Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
Messaggi di Dicembre 2016
Post n°7806 pubblicato il 31 Dicembre 2016 da nina.monamour
A fatica per me ma credo per molti di Voi siamo arrivati alla fine di questo 2016. Bilanci? Meglio non farne, ho solo speranze e positività per il 2017, quindi bando alle chiacchere Vi auguro davvero di poter realizzare ciò che non siete riusciti a fare quest'anno ma più di tutto Vi auguro di essere sempre voi stessi e di avere nelle vostre vite la salute, la famiglia, gli affetti, il rispetto per gli altri e per voi stessi, la generosità e il buon cuore e il lavoro. A tutti coloro che navigano con piacere tra le pagine dei Blog trovandoli molto interessanti; a chi passa solo per caso o per semplice curiosità. Auguri a Voi e a tutto quello che verrà, portate con voi tutti i momenti belli di questo 2016 e gettate via quelli brutti. Spero che il 2017 sia un anno migliore di quello appena trascorso e Vi auguro 365 giorni di felicità, buon Anno Nuovo! Via il vecchio anno, dentro il nuovo! E che il nuovo ospite di casa ci porti gioia e serenità! Allora amici miei tantissimi auguri!
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Post n°7805 pubblicato il 30 Dicembre 2016 da nina.monamour
Sono dello stesso avviso tantissimi corteggiatori e aspiranti amanti, che importunano quotidianamente la bella showgirl. Infatti la Parietti non ne può più e scrive un post "esasperato" sul suo profilo Facebook: "Forse dovrei sentirmi onorata di avere ancora stuoli di maniaci e masturbatori della Domenica e anche dei giorni lavorativi, che mi vorrebbero coinvolgere in autoerotismo e sesso esibizionistico via etere, aggiunge la Parietti. Vi ringrazio per avermi scelto come musa per le vostre porcherie, ma sento che non merito tutto ciò, tutta questa vostra stima e incondizionata fiducia. Non sono la tigre del materasso a gettoni che vi immaginate. Vi ringrazio per le credenziali, ma declino gentilmente l'invito. Capisco che mettendo foto, diciamo sexy, non vi stimolo a vedere in me una guida spirituale, ma vi giuro le apparenze ingannano e del sesso non ne posso proprio più. Degli sporcaccioni ancora meno. Mi annoia, sono tutto fumo, e l'arrosto me lo sono già mangiato. Sono sicura che ve ne farete una "ragione", conclude la Parietti.
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Post n°7804 pubblicato il 29 Dicembre 2016 da nina.monamour
Dall'accattonaggio all'emergenza rifiuti, il degrado di Roma ha raggiunto livelli preoccupanti. Vedere gente in strada, anche in zone abbastanza centrali, urinare e defecare rischia di diventare una triste abitudine quotidiana. Ma se i romani pensavano di aver visto ormai tutto, c'è da ricredersi. Come riporta il blog Roma su Facebook, una giovane si è spogliata in pieno centro, a piazza Barberini, restando solo in reggiseno e mutandine, oltre a delle strane orecchie poste sopra il capo. Il motivo? La sexy ragazza, a quanto pare, sarebbe in cerca di un editore ma nessuno le vuole pubblicare un libro ed avrebbe attuato questo stratagemma per attirare l'attenzione.
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Post n°7803 pubblicato il 28 Dicembre 2016 da nina.monamour
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Post n°7802 pubblicato il 27 Dicembre 2016 da nina.monamour
Un retroscena piccante nella vita artistica di Cristina Parodi è stato svelato recentemente, nel corso de L’Arena di Massimo Giletti, in onda su Rai1. La nota giornalista televisiva è stata intervistata insieme alla sorella Benedetta, e non sono mancati i colpi di scena che nessuno si aspettava. Come ad esempio una telefonata ricevuta da Cristina da parte del re del cinema hard, Tinto Brass che, qualche anno fa, la voleva all’interno del suo cast. “Ricevetti una telefonata da Tinto Brass. Ero convintissima che fossero i miei colleghi della redazione sportiva ad avermi fatto uno scherzo, per cui risposi al telefono con sufficienza. Solo dopo mi resi conto che era davvero lui al telefono. Mi proposero di fare un provino, ma rifiutai. E comunque mi voleva per un ruolo secondario, non per la parte della protagonista”, ha ammesso Cristina Parodi. Suo marito, Giorgio Gori, interpellato sull’argomento proprio da Giletti, non è sembrato per niente geloso: “Se l’avesse fatto, sarei andato a vederlo”, ha ammesso. E come dice il grande.... Totò |
Post n°7801 pubblicato il 27 Dicembre 2016 da nina.monamour
Autostrda A3 Salerno - Reggio Calabria, completati i lavori, ora è tutta percorribile senza cantieri. Una storia lunga 55 anni. Cinquantacinque anni dopo l'avvio dei lavori, ottantadue anni dopo la prima introduzione in un Piano regolatore, l'Autostrada A3 Salerno Reggio Calabria ora è tutta percorribile. Non finita nel suo progetto complessivo, ma completata per quanto riguarda tutti i cantieri appaltati. "Oggi completiamo e non inauguriamo" la Salerno-Reggio Calabria, troppi ricordi di code e difficoltà per arrivare in Calabria e nel sud della Campania sono associati a questa strada. Oggi la completiamo, la vedrete percorribile" ha commentato il presidente di Anas Gianni Vittorio Armani, "consegniamo un'opera diversa, la completiamo ma non la abbandoniamo, la consegniamo con un Piano di continuo miglioramento". Questa autostrada per troppo tempo è stato il luogo dove hanno comandato le 'ndrine e dove lo Stato non poteva e non doveva essere presente. Da oggi, dopo il lavoro di tanti e non solo per merito degli altri, deve tornare ad essere il simbolo di un Mezzogiorno onesto e pulito. La Salerno-Reggio Calabria sarà la prima autostrada tecnologicamente avanzata a livello mondiale pronta per le auto senza pilota, ma anche in grado di ottimizzare, con informazioni in tempo reale, i flussi di traffico. A renderlo possibile è un progetto di Anas, "Smart Road", che nasce con l'idea di dotare le strade, soprattutto quelle strategicamente più importanti, di infrastrutture tecnologiche di ultima generazione. E l'obiettivo è di estendere il progetto alla rete nazionale di Anas. È in fase avanzata la gara da 20 milioni di euro che prevede la fornitura e la posa in opera di sistemi e postazioni per l'implementazione di infrastrutture tecnologiche avanzate per l'infomobilità e la sicurezza sull'intero itinerario. Un piano di interventi serrato, che si concluderà nel 2020.
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Post n°7800 pubblicato il 26 Dicembre 2016 da nina.monamour
(Spilinga, patria della 'nudja) Da Londra a New York, il 2016 è stato l'anno della 'nduja, o meglio della scoperta di questa magica pietanza da parte degli chef stranieri.
L’agenzia di stampa Bloomberg ha spiegato come il celebre insaccato piccante calabrese abbia conquistato il cuore di americani e inglesi. "Sta bene con tutto, dalla burrata ai crostacei alla pizza, e si abbina bene alla pasta. È come se fosse un olio piccante non vegetariano", ha spiegato Jacob Kenedy, lo chef del ristorante Bocca di Lupo, vicino a Piccadilly Circus, a Londra.
Kenedy è uno dei cuochi responsabili della popolarità della 'nduja a Londra, dal momento che ogni giorno la propone in diverse varianti. "La 'nduja è diventata popolare perché è piccante e sa di maiale e queste due cose vanno alla grande insieme", ha aggiunto. Anche April Bloomfield, chef del ristorante The Spotted Pig di New York, è fan dell'insaccato. "È cool cucinare con la 'nduja", afferma lo chef stellato Jason Atherton, che serve i suoi piatti nel distretto finanziario di Londra.
Di questo particolare sapore italiano sembra proprio che i palati stranieri non possano più a fare a meno. E a dimostrarlo è il fatto che, entro l’anno prossimo, è previsto il lancio sul mercato Usa di un primo piatto di pasta già pronto e condito proprio con la ‘nduja. E di recente è stata prodotta una versione americana del condimento calabrese, realizzata nell’Iowa dall’azienda italo-americana La Quercia. Ma, in fin dei conti direte Voi, di cosa si tratta? La 'nduja calabrese è un singolare insaccato molto saporito, che lontanamente ricorda il salame di trippa francese detto andouille e la sobrasada, la tipica soppressata spagnola. Originaria delle zone del Monte Poro, in Calabria, precisamente di Spilinga, paese tra l’Altopiano di Poro e Tropea, la 'nduja è nata come prodotto povero, realizzato in passato dai contadini per non sprecare le rimanenze di carne suina. Infatti l'insaccato è composto da carni di diversi tagli, di solito i meno pregiati, come fegato, lardo, polmone, triturati e insaccati in un budello animale. A conferire il particolare sapore è il peperoncino calabrese che viene utilizzato per aromatizzare l'impasto. Dopo la preparazione, segue un’affumicatura con legna resinosa e aromatica, la stagionatura dura dai 6 mesi ai 2 anni, ma l'insaccato può essere conservato anche per un anno, acquisendo sempre maggior sapore con il passare del tempo. La sua versatilità è il suo pregio, se utilizzata in un piatto o su un alimento caldi, il calore consente al grasso di sciogliersi e al peperoncino di sprigionare tutto il suo aroma. Irresistibile, direbbero in molti. Sul pane caldo è l'ideale, gnam..gnam..gnam..
U PIACIRI DU CIUCCIU E' L'ERBA GRAMIGNA, CHIDDU DU CAVADDU E' L'ERBA LONGA |
Post n°7799 pubblicato il 26 Dicembre 2016 da nina.monamour
Nessun impegno è più importante di un amico che bussa alla porta. Ricordalo quando sei di fretta, insegnalo ai tuoi figli, non lasciare che la tua vita diventi povera di tempo. Rita Levi-Montalcini |
Post n°7798 pubblicato il 25 Dicembre 2016 da nina.monamour
Il Natale da piccoli significava famiglia riunita, abbracci in cui rifugiarsi quando calava il buio, letterine dal profumo di attesa e desideri, ansia di scartare i regali, i cioccolatini sparsi per casa, la tristezza dal cuore dei propri familiari. Oggi, il Natale è la consapevolezza che un altro anno stia per scivolare via, che le persone che abbiamo lasciato per la strada non ci stringeranno le mani, che, nonostante il gelo interiore, i silenzi, le ferite, non c'è sera migliore per indossare un sorriso e tornare ad essere un pò bambini. |
Post n°7797 pubblicato il 23 Dicembre 2016 da nina.monamour
Giornate di freddo, ecco cosa ci vorrebbe, letto, piumone, caminetto e.. tanto tanto Amore.. Altro che lavoro.. Non ho molti amici ma quelli che ho per me sono importanti, sono amici conosciuti nel virtuale, amici reali, amici persi e poi ritrovati, insomma amici con la "A" maiuscola.
Sperando che il nuovo anno Vi porti tutto ciò che avete sempre desiderato, e che tutti i sogni che avete nel cuore si realizzino. Auguro che queste feste siano ricche di magiche sorprese e che l'amore del Natale possa unire e rendere le vostre famiglie ricche di amore e gioia, con l'immensità del mio affetto per Voi, tantissimi auguri!
Auguri a tutti coloro che non sorridono, perchè lo facciano! Auguri a chi non sa cosa regalare! Auguri a chi si è appena comprato il regalo che nessuno gli avrebbe mai fatto! Auguri a chi è triste, perchè merita due volte gli auguri! Auguri a chi ha deciso che si metterà a dieta dopo le feste! Auguri a coloro che non mi faranno gli auguri! Auguri a chi non aspetta Natale per essere migliore. Il Natale regala sempre una piccola favola.
Cin Cin, buone feste |
Post n°7796 pubblicato il 22 Dicembre 2016 da nina.monamour
L’umorismo è la palestra della mente e fa anche bene al sistema immunitario, lo sostiene Scott Weems, Neuroscienziato cognitivo alla University of Mariland e autore del nuovo libro "Ah! The science of when we laugh and why", dove riporta le ultime ricerche sull'argomento, oltre che aneddoti divertenti e qualche battuta. Alla pari di una sessione di spinning o di una bella corsa. Un sorriso accennato o una risata a crepapelle sono una forma di ginnastica che allena il cervello ad essere più forte, elastico e capace di affrontare situazioni difficili e stressanti. Certo, tutto dipende da come e su cosa si ride, essere sarcastici infatti fa male, indica autopunizione, poca autostima e aumenta la depressione. Lo sostiene il Neuroscienziato, dove riporta le ultime ricerche sull’argomento, oltre che aneddoti divertenti e qualche battuta. Il senso dell’umorismo è tutt’altro che superficiale, nasce da un profondo conflitto del cervello e rinforza anche il sistema immunitario. Come per l’esercizio fisico, l’umorismo aiuta a tenere il cervello allenato di fronte ad eventi fortemente stressanti e difficili da interpretare”. Avere un attivo senso dell’umorismo aiuta a prendere di più dalla vita, sia dal punto di vista cognitivo che a livello emotivo. Un esperimento condotto da uno Psicologo della University of North Carolina, citato nel saggio di Weems, dimostra che chi si fa sane risate guardando un film comico, ad esempio, reagisce meglio alla visione di pellicole successive contenenti morti macabre. Guardare commedie raddoppia le nostre capacità a risolvere i dubbi e guardarle prima dei film horror costituisce un toccasana per far calare lo stress psicologico. Ciò non significa che ogni sorta di humour sia utile, avere una attitudine al sarcasmo, essere sprezzanti e canzonatori può fare male alla salute, in particolare se si sbeffeggia la propria vita. Studi condotti all’Università della Western Ontario dimostrano che chi possiede questo tipo di umorismo ha più alti tassi di depressione degli altri, più elevati livelli di ansia e bassa autostima. Lo studioso cita a proposito una battuta classica ed emblematica ‘Io e mia moglie siamo stati felici per 20 anni, poi ci siamo sposati’. Buona giornata. |
Post n°7795 pubblicato il 21 Dicembre 2016 da nina.monamour
Uno tra i suoi migliori interventi da Fazio Fazio assomiglia al Presidemte siriano Hassad, due facce di mexxa Molto pungente, bravo Albanese non si distanzia dalla realtà...purtroppo . Uno spaccato della politica italiana. Grande Albanese, uno show tutto suo spaccherebbe!!! Buona Visione..
e... Buona serata |
Post n°7794 pubblicato il 21 Dicembre 2016 da nina.monamour
E niente... volevo sapere se già è iniziato il periodo in cui bisogna essere tutti più buoni, perché io non mi sento ancora pronta. |
Post n°7793 pubblicato il 20 Dicembre 2016 da nina.monamour
È stato finalmente risolto il mistero che stava appassionando l’intera provincia pavese, la casalinga e madre di famiglia scomparsa da settimane, Gina Cande, è stata ritrovata in un’isola sperduta del Golfo del Bengala, dove si era camuffata da aborigena per attirare l’attenzione dell’uomo dei suoi sogni, Alberto Angela. La signora Cande è una della circa 30 milioni di donne italiane perdutamente innamorate del celebre paleontologo che "divulga forte". Da anni sognava di fare la sua conoscenza, preferibilmente in senso biblico, ma si era dovuta accontentare di un autografo sul libro “Amore e sesso nell’antica Roma”. Il giornalista sex symbol infatti è sempre talmente impegnato con le sue trasmissioni in giro per il mondo che la povera casalinga di Voghera non è mai riuscita a stalkerarlo come avrebbe desiderato. Una sera, mentre stava guardando con cupidigia il suo adorato presentatore, intento a illustrare i rituali di accoppiamento dei Mehinacu dell’Amazzonia, la signora Cande ha avuto un’idea geniale, travestirsi da indigena per essere studiata accuratamente dal divulgatore hot! Da un’anteprima di Ulisse, la donna aveva saputo che Alberto Angela avrebbe girato un servizio sugli indigeni Jarawa delle isole Andamane; con l’aiuto di un’amica estetista, ha messo a punto un trucco perfetto, poi ha dato fondo a tutti i risparmi della sua famiglia per arrivare nel Golfo del Bengala, dimostrando grande sprezzo del pericolo, infatti per raggiungere la meta agognata ha dovuto viaggiare su un idrovolante, su una zattera di legno, sul dorso di un elefante e persino su un volo di linea Alitalia.
I familiari si erano accorti della sua assenza dopo qualche giorno, grazie ad alcuni indizi (i panni sporchi si erano accumulati per la casa, il cibo in frigorifero era finito, i pavimenti erano ricoperti da una patina di sporcizia) e ne avevano denunciato la scomparsa. Intanto Alberto Angela sbarcava con la sua troupe nell’arcipelago, dove la signora Cande si era fatta accettare tra i Jarawa preparando gustosi manicaretti andamano-pavesi, come il brasato di coccodrillo e la zuppa di tartaruga con polenta taragna. Quando il sexy antropologo si è avvicinato alla sua tribù, Gina ha sentito il suo sguardo posarsi su di lei e ha perso il controllo, saltando addosso al suo adorato presentatore e urlando “Studiami tutta! Gesticola col mio corpo! Fammi tua!”. Le immagini hanno presto fatto il giro del mondo, grazie ai numerosi Alberto Angela Fans Club disseminati per tutto il globo terracqueo. Nel suo paese hanno riconosciuto Gina nella focosa aborigena e hanno dato vita al comitato per riportarla a casa “Fate prima che con i Marò”. Il marito della fedifraga casalinga di Voghera si dice affranto per l’accaduto, ma è disposto a perdonare la moglie “purché torni a pulire la casa e a cucinare”. Resta da capire come reagirà la protagonista nel rientrare in un paese in cui le donne godono di molta meno considerazione che tra gli indigeni Jarawa.
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Post n°7792 pubblicato il 19 Dicembre 2016 da nina.monamour
La letteratura è piena di pagine sulla fedeltà e l’affidabilità dimostrata dai gatti nei confronti del proprio padrone, a differenza della facilità del cane nel tradirlo, ma questa storia dimostra come anche i nostri amici felini possono avere il loro momento di debolezza e preferire una vita dedita ai piaceri più effimeri invece che un'esistenza votata al lavoro, al sacrificio e a dover aspettare che il proprietario li porti fuori per poter fare i bisogni. Tutto inizia quando la signora Brigitta Bardotti, anziana milionaria vedova di un celebre editore di libri per lettori di destra formati solo da pagine bianche, passa a miglior vita, anche se in questa non se l'era passata affatto male, se si esclude il disagio provato un Mercoledì pomeriggio del 1994 in cui dovette fare ben 5 minuti di attesa dalla manicure. Quando il notaio ha dato lettura del testamento ai tre figli della defunta, la sorpresa è stata grande. Al primogenito Adolfo, colpevole, secondo la mamma, di essersi limitato a entrare in Polonia esclusivamente da turista, spetta solo una copia de Il Giornale a cui era allegato il Mein Kampf (“Così impara come ci si comporta veramente da stronzi”). Al mezzano Benito, cui la donna rimprovera di non aver mai pagato una minorenne per fare sesso, va una copia di Non sapevo di avere più di 18 anni, lo struggente memoriale di Mauro Tulliani, marito di Alessandra Mussolini. Mentre a Giorgia Almirata, la cocca della famiglia, cui la Bardotti non ha perdonato, durante una giornata di shopping in centro, di aver parcheggiato il suo Range Rover in tripla fila invece che davanti al portone di uscita delle ambulanze di un Pronto Soccorso, il testamento riserva soltanto un finto tesserino per parcheggiare nei posteggi riservati ai disabili. Come unico erede dell'immenso patrimonio è indicato il tenero Koch, gatto tigrato di 7 anni, la cui unica occupazione fino a quel giorno era stata grattare le sedie Luigi XVI e fare i bisogni nella collezione di vasi Ming della signora. Ma come spesso accade, anche il più puro dei cuori può venire corrotto dal contatto con lo sterco del demonio. Appena entrato in possesso dell’eredità, Koch ha cominciato a manifestare comportamenti sempre meno controllabili. Nelle settimane successive Koch si è dedicato a organizzare festini sempre più rumorosi nella lussuosa residenza di famiglia, veri e propri baccanali in cui non mancavano droghe, alcolici, sesso a pagamento e concerti de Il Volo, che hanno costretto i vicini delle tenute adiacenti (la più prossima, Villa Cayman, è a circa 32 chilometri) a chiamare i Carabinieri perché ponessero termine a quel caos infernale che li aveva costretti più volte a interrompere la concentrazione su complesse speculazioni internazionali e cruciali movimenti off-shore. Ora però Koch, che per la sua aggressività negli affari e il suo spericolato stile di vita è stato definito The Cat of Wall Street, ha compiuto il primo passo verso la guarigione prendendo consapevolezza di avere un problema e rivolgendosi a due amici la cui frequentazione non potrà che giovargli nell’affrontare il futuro e aiutarlo a trasformare dei vizi conclamati in un riconosciuto esempio di stile, Macaulay Culkin e Lapo Elkann.
Buon inizio di settimana
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Post n°7791 pubblicato il 18 Dicembre 2016 da nina.monamour
Celentano è un grandissimo della canzone Albanese è un grandissimo della recitazione... Grande coppia davvero!
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Post n°7790 pubblicato il 18 Dicembre 2016 da nina.monamour
Lo riconoscete? Credo di no.. è Lui, Richard Gere, ha scelto la mensa della Comunità di Sant’Egidio a Roma per presentare il suo nuovo film "Gli invisibili", nelle sale dal mese di Giugno, in cui interpreta un senza tetto. Si tratta di una pellicola di denuncia, che racconta una realtà spesso drammatica, che la maggioranza delle persone preferisce far finta di non vedere. Tra i momenti più commoventi dell’incontro tra il divo americano e i barboni della capitale c’è stata una domanda di un'anziana senzatetto su cosa pensasse il Dalai Lama dei poveri che vivono ai margini della società. Il Dalai Lama è il maestro spirituale di Gere, l’attore ha iniziato a rispondere, ma poco dopo si è interrotto per la commozione. Oltre ad aver raccontato di come ha capito la vita degli homeless interpretandone uno, Gere non s’è risparmiato neanche una stoccata al candidato repubblicano, affermando che con Donald Trump rischia tutta l’America. Buona Domenica
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Post n°7789 pubblicato il 17 Dicembre 2016 da nina.monamour
Agnesi, il più antico marchio di pasta italiano, ha prodotto l’ultimo chilogramma di pasta il 13 dicembre c.m., una confezione di “Fusilli 102” per la precisione. Lo stabilimento di Imperia, proprio quello dove è nato tutto, chiude i battenti. Venerdì prossimo sarà l’ultimo giorno di lavoro per i dipendenti che hanno scelto la mobilità, dopo l’annunciata chiusura della storica industria da parte del Gruppo Colussi. Con il 2016 si chiude così il capitolo lungo quasi 200 anni della Agnesi, Pasta Agnesi, “La parola alla pasta dal 1824. Dopo il terremoto del 1887 che distrusse quasi completamente Oneglia, la famiglia Agnesi costruì un nuovo e moderno mulino e un pastificio a tre piani vicino al porto, gettando così le basi della grande industria futura che si sarebbe affermata in tutto il mondo” si legge sul sito del pastificio. I lavoratori impiegati nell’azienda sono in tutto un centinaio, una settantina dei quali resterà a casa tra il 16 dicembre, il prossimo 2 gennaio e il mese di marzo del 2017. 15 operai, invece, hanno accettato di trasferirsi a Fossano, dove c’è un altro stabilimento Agnesi. Con la produzione dell’ultimo chilo di pasta e lo stop definitivo dei macchinari, partono le procedure di pulizia, sorveglianza e messa in sicurezza dei macchinari, un'operazione che richiederà qualche mese.
P.S. Per non dimenticare il Pastificio Agnesi che chiude i battenti, vi prego di leggere la poesia di uno studente di Imperia figlio di un impiegato, dal titolo.. "Non mollate" Proprio ieri leggevo quanto segue, strazia il cuore solo a leggere quanto segue.. Si intitola "Agnesi Cerere" ed è una poesia che uno studente di 16 anni del liceo classico Vieusseux di Imperia, Leonardo Fasciana, oggi ha dedicato al padre impiegato dello storico pastificio Agnesi per il quale è stata decretata la prossima chiusura da parte del Gruppo Colussi. "Questa, ha detto il ragazzo, non si limita a essere una semplice poesia dedicata a un padre. La stragrande maggioranza dei lavoratori Agnesi sono padri e questa è indirizzata anche a tutti loro. Vorrei che questi versi dessero loro la forza per tenere duro, per lottare, per continuare a andare avanti sostenuti da un tifo sottoforma di versi e strofe". "Togliere la forchetta è come strappare il palato all'italiano, l'italiano all'italiano, la provocazione più maledetta, l'italico non lo scinderai mai dal suo vino o dal suo grano, mai, piuttosto ti insulteranno", alcuni dei versi di Leonardo che chiede: "Vorrei che ogni artista, dal pittore allo scrittore, dall'architetto al politico, mettesse la propria competenza nel salvare e riportare in auge il Pastificio Agnesi, perché se ognuno avesse messo la propria cultura o potenzialità nella lode del territorio, tutte le imprese della Liguria, grandi o piccole, di nicchia o importantissime, sarebbero già salve". |
Post n°7788 pubblicato il 16 Dicembre 2016 da nina.monamour
Sarà un atterraggio morbido o brusco? Di ritorno dal viaggio in India, Alessandra Moretti è attesa oggi a Venezia in Consiglio regionale, da giorni impegnato nel tour de force su legge di bilancio e collegati, ad una riunione del gruppo Pd, di cui è il capo, in cui qualcuno le chiederà conto (forse anche qualcosa di più) delle sue assenze. Tanto ci sono gli stronzi che lavorano per mantenere lei e tutti i farabutti come lei e non solo, se un comune lavoratore si assenta per malattia rischia di essere licenziato e, porca paletta ladra, se non viene condannato a risarcire il datore di lavoro!! Ma il vento della libertà a 5 stelle sta per arrivare, gioioso per alcuni, funesto per altri, Niente piu' elezioni, ma cittadini onesti estratti a sorte andranno a ricoprire i posti chiave delle istituzioni per servire come andrebbe davvero servita la cosa pubblica. Quella dei politici è l'unica categoria in Italia che pur restando assente dal lavoro senza motivo alcuno viene pagata lo stesso. Chissà se Mister Giletti (che odioso uomo, tutto so io, tutto dico io..) avrà qualche servizio da fare anche in questo caso contro i furbetti del cartellino? Volete vedere che qualche demente accamperà una giustificazione erudita?
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Post n°7787 pubblicato il 15 Dicembre 2016 da nina.monamour
Kate Middleton contro il protocollo di corte, sfida alla regina Elisabetta sui convitati del pranzo di Natale.
Tra Kate Middleton e la Regina Elisabetta tira (di nuovo) aria di burrasca (questa volta "natalizia").
A riportarlo sono alcuni tabloid britannici e il sito celebdirtylaundry.com che spiegano i dettagli dei malumori pre-festivi ormai all'ordine del giorno in quel di Kensington Palace, raccontando del desiderio della Duchessa di Cambridge di trascorrere pranzi e cenoni in compagnia di mamma e papà. Una scelta, questa, che però non è accettabile almeno secondo l'etichetta regale che esclude i commoners dai festeggiamenti a corte. "Kate Middleton sta facendo tutto il possibile per fare in modo che i suoi genitori Michael e Carole Middleton e i fratelli Pippa e James possano trascorrere il Natale con lei, anche se la regina ha già più volte chiarito che non sono affatto invitati". Ma Kate non si arrende e continua la sua battaglia anche perché, secondo la stessa regola del galateo regale, oltre che senza genitori dovrebbe stare pure senza figli visto che i bambini al di sotto dei 12 anni non possono trascorrere pranzi e cene con gli adulti coronati. La combattiva Duchessa riuscirà a modificare il protocollo? E soprattutto, ci riuscirà in tempo per questo Natale? Non è dato sapere ma secondo i giornali british l'atmosfera, per ora, è tutt'altro che festosa. Auguri Duchessa Kate, Auguri Regina Elisabetta
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