La terra dei sogniviaggio tra i sentieri dell'anima |
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Luci spente intorno a me la notte avvolge nel suo manto ogni angolo di questa borgata e qualcuno, barcollando, va chissà dove per questo piccolo mondo antico, turbando coi passi la quiete di una notte qualsiasi. I suoi occhi luccicano, come chi ha pianto da poco, ma lui è felice e sorride di quel poco che ha: quanta gente rinnega se stessa per trenta denari! Misere menti raminghe inseguono sogni di gloria, sono fiocchi di neve che si sciolgono al sole e come il sole scompaiono oltre l'orizzonte della vita: ogni cosa ha il suo tempo per chi guarda utopiae planitia, e la vita è schiava del tempo. Qualcuno si ferma come per guardarsi intorno, poi riprende il cammino... Come un castello di sabbia ogni sogno svanisce pian piano, cancellato dal mare... i miei occhi luccicano quasi avessi pianto da poco, chissà, ma io sono felice e sorrido di quel poco che ho: questa è la verità della vita! |
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tanto č quel minuto ,quel piccolo,il poco
il seme di conoscenza..
averne la cura,la cautela
anche quando il giorno avvicenda la notte
e si č pianto da poco
quando gli occhi son chiari,brillanti di sale
e sentono il buio fermarsi all'intorno
guardarsi
con_fondendo speranze a consapevolezze
un viaggio ogni volta che conduce al sorriso
a vivere anzichč sopravvivere
Nei sogni comincia la responsabilitą
con un tetto e con la sua ombra gira
per breve ora la giostra dei cavalli
multicolore,e tutti dal paese
dove lungamente tardava a tramontare
molti sono attaccati alla carrozze
eppure tutti hanno un cipiglio fiero
e un feroce leone,tinto in rosso,va con loro,
e a quando a quando un elefante bianco
perfino un cervo c'č,come nel bosco
ma porta sella e ,fissa alla sua sella
una minuscola bambina azzurra
e cavalca il leone un bimbo bianco
tenendosi ben fermo con la mano che scotta
mentre il leone scopre lingua e zanne
E a quando a quando un elefante bianco
e passano su cavalli anche fanciulle
in vesti chiare
quasi troppo grandi per questi giochi
e nella corsa alzano lo sguardo in su
verso di noi,chissą dove
e a quando a quando un elefante bianco
e il tutto va e s'affretta alla sua fine
e gira e gira in cerchio e non ha meta
un rosso,un verde,un grigio che balena
un breve appena abbozzato profilo
E ogni tanto rivolto in qua,beato,
un sorriso che abbaglia e che si dona
al cieco gioco che ci toglie il fiato
-Jardin du Luxemburg-R.M.Rilke