usando i propri efficientissimi laboratori per produrre Fentanyl in maniera massiccia, ricevendo i prodotti necessari alla produzione dalla Cina.

Il farmaco viene distribuito dalla stessa rete che si occupa delle metanfetamine nel mercato americano per soddisfare la domanda crescente per prodotti farmaceutici antidolorifici oppiacei.

Il Fentanyl si produce in laboratorio e non c'è bisogno di coltivare il papavero, rende molto più dell'eroina e soddisfa un mercato in crescita anche in Nordamerica, quello degli oppioidi appunto, un chilo di eroina acquistata dai narcotrafficanti costa 6.000 dollari e secondo la Drug Enforcement Administration (DEA) può essere rivenduto a 80.000. Il Fentanyl invece viene lavorato e allungato con agenti da taglio quali talco o caffeina nei laboratori clandestini messicani aumentando il proprio peso fino a 16-24 chilogrammi, da un chilo di Fentanyl pagato 5000 dollari si possono avere profitti sulla vendita al dettaglio fino a 1,6 milioni di dollari.

Anche in Europa l'eroina conosce una nuova giovinezza, i casi di overdose sono più che raddoppiati negli ultimi 5 anni, e in molti cominciano a parlare di un rigurgito oppioide degli anni Settanta e Ottanta. La cocaina resta la padrona del mercato della droga, la società in cui viviamo, veloce e schizofrenica, iperattiva e insonne, ha bisogno di eccitanti a cominciare dal caffè della prima colazione ma secondo molti esperti la necessità di rallentare e il rifiuto sociale verso coloro i quali non riescono a sostenere i ritmi odierni causa inevitabilmente una nuova crescita del consumo di eroina. E di oppioidi in generale, che come effetto psicotropo danno certamente maggior soddisfazione del flash da coca o anfetamina.

Lo stato del Massachusetts è quello in cui si è registrata "l'epidemia" maggiore di overdose da Fentanyl ma gli americani sostengono, basandosi su dati ufficiali della polizia di frontiera, che il mercato transfrontaliero di Fentanyl non sia ancora particolarmente sviluppato, anche se di sequestri ce ne sono stati molti, l'autunno scorso la DEA ha arrestato due dei luogotenenti del cartello di Sinaloa, quello guidato da El Chapo per capirci, rinvenendo 27 chilogrammi di Fentanyl e 19.000 pasticche già confezionate per somigliare all'ossicodone, altro farmaco oppioide largamente diffuso in America più facile da reperire sul mercato legale. Da quando l'antidroga americana può agire in territorio messicano i sequestri di Fentanyl si sono però moltiplicati e le quantità di farmaco sequestrate sono cresciute anche di venti volte nel giro di un anno.

Concludendo che le gang dei sobborghi americani con il Fentanyl stanno facendo affari d'oro e, ovviamente, anche i loro fornitori, la stessa DEA ha affermato che stati come la California, il Massachusetts e il New Hampshire hanno registrato un aumento notevole di morti per overdose ma il dibattito è in corso e i numeri contraddittori. Le autorità messicane affermano che si esageri nel descrivere il ruolo del Messico all'interno di questa ampissima diffusione del Fentanyl in America ma nessuno, negli USA e in Messico, nega che dell'iceberg si intravede appena solo la punta. 

Non c'è solo Prince tra i morti "eccellenti" da Fentanyl, anche l'attore Philip Seymour Hoffman, deceduto a New York nel febbraio 2014, sarebbe da annoverare tra i morti di questo farmaco. Un segnale da non sottovalutare, sotto ogni punto di vista.

dal web



 

 
 
 

La speranza..

Post n°7585 pubblicato il 13 Giugno 2016 da nina.monamour

 

Quando al mattino il sole si leva dietro le montagne
fa nascere nei nostri cuori un grande senso di libertà
che ci accompagna per tutto il giorno.
Quando fra le gole profonde delle montagne sibila il vento
ci ispira un sentimento di liberazione che ci fa sognare lidi lontani.
Quando l'acqua dei ruscelli scorre veloce dopo le grandi piogge ci indica il sentiero della vita
e le nuvole bianche nel cielo sono le nostre speranze che si muovono verso il futuro.
Quando l'uomo saprà capire tutte queste cose allora avrà raggiunto la felicità.

 

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Ogni mattina ci svegliamo chiedendoci come sarà la giornata
che ci attende. Migliore? Peggiore? Uguale?
Ci diciamo "speriamo che non succeda niente di brutto", o
“Speriamo che oggi vada meglio”, o "chissà se oggi cambierà
la mia vita?” Speriamo…Speranza!
E difatti lei è sempre lì, dormiente, proprio in fondo al
nostro cuore, la speranza! La speranza che un piccolo
miracolo accada per migliorare la nostra esistenza.

Ma se non accade?

Ci consoliamo pensando a chi sta peggio di noi,
o speriamo che la nostra salute si mantenga sana. Non si
deve provare vergogna per queste aspettative, è nella nostra
natura ambire a migliorarci, ma se ciò non fosse possibile,
manteniamo alta la nostra dignità di esseri umani e viviamo
al meglio con ciò che abbiamo.


 

 
 
 

Le migliori mamme del mondo..

Post n°7584 pubblicato il 12 Giugno 2016 da nina.monamour

Ebbene si, a dispetto del primato di bimbi nati dal coitus interruptus, ecco oggi un nuovo record di indiscusso lustro per la nostra Italia, quello delle migliori mamme in assoluto al mondo, che il Wall Street Journal, determina in quanto “Seguono i figli passo passo e cucinano pietanze buonissime”.

Splendide novità per il nostro Belpaese o per meglio dire per le mamme italiane, che si conquistano niente poco di meno che il titolo di migliori mamme del mondo!

 


Quali sono le mamme migliori al mondo, è indubbiamente una delle famose domande irrisolte della scienza, alla quale la professoressa cinese Amy Chua, nel suo libro “Inno di battaglia delle madri tigre” ha tentato di dare una risposta, parlando delle mamme dei paesi asiatici, le quali, a detta della Dottoressa, vietano ai propri figli di guardare la tv e di giocare ai videogiochi, costringendoli per contro, a suonare strumenti musicali. Il risultato? Secondo loro, bimbi sempre attenti, intelligenti e talentuosi, anche se forse non troppo felici!


foto bimbo genio


E’ il turno poi delle mamme francesi, analizzate da Pamela Druckerman ne “Bringing Up Bebe”, che dopo aver vissuto in Francia per 10 anni e cresciuto qui 3 figli, fa sapere che le mamme francesi non fanno mangiare i loro bimbi durante i pasti e non li obbligano a diventare dei “geni” ma non solo, perchè a dispetto delle mamme americane, che spaventate all’idea che il proprio bambino possa frequentare brutte compagnie o che il figlio non segua le cosiddette “orme di famiglia”, lasciano loro libertà di scegliere ed anzi, li lasciano liberi di giocare al parco giochi o al campetto ignorandoli del tutto!

E’ il turno poi del Sudamerica, ove secondo la Psicologa dell’infanzia Atahualpa Vargas, le madri boliviane, sono da sempre devote ai figli, come dal suo libro “le migliori mamme del mondo vengono da La Paz”, un libro che pare essere in sfida con il libro scritto da Addfwyn Griffith “come i gallesi hanno inventato la maternità moderna”, che sostiene essere le madri gallesi migliori di tutte le altre perché, come cita il testo “tengono la bocca chiusa e non continuano a ricordare ai propri figli quanto sono speciali”.

E’ il turno poi dell’Arcipelago del Pacifico, con le “super-mamme delle Fiji”, i cui bambini cresceranno adulti felici perché, possono giocare all’aria aperta per 365 giorni l’anno, senza dipendere dalle mamme, chiusi nelle quattro mura domestiche.


foto bimbo mongolia


Con “Matriarchs of the Yurt”, una mamma tedesca, che ha cresciuto i suoi figli a Ulan Bator, in Mongolia, sostiene che qui le mamme, crescono i bambini senza la paura del fantomatico “uomo nero” che li porta via.

Insomma, giustamente ogni testo, sostiene che le proprie mamme, ossia le mamme del paese dell’autore siano le migliori, vuoi per questo o per quel motivo, senza comunque comprovare la scelta con prove scientifiche, così come l’autore dell’articolo del Wall Street Journal, che elegge come le madri migliori in assoluto, le italo-americane, in quanto devote ed appassionate e cosa non meno importante, perché fanno da mangiare in maniera decisamente fenomenale!

Una nomina, che l’autore fa comunque non a caso ma in base alla sua esperienza personale, avuta da bambino, quando andava a casa di un amichetto a giocare e studiare, un amichetto, la cui mamma amava profondamente i suoi figli e cucinava per loro a profusione polpette, cannelloni, ziti e tante altre prelibatezze, mentre la sua mamma, di origine irlandese-americana, cucinava da far paura.

 


Ricordi vivi ancora oggi nell’autore, che di questa mamma italo-americana ricorda, amava profondamente i suoi figli, li controllava, li proteggevano ed all’occorrenza li difendeva, educando e formando così con attenzione, generosità, amore e cannelloni, degli adulti che sono diventati veri e propri pilastri della comunità!

Insomma un URRA’ per le mamme italiane anche se è doveroso dire a tutte le mamme del mondo, indipendentemente dal paese.. Viva la mamma!


 
 
 

Saper amare..

Post n°7583 pubblicato il 11 Giugno 2016 da nina.monamour

 

 

La pace inizia con un sorriso..

Un sorriso non risolve i problemi, ma da la giusta carica per proseguire la vita, non cancella il dolore, ma da sollievo ad un cuore spezzato.
Un sorriso è il regalo che non negherò mai a nessuno.

Bisogna essere felici di nulla, magari di una goccia d'acqua oppure di un filo di vento.
Di un animaletto che si posa sul tuo braccio o del profumo che viene dal giardino.

Bisogna camminare su questa terra con le braccia tese verso qualcosa che verrà e avere occhi sereni per tutte le incertezze del destino. Bisogna amare tutti i palpiti del cielo e ricordarsi sempre di chi ci vuole bene.

Solo così il tempo passerà senza rimpianti e un giorno potremo raccontare di aver avuto tanto dalla vita.

 
 
 

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