Messaggi del 16/08/2017
Post n°2309 pubblicato il 16 Agosto 2017 da namy0000
“Una ventina di preti hanno deciso di formare la Nazionale italiana dei sacerdoti. Il loro è un calcio pulito, sano, anche se l’agonismo non manca. La partita diventa il palcoscenico naturale dove far fiorire sentimenti nobili… ‹‹Ci accomuna la grande passione per il calcio e l’entusiasmo di portare la testimonianza del Vangelo, di trasmettere i valori religiosi e le nostre emozioni››, dice don Jordan con un pizzico di soddisfazione. ‹‹Noi scendiamo in campo non solo per rappresentare la Chiesa italiana, ma anche per poterci confrontare sull’attività pastorale di ognuno, su idee e progetto. Durante gli Europei, ma lo abbiamo fatto anche in occasione dell’evento pro terremotati, celebriamo insieme la Messa a cui prendono parte squadre avversarie, associazioni di volontariato e laici. Certo, siamo animati da puro spirito di divertimento, ma allo stesso tempo vogliamo dare un’immagine nuova del sacerdote, sempre più aperto al mondo››. In un decennio, diverse formazioni di azzurri hanno partecipato al Campionato europeo di futsal (calcio a cinque) per sacerdoti, ben undici edizioni in tutto: l’ultima si è tenuta nel febbraio scorso in Croazia, a Vukovar, conclusasi con un onorevole nono posto. Non mancano le amichevoli di beneficenza… Le sfide richiedono abilità, doti atletiche e un pizzico di grinta che non guasta. Gli attuali componenti della Nazionale sono una ventina, provenienti dalle diocesi di sette regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Lazio, Marche e Puglia… ‹‹Siamo una squadra affiatata dentro e fuori dal campo, che s’impegna sempre al massimo e che cerca di fare la sua bella figura››, sottolinea don Jordan. ‹‹Gli Europei di calcio a 5 per sacerdoti sono molto interessanti. Ci sono formazioni competitive, come il Portogallo campione in carica o l’Ungheria che schiera un vescovo tra i pali. Dal 5 all’8 febbraio 2018 la dodicesima edizione di futsal si svolgerà in Italia, a Brescia, dove saranno presenti 16 nazionali, con la partecipazione di 250 sacerdoti provenienti da tutto il continente, con cui ci confronteremo anche su spiritualità e attività pastorali. La macchina organizzativa è già partita››. ‹‹Quando ci ritroviamo per disputare una partita, parliamo spesso tra di noi dell’importanza che riveste l’oratorio a livello sociale in una comunità parrocchiale››, conclude don Jordan. ‹‹A volte anche i laici ci chiedono informazioni, consigli. Noi stessi cerchiamo di dare il buon esempio. A fine gara viviamo un momento di aggregazione e di fair play con i nostri avversari, un “terzo tempo” che serve a cementare l’amicizia dando il giusto rilievo a lealtà e rispetto reciproco››” (FC n. 33 del 13 agosto 2017). |
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