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bob sinclar
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se interesati lasciate un messaggio, "voglio risparmiare" vi ricontatterò io e vi dirò come fare ..tanto non vi costa nulla!!
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VI PIACEREBBE PARLARE CON VOSTRA MADRE, PADRE, FIDANZATI O AMICI, COMPAGNI DI SCUOLA SENZA KE I VOSTRI GENITORI SI PREOCCUPINO DELLA BOLLETTA???NON HO LA BACCHETTA MAGICA MA UNA TARIFFA DI UN GESTORE CON IL QUALE COLLABORO DOVE PUOI PARLARE GRATIS 24ORE SU 24...SE NE VUOI SAPERE DI PIU LASCIA UN MESSAGGIO E TI DIRO COME FARE....CIAUZZZ
P.S. NATURALMENTE CHIUNQUE ABBIA UN TELEFONO FISSO...PER ORA
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copiate e andate a questo indirizzo ---> http://www.youtube.com/watch?v=-UPJWKFGkHw ahahahahahaha!!!!ambrogioooooo!!!
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LETTERA ALLA DONNA CHE HO AMATO
Cara,
questa è una lettera che non leggerai perchè non
te la spedirò mai. So già che sarebbe del tutto
inutile fartela recapitare perchè dopo un rapido
sguardo finirà nel dimenticatoio e
nell’indifferenza. Nel periodo che ci siamo
frequentati, sia pur spezzati da qualche momento
di pausa, sei stata una donna molto importante
per me.
Non riesco a credere che per la seconda volta sei
scappata con una banale scusa pur di non
affrontare la realtà. Sei stata con me senza
amarmi. L’attrazione fisica, le cene e le notti
insieme si sono dissolte in un attimo. Solo una
persona che non ama può cancellare tutto in un
battito di ciglia.
Peccato però, hai dimenticato di tener conto che
non tutti sono come te. Hai sempre fatto la
sufficiente, descrivendoti come una donna
incapace di avere rapporti stabili e duraturi
perchè “son cose da bambini!!!”. Così esclamavi
a gran voce per mostrare al sottoscritto e al
mondo intero d’essere "tutta di un pezzo".
So bene perchè ti piacevo e non era solo un fatto
estetico. Ti ho saputo prendere nel verso giusto
e sopratutto assecondando i tuoi attacchi
d’ansia e d’egoismo. E quando le acque si
calmavano mi guardavi come chi aveva capito
d’essersi comportata veramente da schifo e
correvi ai ripari dicendo “eh vedi che mi
succede?”. Non capivi che in quel momento a me
sarebbe bastato un bacio o una parola dolce.
La prima volta che mi hai mollato hai inventato
una scusa incomprensibile. Mi dispiacque, ma non
ero ancora del tutto coinvolto sentimentalmente,
poi tornati insieme su tua iniziativa, ho
compreso che c’erano ottime possibilità di
entrare davvero in sintonìa.
Ecco che quando meno me l’aspetto, mi hai
lasciato ancora in malo modo. Stavolta non mi è
dispiaciuto, bensì sono rimasto ferito perchè mi
ero innamorato di te. La tua superficialità ha
colpito ancora, eppure non riesco a odiarti
perchè ti ho amato troppo.
Sei stata veramente "CRUDELE", non mi vengono
altri termini per definirti. Eppure ti ho
amato……....Anche se mi hai illuso, la tua è
stata una dolce illusione, non ho mai capito se
eri una donna giovane dentro e vecchia fuori o se
eri una donna vecchia dentro e giovane
fuori...
SEI STATA LA MIA ILLUSIONE...
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Una storia zen molto famosa:
"Un monaco aveva a lungo studiato e meditato per raggiungere il nirvana. Ma senza successo.
Convinto di aver fallito il suo scopo, una notte si recò al pozzo per attingere l'acqua con un vecchio secchio di legno.
Tornando indietro, si accorse che l'immagine della luna si rifletteva nell'acqua del secchio. Si fermò ad ammirarla come in uno specchio.
All'improvviso il manico si spezzò, il secchio cadde a terra e l'acqua si disperse, e, con essa, scomparve l'immagine della luna.
Non più acqua, non più luna... il monaco ebbe un'intuizione della verità".
Bisogna sapere che è opportuno lasciare andare. E che cosa lasciare. Non basta dire: va bene, lasciamo libero sfogo ai nostri istinti, alla nostra natura. L'acqua va versata fino a che il contenitore non ne sia completamente riempito, fino a quando non strabordi da tutte le parti. Lo sappiamo che è un lavoro a vuoto, che porterà inevitabilmente al fallimento: non può che essere così. Chi cerca il nirvana, fallisce il suo scopo, sempre e comunque. Chi si impegna, pratica, studia, lavora su se stesso, per arrivare ad essere chissà quale uomo eccezionale, non coglie il centro. Questo è anche il significato esoterico della grazia.
L'abbandono è tale solo se è abbandono di qualcosa. È una pratica costante quella dell'abbandono. C'è qualcosa e abbandoni; c'è qualcos'altro e ancora abbandoni; ... .
Per questo il monaco era pronto. Non era un uomo "normale". La sua vita non era semplicemente quella di chi fa ciò che si sente di fare, pensa ciò che naturalmente pensa, ecc. Egli "aveva a lungo studiato e meditato per raggiungere il nirvana. Ma senza successo". È stato una svista grossolana da parte sua: intendeva la pratica come qualcosa da farsi a denti stretti, per raggiungere un certo obiettivo. Invece le mascelle vanno lasciate ben rilassate e soprattutto non c'è alcun fantomatico obiettivo da realizzare. Tuttavia - ecco il paradosso - il suo è stato un errore necessario. Bisogna fallire il proprio scopo: se vogliamo permetterci un gioco di parole, la realizzazione è innanzitutto realizzazione del fallimento del proprio scopo.
Poi la luna si riflette nel tuo secchio. La mente in stato di abbandono, la mente che ha lasciato la presa, la mente naturale, la mente pulita non fa altro che riflettere. Non aggiunge nulla: riflette, come uno specchio, ciò che si dà. Ma la realizzazione è qualcosa di sbalorditivo: è kensho, cioè fulminea realizzazione del proprio stato illuminato. È soprattutto una condizione di perfetta non-dualità. L'acqua e la luna che vi si riflette è ancora dualità. Il nirvana è invece realizzazione del vuoto, unità, perdita di tutto, esplosione, silenzio di ogni immagine. Quando non c'è più acqua e nemmeno luna, cosa sei? Sei?
Qualcosa di eccezionale, va bene; ma anche qualcosa di estremamente normale: prima c'era il secchio d'acqua e la luna che si rifletteva in essa; cade il secchio, l'acqua si disperde e con essa l'immagine della luna. Ora non c'è più nulla. Cosa c'è di strano in questo?
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Un cinese va all'ufficio brevetti. Arrivato il suo turno allo sportello fa
all'impiegato:"Salve, vollei blevettale questa mela!"
L'impiegato:"Come sarebbe? Guardi che non è possibile, non si può brevettare
una mela!"
Il cinese:"Si, ma questa è una mela speciale. E' una mela che sa di pela"
L'impiegato:"Di pera? No, non ci credo, non è possibile"
Il cinese:"Assaggiale, assaggiale!"
L'impiegato assaggia la mela e fa:"'zzo è vero, ha ragione, sa di pera! Ecco
il suo brevetto". Glielo dà e il cinese se ne va soddisfatto.
Qualche tempo dopo il cinese si ripresenta:"Salve, vollei blevettale questa
mela, sa di banana"
L'impiegato dubbioso:"Davvero?"
Il cinese:"Assaggiale, assaggiale!"
L'impiegato l'assaggia e fa:"E' vero, ecco il suo brevetto". Glielo dà e il
cinese se ne va soddisfatto.
Passa ancora qualche giorno e il cinese è nuovamente all'ufficio
brevetti:"salve vollei blevettale anche questa mela!"
"E questa che sapore avrebbe?" gli fa l'impiegato
"Questa mela sa di figa!" dice il cinese.
L'impiegato:"No, guardi, questo è troppo, non è proprio possibile..."
E il cinese:"Assaggiale, assaggiale!"
L'impiegato l'assaggia e schifato la sputa:"Questa mela sa di merda!!"
Il cinese:"Gilale, gilale..."
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Terremoti: lieve scossa in provincia di Perugia
Secondo grado scala Mercalli, nessun danno a persone o cose
(ANSA) - PERUGIA, 22 GEN - Una scossa di terremoto del secondo grado della scala Mercalli e' stata avvertita stamani dalla popolazione in provincia di Perugia. L'epicentro e' stato localizzato nella zona tra Montefalco e Bevagna dall'istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Dalle verifiche compiute non risulta alcun tipo di danni. Secondo gli esperti del capoluogo umbro si e' trattato di un fenomeno isolato.
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Il criterio
Durante una visita ad un manicomio, l'ospite domando' al Direttore quale era il criterio per definire se un paziente dovrebbe essere ricoverato.
Bene disse il Direttore, riempiamo una vasca da bagno , e dopo offriamo un cucchiaino, una tazza da te' e un secchio al paziente e gli domandiamo di svuotare la vasca da bagno.
Ah! Ho capito disse l'ospite. Una persona normale userebbe il secchio perche' e' piu' grande del cucchiaino e della tazza da te'.
No, rispose il Direttore , una persona normale toglierebbe il tappo. Preferisci un letto vicino alla finestra?
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"C'è un detto:Se desideri sondare il cuore di un amico ammalati. Chi si comporta da amico quando tutto va bene, ma poi volta le spalle come un estraneo in caso malattia o di sventura è solo un vigliacco. Quando un amico deve affrontare una disgrazia è molto importante restargli accanto, fargli visita e soccorrerlo. Per tutto il tempo della sua vita il Samurai non deve mai permettersi di allontanarsi da coloro verso i quali è spiritualmente debitore. Ecco dunque un mezzo per misurare i sentimenti reali di un uomo. Molto spesso ci rivolgiamo agli altri per chiamarli in aiuto e li dimentichiamo quando la crisi è passata"
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- Come si fa a raddoppiare il valore di una FIAT?
- Basta fare il pieno di benzina!
- Come si fa a procurarsi i pezzi di ricambio per una FIAT?
- Basta vederne un'altra e seguirla...
- Che differenza c'è fra una FIAT e un cane guida?
- Nessuna... bisogna essere ciechi per comprarli...
- Si può mettere della benzina senza piombo nella FIAT?
- Meglio di no, sennò basta un po' di vento e decolla!
- Che cosa c'è scritto nell'ultima pagina del libretto di istruzioni di una FIAT?
- L'orario degli autobus.
- Quante persone ci stanno in una FIAT?
- Dipende dalla grandezza del carro attrezzi!
- Dove si trova la ruota di scorta di una FIAT?
- Non c'è, in caso di bisogno si usa il volante!
- Come ci si sbarazza di una FIAT?
- La si spruzza con uno spray anti-ruggine...
- Come si riconosce una FIAT serie speciale "Wimbledon"?
- Dalla palla da tennis sul gancio di traino.
- Come si riconosce una FIAT Sport?
- Dalla tuta da ginnastica del conduttore.
- A cosa serve il pedale in più su una FIAT?
- A gonfiare l'air bag...
- Qual è la differenza tra una FIAT e l'AIDS?
- Prova a dare la FIAT a qualcuno!
- A cosa serve lo sbrinatore sul lunotto posteriore di una FIAT?
- A non aver freddo alle mani quando si spinge...
- Cos'è una FIAT sulle Alpi?
- Un miracolo!
- 2 FIAT sulla cima di una montagna?
- Fantascienza...
- 3 FIAT?
- Un posto strano per una fabbrica!
- 100 Fiat su una montagna?
- Una discarica...
- Qual è la parte più piccola di una FIAT?
- Il cervello del proprietario.
- Quante persone ci vogliono per fabbricare una FIAT?
- Due: una piega l'altra incolla.
- Qual è l'accelerazione massima per una FIAT?
- 9.81 m/s (accelerazione in caduta libera)
- Come si riconosce una vecchia FIAT?
- Dall'adesivo "TORINO Campione" incollato sul vetro.
- Qual è la differenza tra un bordello e una FIAT?
- Nessuna... ci si vergogna quando si entra e si esce, ma dentro si sta bene.
- Perché due conducenti di FIAT non si salutano quando si incontrano?
- Perché si sono già visti la mattina dal meccanico...
- Cos'è una FIAT GTI?
- Una FIAT con Garantiti Tappetini Inclusi!
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Inseguiti, picchiati, le teste fracassate da una spranga, i corpi prima massacrati dalle coltellate, poi bruciati dalle fiamme. Tutto per "una banale litigiosità condominiale e per un risarcimento di poche migliaia di euro. La confessione dei coniugi Romano ora dopo ora aggiunge particolari agghiaccianti per ricostruire una strage premeditata in tutto: dalla mattanza all'uso delle armi fino all'alibi.
Sono stati massacrati perché “disturbavano”. Sarebbe questa la motivazione che avrebbe indotto i coniugi Romano ad uccidere Raffaella Castagna, suo figlio Youssef, sua madre Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini.
Sono loro gli autori della strage di Erba avvenuta l'11 dicembre scorso. "Incastrati dal sangue di due vittime trovato sull'auto di Olindo Romano". Così, al terzo giorno di fermo, pressati dai magistrati, in lacrime i coniugi hanno iniziato il racconto dell'orrore.
Si fanno aprire da Raffaella, che subito viene colpita al volto. Probabilmente è già morta quando Olindo infierisce con 12 coltellate. Quindi si volta, scrollandosi di dosso Paola Galli, intervenuta per difendere la figlia. Olindo la colpisce con la spranga. In casa ora il silenzio è rotto solo dal pianto di Youssef. A lui ci pensa Rosa Bazzi che in un raptus ("Lui piangeva io avevo mal di testa"), lo strattona e poi lo sgozza. Sono passati venti minuti. La scena è orrenda. Il sangue è ovunque. I due così appiccano il fuoco per cancellare le prove. È l'inizio della fine per la quarta vittima: Valeria Cherubini, che, allarmata dal fumo, prima richiama il marito, Mario Frigerio, e poi bussa alla porta. Viene colpita da Olindo che quindi si lancia su Frigerio, sgozzandolo e lasciandolo a terra mezzo morto. Quindi l'atto finale: insegue la Cherubini e la finisce. La donna viene trovata aggrappata alle tende con la testa spaccata.
Ecco il racconto di ciò che è successo quel 11 dicembre 2006 dove sono state uccise 3 adulti e un bimbo. Si può fare tutto ciò solo per una “semplice” cattiveria? E’ assurdo tutto ciò. Permettetemi un piccola cattiveria ma se dovessero rimanere in carcere mi auguro che i detenuti gliela fanno pagare di dovere. Non si può uccidere persone per motivi futili soprattutto con tanta ferocia
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Inviato da: patry46
il 05/02/2008 alle 21:27
Inviato da: hood.man
il 02/10/2007 alle 00:34
Inviato da: Platone3dgl
il 06/07/2007 alle 22:29
Inviato da: varikina0
il 21/05/2007 alle 16:34
Inviato da: dorianobello
il 08/05/2007 alle 21:06