Un passo alla volta
Perché non sarà la paura del giudizio degli altri a fermare il mio cammino...
Messaggi di Maggio 2017
Alla fine, forse, è riuscita semplicemente a "toccare" il suo punto più basso... Pensare che il dialogo tra "amici" (o quello che forse già da tanti mesi nonostante tutto sentivi non essere più tale) possa essere un "appuntamento" settimanale... quindicinale... mensile... dalle ore... alle ore... sia un "ricevere" l'amico su whatsapp i giorni concordati... dover decidere a priori come "quantificare" il dialogo... Cos'è se non togliere "dignità" all'altro... farlo sentire come se fosse un mendicante di parole... è qualcosa che ti mette semplicemente un'enorme tristezza... E non smetterò mai di crederlo... Forse, ora, sono pronto a ricominciare il mio cammino... Monte Joanaz, 28 maggio 2017 |
Forse basta una persona ad innalzare un muro... ma poi bisogna essere in due per riuscire ad abbatterlo... Savorgnano del Torre, 15 maggio 2017 |
Post n°250 pubblicato il 14 Maggio 2017 da paolo.pas
Avrei voluto chiedere... oggi pomeriggio... ma non ci sono riuscito... forse per paura di sentirmi rispondere ancora una volta di no... E ho preso la mia strada... Savorgnano del Torre, 14 maggio 2017 |
Post n°249 pubblicato il 07 Maggio 2017 da paolo.pas
E' passato un anno da quel giorno nel quale ci eravamo tolti la maschera... quel giorno nel quale avevo ritrovato, ancora una volta, la voglia di sognare... Mi sarebbe piaciuto un pomeriggio diverso ma in questo anno ho sicuramente chiesto troppo... anche solo per non dover andarmene... e poi ti accorgi che qualcosa cambia... Non so cosa succederà adesso... ma so solo che devo lasciare che, ovunque mi porterà questa strada... sia quel che sia... Kraguojnca, 7 maggio 2017 |
PENSARE POSITIVO AIUTA A STARE BENE Filosofie alla moda sostengono che per vivere in serenità e in armonia è necessario scacciare i pensieri negativi, e prescrivono pure la ricetta adeguata: controllarsi, darsi una misura e imporsi di lasciare spazio solo ai pensieri "positivi". Questo è invece il modo migliore per rafforzare quelli negativi. Nessuno infatti è in grado di ingannare la propria anima, che è per definizione bianca e nera contemporaneamente. Quando ci mettiamo in testa di lasciare spazio soltanto ai pensieri positivi, quelli negativi si insinuano progressivamente in profondità, nell'inconscio: lì si sedimentano, si ramificano e riprendono a crescere più minacciosi di prima, fino a generare stati d'ansia che a un certo punto diventano incontenibili e ci sopraffanno all'improvviso. Ecco perché i disagi ci colgono così spesso di sorpresa: li nutriamo inconsapevolmente a causa del desidero masochistico di elminiare ogni presunta ombra dalla nostra esistenza. Per il principio dello scambio di energia, più ci scagliamo contro i pensieri che non ci piacciono e più quelli si irrobustiscono. Attingono energia dal nostro slancio. Senza rendercene conto, siamo noi stessi ad alimentarli. Perciò, anziché ostinarci a mandarli via, perché non ci soffermiamo qualche istante ad osservarli? Dobbiamo accostarci alla nostra interiorità con lo spirito degli esploratori che si dirigono verso terre sconosciute senza sapere in anticipo ciò che si troveranno davanti. L'apertura verso l'ignoto, la disponibilità a lasciarci sorprendere e a ricrederci devono caratterizzare il nostro atteggiamento. Osserviamo tutti i nostri pensieri - belli e brutti - come se fossero semplciemente scorie, residui, la "parte pesante della mente" che deve depositarsi per liberare le energie in essa racchiuse. Immaginiamo di essere cercatori d'oro: i brutti pensieri sono la pietra grezza che deve trasformarsi in una pepita d'oro. I pensieri negativi non rappresentano affatto la nostra carta d'identità, ma costituiscono la preziosa occasione di una metamorfosi incessante; giungono per disinnescare un potenziale ordigno, ossia quello di crederci perfetti, arrivati, immutabili. Se stazionano a lungo nella nostra mente, procurandoci fastidio, è semplicemente perché incontrano più resistenze del normale nell'essere smaltiti. Ciò avviene a causa del filtro a maglie troppo strette attraverso cui costringiamo la nostra vita; un filtro intessuto dalle convizioni, dalla presunzione di sapere tutto, dall'assurdo desiderio della perfezione. Cristallizziamo, analizziamo e cataloghiamo ciò che per natura è un processo misterioso, inafferabile e in continua trasformazione. Invece, come lo sterco da materia di scarto si trasforma in concime prezioso e nutre la terra, allo stesso modo dai brutti pensieri potranno distillarsi una nuova energia e una nuova consapevolezza. (R. Morelli) |
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C'è una parte di me in quelle immagini, in quella musica, in quei suoni... Forse è quella parte che non si vuole ancora arrendere... che vuole ancora credere ai sogni... è quella parte che ti aiuta a guardare avanti giorno dopo giorno... nonostante tutto...
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