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Scienza Economica O Banale Buon Senso?
Post n°668 pubblicato il 06 Marzo 2013 da kekerex
Tag: adamo, agi, alla crescita, antiche scritture, banale buon senso, classi sociali, consumo di, crisi, denaro, di prodotto, divide et impera, economia, eva, finanza, gli sprechi di, governare, invece di, laureati in economia, mela proibita, mi domando, occupazione, offerta, paradiso terrestre, pil, prodotto interno lordo, produzione di, profitto, proprietà, riduzione dell, scienza economica, verità Io mi domando: chi ha governato l'economia e la finanza nei decenni passati, chi la sta governando, chi ha la responsabilità della crisi che sta sconvolgendo i paesi industrializzati, chi è incapace di trovare le misure di politica economica adeguate per uscirne? Mi domando è possibile uscire dalla crisi con la ripresa della crescita di un prodotto interno lordo in cui dominano gli sprechi di cibo, gli sprechi di energia, gli incidenti automobilistici, il consumo di medicine, le spese di riparazione e di ripristino dei danni ambientali causati da processi produttivi finalizzati alla crescita del prodotto interno lordo, la cura delle malattie causate dalla crescita delle emissioni e delle produzioni inquinanti, la produzione di armi e le guerre?. Se teniamo presente l'insegnamento di un economista tra i più importanti del Novecento, John Kenneth Galbraith, che nel 1968 ha suggerito a Robert Kennedy di rivelare l'inganno dell'equazione tra crescita del Pil e crescita del benessere. In sostanza basta il banale buon senso per decidere di produrre cose utili invece di cose inutili o dannose, di utilizzare processi non inquinanti anziché processi inquinanti, di ridurre gli sprechi invece di incentivare un consumo dissipativo delle risorse, come mai i laureati in economia che governano l'economia e la finanza non indirizzano su questa strada gli investimenti per superare la crisi? I laureati in economia sono privi del banale buon senso? La scelta di aumentare la produttività per far crescere il Pil e rendere le aziende più competitive sul mercato mondiale non comporta una riduzione dell'incidenza del lavoro umano per unità di prodotto e quindi una riduzione dell'occupazione e della domanda a fronte di un aumento dell'offerta; cioè questo non aggrava la crisi invece di attenuarla o forse gli esseri umani, per chi è laureato in economia, sono semplici fautori della produzione, quello che conta è la crescita che da profitto agli investitori?. Che non sia mai venuto a nessuno il dubbio che l'economia sia una scienza creata ad uso e consumo del capitale e dei grandi finanzieri, cioè per permettere a costoro di usufruire di agi nei confronti delle altre classi, e se cosi fosse allora, sono millenni che il popolo subisce usurpazioni solo ed esclusivamente per il piacere di pochi?. In effetti nelle antiche scritture si parla di Paradiso Terrestre, cioè quel luogo donato all'uomo nelle sembianze di Adamo ed Eva dove avrebbero potuto vivere senza privazioni alcuna, dove non esisteva proprietà e denaro, a meno dell'egoistica affermazione di mangiare anche la mela proibita. |
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